Brano: [...]iuto in città e non erano finiti: già il 19 gennaio 17 ostaggi, tratti dalle carceri, erano stati trucidati a piccoli gruppi in zone periferiche, e fra questi un giovanissimo partigiano di 16 anni.
Il 9 aprile la ferocia nazista si scatenò ancora una volta: nel cortile delle carceri di via Spalato 29 partigiani, fatti prigionieri in vari periodi, vennero fucilati. Tra questi erano due tra i più popolari e amati comandanti garibaldini: Mario Foschiani (v.) e Mario Modotti, il primo commissario del “Gruppo Brigate nord”, il secondo comandante della Brigata “Ippolito Nievo”. Alla memoria di entrambi sarà conferita la Medaglia d’argento al valor militare.
La Liberazione
Con il progressivo migliorare della stagione le formazioni di montagna e di pianura ripresero in pieno l’attività partigiana, riorganizzandosi in vista della battaglia finale. A metà aprile le forze partigiane in Friuli erano articolate su 8 Divisioni garibaldine (“Natisone”, “Carnia”, “Fratelli Roiatti”, “PicelliTagliamento”, “Sergio e Battisti”, “Mario Foschiani”, “Mar[...]
[...]a di entrambi sarà conferita la Medaglia d’argento al valor militare.
La Liberazione
Con il progressivo migliorare della stagione le formazioni di montagna e di pianura ripresero in pieno l’attività partigiana, riorganizzandosi in vista della battaglia finale. A metà aprile le forze partigiane in Friuli erano articolate su 8 Divisioni garibaldine (“Natisone”, “Carnia”, “Fratelli Roiatti”, “PicelliTagliamento”, “Sergio e Battisti”, “Mario Foschiani”, “Mario Modotti”, “GapFriuli”), e su 6 Divisioni osovane.
Le perdite subite durante i rastrellamenti e nei combattimenti invernali erano state gravi. Erano scomparsi comandanti e commissari di grande esperienza e capacità: oltre ai già ricordati, erano caduti in combattimento o fucilati dai tedeschi i garibaldini Giannino Bosi (Battisti), Eugenio Candon (Sergio), Giulio
Contin [Riccardo), Aulo Magrini [Arturo), Mansueto e Augusto Nassivera [Leone e Nembo), Italo Cristofoli (Aso), Rino Blasich (Franco), Manfredi Mazzocca [Tordo), Giuseppe Gozzer (Franco), Giacinto Calligaris (Enrico), J[...]
[...]un’azione vasta e capillare i partigiani attaccarono ovunque il nemico infliggendogli, spesso dopo violenti scontri, gravi perdite in uomini e materiali.
La pressione partigiana su Udine, città che per i tedeschi costituiva il perno del dispostivo di ritirata e dove essi avevano mantenuto efficiente il loro potenziale bellico, si fece pesante già a partire dal 26 aprile, quando vi entrarono i primi reparti della Divisione garibaldina “Mario Foschiani”: la Brigata “Bortolotti”, proveniente dalla zona di Martignacco; la Brigata “Zorzini”, dalla zona di Pradamano; la Brigata “Modotti”, dalla zona di Pozzuolo; la Brigata “Udine”, da poco costituitasi attraverso la fusione del Fronte della Gioventù e delle squadre GAP. Si trattava di oltre 2.000 uomini bene armati.
Partigiani del Friuli in azione (estate 1944)
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