Brano: E.L.A.S.
ta le proposte kennedyane per una politica di « nuova frontiera », Eisenhower perse molta della popolarità che per due volte lo aveva innalzato alla presidenza. Dopo la vittoria del Partito democratico nelle elezioni del 1960 egli si ritirò a vivere nella sua fattoria di Gettysburg (Pennsylvania).
Negli ultimi anni della sua vita continuò a far pervenire pubblicamente la sua adesione agli atti più conservatori della classe dirigente del Paese, appoggiò l’aggressione americana al Vietnam, sostenne il candidato repubblicano di estrema destra Barry Goldwater. Poco prima di morire si pronun[...]
[...]esidente l’alfiere degli ideali che animano appunto il cittadino medio americano, scarsamente sensibile a sollecitazioni culturali e convinto di appartenere a una società quasi perfetta, della cui potenza, valutata solo in termini quantitativi, sente uno smisurato orgoglio. Si spense, dopo lunga degenza, all’ospedale militare Walter Reed di Washington, e viene ricordato come una delle figure principali della storia americana di questo secolo.
E.L.A.S.
Ellinikòs Laikòs Apelefthericon Stratòs (Esercito popolare di liberazione greco). Forze partigiane che durante la seconda guerra mondiale combatterono in Grecia (v.) contro l’occupazione nazifascista; erano diretta espressione dell'E.A.M. (v.)f della quale costituivano il settore militare.
Le prime bande partigiane fecero la loro apparizione in Macedonia e in Tessaglia nel giugno 1941, tuttavia la costituzione di un vero e proprio esercito di liberazione ebbe inizio solo nella primavera del 1942, a opera del famoso capo partigiano Aris Veloukhiotis. Costituito all’inizio principalmente [...]
[...]v.) contro l’occupazione nazifascista; erano diretta espressione dell'E.A.M. (v.)f della quale costituivano il settore militare.
Le prime bande partigiane fecero la loro apparizione in Macedonia e in Tessaglia nel giugno 1941, tuttavia la costituzione di un vero e proprio esercito di liberazione ebbe inizio solo nella primavera del 1942, a opera del famoso capo partigiano Aris Veloukhiotis. Costituito all’inizio principalmente da comunisti, l’E.L.A.S. accolse nelle sue file decine di migliaia di patrioti di ogni orientamento politico. Accorsero volontari nelle sue file anche centinaia di ufficiali dell'esercito regolare, tra i quali il colonnello Stephanos Saraphis, il quale fu posto a capo del Comando generale dell'E.L.A.S., costituito il 2.5.1943 e con sede a Carpenisio (Tessaglia).
Consistenza e organizzazione
L’esercito partigiano raggiunse presto una grande forza. Al momento
della liberazione (ottobre 1944) esso comprendeva: 10 divisioni; 1 brigata indipendente, di stanza nelle isole; 1 brigata di cavalleria; il I Corpo d'Armata di Atene e Pireo. Contava complessivamente 133.000 uomini, di cui 75.000 regolari, 50.000 riservisti, 6.000 uomini della Guardia politica nazionale (E.P.), unità della marina partigiana (E.L.A.N.) e reparti dell’organizzazione giovanile (v. E.P.O.N.).
L’E.L.A.S. potè prov[...]
[...]sto una grande forza. Al momento
della liberazione (ottobre 1944) esso comprendeva: 10 divisioni; 1 brigata indipendente, di stanza nelle isole; 1 brigata di cavalleria; il I Corpo d'Armata di Atene e Pireo. Contava complessivamente 133.000 uomini, di cui 75.000 regolari, 50.000 riservisti, 6.000 uomini della Guardia politica nazionale (E.P.), unità della marina partigiana (E.L.A.N.) e reparti dell’organizzazione giovanile (v. E.P.O.N.).
