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Il segmento testuale E.L.A.S. è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 20Entità Multimediali , di cui in selezione 15 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 205

Brano: E.L.A.S.

ta le proposte kennedyane per una politica di « nuova frontiera », Eisenhower perse molta della popolarità che per due volte lo aveva innalzato alla presidenza. Dopo la vittoria del Partito democratico nelle elezioni del 1960 egli si ritirò a vivere nella sua fattoria di Gettysburg (Pennsylvania).

Negli ultimi anni della sua vita continuò a far pervenire pubblicamente la sua adesione agli atti più conservatori della classe dirigente del Paese, appoggiò l’aggressione americana al Vietnam, sostenne il candidato repubblicano di estrema destra Barry Goldwater. Poco prima di morire si pronun[...]

[...]esidente l’alfiere degli ideali che animano appunto il cittadino medio americano, scarsamente sensibile a sollecitazioni culturali e convinto di appartenere a una società quasi perfetta, della cui potenza, valutata solo in termini quantitativi, sente uno smisurato orgoglio. Si spense, dopo lunga degenza, all’ospedale militare Walter Reed di Washington, e viene ricordato come una delle figure principali della storia americana di questo secolo.

E.L.A.S.

Ellinikòs Laikòs Apelefthericon Stratòs (Esercito popolare di liberazione greco). Forze partigiane che durante la seconda guerra mondiale combatterono in Grecia (v.) contro l’occupazione nazifascista; erano diretta espressione dell'E.A.M. (v.)f della quale costituivano il settore militare.

Le prime bande partigiane fecero la loro apparizione in Macedonia e in Tessaglia nel giugno 1941, tuttavia la costituzione di un vero e proprio esercito di liberazione ebbe inizio solo nella primavera del 1942, a opera del famoso capo partigiano Aris Veloukhiotis. Costituito all’inizio principalmente [...]

[...]v.) contro l’occupazione nazifascista; erano diretta espressione dell'E.A.M. (v.)f della quale costituivano il settore militare.

Le prime bande partigiane fecero la loro apparizione in Macedonia e in Tessaglia nel giugno 1941, tuttavia la costituzione di un vero e proprio esercito di liberazione ebbe inizio solo nella primavera del 1942, a opera del famoso capo partigiano Aris Veloukhiotis. Costituito all’inizio principalmente da comunisti, l’E.L.A.S. accolse nelle sue file decine di migliaia di patrioti di ogni orientamento politico. Accorsero volontari nelle sue file anche centinaia di ufficiali dell'esercito regolare, tra i quali il colonnello Stephanos Saraphis, il quale fu posto a capo del Comando generale dell'E.L.A.S., costituito il 2.5.1943 e con sede a Carpenisio (Tessaglia).

Consistenza e organizzazione

L’esercito partigiano raggiunse presto una grande forza. Al momento

della liberazione (ottobre 1944) esso comprendeva: 10 divisioni; 1 brigata indipendente, di stanza nelle isole; 1 brigata di cavalleria; il I Corpo d'Armata di Atene e Pireo. Contava complessivamente 133.000 uomini, di cui 75.000 regolari, 50.000 riservisti, 6.000 uomini della Guardia politica nazionale (E.P.), unità della marina partigiana (E.L.A.N.) e reparti dell’organizzazione giovanile (v. E.P.O.N.).

L’E.L.A.S. potè prov[...]

[...]sto una grande forza. Al momento

della liberazione (ottobre 1944) esso comprendeva: 10 divisioni; 1 brigata indipendente, di stanza nelle isole; 1 brigata di cavalleria; il I Corpo d'Armata di Atene e Pireo. Contava complessivamente 133.000 uomini, di cui 75.000 regolari, 50.000 riservisti, 6.000 uomini della Guardia politica nazionale (E.P.), unità della marina partigiana (E.L.A.N.) e reparti dell’organizzazione giovanile (v. E.P.O.N.).

