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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Nuova Serie(PCI)-Nazionale del 1984»--Id 13906682.

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In bosso, Louise [...] lettere dello scrittore francese [...] Louise [...] ripropongono due modi [...] e quello maschile, anche [...] artista, non lascia una buona [...] di Flaubert comincia nel [...] frase: «Il capodanno è stupido»; termina nel [...] «Mi sento stanco fino al midollo». Due tratti ben indicativi [...] «Emma [...] e [...] et [...]. Ma in quel capolavoro che [...] la [...] c'è posto anche per [...] e per la [...] passione. Lo testimoniano le lettere [...] Louise [...] documento di una relazione [...] e interrotta dal viaggio dello scrittore in Oriente. Di queste lettere Feltrinelli [...] la prima fase, quelle che Flaubert scrisse [...] 1846 al marzo del [...] se non le più [...] più interessanti: come nasce e come muore, [...] Gustave, [...] amorosa. Il tema è quanto mai [...] questa edizione italiana, cosi attentamente curata da Maria Teresa [...]. Dovranno trascorrere dieci anni perché Flaubert si decida a scrivere la [...] «Emma [...] questo squarcio [...] in ogni caso, ce [...]. Di questa storia d'amore [...] le lettere di lui a lei; ne [...] resoconto al femminile. Tale resoconto lo si [...] abbastanza agevolmente dal [...] delle lettere [...] molto spesso responsive ai [...] di collera o di sdegno di lei, [...] tutti umani, di un cuore che ama [...] di chi possiede il gusto per la [...]. Il più tardo [...] della [...] non farà che confermare questa [...]. Ieri a [...] ti tenevo fra le braccia. ///
[...] ///
[...] sembra annunciare una tempesta romantica: [...] crudele separazione. Lei a Parigi, lui [...] invischiando nei nodi familiari [...]. Ma in questa separazione [...] nascosto [...] perché è Gustave che [...]. Alle lacrime [...] egli contrappone quelle della [...] queste che hanno partita vinta. Gli incontri a Parigi [...] amanti non soltanto sono rari ma divengono [...]. Più tardi la determinazione [...] Flaubert [...] rompere con la [...] sfiorerà la villania nel [...] Louise a [...]. Lo studio della nevrosi [...] Flaubert [...] tutto [...] di dispiegarsi. Rapidamente esaurita la [...] fiammata, la passione d'amore [...] si decanta nel sogno e [...] tortura. È la rassegnazione [...]. La donna, se pur [...] credere alla [...] mera funzione di documento [...] futura esperienza letteraria, finisce in ogni caso [...] ruolo talmente subalterno, talmente «di servizio», che [...] lettore non può che provare un sentimento [...] di pietà. Nelle lettere che ha [...] che il trionfo della parola e delirio», [...]. Lei che gli parla [...] amore comune ma vero, ordinario [...] naturale; lui che le risponde, nonostante le apparenze, [...] predica. Peggio ancora: assumendo [...] del martire e [...]. Non lo potrai sapere, [...] gli altri, perché è indicibile. La mia mano bruciata [...] è raggrinzita come quella di una mummia, [...] al freddo e al [...]. Lo stesso è della [...]. È passata nel fuoco». Ecco un esempio di [...] in risposta a una precisa richiesta di [...] in lui era finito. Ecco della letteratura data in [...] a una richiesta [...] ecco [...] contrabbandata per sofferenza e smerciata [...] apparente rassegnazione e nobiltà, comportamento tra i più crudeli. Vien sempre, [...] il momento della crisi. È il tempo, per [...] palude, quando non soltanto c'è ancora chi [...] no, e che sente [...] come un vincolo dal [...] come vorrebbe, a districarsi. È il tempo della palude [...] al di fuori, e il [...] stesso che appare allora nella [...] immensa miseria, nella [...] miserabile meschinità e nella stupidità [...] tutte le sue illusioni. Di volta in volta, [...] uomini, si è celebrato o biasimato una [...]. Flaubert, come è noto, [...] ed il mondo, seppur con scandalo, [...] applaudito. Ma quale dei due [...] vita e [...] e [...] di esso [...] sìa davvero da [...] se quello amaro ed [...] di Flaubert o [...] della [...] forse più banale ma [...] e sincero, resta e resterà sempre da [...]. Quello che forse si [...] che quando un artista si avventura nella [...]. Ugo Dotti ORGANIZZAZIONE TURISTICA NAZIONALE [...] PER [...] ROMA -VIA V. ///
[...] ///
