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P.Pa., Appendice. che espone in maniera assoluta la vera scienza dello spazio [=Appendix scientiam spatii absolute veram exhibens: a veritate aut falsitate axiomatix XI Euclidis (a priori haud unquam decidenda) indipendentem; adjecta ad casum falsitatis, quadratura circuli geometrica] / breve opera del matematico ungherese János Bólyai (Giovanni, 1802-1860), compare inizialmente come appendice all'opera del padre, Farkas Bólyai (Volfango, matematico che ha contribuito alla critica del 5. postulato d'Euclide [=Assioma 11.]) "Tentamen Juventutem studiosam in elementa Matheseos purae, elementaris ac sublimioris, methodo intuitiva, evidentique huic propria, introducendi" del 1832, e verrà ristampata per cura dell'Accademia Ungherese delle Scienze nel 1903. Ne esiste anche una traduzione italiana di G.Barraglini nel 6. tomo del «Giornale di Matematiche» del 1868 (pp. 97-115). Il 5. postulato dell'Alessandrino [=Euclide] aveva già destato sospetti nei più antichi commentatori, ma soltanto con Gauss, Lobačevskij e i due Bólyai si arrivò a costruire una geometria non euclidea