L’E.L.A.S. potè provvedersi di quanto gli era necessario, grazie alle armi e alle vettovaglie tolte al nemico e agli aiuti della popolazione dalla quale riceveva un appoggio totale. Da parte degli alleati furono forniti complessivamente: 10 mortai, 30 mitragliatrici pesanti, 100 mitragliatrici leggere, 300 armi automatiche, 3.000 fucili, uno scarso quantitativo di munizioni, 146.000 sterline d’oro, 820 tonnellate di alimentari, 22.000 paia di scarpe, 3.500 mantelli, 7.000 divise, 25 tonnellate di carta da giornale e 120 tonnellate di carburanti.
Le perdite provocate dall’E.L.A.S. agli invasori tedesc[...]
[...]polazione dalla quale riceveva un appoggio totale. Da parte degli alleati furono forniti complessivamente: 10 mortai, 30 mitragliatrici pesanti, 100 mitragliatrici leggere, 300 armi automatiche, 3.000 fucili, uno scarso quantitativo di munizioni, 146.000 sterline d’oro, 820 tonnellate di alimentari, 22.000 paia di scarpe, 3.500 mantelli, 7.000 divise, 25 tonnellate di carta da giornale e 120 tonnellate di carburanti.
Le perdite provocate dall’E.L.A.S. agli invasori tedeschi, italiani e bulgari furono, in tutto, di 21.809 morti e 6.463 prigionieri. I caduti partigiani furono oltre 10.000. A causa delTattività dell'E.L.A.S., i nazifascisti furono costretti a immobilizzare in Grecia circa 300.000 uomini prima dell’8.9.1943, e 180.000 in seguito.
La missione militare inglese tenne costantemente nei confronti dell’E.L.A.S. un atteggiamento ambiguo e spesso provocatorio, tentan
do di minarne la forza. Ciononostante l’E.L.A.S. estese rapidamente la propria organizzazione su tutto il territorio greco, acquistando un grande prestigio presso la popolazione che s’identificava totalmente con la sua lotta. Gli Alleati arrivarono perfino alla collaborazione aperta con i reparti fascisti che erano stati organizzati dai tedeschi.
Dopo la Liberazione
Al momento della Liberazione, lo scontro tra esercito popolare e forze di occupazione inglesi divenne inevitabile. La politica antidemocratica degli Alleati si rivelò apertamente nella richiesta di immediata smobilitazione dell’E.L.A.S., per costituire un esercito nazional[...]
[...]io presso la popolazione che s’identificava totalmente con la sua lotta. Gli Alleati arrivarono perfino alla collaborazione aperta con i reparti fascisti che erano stati organizzati dai tedeschi.
Dopo la Liberazione
Al momento della Liberazione, lo scontro tra esercito popolare e forze di occupazione inglesi divenne inevitabile. La politica antidemocratica degli Alleati si rivelò apertamente nella richiesta di immediata smobilitazione dell’E.L.A.S., per costituire un esercito nazionale diretto da elementi monarchici e fascisti. L’E.L.A.S. rifiutò di deporre le armi e l’E.A.M., da parte sua, rispose accettando la smobilitazione a condizione che fosse seguita dalla costituzione di un esercito nazionale avente per base la struttura dell’esercito partigiano. Il generale inglese Scobie, comandante delle forze di occupazione, rifiutò ogni trattativa ponendo in termini di ultimatum l'immediato disarmo delle forze partigiane. Il primo ministro del governo di Atene, G. Papandreou, assecondò l’ultimatum di Scobie e, alle manifestazioni di piazza, rispose facendo massacrare
i dimostranti dalla polizia. Seguirono violenti scontri nel c[...]
[...] per base la struttura dell’esercito partigiano. Il generale inglese Scobie, comandante delle forze di occupazione, rifiutò ogni trattativa ponendo in termini di ultimatum l'immediato disarmo delle forze partigiane. Il primo ministro del governo di Atene, G. Papandreou, assecondò l’ultimatum di Scobie e, alle manifestazioni di piazza, rispose facendo massacrare
i dimostranti dalla polizia. Seguirono violenti scontri nel centro di Atene, fra l’E.L.A.S. e l’esercito inglese unito agli ex collaborazionisti
Partigiani e partigiane dell’Esercito popolare di liberazione greco guidato da Markos (1947)
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