In basso, Richard Gare [...] Diane Lane in [...] Club» ROMA [...] Francis Coppola (il Ford [...] perchè suonava troppo megalomane) [...] ma ha ancora voglia di parlare. I critici americani hanno [...] 11 suo [...] Club, tirando In ballo [...] le travagliate riprese, i litigi furibondi con [...] Bob Evans, le grane giudiziarie ed altre delizie [...] ultimo esemplare di quella schiatta di registi [...] Welles, [...] e spendaccioni, umorali e sognatori, raccoglie la [...]. Volato in Italia per [...] film (e anche per prendersi qualche giorno [...] Coppola ha raccolto attorno a sé un bel [...] e ha vuotato il sacco: senza malizie [...] con la grinta asciutta di un re [...] cento battaglie e altre ne deve ancora [...]. Sotto con le domande, [...]. Non capita tutti i [...] di fronte 11 regista del Padrino e [...] volta risale al 1981, [...] Coppola [...] a Roma per presentare il [...] di Abel [...] a Massenzio). Sono sempre le stesse [...]. Gente che si comporta [...] divi del cinema: cerca il potere, la [...]. Ormai ho imparato a [...] so già che scriveranno: c'è 11 gruppo [...] prenderà con la fragilità della storia, quello [...] stile cinematografico e quello che dirà che Coppola [...] regista pazzo a cui non bisogna più [...]. Devo anche riconoscere, però, [...] cose sono andate meglio. [...] Club è piaciuto di [...] lo meno le stroncature sono state meno [...]. Prima che io mettessi [...] su richiesta esplicita di Evans, erano già [...] 13 milioni di dollari. ///
[...] ///
Bob, [...] voleva dirigere [...] Club: per questo aveva [...] Ingaggiato Richard Gere e Gregory Hines e messo in [...] produttiva. Ma si era dimenticato [...] particolare: non aveva una sceneggiatura decente. Quando, disperato, si rivolse [...] gli dissi che mi sarebbe piaciuto raccontare [...] una vista dalla parte dei bianchi e [...] dei neri. Dentro il [...] Club non [...] integrazione razziale. Bene, cominciai a scrivere [...] sorsero subito i problemi. Proprio come capita quando [...] spinge tra le braccia della moglie e [...] così Evans cominciò a [...] a dire In giro [...] irresponsabile, che sperperavo miliardi, che uccidevo il [...]. ///
[...] ///
Evans mi ha fatto [...] i giornali e i tribunali: e tutto [...] avuto [...] di un boomerang. I critici non hanno [...] Club, ma [...] pazzia di Coppola». E poi è quanto [...] dieci anni a questa parte. Francamente non ne posso [...] discorsi. Sono la mia maledizione. Ora, quando mi avvicino [...] sento come un bambino al primo giorno [...] vorrebbe scappare via appena entra in classe [...] sul banco». [...] Club è un film che [...] ma è anche un film che mi serve. Se incasserà bene, come spero, [...] -»Da ieri sugli schermi [...] Club», [...] nuovo film del regista del «Padrino». In America è stato [...] stampa, ma in realtà è un capolavoro. Coppola, in questi giorni [...] Italia, [...] alle critiche e spiega il suo [...] Coppo! È vero, secondo quanto [...] troppo aspri denigratori, manca nel film una [...]. Come non [...] del resto, neanche scorci [...] univoco senso e significato. [...] Club, in definitiva, risulta [...] e il contrario di tutto. Si, certo, una gangster story [...] ruggenti anni Venti, [...] del jazz; ma anche un [...] strepitoso, più immediato e travolgente, spregiudicato ed elegante dei [...] sbalorditivi, pressoché coevi spettacoli di [...] Berkeley; e, ancora, una favola [...] insieme, [...] testimonianza [...] amara, [...] violenta, forse [...] di sempre. Tra i tanti segnali, [...] di [...] tuttavia, almeno due insistite [...]. Ovvero, la vicenda personale di Dixie [...] (interpretato [...] Richard Gere finalmente convìnto e [...] . C'è tutto in [...] Club, nuova [...] di Francis Coppola dai [...] cento miliardi di lire! Alla [...] recente uscita in America, [...] Club ha fatto registrare [...] valutazioni disparati, radicalmente contrastanti: USA [...] recita infatti: [...]. Questo è un film [...] ai margini e praticamente vuoto al centro-. ///
[...] ///
Ch'egli non sia amato [...] è un fatto. Non si può, peraltro, [...] al [...] esercitato con rancoroso arbitrio [...] Club. In primo luogo perchè [...]. Secondariamente, poiché, almeno [...] incarnazione simbolica di mille [...] negri che, appunto, dai tempi del favoloso [...] Club ad oggi hanno [...] loro canti, le dame, le musiche inimitabili [...] a Duke Ellington, a Cab [...] esplicitamente e ripetutamente citati) [...] al di là e al di qua [...]. Su questa doppia traccia [...] mano fatti, e più spesso, misfatti epocali [...] senza esclusione di colpi di [...] gang banditesche (i temibili [...] mafia italiana, quindi gli emergenti gruppi ebraici, [...]. E, dentro, fuori, sopra, [...] gli echi incalzanti, irresistibili dei ritmi sempre [...] dello swing, del blues, del be-bop contrappuntati [...] danza, dal [...] irruento, dalle acrobatiche evoluzioni [...]. ///
[...] ///
