Area del titolo e responsabilitàTitolo | C.Sc., {Apologie. di Giustino / insieme di 2 testi pervenuti dalla tradizione manoscritta di Giustino (martire greco-palestinese, maggiore fra gli apologisti greci del II sec., circa 100-Roma, tra il 163 ed il 167), probabilmente originati da un'opera unica, la cui ultima parte, sorta di appendice di minore rilevanza, è stata tramandata come opera a sé invertendo l'ordine nel titolo "Apologia diretta al Senato Romano, in favore dei cristiani" da porsi in appendice a "Seconda Apologia diretta ad Antonio il Pio in favore dei cristiani". Traduzioni moderne di Igino Giordani (Firenze, 1929)}{Apologia diretta al Senato Romano, in favore dei cristiani [=Άπολογία ύπέρ Χριστιανών πρός τήν Ρωμαίων σύγκλητον] / sorta di appendice delle "Apologie. di Giustino" aggiunta in occasione della condanna del cristiano Tolomeo e dei suoi compagni, in seguito divenuta opera minore a sé stante}{Seconda Apologia diretta ad Antonino il Pio in favore dei cristiani [=Άπολογία δευτέρα ύπέρ Χριστιανών πρός τήν Ρωμαίων σύγκλητον] / opera maggiore delle "Apologie. di Giustino", composta intorno al 150 e dedicata ad Antonino Pio, a suo figlio Marco Aurelio, a Lucio Vero e al Senato romano, l'opera è interessante anche riguardo al rapporto fra religione e filosofia, con influenza di Platone e degli Stoici, precursore in questo della teologia alessandrina, in una riflessione teologica che non ha ancora normalizzato i concetti sulla Trinità e sulla creazione ma per cui il concetto di incarnazione è ben sviluppato: il Logos, incarnatosi in Gesù per dare la rivelazione totale e salvare con il suo sacrificio l'umanità tutta, ha illuminato il mondo in tutti i tempi e dato ad alcuni grandi, come fra gli altri , a Socrate, Eraclito, Abramo, Elia, la possibilità di intravedere alcune verità. Vi sono non pochi errori storici (per esempio in I, XXVI, 2 la divinità sabina "Semo Samos" è identificata con il "mago Simone")} |
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