→ modalità player
modalità contesto

Il segmento testuale La V è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 24Entità Multimediali , di cui in selezione 8 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 101

Brano: [...]ker, dell’aviazione americana, e dal suo sostituto inglese, il maresciallo dell’aria Slessor.

Le prime unità americane, sbarcate all’alba del 15 agosto tra Cannes e Hyères, avanzarono verso Avignone e Sisterton, mentre le divisioni francesi puntarono su Tolone e Marsiglia.

L'operazione A. ebbe notevoli ripercussioni sullo sviluppo della guerra in Italia, ritardandolo sensibilmente: infatti, per preparare tale operazione, furono sottratte alla V Armata tre divisioni (la 3a, la 36a e la 45a), l'intero Corpo di spedizione francese e forti aliquote di reparti aerei. La V Armata ne risultò conseguentemente indebolita, tanto che — dopo la liberazione di Roma — essa non riuscirà, per mancanza della necessaria forza propulsiva, a spingere a fondo l’offensiva contro i tedeschi di Kesselring.

Anzio, Battaglia di

Cittadina laziale di 20.000 ab. (1966) e piccolo porto di pescherecci sul Tirreno, a circa 60 km da Roma; durante la seconda guerra mondiale il litorale di Anzio fu teatro di una operazione di sbarco delle truppe angloamericane contro le forze tedesche di occupazione in Italia. L’operazione anfibia, convenzionalmente denominata Shingle (greto ciottolo[...]

[...]e della Gustav, e l’operazione di sbarco alle spalle del fianco destro della linea medesima parve rispondere a questo fine.

Il fallimento della prima offensiva

L’8.11.1944 Alexander diramò le direttive per un'offensiva generale che avrebbe dovuto svolgersi in tre fasi: la prima, con inizio il 20 novembre, avrebbe impegnato l’VIII Armata britannica contro le posizioni nemiche sul Sangro (v.); dopo settedieci giorni sarebbe entrata in azione la V Armata americana, attaccando la Gustav per proseguire lungo le valli del Liri e del Sacco sino a raggiungere la zona di Frosinone; la terza fase, prevista per il 20 dicembre, contemplava infine lo sbarco sul litorale di Anzio, da attuarsi però solo se la V Armata avesse conseguito l’obiettivo assegnatole. Risultava così, inspiegabilmente, invertito l’ordine dei fattori: l’opera

zione anfibia che, se lanciata per prima, avrebbe sconvolto il dispositivo nemico minacciandone le retrovie immediate sul versante tirrenico, veniva invece spostata e subordinata all’esito degli attacchi frontali.

Mentre gli uffici operazioni della V Armata e della marina, sotto la direzione dell’ammiraglio Frank L Lowry mettevano a punto il piano della operazione Shingle (alla cui esecuzione fu destinata la 36a Divisione di fanteria americana, rinforzata da reparti corazzati), l’VIII Armata aprì, con sei giorni di ritardo a causa del maltempo, l’offensiva: il 26 novembre fu stabilita una testa di ponte oltre il Sangro, ma la resistenza tedesca, agevolata anche da piogge torrenziali, non permise di conseguire i risultati attesi. L’1 dicembre entrò in azione anche la V Armata, impegnandosi in duri combattimenti fra il Volturno e il Garigli[...]

[...]ettevano a punto il piano della operazione Shingle (alla cui esecuzione fu destinata la 36a Divisione di fanteria americana, rinforzata da reparti corazzati), l’VIII Armata aprì, con sei giorni di ritardo a causa del maltempo, l’offensiva: il 26 novembre fu stabilita una testa di ponte oltre il Sangro, ma la resistenza tedesca, agevolata anche da piogge torrenziali, non permise di conseguire i risultati attesi. L’1 dicembre entrò in azione anche la V Armata, impegnandosi in duri combattimenti fra il Volturno e il Garigliano (vi parteciparono per la prima volta le truppe italiane del I Raggruppamento motorizzato, che si distinsero nella battaglia di Montelungo (v.) ). In tre settimane le forze alleate riuscirono a stento a superare le linee di copertura Reinhardt e Barbara (v.), ma non riuscirono a sfondare, e nemmeno a minacciare seriamente, la linea Gustav. Il 20 dicembre l’obiettivo prestabilito (Frosinone) era ancora assai lontano, né sussisteva alcuna ragionevole presunzione di poterlo raggiungere. E, il 22, Alexander dovette risolver[...]

