Brano: [...]ker, dell’aviazione americana, e dal suo sostituto inglese, il maresciallo dell’aria Slessor.
Le prime unità americane, sbarcate all’alba del 15 agosto tra Cannes e Hyères, avanzarono verso Avignone e Sisterton, mentre le divisioni francesi puntarono su Tolone e Marsiglia.
L'operazione A. ebbe notevoli ripercussioni sullo sviluppo della guerra in Italia, ritardandolo sensibilmente: infatti, per preparare tale operazione, furono sottratte alla V Armata tre divisioni (la 3a, la 36a e la 45a), l'intero Corpo di spedizione francese e forti aliquote di reparti aerei. La V Armata ne risultò conseguentemente indebolita, tanto che — dopo la liberazione di Roma — essa non riuscirà, per mancanza della necessaria forza propulsiva, a spingere a fondo l’offensiva contro i tedeschi di Kesselring.
Anzio, Battaglia di
Cittadina laziale di 20.000 ab. (1966) e piccolo porto di pescherecci sul Tirreno, a circa 60 km da Roma; durante la seconda guerra mondiale il litorale di Anzio fu teatro di una operazione di sbarco delle truppe angloamericane contro le forze tedesche di occupazione in Italia. L’operazione anfibia, convenzionalmente denominata Shingle (greto ciottolo[...]
[...]e della Gustav, e l’operazione di sbarco alle spalle del fianco destro della linea medesima parve rispondere a questo fine.
Il fallimento della prima offensiva
L’8.11.1944 Alexander diramò le direttive per un'offensiva generale che avrebbe dovuto svolgersi in tre fasi: la prima, con inizio il 20 novembre, avrebbe impegnato l’VIII Armata britannica contro le posizioni nemiche sul Sangro (v.); dopo settedieci giorni sarebbe entrata in azione la V Armata americana, attaccando la Gustav per proseguire lungo le valli del Liri e del Sacco sino a raggiungere la zona di Frosinone; la terza fase, prevista per il 20 dicembre, contemplava infine lo sbarco sul litorale di Anzio, da attuarsi però solo se la V Armata avesse conseguito l’obiettivo assegnatole. Risultava così, inspiegabilmente, invertito l’ordine dei fattori: l’opera
zione anfibia che, se lanciata per prima, avrebbe sconvolto il dispositivo nemico minacciandone le retrovie immediate sul versante tirrenico, veniva invece spostata e subordinata all’esito degli attacchi frontali.
Mentre gli uffici operazioni della V Armata e della marina, sotto la direzione dell’ammiraglio Frank L Lowry mettevano a punto il piano della operazione Shingle (alla cui esecuzione fu destinata la 36a Divisione di fanteria americana, rinforzata da reparti corazzati), l’VIII Armata aprì, con sei giorni di ritardo a causa del maltempo, l’offensiva: il 26 novembre fu stabilita una testa di ponte oltre il Sangro, ma la resistenza tedesca, agevolata anche da piogge torrenziali, non permise di conseguire i risultati attesi. L’1 dicembre entrò in azione anche la V Armata, impegnandosi in duri combattimenti fra il Volturno e il Garigli[...]
[...]ettevano a punto il piano della operazione Shingle (alla cui esecuzione fu destinata la 36a Divisione di fanteria americana, rinforzata da reparti corazzati), l’VIII Armata aprì, con sei giorni di ritardo a causa del maltempo, l’offensiva: il 26 novembre fu stabilita una testa di ponte oltre il Sangro, ma la resistenza tedesca, agevolata anche da piogge torrenziali, non permise di conseguire i risultati attesi. L’1 dicembre entrò in azione anche la V Armata, impegnandosi in duri combattimenti fra il Volturno e il Garigliano (vi parteciparono per la prima volta le truppe italiane del I Raggruppamento motorizzato, che si distinsero nella battaglia di Montelungo (v.) ). In tre settimane le forze alleate riuscirono a stento a superare le linee di copertura Reinhardt e Barbara (v.), ma non riuscirono a sfondare, e nemmeno a minacciare seriamente, la linea Gustav. Il 20 dicembre l’obiettivo prestabilito (Frosinone) era ancora assai lontano, né sussisteva alcuna ragionevole presunzione di poterlo raggiungere. E, il 22, Alexander dovette risolver[...]
[...]ssità di una urgente e intensificata ripresa delle operazioni sul fronte italiano, con obiettivo la conquista di Roma, mentre erano ancora disponibili forze e mezzi, in particolare da sbarco, che entro breve tempo avrebbero dovuto essere trasferiti in Inghilterra, destinati all’operazione Overlord (v.). A La Marsa e in due successive conferenze tenute a Marrakech ai primi di gennaio 1944, fu deciso pertanto che una nuova offensiva nel settore della V Armata, combinata con uno sbarco in forze sul litorale di Anzio, sarebbe cominciata verso la metà del mese. Alla operazione anfibia fu destinato il VI Corpo, agli ordini del generale statunitense J.P. Lucas e composto