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Un tale,« centralismo democratico [...] una formula elastica che [...] molte incarnazioni; essa vive in quanto è [...] continuamente alle necessità, ed è [...] che susciti e al [...] una organica [...] tra teoria e pratica, [...] e masse popolari, tra governanti e governati. Solo su questa base è [...] costruire nel partito una reale disciplina e una reale [...]. La disciplina si presenta [...] rapporto continuo e permanente tra governanti e [...] una volontà collettiva ». Allora essa appare, nel partito [...] nello Stato, un elemento necessario, di democrazia e di [...] il punto di incontro [...] e [...] la quale non è più [...] tal modo « arbitraria o imposta [...] ». La disciplina, quindi, non [...] ma « limita [...] e [...] irresponsabile »; non annulla [...] la libertà, la cui origine e garanzia [...] democratica del potere che ordina la disciplina. E il concetto di [...] accompagnato da Gramsci a quello di responsabilità: [...] è « quella "responsabile", cioè "universale" in [...] come aspetto individuale di una "libertà" collettiva [...] come espressione individuale di una legge ». Se la vita interna [...] agli scopi, se il partito deve essere [...] organico » della classe operaia e dei [...] vigilare su se stesso tanto contro la [...] quanto contro gli elementi disgregativi interni, che [...] burocratica [...] più pericolosa, generatrice nel [...] « spirito di consuetudine » e di [...] mummificarsi e a diventare anacronistico ». Contro queste tendenze deve [...] e ciò può fare solo in un [...] e i legami con la classe e [...] ciò che significa [...] «adattarsi ai [...] compiti [...] epoche. Radice e contenuto della forza [...] partito e della [...] vitalità (della [...] fedeltà ai fini rivoluzionari della [...] operaia) è perciò la capacità di elabo-rare una linea [...] e una tattica adeguata ai tempi e alle situazioni. Perché vi sia occorre [...] ricognizione di carattere nazionale », che consenta [...] tutte le sue fibre il tessuto della [...] Stato, le forme in cui si organizza [...] il nesso tra queste forme e le [...] modo in cui la classe dominante, attraverso [...] le altre, organizza il suo potere, il [...] la [...] direzione. Nella società capitalistica occidentale, [...] attualmente viviamo, la linea strategica e tattica [...] secondo Gramsci [...] quella cui Lenin ha [...] con la formula del « fronte unico [...] contrapposta alla formula [...] della «rivoluzione permanente ». [...] è « il teorico politico [...] frontale in uri periodo in cui esso è solo [...] di disfatte ». [...] frontale può essere assimilato, [...] Gramsci, [...] « guerra manovrata o di movimento », [...] e in una situazione in cui [...] non può essere sconfitto [...] di azione e che richiede invece il [...] lotta politica articolata o [...] come egli dice [...] a una « guerra [...]. Lenin ha compreso questo, e [...] applicazione di « guerra manovrata [...] da parte della classe operaia [...] la Rivoluzione [...] egli ha combinato ad essa [...] di « guerra di posizione » allorché ha stabilito [...] del proletariato con i contadini e ha impostato [...] e nella pratica il problema [...]. Dopo la Rivoluzione, dalla [...] quattro congressi della Terza Internazionale, Lenin ha [...] ai partiti comunisti, lanciando la parola d'ordine [...] richiamando tutti alla necessità di « digerire [...] spingendo con grande forza tutti i partiti [...] « studiare e imparare » la realtà [...] della lotta, in ciascun paese. Negli Stati occidentali, negli Stati [...] nota dunque Gramsci, il tessuto di organizzazioni [...] società civile si è fatto più resistente, [...] alle bordate di « [...] che sono rappresentate dalle crisi o dalle [...] la metafora usata da Rosa Luxemburg). In tale tipo di [...] della società civile sono [...] delle trincee nella guerra moderna » : [...] basta [...] frontale; occorre la lenta [...] disgregazione delle forze, la utilizzazione degli alleati, [...]. Il regime dei partiti è [...] divenuto una necessità della storia » e il partito [...] uno della [...] egemonia. Del pari il partito [...] un tempo della società civile e della [...] contestare e demolire [...] della borghesia solo se [...] vita ad [...] multiforme che operi nel [...] reali della società, che ne scopra le [...] profonde e le faccia esplodere; solo se [...] di sviluppare una critica [...] delle ideologie che corroda [...] di ogni egemonia borghese e conquisti alla [...] forze sociali, intellettuali, e ideali; solo attraverso [...] e dei movimenti di tutti i gruppi [...] gli obiettivi maturi, in modo da coagulare [...] una « volontà collettiva » e questa [...] forme organizzate, in organismi [...] e molteplici [...] e [...] in forme che prefigurino [...] un tipo nuovo di democrazia. In una parola la rivoluzione [...] ed ora, attraverso uno smantellamento [...] delle « fortificazioni » borghesi, un mutamento determinante dei [...] dr forza, una conquista stabile di alleati. La coesione interna, basata [...] alla classe, diviene condizione indispensabile di una [...] partito, gli rende possibile risalire dalla classe [...] Stato [...] alla società civile, di organizzare una « [...] e di « bandire una riforma intellettuale [...]. Allora il partito, espressione [...] esprimere gli uomini del nuovo Stato, i [...] società. Nel fuoco della lotta [...] con le classi lavoratrici, il partito sviluppa [...] teorica, dottrinaria » che trasforma gli elementi [...] sociale « nata economica » in intellettuali [...] della società; assimila « alla frazione più [...] raggruppamento », ai dirigenti i diretti, al [...] alla classe le masse, ai governanti i [...]. Una concezione del mondo [...] terreno della realtà storica, storicamente si concretizza [...] partito. Si ha il rovesciamento [...] produzione, e con esso la fondazione di [...] tra Stato e società. Anzi: si ha [...] della tradizionale antitesi [...] si avvia un processo [...] il riassorbimento del primo nella seconda, « [...] nella società regolata », allorché infine né Stato, [...] saranno più necessari, e il partito sarà [...] ininterrotto processo, alla propria perfezione, cioè [...]. [...] poiché dato che « [...] è che una nomenclatura di classe, è [...] il partito che si propone di annullare [...] classi, la [...] perfezione e compiutezza consiste [...] più, perché non esistono classi e quindi [...]. ///
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[...] poiché dato che « [...] è che una nomenclatura di classe, è [...] il partito che si propone di annullare [...] classi, la [...] perfezione e compiutezza consiste [...] più, perché non esistono classi e quindi [...].