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Il segmento testuale Gruppo Brigate è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 6Entità Multimediali , di cui in selezione 6 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 9

Brano: [...] di comunicazione era più sicura per l'occupante) in luglioagosto i tedeschi attuarono massicci rastrellamenti impiegando circa 15.000 uomini.

Le Brigate « Mazzini », « Tollot » e « Piave », per sfuggire al rastrellamento, con una marcia di parecchi giorni si portarono sull’altopiano del Cansiglio (v.). Si trattava di circa 2.000 uomini armati e guidati dal Comando di divisione, che sull’altopiano costituirono una « zona libera », unendosi al Gruppo Brigate « Vittorio Veneto », che già si trovava sul posto con altri 2.000 uomini.

All’inizio di settembre i tedeschi rivolsero il loro attacco al Cansiglio, salendo in più di 15.000 da Sacile e dalla vai Cellina. Seguirono scontri violentissimi che, oltre alla « Nannetti » e alla « Vittorio Veneto », investirono le formazioni cattoliche di PagnocaBianco e la « Fortunato Calvi ».

Dopo questi rastrellamenti, che pure non riuscirono a disperdere le forze partigiane, sorsero in seno al C.L.N. di Belluno contrasti politici che portarono a una scissione da parte di esponenti del Partito d’Azione, fra[...]

[...]al distacco della T « Alpini » dalla « Nannetti ». Le altre formazioni dovettero essere riorganizzate e la lotta continuò in condizioni di crescenti difficoltà. Con la riorganizzazione della « Nannetti », le forze furono ordinate in due divisioni: la « Belluno », comprendente le Brigate « Gramsci », « Pisacane », «Fortunato Calvi » e alcuni battaglioni isolati; la « Nannetti », comprendente le Brigate « Tollot »,

« Cacciatori delle Alpi », il Gruppo Brigate « Vittorio Veneto » e alcuni battaglioni autonomi. La « Belluno » fu posta al comando di Luigi DalTArmi, la « Nannetti » al comando di Francesco Pesce.

Venne successivamente costituito un Comando Zona con l’azionista Abba comandante, il comunista Giuseppe Landi commissario politico, Paride Brunetti vicecomandante (per un certo periodo) e Cavarzani capo di stato maggiore. Comandante della Piazza di Belluno fu designato Mariano Mandolesi. I Comandi delle diverse unità subirono poi diversi altri rimaneggiamenti, ma DaH’Armi, Pesce e quasi tutto il Comando Zona rimasero al loro posto. Ciocchia[...]

[...]» di Massolombarda e « Sardo » che veniva dalla Sardegna.

Tra gli antifascisti bolognesi che, dopo I'8.9.1943, ritenendo difficile organizzare la guerriglia in Emilia Romagna per le caratteristiche del terreno, raggiunsero il Veneto contribuendo in modo decisivo a creare e a sviluppare la « Nannetti », oltre ai già citati si ricordano: Ildebrando Bilacchi, vicecommissario della Divisione « Belluno »; Giovanni Parini (Barendi), commissario del Gruppo Brigate « Gramsci »; Duilio Argentesi (Turiddu) e Augusto Bianchi (Gusta

la Compagnia d’assalto « F. Baracca » alla liberazione di Oderzo (28.4.1945)



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 479

Brano: [...]ini, Armando Apollonio, Giuseppe Sponzi, Domenico Simonetti, Luciano Giuricin ed Eufemia Butterà, che combatterono a fianco dei partigiani slavi.

Friuli

A Udine i G.A.P. assunsero tale sviluppo che i primi gruppi, costituitisi subito dopo T8.9.1943, si svilupparono fino a dare vita a 2 battaglioni (dicembre 1943), poi a 10 battaglioni (aprile 1944) e infine a

3 brigate nell'agosto del 1944.

Nel dicembre 1944 si costituì nel Friuli il Gruppo Brigate G.A.P., al comando di Valerio Stella (Ferruccio) e con capo di stato maggiore Mario Ermacora (Breda). Alcune

formazioni agivano all’interno della città, altre in pianura. Queste ultime ebbero uno straordinario sviluppo, da dover essere trasformate in vere e proprie unità partigiane e spostate in montagna.

Per un certo tempo le Brigate G.A.P. agirono agli ordini di Mario Toffanin (Giacca), Aldo Piaino (Valerio) e Vittorio Juri (Marco). Alla fine del marzo 1945 il Gruppo Brigate

G.A.P. passò al comando di Giorgio Julitta (Jori) e Valerio Stella ne divenne commissario politico.

Oltre[...]

