Brano: [...]e e soprattutto per l'immediata, spontanea adesione popolare al principio dell’autodifesa. Si trattava di una logica che aveva evidenti addentellati con la tradizione popolare ottocentesca e che, nel momento del pericolo, coinvolse qui anche i socialisti in una partecipazione senza riserve nel movimento degli Arditi del popolo (v.).
Come elemento catalizzatore di questa risposta operò un’incursione squadrista guidata dal “federale” di Carrara Renato Ricci (v.) il 12.6. 1921, organizzata per saggiare il terreno e per supplire all’inattività del fascio locale. Secondo una dinamica che si ripeterà anche in seguito, la spedizione, del resto male organizzata e poco numerosa, venne rintuzzata dall'azione unanime e immediata dei contadini armati, ai quali si unì (caso più unico che raro) la forza pubblica al comando del tenente dei carabinieri Nicodemi che, forse considerando i rapporti di forza, intese impedire lo scontro.
In seguito a ciò si costituì un Comitato di difesa popolare. Questo fu annunciato da un manifesto, datato 9 luglio e affisso [...]
[...]Luigi Luciani. Un ruolo rilevan
te vi ebbe anche la Sezione comunista, poco numerosa ma combattiva, fondata nel gennaio 1921.
I fatti del luglio 1921
II 21.7.1921 la popolazione di Sarzana inflisse agli aggressori fascisti (provenienti dall'esterno) una dura lezione, passata alla storia come uno dei più cruenti episodi di quel periodo. L'antefatto immediato fu costituito da una spedizione punitiva che i fascisti di Avenza, al comando di Renato Ricci, vollero compiere il 17 luglio per vendicare l’uccisione di un loro camerata (tale Procuranti, detto “Il diavolo”), avvenuta nella frazione di Tendola. Quattro camion carichi di fascisti, dopo aver seminato il terrore in varie località intorno a Sarzana, si diressero contro la città “rossa”, ma a Ponzano Magra furono fermati dagli Arditi del popolo. Come era già avvenuto il 12 giugno, i carabinieri al comando del tenente Nicodemi intervennero per sedare lo scontro.
I fascisti si dispersero allora in piccoli gruppi per le campagne, uccisero due persone del tutto estranee al fatto ed ebbero [...]
[...]ossa”, ma a Ponzano Magra furono fermati dagli Arditi del popolo. Come era già avvenuto il 12 giugno, i carabinieri al comando del tenente Nicodemi intervennero per sedare lo scontro.
I fascisti si dispersero allora in piccoli gruppi per le campagne, uccisero due persone del tutto estranee al fatto ed ebbero a loro volta due morti. I carabinieri fermarono e rinchiusero nel carcere della Cittadella di Sarzana 11 fascisti, compreso il loro capo Renato Ricci.
Lo stato di tensione divenne incandescente. Il Comitato di difesa poteva contare su 150 Arditi del popolo tra Sarzana, Arcola e La Spezia, ma vennero mobilitate per l’occasione tutte le organizzazioni proletarie del circondario. A queste si aggiunsero numerosi antifascisti che, banditi da altre zone, si erano rifugiati nel Sarzanese. Infine si può dire che l’intera popolazione agricola si schierò contro i fascisti: furono istituiti posti di blocco nelle campagne e alle porte della città, come pure al suo interno.
Per contro, anche i fascisti fecero una specie di mobilitazione generale:[...]