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Il segmento testuale Pont-Saint-Martin è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 5Entità Multimediali , di cui in selezione 5 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 659

Brano: GressoneylaTrinité

su tre colonne, la prima dalla Baita Amici del Lago, l’altra dal Rifugio Savoia, la terza dal cascinale Sella: la prima colonna, calando a nord di Issime, avrebbe bloccato la strada proveniente da Gressoney in modo da impedire l’eventuale afflusso di rinforzi fascisti; la seconda e la terza dovevano attaccare contemporaneamente il presidio nemico.

Il « Caralii », da parte sua, con due pattuglie, avrebbe dovuto bloccare PontSaintMartin, alla sinistra del torrente Lys, e far saltare il ponte Tour d’Hérera per impedire l’afflusso di truppe fasciste da Ivrea; con le rimanenti forze doveva attaccare il presidio di Lillianes.

Le formazioni « Giustizia e Libertà » (Distaccamento « Perloz », 2° e 3° Battaglione «Mazzini»), con il distaccamento di Champorcher (1° Battaglione « Mazzini ») e il gruppo degli « Autonomi » di Arnaz, con una forza complessiva di circa 300 uomini, dovevano bloccare PontSaintMartin alla destra del Lyst proteggere i lavori di mina del ponte Tour d’Hérera, sbarrare a eventuali rinforzi nazifascisti le str[...]

[...]stra del torrente Lys, e far saltare il ponte Tour d’Hérera per impedire l’afflusso di truppe fasciste da Ivrea; con le rimanenti forze doveva attaccare il presidio di Lillianes.

Le formazioni « Giustizia e Libertà » (Distaccamento « Perloz », 2° e 3° Battaglione «Mazzini»), con il distaccamento di Champorcher (1° Battaglione « Mazzini ») e il gruppo degli « Autonomi » di Arnaz, con una forza complessiva di circa 300 uomini, dovevano bloccare PontSaintMartin alla destra del Lyst proteggere i lavori di mina del ponte Tour d’Hérera, sbarrare a eventuali rinforzi nazifascisti le strade verso Lillianes e Issime.

L'attacco

li risultato dell’impresa fu compromesso, sin dall’inizio, dalla mancata partecipazione delle formazioni « Autonome » e di « Giustizia e Libertà », queste ultime bloccate all’ultimo momento dalla minaccia di un imminente attacco tedesco. Ma l’aspetto più grave fu costituito dal fatto che i Comandi garibaldini non furono tempestivamente avvertiti di queste assenze e procedettero sicuri che ogni formazione avrebbe assolto ai com[...]

[...]sime che ingenti forze tedesche e fasciste cominciarono a giungere da GressoneySaintJean e da GressoneylaTrinité. La prima colonna del « Bixio », comprendente una cinquantina di uomini al comando di Baudrocco, impegnò da buone posizioni la lotta e impedì al nemico di proseguire (cadde, in questa fase della battaglia, il garibaldino Giovanni Per sa no [Pantera]). Ma quando altri reparti fascisti, che il « Caralii » non era riuscito a trattenere a PontSaintMartin, sopraggiunsero da Ivrea con i loro mortai, la disparità di forze divenne tale che ai partigiani s’impose un pronto ripiegamento. Questo venne eseguito in perfetto ordine.

Durante l’azione, nella quale i garibaldini ebbero complessivamente 12



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 213

Brano: [...]i furono tra i partigiani. La seconda battaglia di Badalucco ebbe importanza determinante per assicurare ai partigiani il controllo delle comunicazioni in una delicata zona strategica tra l’Italia e la Francia, e per creare sicure premessè all’insurrezione vittoriosa.

G.Ad.

Badery, Bono

N. a Perloz (Valle d’Aosta) nel 1917. Con i fratelli Noè ed Abramo, dopo I'8.9.1943 organizzò la prima formazione armata della Valle d’Aosta, operante a PontSaintMartin e nella valle di Gressoney col nome di banda « Badery ». In seguito la banda si irrobustì e, quando raggiunse l’organico di oltre 300 uomini, assunse la denominazione di Brigata « Lys », dal nome di un torrente che scorre nella valle di Gressoney.