Mat sia che sì [...] catastrofico tonfo, sia che divenga il suo [...] resta comunque acquisita una constatazione. Almeno per noi. Si tratta di un [...]. Qualche mese fa Sergio Leone [...] mostrato di [...] capito (quasi) tutto con [...] una volta in America. Coppola ha fatto anche [...] la favola del [...] formalmente un [...] tra i più grandi, [...] e, paradossalmente, -per soli [...] quasi esclusivamente da leggendari artisti negri. Una favola torva e bella [...] ci spiega, anch'essa, [...] altro di memorabile, di irripetibile [...] una volta in America». Sauro [...] a pagare i debiti [...] e quindi ad avere [...] quindi a produrre [...] film. La [...] non è morta: gli [...] venduti, ma il team di persone che [...] ancora integro. In esilio, ma pronto [...]. Insomma, la [...] non è stata un [...] giorno». ///
[...] ///
I [...] non sono nemmeno una mia [...]. II fatto è che [...] Hollywood [...] smaniano di darti un'etichetta: e così io [...] che si intende di mafia. Qualcosa del genere accadde [...] Patton: allora mi assunsero come [...] solo perché poco tempo [...] sul set di Parigi brucia. La verità è che [...] è ricco, costoso, pieno di divi, meno [...]. In quei casi non [...] devi rispettare scrupolosamente [...] della lavorazione, guai ad [...]. Per questo ho un [...] / ragazzi della [...] strada e di [...] il selvaggio: laggiù in Oklahoma [...] in amicizia, senza controllori, in assoluta libertà. Nel caso di [...] Club, poi, la situazione [...] dal fatto che mi trovavo nel panni [...] costretto a lavorare con un gruppo di [...] vecchio capo. Ero sopportato, e questo [...] piacere quando devi amministrare un budget di [...]. Le polemiche di Evans [...] stampa non possono negare [...] Club è un buon [...] generoso, che offre molto al pubblico. La mia idea [...] una piccola Idea [...] era di [...] usando lo stile teatrale degli [...] che si allestivano allora [...] Club, mettendoci dentro, magari, qualche [...] "dadaista" alla Man Ray. Da un lato, quindi, [...] uscire [...] sfruttando [...] arma che si ha: [...] musicale, ricreato con scrupolo [...] orchestrazioni [...] con i sosia di Duke Ellington, [...] Cab Calloway, di Armstrong. ///
[...] ///
Evasivo, divagante, senza fulcro. Un film non è [...] cucina, non basta miscelare gli ingredienti e [...] fuoco lento. Ma chi sono questi [...] New York che stabiliscono se c'è troppa o [...] quella scena è manieristica o [...] eccessivamente realistica! Come Ballando ballando di Scola: [...] struggente, che sfugge ad ogni logica». È [...] sclerotica, che non sperimenta, [...]. Vive di formule: oggi [...] commedie demenziali, le guerre stellari, I melodrammi In [...]. Guai a proporre qualcosa [...]. È come andare di [...] del sindacato [...] degli scrittori. Loro sanno sempre quello [...]. Se provi a uscire [...] sei finito. È 11 pubblico la [...] per [...] davvero bisognerebbe frantumare 25 [...] abitudini televisive, di pigrizie, di sordità. Anche se spesso ho [...] essere visto come un nemico [...] Soia ha reso furiosa [...] gente dalle [...] parti). No, non è para-noia, [...] a sentirmi dalla parte sbagliata della storia. Ma è [...] "patata bollente". Si chiama Peggy Sue Gei Ma [...] è un progetto bloccato da mesi perché [...] decide a [...] hanno paura di Debra, [...] "difficile", "nervosa", una che [...]. Credo che accetterò: sono [...] paziente per sopportare 1 capricci di Debra. Preferisco rivedermi vecchi film [...] leggere libri scritti almeno trent'anni fa. Ma prima o poi [...]. ///
[...] ///
Ma prima o poi [...].

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Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(204)

Città & Regione [1975-1976*]

(202)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(156)


(210)

Interstampa [1981-1984*]

(210)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(209)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(195)

L'Orto [1937]

(173)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(204)


(198)


(215)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(100)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(216)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(215)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(216)

Brescia Libera [1943-1945]

(172)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(204)


(216)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(75)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(206)

Umanità Nova [1919-1945]

(181)



(109)


Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .





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