[...]ssità di una urgente e intensificata ripresa delle operazioni sul fronte italiano, con obiettivo la conquista di Roma, mentre erano ancora disponibili forze e mezzi, in particolare da sbarco, che entro breve tempo avrebbero dovuto essere trasferiti in Inghilterra, destinati all’operazione Overlord (v.). A La Marsa e in due successive conferenze tenute a Marrakech ai primi di gennaio 1944, fu deciso pertanto che una nuova offensiva nel settore della V Armata, combinata con uno sbarco in forze sul litorale di Anzio, sarebbe cominciata verso la metà del mese. Alla operazione anfibia fu destinato il VI Corpo, agli ordini del generale statunitense J.P. Lucas e composto



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 483

Brano: [...]Cassino » —, di cui soltanto l’ultimo potè concludersi con la ritirata tedesca e la conseguente avanzata degli Alleati verso Roma. Nel corso dei durissimi combattimenti andarono completamente distrutte l’antica città e l’artistica abbazia, quest ultima per i massicci, quanto militarmente inutili bombardamenti angloamericani.

Prima battaglia (2031.1.1944)

Si svolse nel corso dell’offensiva, combinata con lo sbarco ad Anzio (v.), lanciala dalla V Armata americana agli ordini del generale,M.W. Clark (v.) contro le posizioni tedesche della linea Gustav (v.) lungo i fiumi Garigliano e Rapido.

La V Armata schierava, dal mare verso l’interno: il X Corpo britannico (5V 46®, 56a Divisione di fanteria, 23a brigata corazzata), il II Corpo statunitense (34a e 36» Divisione di fanteria, elementi della 1a Divisione corazzata, l Raggruppamento motorizzato, italiano), il Corpo di spedizione francese comandato dal generale A. Juin con due divisioni, un raggruppamento blindato e altri reparti. In riserva d'armata erano la 1a Divisione britannica, la 2a Divisione neozelandese ed elementi della 3a Divisione statunitense.

Lo schieramento tedesco comprendeva i pàv racadutisti della 1a Divisione, la [...]

[...]sione di fanteria, la 15a e la 29a Divisione granatieri corazzata e la 5a Divisione di montagna, nel lo^o insieme costituenti il XIV Corpo agli camini del generale Von Sengen und Etterlin, che disponeva Inoltre, in riserva, della 90a Divisione granatieri e della Divisione corazzata « H. Goering » (questa ultima passerà, nel corso della battaglia, sul fronte di Anzio).

Le operazioni ebbero inizio il 12 gennaio con un attacco sull'ala destra della V Armata, condotto da due divisioni del Corpo francese, con obiettivo Atina per minacciare da tergo Cassino. Malgrado la forte resistenza nemica le truppe del generale Juin riuscirono a progredire per circa sei chilometri. Il 15.1.1944 la 34a Divisione americana s’impadronì di Monte Trocchio, l’ultimo ostacolo davanti alla valle del Liri. Il 17 entrarono in azione le forze britanniche del X Corpo, ^he riuscirono ad attraversare il Garigliano inferiore e tentarono d’impadronirsi di Castelforte (v.), chiave del dispositivo nemico nel settore costiero, la cui caduta avrebbe permesso agli Alleati di aggirare il fianco destro della linea Gustav e di piombare alle spalle delle posizioni germaniche a sbarramento della valle del Liri. Il pronto afflusso dei rinforzi tedeschi impedì la conquista di Castelforte, ma i britannici poterono mantenere un’ampia^ testa di ponte sulla riva destra del Garigliano.

Il 17 gennaio Clark decise di tentare lo sfondamento della linea Gustav nel settore di Cassino e destinò all’impresa (il cui successo avrebbe aperto la strada verso Fro

sinone dove avrebbero dovuto convergere, secondo i piani originariamente stabiliti, ma poi non realizzati, anche le forze sbarcate ad Anzio), il II Corpo americano. L’attacco, e con esso la prima battaglia di Cassino, ebbe inizio alle ore [...]

[...] un poderoso fuoco d’artiglieria, cosicché la testa di ponte costituita oltre il Rapido non potè essere tenuta che per trentasei ore e le truppe americane dovettero tornare, con gravissime perdite, sulla riva meridionale del fiume.

