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Il segmento testuale Rhodesia del Sud è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 155

Brano: [...]iacimenti di rame, la cui produzione passò, in soli 7 anni, da 650 a 104.204 tonnellate.

In entrambe le Rhodesie, le condizioni di vita della popolazione indigena divennero tanto insopportabili che, nel 1935, si ebbero sollevazioni popolari, ma ancora una volta i coloni e il governo britannico risposero con sanguinose repressioni e con l’insediamento di presidi militari nelle piantagioni e nelle miniere.

Economia e razzismo

Mentre nella Rhodesia del Sud si aveva un'economia mista (agricoltura, miniere e fabbriche), l’attività della “colonia separata” del Nord si fondava principalmente sulle miniere, gestite óa\V AngloAmerican Corporation appartenente alle famiglie Oppenheimer, De Beers e Rhodes. Oltre che sulla legislazione razzista e sulle relative repressioni,

il potere dei bianchi si fondava sul fatto che i lavoratori europei venivano superpagati rispetto a quelli africani, per cui un'esigua minoranza di classe operaia privilegiata partecipava di fatto allo supersfruttamento della grande massa di lavoratori indigeni.

Il razzismo era[...]

[...]artecipava di fatto allo supersfruttamento della grande massa di lavoratori indigeni.

Il razzismo era stato introdotto ufficialmente fin daM’inizio del secolo: nel 19013 erano state votate dal Parlamento di Londra le leggi razziste “Masters and Servants Act” e “Immorality Act” (contro i rapporti sessuali interrazziali), nonché quelle sulle riserve per i nativi, sull’apartheid nelle scuole e nelle chiese.

Nel 1922, quando ai “bianchi” della Rhodesia del Sud venne concesso l’autogoverno, anche questi vararono una costituzione razzista. Dal

1926 il “Native Affairs Act” irreggimentava gli operai africani nelle miniere e nelle piantagioni, mentre dal 1930, attraverso il “Land Apportionment Act”, il 52% della terra coltivabile veniva assegnato ai coloni europei che, nel loro insieme, costituivano appena l’1% della popolazione.

Poiché gli africani lottarono contro queste leggi, nel 1926 il governo “bianco” condannò a morte e impiccò Nyirenda, capo di una setta africana indipendentista. Ma la lot

ta continuò: nel 1930 si costituì nella Rhodesi[...]

[...]fricani nelle miniere e nelle piantagioni, mentre dal 1930, attraverso il “Land Apportionment Act”, il 52% della terra coltivabile veniva assegnato ai coloni europei che, nel loro insieme, costituivano appena l’1% della popolazione.

Poiché gli africani lottarono contro queste leggi, nel 1926 il governo “bianco” condannò a morte e impiccò Nyirenda, capo di una setta africana indipendentista. Ma la lot

ta continuò: nel 1930 si costituì nella Rhodesia del Sud il Bantu Congress, poi diventato Southern Rhoclesi a African National Congress, impegnato a fondo contro il dominio coloniale.

Dal 1940 le Forze armate rhodesiane presero parte alla Seconda guerra mondiale, contribuendo alla lotta contro il nazifascismo con i loro corpi di spedizione nelle file dell'esercito britannico, ma nello stesso tempo i rhodesiani si comportavano da nazisti in Rhodesia, massacrando gli africani costretti a lavorare come schiavi nelle miniere di rame e scesi in sciopero perché il salario dei nativi corrispondeva al 10% di quello di un operaio “bianco”. Per questo, ne[...]

[...] governo razzista.

Nel 1945, nel convegno di Kimberley (Sudafrica), i delegati dell 'United Rhodesia and Nyasaland Movement votarono la mozione antimperialista proposta dal Non European Unity Movement. Negli anni successivi, mentre nella Rhodesia del Nord L. Katilungu, VAfrican National Congress (A.N.C.) guidato da N. Nkumbula e l’United National Independence Party di Kenneth Kuanda si univano per una lotta comune contro l’imperialismo, nella Rhodesia del Sud Joshua Nkomo, R. Chikerema, G. Ny and oro, C. Chipunzu e altri leader organizzavano la lotta contro la legge razzista “Native Land Husbandry Act” del 1952. È da ricordare in questo quadro anche l’opera positiva di R. Mugabe, che aveva compiuto i suoi studi a Fort Hare (Sudafrica), riguardo al problema agrario.

