Brano: [...]” socialismo in contrapposizione a quello di Marx. Tra i collaboratori, oltre ai già ricordati, si segnalano Margherita Sarfatti, Enrico Leone, Sergio Pannunzio e Libero Tancredi (Massimo Rocca).
A. Per.
Uzice, Repubblica di
Città della Serbia occidentale (oggi Titovo Uzice), fu nell’autunno del 1941 la capitale della prima “repubblica partigiana” sorta in Europa. Dagli occupatori tedeschi fu chiamata lo “Stato di Tito”, dai partigiani “Repubblica di Uzice” e, come tale, durò dal 24 settembre al 29 novembre.
Strappata ai tedeschi dai combattenti di un Distaccamento partigiano comandato da Slobodan Penezic (Eroe del Popolo), ospitò per oltre due mesi il Quartier Generale di Tito, il Comitato centrale del Partito comunista e quello della Gioventù comunista della Jugoslavia, nonché il primo governo rivoluzionario provvisorio della Serbia qui istituito. Da Uzice cominciò a trasmettere la prima emittente radio partigiana e qui cominciò a essere pubblicato il giornale Sorba. Controllando un vasto territorio intorno alla città, i partigiani rimiser[...]
[...]one a Uzice le scuole e le altre istituzioni. Durante la loro permanenza ebbero a disposizione una banca di emissione, fecero lavorare una fabbrica per produrre armi e munizioni, nonché altri stabilimenti.
In proposito Tito scriverà nel 1959: « Tutto ciò che avvenne a Uzice ebbe un'importanza di enorme rilievo e fu di grande portata per tutto il nostro Paese. Non fu senza un motivo l’aver chiamato Uzice e il territorio libero intorno ad essa “Repubblica di Uzice”. Era una vera repubblica, c’era il potere popolare, l’esercito rivoluzionario vi prese forma e si ingrossò. I nostri Distaccamenti non erano già più gruppi di guerriglieri, bensì battaglioni regolari partigiani militarmente bene addestrati, armati di fucili, mitragliatrici e di qualche cannone. Uzice ebbe un’enorme importanza per la conduzione della guerra partigiana in tutto il Paese, perché la sua esistenza ebbe un'eco enorme, e il morale della gente si rafforzò. Anche nelle regioni in cui fino a quel momento non era successo nulla, riuscimmo presto a creare l'esercito ».
Il 28.11.1941,[...]
[...]lari partigiani militarmente bene addestrati, armati di fucili, mitragliatrici e di qualche cannone. Uzice ebbe un’enorme importanza per la conduzione della guerra partigiana in tutto il Paese, perché la sua esistenza ebbe un'eco enorme, e il morale della gente si rafforzò. Anche nelle regioni in cui fino a quel momento non era successo nulla, riuscimmo presto a creare l'esercito ».
Il 28.11.1941, dopo alcune fallite puntate sui confini della Repubblica di Uzice, i tedeschi sferrarono un'offensiva generale impegnando la loro 342a Divisione. Nell’operazione inoltre ottennero l’appoggio dei cetnici al comando di Draza Mihailovic (v.) che così tradiva il patto di collaborazione in 12 punti stipulato con Tito il 27 ottobre e imboccava apertamente la strada della collaborazione col nemico, con il quale aveva stipulato un altro patto di collaborazione il 13 novembre, convalidandolo con la fucilazione di 350 partigiani.
I difensori della città si difesero strenuamente, soprattutto in località Kadinjaca dove tutti gli uomini del “Battaglione operaio” di U[...]