[...]alerio Stella (Ferruccio) e con capo di stato maggiore Mario Ermacora (Breda). Alcune

formazioni agivano all’interno della città, altre in pianura. Queste ultime ebbero uno straordinario sviluppo, da dover essere trasformate in vere e proprie unità partigiane e spostate in montagna.

Per un certo tempo le Brigate G.A.P. agirono agli ordini di Mario Toffanin (Giacca), Aldo Piaino (Valerio) e Vittorio Juri (Marco). Alla fine del marzo 1945 il Gruppo Brigate

G.A.P. passò al comando di Giorgio Julitta (Jori) e Valerio Stella ne divenne commissario politico.

Oltre al già ricordato Silvio Marcuzzi, tra i più valorosi dirigenti gappisti furono Arduino Busolini (Gino) e Pietro Mesaglio (Ciano). Le azioni compiute in tutta la zona si contano a centinaia. Numerosi furono specialmente i sabotaggi a linee ferroviarie, gli attacchi a treni e ad autocolonne nemiche.

Verona

Si ricordano Emilio Berardinelli, Lorenzo Fava, Danilo Pretto, Vittorio Ugolini, Berto Zampieri e Aldo Petacchi (quest'ultimo appositamente inviato da Milano, dal Comando dell[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 295

Brano: [...]notevoli perdite e con lo sfaldamento dell’organizzazione, lo scotto dell’inesperienza nel campo della guerriglia.

Al lento lavoro di ripresa dei contatti fra i vari gruppi di dispersi, di riarmamento e di formazione dei nuovi quadri di comando, protrattosi durante tutto l'in verno 194445, seguì nel febbraio, durante una riunione svoltasi nella canonica di Povolaro, la costituzione della Divisione « Ortigara ». A comporla furono designati: il Gruppo Brigate « Sette Comuni », con le « Fiamme verdi » e le « Fiamme rosse » nella zona dell’AItopiano di Asiago; il Gruppo Brigate

Giovanni Carli [a destra) con un gruppo di partigiani suli’Altopiano di Asiago

295



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 376

Brano: [...]utture preesistenti.

Un centro di coordinamento, di collegamenti, di rifornimenti di armi e materiali per la guerriglia, qual'era all’inizio la Divisione “Vicenza”, riunì organicamente le formazioni partigiane sorte nei diversi settori della provincia, ad Altavilla e sui Colli Berici, a Camisano e San Pietro in Gu, Malo e Valdagno, Arzignano e Lonigo.

Il 23.2.1945, « con l'approvazione del Comando Brigate Garibaldi per il Veneto, avendo il Gruppo Brigate “Garemi” forze mobilitate ed armate sul piede di guerra superiore ai mille uomini, viene elevato a Divisione ». Nella stessa data, in conformità alle direttive del Comando Militare Regionale Veneto per l’insurrezione finale, venne costituita la Divisione Alpina “Ortigara” (v.), comprendendo in una formazione unica il Gruppo Brigate “Mazzini” e quello dei “Sette Comuni” dell’AItopiano di Asiago.

Il 28.4.1945, reparti della 5a Armata americana incontravano i partigiani della Brigata “Martiri di Grancona” nei pressi di Lonigo e venivano successivamente accolti nel capoluogo dai componenti del C.L.N. provinciale, già insediati come Giunta provvisoria di governo in attesa di una libera consultazione popolare.

Se.Ca,

Vichy

Città francese di circa 30.000 abitanti, nel corso della Seconda guerra mondiale ospitò per 4 anni (dal luglio 1940 all’agosto 1944) il governo della zona Sud della Francia, presieduto dal mares[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 573

Brano: [...]atteristiche politiche, ma venivano affidate al comando di uomini che non erano stati direttamente coinvolti nelle precedenti polemiche. Anche per questo le forze dipendenti dalla Zona Piave si comportarono più che onorevolmente e i reparti trovarono nella « Zona » la forma entro cui efficacemente agire al riparo da scontri e diatribe.

Rapporti tra le formazioni

La « Nannetti », che dopo il rastrellamento di settembre si era strutturata in Gruppo Brigate « Vittorio Veneto » (Brigate « Cairoli », « Cacciatori delle Alpi », « Bandiera », « Ciro Menotti »), nonché sulle Brigate « Mazzini » e « Tollot », risultò praticamente l’unica formazione esistente in zona, fatta eccezione per

Partigiani della Brigata « Tollot » a Marcon (Venezia) dopo la Liberazione. In seconda fila, con il segno di lutto sull'impermeabile: il comandante Giacomo Ortolan, padre di Adolfo Ortolan (v.)