Dalla C.A.F. coloniale ai nuovi Stati indipendenti

Nel 1953 il Parlamento britannico, nella speranza di poter meglio controllare la difficile situazione esistente nelle colonie deM’Africa centromeridionale, decise di unire le due Rhodesie e la contigua colonia del Nyasaland (v. Ma[...]

[...]ta formazione politica venne messa fuori legge dalle autorità britanniche.

Nelle successive elezioni addomesticate, il Rhodesian Front capeggiato dal leader di destra lan Douglas Smith si assicurò tutti i seggi europei, dando avvio a una nuova fase di repressione che si spinse fino all’arresto di tutti i capi del sindacato South Rhodesian African Trade Union Congress. Da un lato l’indipendenza del Nyasaland, dall’altro quello dei coloni della Rhodesia del Sud capeggiati da Smith portarono infine alla spaccatura della C.A.F. che venne ufficialmente sciolta il 31.12.1963.

Nella Rodhesia del Nord, gli inglesi a questo punto decisero di autorizzare la formazione di un governo interrazziale, nel quale vennero inclusi due ministri africani: H. Nkumbula e Kenneth Kaunda. L’anno successivo, sempre sotto il patrocinio britannico, venne riconosciuta alla Rhodesia del Nord l’indipendenza, attraverso la nascita del nuovo Stato indipendente di Zambia, di cui Kaunda fu designato primo ministro.

Nella Rhodesia del Sud, rimasta

[...]lta il 31.12.1963.

Nella Rodhesia del Nord, gli inglesi a questo punto decisero di autorizzare la formazione di un governo interrazziale, nel quale vennero inclusi due ministri africani: H. Nkumbula e Kenneth Kaunda. L’anno successivo, sempre sotto il patrocinio britannico, venne riconosciuta alla Rhodesia del Nord l’indipendenza, attraverso la nascita del nuovo Stato indipendente di Zambia, di cui Kaunda fu designato primo ministro.

Nella Rhodesia del Sud, rimasta



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 456

Brano: [...]rano nelle aree industriali bianche e nelle ricche fattorie degli europei, nelle miniere e nei servizi domestici, percepiscono salari bassissimi e sono costantemente esposti alla minaccia di una vasta disoccupazione. In altri termini, il 97,5% della popolazione, composta da africani, è al servizio del 2,5% composta da bianchi.

Cenni storici

Nel trasformare in “repubblica indipendente” quella che fino al 1980 era la “colonia autonoma” della Rhodesia del Sud, ci si volle riallacciare idealmente all’antica civiltà Zimbabwe, così chiamata dal nome delle grandi costruzioni murali (le uniche rimaste nell’Africa nera) edificate durante i regni bantù a partire dal V secolo. Il territorio fu esplorato dai portoghesi nel XVI secolo, poi dai missionari e, alla fine del XIX secolo, cadde nelle mani della British SouthAfrica Company, fondata daH’avventuriero inglese Cedi Rhodes che lo occupò sottomettendo con la forza delle armi le tribù autoctone mashona e matebele, queste ultime guidate dal capo Lobengula.

Nel 1923 la Compagnia venne formalmente sostit[...]

[...] dal V secolo. Il territorio fu esplorato dai portoghesi nel XVI secolo, poi dai missionari e, alla fine del XIX secolo, cadde nelle mani della British SouthAfrica Company, fondata daH’avventuriero inglese Cedi Rhodes che lo occupò sottomettendo con la forza delle armi le tribù autoctone mashona e matebele, queste ultime guidate dal capo Lobengula.