Frattanto il Corpo di spedizione francese continuava sulla destra la sua azione, cercando d’occupare le cime dei monti Croce, Carella e Cifalco per poi impadronirsi della posizione nemica del Monte Bianco e aprirsi la via verso Atina. Ma i violenti contrattacchi lanciati dalla 3a Divisione granatieri corazzati

Linee di attacco degli Alleati nella prima battaglia di Cassino

483



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 493

Brano: [...]ie storicomilitari dai generali Giulio Del Bono, Rodolfo Corselli, Pompilio Schiarini, Luigi Cicconetti, Pietro Maravigna, Carlo Rocca, dal colonnello Gustavo Resili e dal maggiore Amedeo Tosti.

Garigliano

Fiume della Campania; originato dalla confluenza del Liri con il Rapido, si getta nel golfo di Gaeta. Durante la Guerra di liberazione le armate tedesche vi si attestarono per impedire l'avanzata degli Alleati su Roma (v. Gustav, Linea). La V Armata americana attaccò le posizioni tedesche sul Garigliano

I '1.12.1943. Dopo nove giorni di combattimento gli americani si impadronirono delle alture di Camino e di San Pietro, procedendo anche al rastrellamento della riva destra del fiume (v. Anzio, Battaglia di). Partendo dalla testa di ponte della cerniera del Garigliano, l'11.5.1944 gli Alleati realizzarono attraverso i Monti .Aurunci la manovra decisiva che scardinò la linea difensiva tedesca, aprendo le porte verso la Capitale (v. Cassino).

Garino, Maurizio

N. a Ploaghe (Sassari) il 31.10. 1892; tecnico industriale. Trasfer[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 157

Brano: [...]il fuoco contro i mezzi da sbarco, ma fu ridotta al silenzio dai cannoni del naviglio leggero avvicinatosi a terra. Nonostante le disposizioni del Clark, nel settore settentrionale fu effettuato un rapido ma intenso bombardamento, nel quale furono usati per la prima volta dagli occidentali i lanciarazzi, un’arma inventata dai sovietici. Nel settore meridionale invece si preferì obbedire agli ordini del Clark e tentare

10 sbarco silenzioso.

La V Armata infatti era stata divisa in due « forze d’attacco », di cui quella operante nel settore settentrionale era costituita dal 10° Corpo d’armata britannico (forte di 2 divisioni di fanteria, la 46a e la 56a), da un reparto di commandos inglesi e da un reparto di rangers americani. Mentre questi ultimi dovevano prendere terra a Maiori, i commandos sarebbero sbarcati a Vietri sul Mare e le due divisioni sulla spiaggia a sud di Salerno, fino all’altezza di Battipaglia. La « forza d’attacco » meridionale, costituita dal 6° Corpo d’armata americano, anch’esso comprendente 2 divisioni di fanteri[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 166

Brano: Italia, Campagna d’

Zone libere

Avanzata degli Alleati

Ultima fase della Campagna d'Italia: sfondamento della Linea Gotica e liberazione della Valle Padana

loro; sul fronte orientale, i tedeschi continuavano a battersi animati da disperata tenacia, ma con due irresistibili offensive, l'una scatenata il 12.1.1945 e l’altra il successivo 16 aprile, l’Armata Rossa frantumerà ogni loro resistenza e marcerà su Berlino (v. Berlino, Caduta di).

I soldati tedeschi sul fronte italiano sapevano ormai che la sorte del loro paese era segnata e che nulla avrebbe potuto cambiarla. Il loro morale era quindi assai depresso e la loro volontà di combattere era fortemente diminuita. Kesselring dovette lasciare l’Italia per andare ad assumere il co[...]

[...] in operazioni di controguerriglia partigiana e non combattè mai.

Anche nel campo degli Alleati avvennero alcuni mutamenti: il generale Maitland Wilson fu mandato a Washington quale rappresentante inglese nel Consiglio dei capi di stato maggiore e al suo posto, quale capo supremo delle forze alleate nei Mediterraneo occidentale fu nominato il generale Alexander.

Il generale Clark assunse il comando del 15° Gruppo di armate e, alla testa della V Armata, fu sostituito dal generale americano Truscott, mentre alla testa delIVIII Armata fu chiamato il generale inglese MacCreery.