573



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 198

Brano: [...]i (Stanius). Oltre a segnalare i nominativi delle spie, il C.IN.PRO. e il S.I.S. fornivano notizie di carattere militare alle forze partigiane e agli Alleati, avvalendosi di una rete di informatori estesa a tutto il Friuli e comprendente molti agenti, uomini e donne, infiltrati in organizzazioni tedesche e fasciste.

In breve tempo i G.A.P. operanti nell’Udinese raggiunsero una consistenza tale che, nel gennaio del

1944, venne costituito un Gruppo Brigate G.A.P. comandato inizialmente da Mario Toffanin (Giacca) e Giorgio Julita (Jolli). Dopo l'eccidio di Porzurs, “Giacca” venne destituito e il suo posto fu assunto da Valerio Stella (Ferruccio).

Anche i nuclei del movimento giovanile si rafforzarono notevolmente, soprattutto quando i tedeschi decretarono la chiamata alle armi per le classi 19242526 o, in alternativa, il lavoro obbligatorio.

Contro i giovani del Fronte i tedeschi compirono un feroce eccidio: il 9.5.1944, durante un rastrellamento a Feletto, ne arrestarono 13, tutti appartenenti all'organizzazione: il più giovane aveva 18 a[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Gruppo Brigate, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---C.L.N. <---fascisti <---comunista <---Bibliografia <---Brigate G <---Brigate G A P <---Cacciatori delle Alpi <---Francesco Pesce <---G.A.P. <---Sette Comuni <---Storia <---azionista <---comunisti <---italiano <---nazifascisti <---A.N.P.I. <---Ada Piccoli <---Adolfo Ortolan <---Agostino Pi <---Aldo Fraca <---Aldo Pe <---Aldo Praloran <---Alfeo Giampieri <---Alfredo Valdemarin <---Arturo Cassandrini <---Augusto Bianchi <---Augusto Lorenzini <---Battaglione del Fronte <---Bruno Berto <---Bruno Paliavisini <---Bruno Serrani <---Cecilia Deganutti <---Clemente Profeti <---Comando Militare Regionale <---Cusio Verbano Ossola <---Damiano Chiesa <---Danilo Pretto <---Di Dio <---Divisione Alpina <---Duilio Argen <---Egidio Zoratti <---Elio Cicchetti <---Emilio Berardinelli <---Enzo Donini <---Eufemia Butterà <---F.O.Z. <---Faustino Barbina <---Ferruccio As <---Fidalma Garosi <---Filippo M <---Forno in Val <---Fortunato Calvi <---Francesco Gasperini <---Francesco da Gioz <---Gadola Beltrami <---Giacomo Chi <---Gian Angelo <---Gianfranco Mattei <---Gino Duca <---Gino Tommasi <---Giorgio Pa <---Giovanni Carli <---Gruppi di Difesa <---Guido Bracchi <---Igor Dekleva <---Il Popolo <---Il campo <---Ildebrando Bilacchi <---Iole De Cil <---Irma Franceschino <---La Pietra <---La Resistenza nel Cusio Verbano <---La Voce <---Lidia Roiatti <---Luciano Gerussi <---Luciano Giuricin <---M.R.S. <---Maglio di Fon <---Manlio Silvestri <---Marina a Montecchio <---Mario Caracciolo di Feroleto <---Mario Frausin <---Mario Toffa <---Mario Toffanin <---Militare Regionale Veneto <---Milziade Marchetti <---Missione del maggiore Tilman <---Nannetti Nino <---Natale Colarich <---Nome di Gr <---Oliviero De Bianch <---Oreste Godi <---P.L.I. <---Padri Gts <---Pagnoca-Bianco <---Pino Budicin <---Popolo del Friuli <---Resistenza in Romagna <---Resistenza nel Cusio <---Risiera di S Sabba <---Rita De Giorgio <---Romano Fumis <---Rudi Ursich <---S.A.P. <---S.I.S. <---San Pietro <---San Pietro in Gu <---Sergio Cermeli <---Silvio Marcuzzi <---Silvio Silvestri <---Terzo Reich <---Umberto Giu <---Umberto Lan <---Vicenza-Treviso <---Vincenzo Gentile <---Vinicio Fontanot <---Virginia Tonelli <---Vittorio Juri <---Vittorio Mallozzi <---Vittorio Ugolini <---Voce di Furi <---Walter Rossi <---Zona Piave <---Zona libera <---Zorka Grmek <---altopiano <---antifascisti <---ateista <---attesismo <---autista <---autisti <---avviano <---collaborazionisti <---combattentismo <---cristiana <---fasciste <---gappiste <---gappisti <---giana <---italiana <---nazisti <---nell'Ossola <---nell'Udinese <---paracadutisti <---sull'Arno <---topiano <---veneziano



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