Nel 1923 la Compagnia venne formalmente sostituita dal governo in

glese che, trasformando la Rhodesia del Sud in colonia della Corona britannica, conservò ai coloni e ai concessionari europei tutte le proprietà e i privilegi acquisiti, riconoscendo loro anche il diritto di autogovernarsi sotto il controllo di un commissario britannico. Venne così istituzionalizzato il regime di supersfruttamento e discriminazione razziale che gli europei praticavano nella regione dall’inizio del secolo. Nel 1953 la Rhodesia del Sud, unitamente alle confinanti colonie britanniche della Rhodesia del Nord e del Nyasaland (v. Malawi), fu chiamata a far parte della Federazione Centroafricana (C.A.F.), ma tale Federazione visse soltanto dieci anni. Quando, nel 1963, la C.A.F. si sciolse, ebbe inizio per la Rhodesia del Sud un periodo di conflitti interni, sfociati in sanguinosa guerra civile che si concluse con l’istituzione della attuale repubblica.

Lotta per l'indipendenza

Nella Rhodesia del Sud, dove più duro era sempre stato il dominio razzista degli europei, fin dagli anni della colonia erano sorti movimenti di resistenza africani, guidati da leader come Joshua Nkomo, R. Chikerema, G. Ny and oro, C. Chipunzu e R. Mugabe. Nel 1962, intorno a Nkomo si costituì la combattiva Zimbabwe African Peoples Union (Z.A.P.U.) e, dopo lo scioglimento di questo partito decretato dalle autorità britanniche, nel 1963 sorse la Zimbabwe African National Union (Z.A.N.U.) che, guidata da Mugabe e N. Sithole, d’intesa con lo stesso Nkomo continuò la lotta. Il governo britannico rispose mettendo subito [...]

[...]tà britanniche, nel 1963 sorse la Zimbabwe African National Union (Z.A.N.U.) che, guidata da Mugabe e N. Sithole, d’intesa con lo stesso Nkomo continuò la lotta. Il governo britannico rispose mettendo subito fuori legge anche questo nuovo partito e arrestandone circa 2.000 membri. Tra questi, Nkomo e altri dirigenti che furono poi tenuti in carcere per 10 anni.

Nel 1964, aH’indomani dello scioglimento della C.A.F., gli inglesi indissero nella Rhodesia del Sud elezioni addomesticate che vennero vinte dal Rhodesian Front, fondato dal razzista lan Smith e costituito dai coloni bianchi che erano riusciti ad avere dalla loro un gruppo di africani collaborazionisti capeggiato da Muzerewa. Dopo la vittoria elettorale così conseguita, Smith fu incaricato di costituire il governo della “colonia autonoma”, ma nel 1965 egli annunciò unilateralmente il distacco della colonia dalla Corona britannica e la completa indipendenza del nuovo Stato [Unii ater al Declaration of Independence). Naturalmente la Gran Bretagna re

spinse l’iniziativa secessionista dei su[...]

[...]nseguita, Smith fu incaricato di costituire il governo della “colonia autonoma”, ma nel 1965 egli annunciò unilateralmente il distacco della colonia dalla Corona britannica e la completa indipendenza del nuovo Stato [Unii ater al Declaration of Independence). Naturalmente la Gran Bretagna re

spinse l’iniziativa secessionista dei sudrhodesiani e ricorse aH’O.N.U. che, a sua volta, condannò l’azione di Smith. L’O.N.U. decise anche che contro la Rhodesia del Sud venissero applicate sanzioni economiche, ma tale decisione non fu rispettata dalle potenze amiche dei razzisti, a cominciare dal Sudafrica.

A questo punto, facendosi forti dell’appoggio internazionale e della decisione deH’O.N.U., all’interno del paese le organizzazioni clandestine della Z.A.P.U. e della Z.A.N.U. passarono alla lotta armata con il sostegno dell’U.R.S.S., della Cina, dell’Egitto di Nasser e dell'Algeria di Ben BellaBoumédienne, mentre Zambia, Tanzania e, dopo la vittoria del Frelimo, anche il Mozambico fornivano basi di appoggio ai guerriglieri.

La risposta del governo d[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 154

Brano: [...]ny ».

