Brano: [...] della Divisione risultò rafforzato. Alla « Buranello » furono affiancate due nuove Brigate: la « Pio », raggruppante gli effettivi di un battaglione già dislocato nel settore orientale dello schieramento; e la « Olivieri », che stava riorganizzando gruppi di patrioti nella zona collinare a ovest del torrente Orba. Entrarono inoltre a far parte della « Mingo » la Brigata « E. Vecchia » operante fra il colle del Giovo e Cassinelle, e la Brigata « Martiri della Benedicta » risultante dalla fusione del gruppo giellista comandato da Giuseppe Merlo col gruppo di Piero Pesce già legato alle « Matteotti » e con una squadra garibaldina dislocata fra Lerma e Mornese.
In una relazione del 18.2.1945 la Divisione « Mingo » inviò al Comando della VI Zona operativa questo quadro degli effettivi: Brigata « Buranello » n. 150
Brigata « Pio » » 80
Brigata « Olivieri » » 95
Brigata « Vecchia » >55
Brigata « Martiri della Benedicta » » 200
L’aggregazione della « Martiri della Benedicta » alla « Mingo » riaccese tra il Comando ligure e quello della VII Zona piemontese un contrasto sulla suddivisione delle rispettive zone d’influenza, che si era
già manifestato nell’autunno 1944.
Tale contrasto non era mosso da ragioni di gretto campanilismo: ai motivi di ordine militare, basati sulla necessità di definire in forma regolare le zone operative delle formazioni dipendenti, la « Mingo » aggiungeva quelli logistici derivanti dalla scarsezza di risorse della zona appenninica da essa occupata e quindi dall’esigenza di andare a rifornirsi di scorte in territorio alessandrino. P[...]
[...] delle formazioni dipendenti, la « Mingo » aggiungeva quelli logistici derivanti dalla scarsezza di risorse della zona appenninica da essa occupata e quindi dall’esigenza di andare a rifornirsi di scorte in territorio alessandrino. Però, opponevano i piemontesi, la « Mingo » dimostrava la tendenza ad assorbire le unità operanti sui territori confinanti, ciò che escludeva ogni possibilità di collaborazione con essa. L'aggregazione della Brigata « Martiri della Benedicta » ripropose la questione e il Comando della VII Zona piemontese comunicò a Merlo che riteneva « nulli » gli accordi presi con la Divisione « Mingo », « arbitrario il raggruppamento dei distaccamenti in tale Brigata e pure il cambio di dipendenza organica ». Nello stesso tempo i piemontesi chiesero al Comando militare ligure di « dare immediatamente disposizioni alla Divisione "Mingo” al fine di restituire le forze componenti la Brigata "Martiri della Benedicta" alla loro primitiva naturale dipendenza » (come si legge nella lettera del 6.2.1945).
Il contrasto durò l’intero mese di marzo, senza che si pervenisse a una soluzione. Merlo e Pesce si distaccarono con le rispettive formazioni dalla « Mingo », ma questa riuscì a mantenere il controllo della zona compresa fra Ovada e Novi Ligure, affidando il settore a una nuova Brigata (la «Macchi»), formata da gruppi S.A.P. della pianura e da garibaldini già facenti parte della « Martiri della Benedicta ».
Le Brigate della « Mingo » vennero così a occupare una zona di notevole estensione e, con un nu[...]
[...]urale dipendenza » (come si legge nella lettera del 6.2.1945).
Il contrasto durò l’intero mese di marzo, senza che si pervenisse a una soluzione. Merlo e Pesce si distaccarono con le rispettive formazioni dalla « Mingo », ma questa riuscì a mantenere il controllo della zona compresa fra Ovada e Novi Ligure, affidando il settore a una nuova Brigata (la «Macchi»), formata da gruppi S.A.P. della pianura e da garibaldini già facenti parte della « Martiri della Benedicta ».
Le Brigate della « Mingo » vennero così a occupare una zona di notevole estensione e, con un numero di uomini in continuo aumento, ai primi di aprile si prepararono all’offensiva finale. È tuttavia da osservare che il Comando di divisione faticò a ottenere un buon coordinamento fra le Brigate, vuoi per la difficoltà di mantenere rapporti costanti con forze sparse su un territorio molto vasto, vuoi per la tendenza di queste forze a funzionare in modo autonomo.
Differente fu anche il grado di efficienza e di combattività raggiunto dalle singole Brigate: mentre si manteneva sempre assai[...]