Brano: [...] nello stesso fabbricato che era stato sede della Kommandantur S.S. del primo lager nazista, ebbero luogo i processi celebrati dal War Crimes Branch americano a carico degli aguzzini (v. Dachau).
Il Comando americano riuscì a individuare circa 2.000 appartenenti alla guarnigione di Mauthausen ma, di questi, ne processò solo 61 nel marzo 1946, condannandone a morte 58, di cui 9 furono poi graziati.
Nella sentenza emessa a Dachau si legge: « La Corte ritiene che le circostanze, le condizioni e la natura propria del lager di Mauthausen e di tutti i kommandos dipendenti siano state così criminose da far ritenere colpevole e penalmente responsabile ogni ufficiale, dirigente, militare e civile e ogni loro subordinato, sia egli stato membro della Waffen S.S., Allgemeine S.S., guardia o civile.
La Corte inoltre ritiene che fosse impossibile per un dirigente, un militare, un funzionario civile, per una guardia o un impiegato del lager di Mauthausen e di qualsiasi kommando dipendente, aver esercitato funzioni di comando, essere stato impiegato o anche semplicemente residente nel suddetto lager o in qualsiasi dei suoi kommandos in ogni periodo della loro esistenza, senza aver acquisito una perfetta conoscenza delle pratiche e delle attività criminali che vi avevano luogo. La Corte inoltre ritiene che l’enorme numero di decessi avvenuti per mezzo di fucilazioni, gas, impiccagioni, fame sistemati[...]
[...] impossibile per un dirigente, un militare, un funzionario civile, per una guardia o un impiegato del lager di Mauthausen e di qualsiasi kommando dipendente, aver esercitato funzioni di comando, essere stato impiegato o anche semplicemente residente nel suddetto lager o in qualsiasi dei suoi kommandos in ogni periodo della loro esistenza, senza aver acquisito una perfetta conoscenza delle pratiche e delle attività criminali che vi avevano luogo. La Corte inoltre ritiene che l’enorme numero di decessi avvenuti per mezzo di fucilazioni, gas, impiccagioni, fame sistematica e altri atroci metodi di uccisione, messi in atto a seguito della ponderata e progettata associazione a delinquere dei funzionari del Reich, sia di quelli del lager di Mauthausen e dei suoi kommandos, sia della più alta gerarchia nazista, fosse noto a tutte le summenzionate parti, com'era noto ai prigionieri, siano stati essi politici, criminali o militari.
La Corte perciò dichiara che ogni funzionario, dirigente, militare o civile, sia egli membro della Waffen S.S., Allgem[...]
[...]mero di decessi avvenuti per mezzo di fucilazioni, gas, impiccagioni, fame sistematica e altri atroci metodi di uccisione, messi in atto a seguito della ponderata e progettata associazione a delinquere dei funzionari del Reich, sia di quelli del lager di Mauthausen e dei suoi kommandos, sia della più alta gerarchia nazista, fosse noto a tutte le summenzionate parti, com'era noto ai prigionieri, siano stati essi politici, criminali o militari.
La Corte perciò dichiara che ogni funzionario, dirigente, militare o civile, sia egli membro della Waffen S.S., Allgemeine S.S., guardia o impiegato civile, assegnato a qualsiasi compito di controllo o di vigilanza, o impegnato attivamente nel lager di Mauthausen o in qualsiasi dei suoi kommandos, è colpevole di delitto contro le leggi, gli usi e i costumi delle nazioni civili e, nella forma e nella sostanza, contro le leggi e le consuetudini di guerra. Per queste ragioni deve essere punito »„
Ma si era all'inizio della guerra fredda e queste buone intenzioni di far giustizia furono molto annacquat[...]
[...] anni Sessanta lo divenne ancora di più. Ma poi, anche raggiunta questa prova, la condanna rimaneva discutibile perché il concetto di « motivo abbietto » era sempre controverso. Abolita nella Germania di Bonn la pena capitale, pochi furono i criminali nazisti condannati all’ergastolo, e anche costoro furono poi liberati per « ragioni di salute », come nel caso dei tenenti Karl Schultz e Anton Streitwieser, processati e condannati nel 19661967 dalla Corte d’assise di Colonia. Migliaia di aguzzini di Mauthausen
e di ex ufficiali delle S.S. vivono pertanto tranquillamente e legittimamente nella Repubblica Federale Tedesca: è il caso di Xavier Strauss, già capitano comandante dell’Amministrazione di Mauthausen, del sottotenente Gunther Govers, ora dirigente delle Poste a Norimberga, e dello stesso Anton Streitwieser, responsabile dei massacri di Mòdling e ora proprietario di una catena di taxi a Colonia.
Bibliografia: V. e L. Pappalettera, Tu passerai per il camino, Milano 1965; id., La parola agli aguzzini, Milano 1969; id., Nei lager nazi[...]