Brano: [...]a dal fascismo italiano. Il 9.11.1923, spezzando lo stesso fronte conservatore al potere in Baviera, Hitler tentò un putsch ma, rimasto isolato con i suoi armati, finì per scontrarsi con la polizia bavarese che represse rapidamente la sedizione.
L’avvento al potere
Imputato di alto tradimento, nel marzo 1924 Hitler entrò nella fortezza di Landesberg per scontare
5 anni di reclusione; ma già il 20 dicembre dello stesso anno il capo della N.S.D.A.P. era nuovamente libero e poteva tornare a dedicarsi alla riorganizzazione del partito temporaneamente sciolto. Per giunta, in prigione Hitler aveva potuto dettare a Hess la prima parte del « Mein Kampf », l’opera autobiograficoprogrammatica del movimento nazionalsocialista che sarebbe uscita tra il 1925 e il 1927, recando la sistematizzazione della dottrina nazista e, in particolare, del razzismo antisemita. Ormai la biografia di Hitler si fondeva e si confondeva con la crescita stessa della N.S.D.A.P. come movimento politico d’importanza nazionale. Se già prima del putsch di Monaco si erano o[...]
[...]arsi alla riorganizzazione del partito temporaneamente sciolto. Per giunta, in prigione Hitler aveva potuto dettare a Hess la prima parte del « Mein Kampf », l’opera autobiograficoprogrammatica del movimento nazionalsocialista che sarebbe uscita tra il 1925 e il 1927, recando la sistematizzazione della dottrina nazista e, in particolare, del razzismo antisemita. Ormai la biografia di Hitler si fondeva e si confondeva con la crescita stessa della N.S.D.A.P. come movimento politico d’importanza nazionale. Se già prima del putsch di Monaco si erano orientati verso la N.S.D.A.P. alcuni potenti gruppi della grande industria (in particolare Fritz Thyssen, il magnate tedesco dell’acciaio), superati gli anni di semiillegalità sino al 1926, Hitler, separandosi definitivamente dalle velleità anticapitalistiche dell’ala « sinistra » del partito, scelse consapevolmente la via della grande industria e della finanza. In questa sua tendenza, determinata anche dalla necessità impellente di dare una solida base al suo movimento, egli si incontrò con i circoli industriali che, specialmente a partire dal 1930, non avrebbero lesinato mezzi per sostenere il partito nazista, in cui ve[...]
[...] e della finanza. In questa sua tendenza, determinata anche dalla necessità impellente di dare una solida base al suo movimento, egli si incontrò con i circoli industriali che, specialmente a partire dal 1930, non avrebbero lesinato mezzi per sostenere il partito nazista, in cui vedevano l’alfiere delle loro aspirazioni reazionarie, antisocialiste e autoritarie.
La crisi degli anni Trenta rappresentò la congiuntura favorevole all'ascesa della N.S.D.A.P. che si poneva come alternativa ai metodi del
Hitler durante una manifestazione di S.A. a Brunswick (Bassa Sassonia) nel 1931
la destra tradizionale, definita imbelle e legalitaria, nella lotta contro la democrazia weimariana (v. Weimar, Repubblica di] e soprattutto contro il movimento operaio. Dopo l’insuccesso elettorale del 1928 i nazisti ripresero respiro con le elezioni del 14.9.1930, nelle quali conquistarono . 107 seggi al Reichstag con il 18,3 per cento del totale, affermandosi come il secondo partito dopo la socialdemocrazia. Hitler si apprestava ormai a diventare l’uomo più pot[...]
[...]cancelliere.
La dittatura hitleriana
La storia della gestione governativa di Hitler è quella stessa della dittatura nazionalsocialista, che prese l’avvio dalla repressione terroristica seguita all’incendio del Reichstag del 27.2.1933 e che trovò poi la sua sanzione formale nella concessione dei pieni poteri a Hitler, votata il 23 marzo successivo da un Parlamento esautorato e mutilato. Parallelamente all’instaurazione della dittatura della N.S.D.A.P., Hitler rafforzava il suo potere personale; non solo con il bagno di sangue del 30. 6.1934 eliminava il capo delle S.A. Ernst Rohm (uno dei concorrenti più pericolosi e più prestigiosi nel favore delle masse nazionalsocialiste), ma alla morte di Hindenburg (2.8.1934) Hitler unificava nella sua persona anche le funzioni di presidente del Reich, assumendo in tal modo la carica di comandante supremo delle forze armate, ossia il controllo diretto della Wehrmacht che doveva diventare uno degli strumenti essenziali del riarmo della Germania e della preparazione bellica.
La personalità di Hitler [...]