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Il segmento testuale Rhodesia del Nord è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 9Entità Multimediali , di cui in selezione 5 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 155

Brano: [...]io “bianco”. Per questo, nel 1942 i lavoratori africani respinsero l’“aiuto” loro offerto dagli organizzatori sindacali delle Trade Unions britanniche, in realtà intervenute solo per appoggiare la politica del governo razzista.

Nel 1945, nel convegno di Kimberley (Sudafrica), i delegati dell 'United Rhodesia and Nyasaland Movement votarono la mozione antimperialista proposta dal Non European Unity Movement. Negli anni successivi, mentre nella Rhodesia del Nord L. Katilungu, VAfrican National Congress (A.N.C.) guidato da N. Nkumbula e l’United National Independence Party di Kenneth Kuanda si univano per una lotta comune contro l’imperialismo, nella Rhodesia del Sud Joshua Nkomo, R. Chikerema, G. Ny and oro, C. Chipunzu e altri leader organizzavano la lotta contro la legge razzista “Native Land Husbandry Act” del 1952. È da ricordare in questo quadro anche l’opera positiva di R. Mugabe, che aveva compiuto i suoi studi a Fort Hare (Sudafrica), riguardo al problema agrario.

Dalla C.A.F. coloniale ai nuovi Stati indipendenti

Nel 1953 il Parlamento[...]

[...]presi

dente dell’A.N.C., ma nel 1959, dopo una violenta repressione compiuta nel Nyasaland dagli inglesi (con l’aiuto di profughi “rivoluzionari” ungheresi), l’A.N.C. venne messo fuori legge e 500 suoi quadri furono arrestati (Mugabe riuscì a fuggire e si rifugiò nella repubblica di Ghana). L’A.N.C. sarà ricostituito da J. Nkomo nel 1960, sotto

il nome di National Democratic Party (N.D.P.). Intanto, con tecnici e maestranze italiane, nella Rhodesia del Nord veniva costruita l’imponente diga idroelettrica di Kariba, dando luogo all'omonimo lago artificiale lungo 250 km, per ricavare il quale furono però brutalmente espropriati ben 100.000 africani, molte migliaia dei quali morirono di inedia negli anni successivi.

Nel 1961 veniva promulgata nella C.A.F. una nuova costituzione, sempre improntata a criteri razzisti. In base a essa, il diritto di voto veniva riconosciuto, con criteri censuari, soltanto a 90.000 elettori europei e a 11.062 elettori africani, rispettivamente rappresentati in Parlamento da 50 deputati europei e 15 africani collabora[...]

[...], dall’altro quello dei coloni della Rhodesia del Sud capeggiati da Smith portarono infine alla spaccatura della C.A.F. che venne ufficialmente sciolta il 31.12.1963.

Nella Rodhesia del Nord, gli inglesi a questo punto decisero di autorizzare la formazione di un governo interrazziale, nel quale vennero inclusi due ministri africani: H. Nkumbula e Kenneth Kaunda. L’anno successivo, sempre sotto il patrocinio britannico, venne riconosciuta alla Rhodesia del Nord l’indipendenza, attraverso la nascita del nuovo Stato indipendente di Zambia, di cui Kaunda fu designato primo ministro.

Nella Rhodesia del Sud, rimasta



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 438

Brano: [...]Lewanika, inducendolo fraudolentemente a chiedere “protezione” alla regina Vittoria. Gli inglesi non si fecero pregare e, nel 1889, giunse sul luogo la British SouthAfrica Company fondata dall’avventuriero Cedi Rhodes che, “autorizzato” appunto dalla Corona britannica, si impadronì del Barotsland, nonché delle terre dei Bemba, degli Ngoni e dei Lunda, facendone una sorta di colonia personale (v. Rhodesia) che, per oltre mezzo secolo, fu chiamata Rhodesia del Nord.

L'indipendenza

Principale protagonista dell'indipendenza dello Zambia viene considerato Kenneth Kaunda che, intorno al 1950, fondò VUnited National Indipendence Party (U.N.I.P.), con un programma riformista e propugnatore della nonviolenza, di fatto collaborazionista. Bene accetto alle autorità coloniali britanniche, dopo lo scioglimento della CentralAfrica Federation (che dal 1953 al 1963 legò, per decisione britannica, la Rhodesia del Nord, la Rhodesia del Sud e il Nyasaland), nel 1964 Kaunda venne designato daqli inglesi a far parte, insieme all’africano H. Nkumbula, del governo “multiraz

ziale” che i colonialisti avevano deciso di costituire per tenere meglio sotto controllo la Rhodesia del Nord. Proseguendo nel processo di pacifica decolonializzazione, nel 1965 gli inglesi decisero di trasformare la colonia in “repubblica indipendente” e Kaunda fu nominato primo ministro di un governo “africano”. Considerato uno dei padri del “socialismo africano”, ma di fatto molto conciliante con le esigenze del neocolonialismo (v.), Kaunda ha cambiato ben poco nelle strutture economiche del paese, ma è riuscito a ottenere qualche progresso nel campo dell’istruzione, del resto necessaria per qualificare la forza lavoro africana: in 10 anni è raddoppiato il numero degli scolari nelle scuole element[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 486

Brano: [...]ilitare degli inglesi contro l’Africa Orientale Tedesca (Tanganica).