L’VIII Armata, che costituiva l’ala destra del 15° Gruppo (quindi operava sul versante adriatico) com

prendeva: il 5° Corpo inglese, composto di 4 divisioni; il Corpo polacco, con 2 divisioni; il 10° Corpo, formato da 3 Gruppi di combattimento (v.) italiani (« Cremona », « Friuli » e « Legnano »), da 1 Brigata ebraica e da 1 Corpo speciale inglese; il 13° Corpo inglese, consistente in una sola divisione indiana. La 6a Divisione corazzata costituiva la riser[...]

[...]a destra del 15° Gruppo (quindi operava sul versante adriatico) com

prendeva: il 5° Corpo inglese, composto di 4 divisioni; il Corpo polacco, con 2 divisioni; il 10° Corpo, formato da 3 Gruppi di combattimento (v.) italiani (« Cremona », « Friuli » e « Legnano »), da 1 Brigata ebraica e da 1 Corpo speciale inglese; il 13° Corpo inglese, consistente in una sola divisione indiana. La 6a Divisione corazzata costituiva la riserva delIVIII Armata. La V Armata, che copriva la parte occidentale del fronte, era composta da 2 Corpi d’armata americani (il 2° con 4 divisioni e il 4° con 3 divisioni). La riserva della V Armata consisteva in 2 divisioni corazzate (la 1a americana e la 6a sudafricana). Clark aveva poi ai suoi ordini anche una divisione di fanteria brasiliana.

Assai migliorato era Io spirito delle truppe alleate che vedevano ormai vicina la vittoria e il ritorno in patria. Nello loro linee affluivano con grande abbondanza carburante, equipaggiamenti, viveri, munizioni, e anche armi di nuovo tipo come i carri armati lanciafiamme.

La guerra volgeva alla fine e ormai se ne erano convinti anche i capi militari tedeschi in Italia. Già dal febbraio 1945 uno di essi, il generale delle S.S. Karl Wolff, che era capo della polizia germanica in Italia,

166



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 167

Brano: [...]ca a mitraglia) che avrebbe dovuto travolgere e annientare le forze tedesche prima che esse potessero trovare scampo al di là del Po.

Il piano, escogitato dal generale Clark e dal suo Stato maggiore, prevedeva una duplice offensiva: rvill Armata, che aveva la sua prima linea lungo la riva meridionale del fiume Senio, dopo aver operato un varco nelle linee nemiche sarebbe avanzata nella pianura veneta in direzione di Argenta, mentre compito della V Armata sarebbe stato la conquista di Bologna. Infranto lo schieramento nemico, le 2 branchie alleate avrebbero infine dovuto marciare con la massima velocità su Verona, per interrompere le comunicazioni tedesche col Brennero e costringere le 2 armate tedesche ad arrendersi.

Per l'esecuzione di tale piano, il

9.4.1945 il Comando deH’VIII Armata lanciò contro le posizioni tedesche sul Senio le 7 divisioni del 5° Corpo inglese e del 2° Corpo polacco. Pronte a sfruttare lo sfondamento e a lanciarsi verso il Po erano, nelle immediate retrovie, 4 brigate corazzate. L'azione terrestre fu prece[...]

[...] superiori in numero e armi, bombardati e mitragliati dal cielo, i soldati della X Armata tedesca infine cominciarono, sia pure lentamente, a cedere.

Il 18 aprile il 5° Corpo inglese raggiunse Argenta, mentre i polacchi avevano già raggiunto e sorpassato il Santerno avanzando sulla strada per Bologna. La X Armata tedesca, ormai scardinata, sembrava sfasciarsi e von Vietinghoff chiese l’autorizzazione a ripiegare sul Po. Hitler gliela negò.

La V Armata americana entrò in azione con qualche giorno di ritardo a causa del maltempo. Preceduta dal fuoco tambureggiante di circa

2.000 cannoni, il 14 aprile cominciò anch’essa l’offensiva e il 15, tornato il sereno, 1.800 aeroplani rovesciarono sulle posizioni nemiche 2.300 tonnellate di bombe. Anche in questo settore del fronte i soldati tedeschi vendettero cara la loro sconfitta: solamente il 15 aprile gli americani riuscirono a infrangere la loro resistenza e a calare in pianura.