L’E.L.A.S. potè provvedersi di quanto gli era necessario, grazie alle armi e alle vettovaglie tolte al nemico e agli aiuti della popolazione dalla quale riceveva un appoggio totale. Da parte degli alleati furono forniti complessivamente: 10 mortai, 30 mitragliatrici pesanti, 100 mitragliatrici leggere, 300 armi automatiche, 3.000 fucili, uno scarso quantitativo di munizioni, 146.000 sterline d’oro, 820 tonnellate di alimentari, 22.000 paia di scarpe, 3.500 mantelli, 7.000 divise, 25 tonnellate di carta da giornale e 120 tonnellate di carburanti.

Le perdite provocate dall’E.L.A.S. agli invasori tedesc[...]

[...]polazione dalla quale riceveva un appoggio totale. Da parte degli alleati furono forniti complessivamente: 10 mortai, 30 mitragliatrici pesanti, 100 mitragliatrici leggere, 300 armi automatiche, 3.000 fucili, uno scarso quantitativo di munizioni, 146.000 sterline d’oro, 820 tonnellate di alimentari, 22.000 paia di scarpe, 3.500 mantelli, 7.000 divise, 25 tonnellate di carta da giornale e 120 tonnellate di carburanti.

Le perdite provocate dall’E.L.A.S. agli invasori tedeschi, italiani e bulgari furono, in tutto, di 21.809 morti e 6.463 prigionieri. I caduti partigiani furono oltre 10.000. A causa delTattività dell'E.L.A.S., i nazifascisti furono costretti a immobilizzare in Grecia circa 300.000 uomini prima dell’8.9.1943, e 180.000 in seguito.

La missione militare inglese tenne costantemente nei confronti dell’E.L.A.S. un atteggiamento ambiguo e spesso provocatorio, tentan

do di minarne la forza. Ciononostante l’E.L.A.S. estese rapidamente la propria organizzazione su tutto il territorio greco, acquistando un grande prestigio presso la popolazione che s’identificava totalmente con la sua lotta. Gli Alleati arrivarono perfino alla collaborazione aperta con i reparti fascisti che erano stati organizzati dai tedeschi.

Dopo la Liberazione

Al momento della Liberazione, lo scontro tra esercito popolare e forze di occupazione inglesi divenne inevitabile. La politica antidemocratica degli Alleati si rivelò apertamente nella richiesta di immediata smobilitazione dell’E.L.A.S., per costituire un esercito nazional[...]

[...]io presso la popolazione che s’identificava totalmente con la sua lotta. Gli Alleati arrivarono perfino alla collaborazione aperta con i reparti fascisti che erano stati organizzati dai tedeschi.

Dopo la Liberazione

Al momento della Liberazione, lo scontro tra esercito popolare e forze di occupazione inglesi divenne inevitabile. La politica antidemocratica degli Alleati si rivelò apertamente nella richiesta di immediata smobilitazione dell’E.L.A.S., per costituire un esercito nazionale diretto da elementi monarchici e fascisti. L’E.L.A.S. rifiutò di deporre le armi e l’E.A.M., da parte sua, rispose accettando la smobilitazione a condizione che fosse seguita dalla costituzione di un esercito nazionale avente per base la struttura dell’esercito partigiano. Il generale inglese Scobie, comandante delle forze di occupazione, rifiutò ogni trattativa ponendo in termini di ultimatum l'immediato disarmo delle forze partigiane. Il primo ministro del governo di Atene, G. Papandreou, assecondò l’ultimatum di Scobie e, alle manifestazioni di piazza, rispose facendo massacrare

i dimostranti dalla polizia. Seguirono violenti scontri nel c[...]

[...] per base la struttura dell’esercito partigiano. Il generale inglese Scobie, comandante delle forze di occupazione, rifiutò ogni trattativa ponendo in termini di ultimatum l'immediato disarmo delle forze partigiane. Il primo ministro del governo di Atene, G. Papandreou, assecondò l’ultimatum di Scobie e, alle manifestazioni di piazza, rispose facendo massacrare

i dimostranti dalla polizia. Seguirono violenti scontri nel centro di Atene, fra l’E.L.A.S. e l’esercito inglese unito agli ex collaborazionisti

Partigiani e partigiane dell’Esercito popolare di liberazione greco guidato da Markos (1947)

205



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 654

Brano: [...]nto inglese per ripristinare la situazione politica dell’anteguerra.