Le prime lotte per l’indipendenza, guidate nel 1915 da John Chilembwe, furono represse dalle autorità coloniali. Nel dopoguerra gli inglesi tentarono di unire il Protettorato del Nyasaland al Tanganica e al Kenya, ma tale progetto incontrò l’opposizione dei patrioti africani. Continuarono invece le trattative per unire il paese alla Rhodesia del Sud (attuale Rhodesia) e alla Rhodesia del Nord (attuale Zambia). Durante la Seconda guerra mondiale circa 30.000 uomini del Nyasaland combatterono al servizio degli inglesi in Etiopia e in Birmania.

La Federazione Centroafricana

Nel 1953 l’attuale Malawi fu incorporato nella Federazione deU’Africa Centrale, comprendente il Nyasaland e la Rhodesia. Nel progetto delle autorità coloniali, ciò mirava a garantire agli inglesi, insieme allo sfruttamento del rame della Rhodesia del Nord, e delie piantagioni della Rhodesia del Sud, l’abbondante mano d’opera a buon prezzo del territorio del Nyasaland. Inoltre, le truppe rhodesiane avrebbero garantito il soffocamento di qualsiasi tentativo indipendentista del Nyasaland. Senonché la maggioranza africana del Consiglio legislativo della Confederazione impose nel 1956 nuove elezioni che diedero la vittoria al partito detto Congresso Nazionale Africano (C.N.A.) guidato da Hastings Banda.

Rafforzato da numerosi elementi progressisti, il C.N.A. diede nuovo impulso alle lotte per l’indipendenza e contro la federazione imposta dai co[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 154

Brano: [...] del territorio a sud dello Zambesi. Nel 1895 la regione venne chiamata Rhodesia in onore del suo conquistatore, con il beneplacito della Corona britannica. La capitale fu posta a Salisbury.

Successivamente la Compagnia riuscì a impadronirsi anche della parte a nord dello Zambesi, “comprandola” sempre a prezzo irrisorio dal

capo delle tribù Barotse Levanika, completamente succube dei missionari. A questo territorio fu imposto

il nome di Rhodesia del Nord e il governo britannico lo dichiarò « posto sotto il controllo della British SouthAfrica Company ».

Poiché sulla Rhodesia meridionale, contigua al Sudafrica e più ricca di risorse, nonché strategicamente Importante anche per le vie di comunicazione ferroviaria con il Mozambico e il Sudafrica, si appuntavano le mire annessionistiche dell’Unione Sudafricana, subito dopo la Prima guerra mondiale il governo britannico decise di estromettere la Compagnia, dichiarando sia il Sud che il Nord della Rhodesia « colonie della Corona ».

Per la Rhodesia del Sud, nel 192023 gli inglesi versarono alla[...]

[...]utonoma” della Rhodesia del Sud (390.622 kmq) gli europei poterono così impadronirsi anche delle terre originariamente assegnate ai nativi e sfruttare liberamente la mano d’opera africana, instaurando un regime razzista simile a quello sudafricano che, di fatto, imponeva agli indigeni di lavorare obbligatoriamente nelle miniere e nelle piantagioni “europee”.

Mentre ciò accadeva a sud dello Zambesi, i più vasti e ancora impervi territori della Rhodesia del Nord (752.614 kmq), dove gli europei erano pochissimi e la popolazione indigena ammontava a circa 7 milioni di abitanti, venivano dichiarati “colonia separata” sotto diretto dominio britannico. Anche qui gli inglesi instaurarono un regime di supersfruttamento della ma

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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 456

Brano: [...]a Corona britannica, conservò ai coloni e ai concessionari europei tutte le proprietà e i privilegi acquisiti, riconoscendo loro anche il diritto di autogovernarsi sotto il controllo di un commissario britannico. Venne così istituzionalizzato il regime di supersfruttamento e discriminazione razziale che gli europei praticavano nella regione dall’inizio del secolo. Nel 1953 la Rhodesia del Sud, unitamente alle confinanti colonie britanniche della Rhodesia del Nord e del Nyasaland (v. Malawi), fu chiamata a far parte della Federazione Centroafricana (C.A.F.), ma tale Federazione visse soltanto dieci anni. Quando, nel 1963, la C.A.F. si sciolse, ebbe inizio per la Rhodesia del Sud un periodo di conflitti interni, sfociati in sanguinosa guerra civile che si concluse con l’istituzione della attuale repubblica.

Lotta per l'indipendenza

Nella Rhodesia del Sud, dove più duro era sempre stato il dominio razzista degli europei, fin dagli anni della colonia erano sorti movimenti di resistenza africani, guidati da leader come Joshua Nkomo, R. Chikerema, G. [...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Rhodesia del Nord, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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