Brano: Appendice
Pianta del lager di Auschwitz trasformato in monumnto (1967)
in acciaio, leggermente incassato: l'impronta del forno, del canale del fumo e della base del camino ».
Altri Musei della Resistenza (v.) sono sorti in quella che fu la casa dei fratelli Cervi (v.) a Gattatico, in via Tasso (v.) a Roma, nel castello di Carpi su progetto di Ludovico Belgiojoso (v.).
Ancora luoghi sacri alla memoria sono il Sacrario di Marzabotto (v.), ricavato nel 1961 nella cripta della chiesa parrocchiale ove riposano i resti di 782 vittime civili e di partigiani caduti nelle varie località del comune; il Monumentoossario inaugurato nel 1959 aH'interno del cimitero di Bologna e opera dell’architetto Piero Bottoni, nonché delle scultrici Stella Korczynska e Gennì Mucchi.
A Sant’Anna (v.) di Stazzema una torreossario, opera dell’architetto Tito Salvatori, raccoglie i resti delle 560 vittime dell’eccidio del 12.8.
1944.
Allo stesso tipo di monumenti può [...]
[...].), dovuta ad artisti italiani e polacchi vincitori di un concorso internazionale bandito dal governo polacco nel 1957. Il lavoro tu poi praticamente portato a termine nel 1967 dallo scultore Pietro Cascella e dall’architetto Giorgio Simoncini compiendo una organizzazione raffinata dei vuoti lasciati dalla violenza e dal dolore. Nella stessa Auschwitz sorge la baraccamonumento dedicata ai caduti italiani, cui mise ma
no anche il già ricordato Ludovico Belgiojoso.
Altro tipico luogo della memoria è il monumento « agli italiani » a Mauthausen (v.), inaugurato nel 1955 e realizzato dall’architetto Mario Labò, padre della Medaglia d’oro Giorgio Labò (v.).
Allo scultore Mirko Basaldella venne affidato l’incarico di forgiare la croce in ferro, realizzata dall’artista in torma estremamente drammatica nella sua semplicità ispiratrice: contorti e avvinti come in un reticolato i simboli della Passione e, lungo l’asta verticale della croce, gocce di sangue ottenute con smalti rossi.
Altri memoriali italiani sono a Gusen (v.), a Dachau (v.) e a Ravensbr[...]
[...]per il fatto che coinvolgono in modo attivo lo spettatore nel ricordo del drammatico evento cui si riferiscono, facendoglielo simbolicamente “rivivere”. È il caso della strada che ripercorrendo i passi dei condannati a morte, ricorda i 100 partigiani uccisi a Sabbiuno (v.). Inaugurato il 2.5.1973, il monumento è opera degli architetti Letizia Gel li Mazzucato, Umberto Maccaferri e Gianpaolo Mazzucato.
Il Museomonumento in Carpi su progetto di Ludovico Belgiojoso, 1973 (particolare)
L’interno del Monumentoossario in Bologna (Bottoni Korczynska G. Mucchi, 1959)
Il monumento di Pietro Cascella nel lager di Auschwitz (particolare)
637