Poiché sulla Rhodesia meridionale, contigua al Sudafrica e più ricca di risorse, nonché strategicamente Importante anche per le vie di comunicazione ferroviaria con il Mozambico e il Sudafrica, si appuntavano le mire annessionistiche dell’Unione Sudafricana, subito dopo la Prima guerra mondiale il governo britannico decise di estromettere la Compagnia, dichiarando sia il Sud che il Nord della Rhodesia « colonie della Corona ».

Per la Rhodesia del Sud, nel 192023 gli inglesi versarono alla Compagnia un congruo indennizzo a compenso degli investimenti fatti e le riconobbero inoltre ampi privilegi per continuare lo sfruttamento delle risorse locali. Poi le autorità inglesi assegnarono le terre migliori ai 3.400 europei all’epoca residenti, in ragione di 367 ettari prò capite, mentre alla popolazione africana (862 mila abitanti) venivano formalmente assegnate altre terre, in ragione di 10 ettari prò capite. Furono così riconosciuti agli africani 8 milioni di ettari (di cui circa 3 milioni infestati dalla mosca tsetse), senza però che i nativi[...]

[...]e di 367 ettari prò capite, mentre alla popolazione africana (862 mila abitanti) venivano formalmente assegnate altre terre, in ragione di 10 ettari prò capite. Furono così riconosciuti agli africani 8 milioni di ettari (di cui circa 3 milioni infestati dalla mosca tsetse), senza però che i nativi avessero effettive possibilità economiche e tecniche per sfruttarle razionalmente. Assicuratasi questa posizione di privilegio, i coloni europei della Rhodesia del Sud, spalleggiati dai capitalisti sudafricani, rivendicarono dagli inglesi il diritto di autogovernarsi e, dal 1923, questo venne loro riconosciuto. Nella “colonia autonoma” della Rhodesia del Sud (390.622 kmq) gli europei poterono così impadronirsi anche delle terre originariamente assegnate ai nativi e sfruttare liberamente la mano d’opera africana, instaurando un regime razzista simile a quello sudafricano che, di fatto, imponeva agli indigeni di lavorare obbligatoriamente nelle miniere e nelle piantagioni “europee”.

Mentre ciò accadeva a sud dello Zambesi, i più vasti e ancora impervi territori della Rhodesia del Nord (752.614 kmq), dove gli europei erano pochissimi e la popolazione indigena ammontava a circa 7 milioni di abitanti, venivano dichiarati “colonia separata” sotto di[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 457

Brano: Zimmerwald, Conferenza di

Il primo ministro dello Zimbabwe 'Mugabe (1983)

gua popolazione scolastica. Fu anche accertato che, negli stessi anni, ogni famiglia europea della Rhodesia del Sud possedeva in media 2.387 ettari di terra, mentre la proprietà media di una famiglia rurale africana, nella stessa regione, era di 2,4 ettari di terra scarsamente produttiva'.

Il crescente isolamento internazionale del governo Smith e i progressi registrati dalla guerriglia, nel corso della quale (1977) la Z.A.P.U. e la Z.A.N.U. unirono le loro forze nel Patriotic Front, a un certo momento resero realistica l’ipotesi del passaggio della Rhodesia del Sud nel cosiddetto “campo socialista”, il che cominciò a creare gravi apprensioni sia nei governi occidentali che fra i coloni europei della regione, i quali cominciarono ad abbandonare in massa il paese ritenuto non più tanto sicuro. Ciò indusse il Sudafrica e le multinazionali (che vedevano messi seriamente in pericolo i loro rispettivi interessi) a prendere un’iniziativa diplomatica per convincere l’ultrarazzista Smith a desistere dal suo atteggiamento. Per intervento del premier sudafricano Vorster, del nordamericano Kissinger, di alcuni leader africani e dello stesso governo britannico, alla[...]