Il 4° Corpo americano venendo da occidente e il 2° Corpo polacco da oriente arrivarono quasi contemporane[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 187

Brano: [...]on i resti della I Brigata. Insieme a questa, nel gennaio 1944 venne incorporata nel I Korpus Proletario a Dvar.

La III Brigata d’Oltremare, costituita nel febbraio 1944, in marzo raggiunse Vis e fu compresa nella 26a Divisione.

La IV Brigata d'OItremare, formata verso la metà dell’aprilp 1944, venne impegnata nel trasporto dei rifornimenti alleati dai porti italiani. Una parte di essa fu trasferita in Jugoslavia verso la fine del 1944.

La V Brigata d’Oltremare, costituita nell’autunno 1944, raggiunse la Jugoslavia verso la fine dello stesso anno e alla metà di aprile del 1945 entrò a far parte del VII Korpus.

Formazioni slave nel Maceratese

Agli internati e ai carcerati jugoslavi che al momento dell’armistizio si trovavano raccolti in Umbria, nelle Marche e nelle regioni finitime non era facile, se rilasciati o il più delle volte fuggiti profittando dello sfacelo generale, raggiungere i confini orientali e la Jugoslavia. Privi di documenti, di denaro, di indumenti, non potendo affrontare l’alea di cadere in mano ai tedesch[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 697

Brano: “Stella Rossa”, Brigata

Sopra: le posizioni occupate dalla Brigata “Stella Rossa”. Sotto: linee di attacco del rastrellamento compiuto dai tedeschi. (Da un manuale di guerra antipartigiana pubblicato in Germania il 29.3.1945)

lettriche e telefoniche, nonché i binari della “Direttissima”. La V Armata intanto era giunta nei pressi di Lagaro a nord di Castiglione dei Pepoli (a 10 chilometri in linea d'aria dal monte Sole) e i partigiani della “Stella rossa”, ritenendo che fosse giunto il momento finale, si apprestarono a bloccare le vie di ritirata dei tedeschi.

Il 28 settembre, forti contingenti di SS tedesche si assestarono nei punti chiave, lungo tutta la strada da Castiglione dei Pepoli fino a Sasso Marconi e, da qui, lungo quella portante a Vergato. Stava per scatenarsi l’operazione più massiccia contro la Brigata partigiana e la popolazione che la fiancheggiava.

L’azione [...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine La V, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---italiane <---italiani <---italiano <---Karl Wolff <---S.S. <---fasciste <---A La Marsa <---Alleati da Reggio Calabria <---Alleati su Roma <---Antonio Gramsci <---Bandenbekampfung in Oberitalien <---Battaglione Est <---Bibliografia <---Bora Mecikukic <---Brigate nere <---C.U.M.E.R. <---Castiglione dei Pepoli <---Comando del Corpo <---D.D. <---Divisione Panzer Grenadier <---Francesco Innamorati di Foligno <---Francisco Ferrer <---Frank L <---Frank L Lowry <---Gastone Sgargi <---Gino Scaramucci di Gualdo Tadino <---Giorgio di Genova <---Giovanni Rossi <---Giulio Del Bono <---Gustavo Resili <---I Korpus Proletario a Dvar <---Italia dalla Balkan Air Force <---J.P. <---Julji Kacic da Lubiana <---La II <---La III <---La IV <---La X <---La guerra <---Linea Gotica <---Luigi Cicconetti <---M.W. <---Ma non <---Maitland Wilson <---Mario Pianesi di Macerata <---Monte Bianco <---Ordine Nuovo <---Pascycci di Terni <---Pietro Maravigna <---Pompilio Schiarini <---Reggimento Flak <---Reggimento Grenadier <---Rocca di Spoleto <---San Giorgio <---San Pietro <---Scaramucci di Gualdo <---Stella Rossa <---Storiografia <---Svetozar Lakovic <---Trasferitosi a Torino <---Valle Padana <---Viktor Posinovic <---Winston Churchill <---X Divisione Garibaldi <---antifascisti <---antipartigiana <---antipartigiano <---autoritarismo <---brasiliana <---comunisti <---d'Italia <---fascismo <---fascista <---fascisti <---ideologia <---ideologica <---indiana <---italiana <---nazismo <---nazista <---paracadutisti <---prefascista <---progressista <---propagandista <---racadutisti <---sindacalista <---socialista <---sull'Aspromonte