Per il suo coraggio e l’indiscusso prestigio, Bono Badery fu sempre alia testa della formazione, la quale sostenne numerosi e aspri combattimenti, in collegamento anche con le brigate del Biellese e del Canavese, avendo 20 caduti e 38 feriti. La popolazione di Perloz diede un grande aiuto ai partigiani, quasi tutti del luogo, e subì di conseguenz[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 172

Brano: [...]are di Ivrea, asportando armi e materiali e facendo 50 prigionieri. Il 29 giugno i partigiani della « Matteotti » attaccarono nuovamente Cuorgné, catturando il presidio locale.

Il 25 luglio le forze partigiane prepararono un attacco generale contro la valle del Lys (v.), con il proposito di liberarla, ma nonostante l’accurata preparazione una serie di contrattempi impedì il raggiungimento di tale obiettivo: si combattè per l’intera giornata a PontSaintMartin, a Liliane e a Issime, ma soltanto a Issime il « Bixio » riuscì a imporre la resa al locale presidio conquistando notevole quantità di armi e munizioni (si veda la voce Gressoney).

Il 2 agosto le formazioni « G.L. » dell’Alto Canavese attaccarono una unità tedesca in transito sulla IvreaCastellamonte e inflisse al nemico dure perdite. Il 19 settembre, dopo breve scontro, 23 alpini del presidio fascista di Borgofranco si arresero ai garibaldini e ai giellisti.

I mesi dall’ottobre 1944 al gennaio

1945 furono caratterizzati da forti attacchi e rastrellamenti nazifascisti, ai quali i par[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 393

Brano: Paolo VI

di cui divenne segretario, dirigendone anche il giornale II Ceramista. Nel corso della Prima guerra mondiale, nonostante subisse continue condanne, si fece promotore di una instancabile campagna antimilitarista finché venne precettato, inviato a PontSaintMartin e, da lì, in Francia a lavorare nelle zone più pericolose.

Nelle elezioni del 1919 fu eletto deputato del P.S.I. per il collegio di Cuneo, insieme a Giuseppe Cavallera, Paolo Lombardo e Riccardo Roberto: risultato clamoroso che premiò l’atteggiamento del Partito socialista nei confronti della guerra. L’1.12.1919, Paolino fu percosso e leggermente ferito da studenti nazionalisti che, fuori dell’aula di Montecitorio, attendevano i deputati socialisti e repubblicani artefici di una manifestazione antimonarchica durante la seduta reale di apertura della XXV Legislatura.

Negli anni del « bie[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 690

Brano: [...]i tedeschi fatti prigionieri dai partigiani.

Pont Canavese contribuì alla Guerra di liberazione con 15 suoi figli caduti in combattimento e con 88 deportati, tra militari e civili, nei lager tedeschi.

Poiché nel territorio del comune esistevano complessi industriali e centrali idroelettriche, era previsto che il paese fosse bombardato dagli angloamericani. Ciò non avvenne per un errore di rotta dei piloti che, confondendo Pont Canavese con PontSaintMartin (Aosta), scaricarono in questa seconda località le loro bombe, provocando un numero rilevante di vittime civili.

L.Mi.

Ponte, Il

Mentre era ancora in corso la Guerra di liberazione, grazie a un permesso rilasciato nel gennaio 1945 dalle Autorità alleate uscì a Firenze, nell’aprile, il primo fascicolo de « Il Ponte », edito da Le Monnier. « Rivista mensile di politica e letteratura » ne fu il sottotitolo, teso a ricomporre entro i confini di un’opzione « civile » l’equilibrio di due termini che, per un ventennio, avevano battuto strade differenti; e a riaccostare gli strati colti, sto[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Pont-Saint-Martin, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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