Brano: [...]Gli incontri e le discussioni tra il governo somalo e quello del Kenya non riuscirono mai a trovare un punto di accordo definitivo; grande tensione ebbero inoltre i rapporti con l’Etiopia per l’Ogaden e per la pretesa del governo di Addis Abeba di annettersi il territorio della Somalia francese quando questo avesse ottenuto l’indipendenza.
Il 30.3.1964 si votò per il rinnovo dell’Assemblea nazionale: su 123 seggi, 69 vennero conquistati dalla L.G.S., 22 andarono al Congresso nazionale e 15 all'Unione democratica somala. Se i rapporti di forza non mutarono, cambiarono gli uomini: a presiedere il nuovo governo fu chiamato Abdirazak Ha]ì Hussein che dovette lottare contro una forte opposizione interna, facente capo all’ex presidente dei ministri Abdirashid Ali Sharmake. Con le elezioni del 1967 Sharmake venne nominato capo dello stato e, in tale veste, incaricò Muhammab Haji Ibrahim Egal di formare un governo che fosse in grado di affrontare con decisione almeno alcuni dei problemi interni più assillanti. Egal era stato presidente del Somal[...]
[...]orte opposizione interna, facente capo all’ex presidente dei ministri Abdirashid Ali Sharmake. Con le elezioni del 1967 Sharmake venne nominato capo dello stato e, in tale veste, incaricò Muhammab Haji Ibrahim Egal di formare un governo che fosse in grado di affrontare con decisione almeno alcuni dei problemi interni più assillanti. Egal era stato presidente del Somaliland, veniva dalle fila del Congresso nazionale socialista e, nel passare alla L.G.S., era riuscito a portare con sé alcuni deputati, accrescendo così ulteriormente la già grande maggioranza della stessa Lega.
La politica estera somala continuò a essere dominata dalla volontà di unificare le popolazioni somale in una sola nazione, per cui tornò a farsi acuto il problema delle frontiere. Agli inizi del 1964, l’anno delle elezioni che videro salire al potere Hussein, si ebbero incidenti a catena e la tensione rischiò di sfociare in un vero e proprio conflitto, evitato solo dall’intervento dell’O. U.A. (Organizzazione per l’unità africana) , ma scaramucce e scontri continuaron[...]
[...]no un documento d’intesa di massima (ottobre 1967). Il 1967 fu l’anno che vide anche un miglioramento dei rapporti somalietiopici: prese infatti avvio un dialogo che portò il premier Egal a visitare Addis Abeba nel 1968 e poi ancora nel 1969.
Intanto all’interno, nonostante vari provvedimenti miranti a impedire tale processo, cominciarono a sorgere schieramenti politici capeggiati da esponenti di gruppi tribali. Alle elezioni del 26.3.1969 la L.G.S. ottenne 73 seggi su 123, mentre 11 seggi andarono al Congresso nazionale socialista e i restanti risultarono divisi fra ben 25 partiti minori che si erano presentati nella competizione elettorale: ma poi, con un vero colpo di scena, tutti i rappresentanti eletti entrarono nel partito dominante, cioè nella L.G.S. e Ibrahim Egal fu riconfermato capo del governo.
Pochi mesi dopo, l’assassinio del presidente Sharmake a opera di un sicario (15.10.1969) creò un clima di estrema tensione politica, con scontri e ritorsioni che si protrassero per una settimana, rischiando di portare la Somalia sull’orlo del caos. Il 21 ottobre, un colpo di stato dell’esercito guidato da Mohammad Siad Barre (ufficiale di grande esperienza politica, oltre che militare, con vaste relazioni all’estero e anche in Italia) portò al potere il Consiglio Rivoluzionario Supremo (C.R.S.) presieduto dallo stesso Barre, che sospese la C[...]