[...]tivi interessi) a prendere un’iniziativa diplomatica per convincere l’ultrarazzista Smith a desistere dal suo atteggiamento. Per intervento del premier sudafricano Vorster, del nordamericano Kissinger, di alcuni leader africani e dello stesso governo britannico, alla fine del 1979 si giunse così al convegno londinese detto di Lancaster House, nel quale i neocolonialisti imposero una soluzione di compromesso a entrambe le parti: ai patrioti della Rhodesia del Sud furono riconosciuti pieni diritti politici, a condizione però che essi si impegnassero a salvaguardare i diritti di proprietà degli europei e tutti i privilegi che i colonialisti avevano acquisito nel corso della quasi secolare dominazione coloniale.

Quantunque il compromesso fosse chiaramente svantaggioso per la popolazione africana, i leader politici

10 accettarono per por fine a una guerriglia ritenuta senza sbocco. L’accordo di Lancaster House prevedeva l’istituzione di un Parlamento multirazziale, nel quale 20 seggi dovevano essere riservati ai bianchi e 80 agli africani. Nelle ele[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 486

Brano: [...]ttuale territorio del Malawi divenne base militare degli inglesi contro l’Africa Orientale Tedesca (Tanganica).

Le prime lotte per l’indipendenza, guidate nel 1915 da John Chilembwe, furono represse dalle autorità coloniali. Nel dopoguerra gli inglesi tentarono di unire il Protettorato del Nyasaland al Tanganica e al Kenya, ma tale progetto incontrò l’opposizione dei patrioti africani. Continuarono invece le trattative per unire il paese alla Rhodesia del Sud (attuale Rhodesia) e alla Rhodesia del Nord (attuale Zambia). Durante la Seconda guerra mondiale circa 30.000 uomini del Nyasaland combatterono al servizio degli inglesi in Etiopia e in Birmania.

La Federazione Centroafricana

Nel 1953 l’attuale Malawi fu incorporato nella Federazione deU’Africa Centrale, comprendente il Nyasaland e la Rhodesia. Nel progetto delle autorità coloniali, ciò mirava a garantire agli inglesi, insieme allo sfruttamento del rame della Rhodesia del Nord, e delie piantagioni della Rhodesia del Sud, l’abbondante mano d’opera a buon prezzo del territorio del Nyasala[...]

[...]ante la Seconda guerra mondiale circa 30.000 uomini del Nyasaland combatterono al servizio degli inglesi in Etiopia e in Birmania.

La Federazione Centroafricana

Nel 1953 l’attuale Malawi fu incorporato nella Federazione deU’Africa Centrale, comprendente il Nyasaland e la Rhodesia. Nel progetto delle autorità coloniali, ciò mirava a garantire agli inglesi, insieme allo sfruttamento del rame della Rhodesia del Nord, e delie piantagioni della Rhodesia del Sud, l’abbondante mano d’opera a buon prezzo del territorio del Nyasaland. Inoltre, le truppe rhodesiane avrebbero garantito il soffocamento di qualsiasi tentativo indipendentista del Nyasaland. Senonché la maggioranza africana del Consiglio legislativo della Confederazione impose nel 1956 nuove elezioni che diedero la vittoria al partito detto Congresso Nazionale Africano (C.N.A.) guidato da Hastings Banda.

Rafforzato da numerosi elementi progressisti, il C.N.A. diede nuovo impulso alle lotte per l’indipendenza e contro la federazione imposta dai colonialisti. Nel 1959, dopo una rivolta antic[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 621

Brano: [...] a formare la Tanzania dal 1964, Giamaica (1962), Trinidad e Tobago (1962), Uganda (1962), Kenya (1963), Malawi (1964), Zambia

(1964), Malta (1964), Gambia

(1965), Singapore (1965), Guyana

(1966), Botswana (1966), Lesotho (1966), Barbados (1966), Isola Maurizio (1968), Swaziland (1968). Non ne fa più parte l’Irlanda, dal 1948. La Gran Bretagna possiede ancora numerose colonie e mantiene alcuni protettorati. Tra le prime si ricordano: la Rhodesia del Sud (autoproclamatasi « indipendente » dall’11.11.1965, ma giuridicamente considerata tuttora « colonia autonoma » dal governo britannico), Sant’Elena e Seicelle in Africa; Bahama, Bermude, Cayman, Honduras Britannico, Isole Sopravento e Isole Sottovento, Isole Vergini, Turks e Caicos, in America; Federazione dell’Arabia Meridionale, Hong Kong e Maldive, Figi, Gilbert e Ellice, Nuove Ebridi (condominio anglofrancese), Pitcairn, Salomone e Tonga, in Asia; Gibilterra, in Europa; Territori Britannici Antartici.

