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Il segmento testuale Zona Piave è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 4Entità Multimediali , di cui in selezione 4 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 573

Brano: [...] generalizzata revisione degli organi di comando. D’altronde, la Divisione « Nannetti » fu tra le formazioni della Resistenza veneta che più rapidamente si rimisero in piedi dopo i rastrellamenti, imponendo di nuovo la propria egemonia nella zona dì competenza, in modo tale da rendere difficile ogni possibilità di concorrenza e di ulteriore discussione circa la posizione che aveva saputo guadagnarsi sul campo.

Nel novembre 1944 nacque così la Zona Piave, con competenza sull’intera provincia di Belluno e sull’alto Trevigiano, distinguendo però nettamente le zone di influenza delle diverse formazioni operanti al suo interno e facendo del corso del Piave lo spartiacque tra queste.

La Zona Piave si dette un Comando che non coincideva con il vecchio Comando provinciale di Belluno (che infatti venne sciolto) e, nel contempo, fu stabilito come zona d’influenza della « Nannetti » il territorio alla sinistra del Piave, e alla nuova Divisione « Belluno » quello alla destra del fiume. Fu quindi riconosciuto dì fatto che, nel territorio di sua competenza, la « Nannetti » esercitava un’influenza specifica che però non si sarebbe potuta estendere alla zona di competenza della « Belluno ».

Poteva sembrare una formula di compromesso, ma in realtà si dimostrò efficace, in quanto pose fine agli[...]

[...]tra del fiume. Fu quindi riconosciuto dì fatto che, nel territorio di sua competenza, la « Nannetti » esercitava un’influenza specifica che però non si sarebbe potuta estendere alla zona di competenza della « Belluno ».

Poteva sembrare una formula di compromesso, ma in realtà si dimostrò efficace, in quanto pose fine agli attriti e riconobbe a ciascuna

formazione ciò che aveva guadagnato nel corso della lotta. Saggiamente, il comando della Zona Piave venne affidato a un elemento « esterno » (cioè a Lucio Manzin (v.), che aveva fatto le proprie esperienze in Friuli, con le formazioni « Osoppo », ma che non era sgradito alle formazioni garibaldine), mentre alle funzioni di commissario politico venne chiamato Giuseppe Landi (v.). Nel contempo, al comando della « Nannetti » venne chiamato Francesco Pesce (v.) e alla « Belluno » andò Franco Dall'Armi. Si trattava di veterani della lotta partigiana, emersi a capacità di comando per le loro doti intrinseche. Dall’Armi si era fatto le ossa portando al fuoco i gruppi sorti spontaneamente nella zon[...]

[...]a lotta partigiana, emersi a capacità di comando per le loro doti intrinseche. Dall’Armi si era fatto le ossa portando al fuoco i gruppi sorti spontaneamente nella zona di Longarone fin dal

I '8.9.1943.

Naturalmente le formazioni mantenevano le loro rispettive caratteristiche politiche, ma venivano affidate al comando di uomini che non erano stati direttamente coinvolti nelle precedenti polemiche. Anche per questo le forze dipendenti dalla Zona Piave si comportarono più che onorevolmente e i reparti trovarono nella « Zona » la forma entro cui efficacemente agire al riparo da scontri e diatribe.

Rapporti tra le formazioni

La « Nannetti », che dopo il rastrellamento di settembre si era strutturata in Gruppo Brigate « Vittorio Veneto » (Brigate « Cairoli », « Cacciatori delle Alpi », « Bandiera », « Ciro Menotti »), nonché sulle Brigate « Mazzini » e « Tollot », risultò praticamente l’unica formazione esistente in zona, fatta eccezione per

Partigiani della Brigata « Tollot » a Marcon (Venezia) dopo la Liberazione. In seconda fila, c[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 274

Brano: [...]nvece incorporate le formazioni della destra del Piave (brigate « Gramsci », « Calvi » e Gruppo di brigate « Pisacane »).