La popolazione complessiva delle colonie e dei protettorati britannici ammonta a oltre[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 455

Brano: [...]con coraggio il plotone d’esecuzione senza nulla rivelare al nemico.

Zillif Marcello

N. a Sagrado (Gorizia) il 29.9.1909; falegname.

Membro di un'organizzazione comunista clandestina scoperta in provincia di Gorizia nel gennaio 1935, fu arrestato. Deferito al Tribunale speciale, il 2.3.1936 fu condannato a 5 anni di reclusione.

Zimbabwe

Repubblica indipendente dell’Africa centromeridionale, costituita nel 1980 sul territorio della Rhodesia del Sud (v. Rhodesia). A sud del fiume Zambesi, confina con il Mozambico, lo Zambia, il Botswana e il Sudafrica; ha un'estensione di 390.622 kmq e una popolazione di circa 7.532.000 abitanti, di cui 200 mila europei. La capitale è Harare (già Salisbury) con circa 600.000 abitanti; altra città importante è Bulawayo (350.000 ab.). Lingua ufficiale è l'inglese.

La maggiore caratteristica strutturale dello Zimbabwe è quella di un radicale sdoppiamento fra potere politico formale degli africani e potere economico, di esclusiva proprietà europea: quantunque, in virtù della vigente costituzione, imposta [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 438

Brano: [...]ndipendenza

Principale protagonista dell'indipendenza dello Zambia viene considerato Kenneth Kaunda che, intorno al 1950, fondò VUnited National Indipendence Party (U.N.I.P.), con un programma riformista e propugnatore della nonviolenza, di fatto collaborazionista. Bene accetto alle autorità coloniali britanniche, dopo lo scioglimento della CentralAfrica Federation (che dal 1953 al 1963 legò, per decisione britannica, la Rhodesia del Nord, la Rhodesia del Sud e il Nyasaland), nel 1964 Kaunda venne designato daqli inglesi a far parte, insieme all’africano H. Nkumbula, del governo “multiraz

ziale” che i colonialisti avevano deciso di costituire per tenere meglio sotto controllo la Rhodesia del Nord. Proseguendo nel processo di pacifica decolonializzazione, nel 1965 gli inglesi decisero di trasformare la colonia in “repubblica indipendente” e Kaunda fu nominato primo ministro di un governo “africano”. Considerato uno dei padri del “socialismo africano”, ma di fatto molto conciliante con le esigenze del neocolonialismo (v.), Kaunda ha cambiato ben [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 156

Brano: [...]il perdurante regime razzista, finché le autorità britanniche misero l’Unione fuori legge, arrestando circa 2.000 africani che ne facevano parte e i loro dirigenti, compreso Nkomo. Nel 1964 gli inglesi affidarono il governo della colonia a Smith, ma questi, dopo essersi assicurato l’appoggio, oltre che di tutti i bianchi, di alcuni africani retribalizzati secondo i canoni della costituzione razzista, proclamò unilateralmente l’indipendenza della Rhodesia del Sud dalla Corona britannica (11.11.1965).

La secessione di Smith non venne accettata dal governo di Londra (ma il premier laburista britannico Harold Wilson dichiarò: « Non useremo le armi ») e per risolvere il problema intervenne l’O.N.U.. Questa decise di applicare nei confronti della Rodhesia del Sud sanzioni economiche, ma di fatto tale decisione rimase poi senza conseguenze: non solo il Sudafrica (che aveva un particolare interesse a sostenere i secessionisti), ma anche numerosi paesi occidentali continuarono a mantenere con il governo di Smith scambi economici, comprese le forniture di a[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Rhodesia del Sud, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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