Nel frattempo erano sorte anche alcune formazioni minori, non garibaldine, come il « 7° Alpini » e la « Val Cordevole », di ispirazione azionista; e, sul versante trevigiano, la « Piave », diretta da elementi monarchici. Il coordinaménto fra queste diverse formazioni imponeva un comando unico e fu così istituito il Comando Zona Piave. Più tardi, per l’attività da svolgersi in Belluno città fu istituito anche un Comando Piazza. Con questo schieramento il movimento giungerà praticamente fino alla Liberazione. La « Zona Piave » aveva come comandante Lucio Manzin (Abba) e come) commissario Giuseppe Landi (De Luca). La Divisione «Nannetti » era al comando di Francesco Pesce (Milo) e aveva come commissario Musgio (Coledi). La Divisione « Belluno » era comandata da Luigi Dall’Armi (Franco) e aveva per commissario Rodolfo Sonego (Cellini). Il Comando Piazza di Belluno venne assunto da Mariano Mandolesi (Carlo). Durahte tutto il periodo della lotta le formazioni partigiane, oltre a svolgere un’intensa attività militare, realizzarono una vasta azione politica, di orientamento democratico della popolazione. II Comando del[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 571

Brano: [...]’autunno portò anche a una trasformazione nelle dipendenze della Brigata. Fu infatti in questo periodo che, nel quadro di una più ampia azione della Democrazia cristiana veneta, tendente a portare nella propria orbita formazioni fino a quel momento proclamatesi formalmente autonome, anche la « Piave » si dichiarò politicamente dipendente dalla Democrazia cristiana, mentre sul piano militare sembra che passasse alle dirette dipendenze del Comando Zona Piave (v.), liberandosi quindi dei vincoli con la « Nannetti ».

A questo punto non dovrebbero sussistere dubbi sulla funzione assunta dalla « Piave »: quella cioè di cuneo moderato in uno schieramento di diverso colore politico. D’altronde, fino alla primavera del 1945 la Brigata ebbe scarse occasioni di scontro con il nemico, essendosi ancora una volta strutturata sulla base di quel concetto cospirativo del « doppio livello » di cui si è precedentemente parlato: una parte degli elementi da essa organizzati erano territoriali che si preparavano per il momento insurrezionale. E così di fatto si v[...]

[...]i che si preparavano per il momento insurrezionale. E così di fatto si verificherà. Nell'aprile 1945 la Brigata «Piave», rimobilitate le proprie forze, diede un contributo non trascurabile all’azione insurrezionale, in particolare liberando Conegliano e cooperando àlTimmobilizzazione di cospicue forze tedesche lungo gli assi stradali diretti a Conegliano e, da Conegliano, diramatisi verso il Friuli e il Bellunese.

E.Br.

Piave, Zona

La « Zona Piave », particolare struttura organizzativa unitaria e di comando della Resistenza armata bellunese e trevigiana, nacque nel novembre 1944, in seguito agli eventi maturati con il rastrellamento del Cansiglio (v.) del settembre prece



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 572

Brano: Piave, Zona

dente e alla constatazione, dopo il rastrellamento, di una palese incrinatura nel rapporto di fiducia tra Comandi superiori, formazioni partigiane e popolazione. Una ricostruzione delle vicende della « Zona Piave » è quindi possibile solo a partire dai fatti che portarono alla sua costituzione e, in particolare, a partire, sia pur sommariamente, dalle vicende della Divisione Garibaldi « Nannetti » (v.), operante tra l'alto Trevigiano e il Bellunese (v. BeJluno), a cavallo appunto del fiume Piave.

L’egemonia della « Nannetti »

Fin dalla primavera del 1944 la « Nannetti » si presentava come la formazione egemone sul movimento partigiano nel territorio sopra ricordato. I quadri della formazione erano per la gran parte di estrazione politica comunista e venivano dalla pianura: parte cospicua e aggue[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Zona Piave, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---comunista <---C.L.N. <---Comando Zona Piave <---Francesco Pesce <---A.I.S.R. <---Adolfo Ortolan <---Albino De Bartoli <---Angelo Zancanaro <---Belluno Patriottica <---Belluno dal Novembre <---C.L.N.P. <---Cacciatori delle Alpi <---Comando Piazza di Belluno <---D.C. <---Dalle Vette <---Divisione Nannetti <---Domegge K <---Domenico De Bartoli <---Donà di Piave <---F.A.D.P. <---Forno di Canale <---Francesco Da Gioz <---Giambattista Bitto <---Giuseppe De Zordò <---Gruppo Brigate <---Guido Boizan <---Il contadino <---Logica <---Luigi Da Lio <---Luigi De Pellegrin <---Manlio Silvestri <---Mario Bortot <---Mario Guglielmo <---Nino Nannetti <---Piazza Campitello a Belluno <---Pieve di Soligo <---Renato Capelli <---Renato De Zordo <---Rizzo di San Donà <---San Donà <---Seren del Grappa <---Sospiro-Io <---Valentino Andreani <---artigiane <---attesismo <---azionista <---cristiana <---fascista <---ideologica <---nazifascista <---nazifascisti <---nazisti <---negliano <---trevigiana <---trevigiano <---zionista



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