Ancor prima della Liberazione, infatti, il 22.9.1944 Papandreu telegrafava segretamente a Churchill: « Di fronte alla critica situazione creata, i mezzi politici a disposizione per poterla affrontare non sono sufficienti. Solo l’immediata presenza di imponenti forze britanniche in Grecia e nell’area fino alle coste turche potrà modificare la situazione ».

Mentre E.A.M. ed E.L.A.S. tentavano di far valere, in particolare ad Atene, i diritti loro derivanti dalla iunga lotta condotta contro i tedeschi, partecipando aH’amministrazione della città e cercando di reprimere le sempre più frequenti manifestazioni antidemocratiche, venne trasferita ad Atene, reduce dal fronte italiano di Rimini, la Brigata di montagna greca, forte di 2.500 uomini. In Atene vennero inoltre raccolti e armati i traditori e le bande fasciste che avevano collaborato con gli invasori. I Battaglioni di sicurezza del Peloponneso e della Calcide continuarono a mantenere il loro armamento. La polizia si s[...]

[...]i manifestazioni antidemocratiche, venne trasferita ad Atene, reduce dal fronte italiano di Rimini, la Brigata di montagna greca, forte di 2.500 uomini. In Atene vennero inoltre raccolti e armati i traditori e le bande fasciste che avevano collaborato con gli invasori. I Battaglioni di sicurezza del Peloponneso e della Calcide continuarono a mantenere il loro armamento. La polizia si stava riorganizzando con elementi collaborazionisti. E.A.M. ed E.L.A.S., alle richieste di smobilitazione dell’esercito popolare risposero proponendo che l'esercito nazionale integrasse nelle sue file le forze dell’E.L.A.S., ma Papandreu e Scobie miravano invece alla creazione di un nuovo esercito, il cui fulcro doveva essere l’unità giunta dal fronte italiano.

In un clima di incertezze, cedimenti e ripensamenti si inserì l’ultimatum con il quale il generale Scobie intimava lo scioglimento dell’E.L.A.S. entro il 10 dicembre. Pochi giorni prima della scadenza lo stesso governo greco, da cui nel frattempo si erano dimessi i rappresentanti dell’E.A.M., si fece portavoce degli inglesi e ordinò la consegna delle armi. L’E.A.M. e il Partito comunista organizzarono una manifestazione di protesta. La polizia scatenò una feroce repressione, giungendo a sparare sulla folla e uccidendo

28 persone. In breve tempo, il piano provocatorio si chiarì in tutta la sua gravità e a nulla valsero i tentativi di composizione pacifica messi in atto dalle sinistre. Il 4.12.1944 il generale Scobie decretò la legge[...]

[...]ndo

28 persone. In breve tempo, il piano provocatorio si chiarì in tutta la sua gravità e a nulla valsero i tentativi di composizione pacifica messi in atto dalle sinistre. Il 4.12.1944 il generale Scobie decretò la legge marziale. Le strade di Atene divennero teatro di sanguinosi scontri tra partigiani e collaborazionisti fascisti, armati e protetti dagli Alleati.

Gli inglesi ebbero così il pretesto per intervenire massicciamente contro l’E.L.A.S.. La città di Atene si trasformò in un unico campo di battaglia. Per oltre 35 giorni, partigiani e militanti democratici tennero eroicamente testa alle truppe inglesi, costretti a difendersi in una limitata area cittadina. Ma i rinforzi inglesi, gli accordi diplomatici già stabiliti tra gli Alleati che avevano assegnato il controllo della Grecia alla Gran Bretagna e infine anche le incertezze crescenti che minavano l'unità e la coesione interna del fronte di liberazione greco portarono rapidamente l’E.L.A.S. alla disfatta.

Le ostilità cessarono il 15.1.1945; il 12 febbraio fu stipulato l'ac[...]

[...]attaglia. Per oltre 35 giorni, partigiani e militanti democratici tennero eroicamente testa alle truppe inglesi, costretti a difendersi in una limitata area cittadina. Ma i rinforzi inglesi, gli accordi diplomatici già stabiliti tra gli Alleati che avevano assegnato il controllo della Grecia alla Gran Bretagna e infine anche le incertezze crescenti che minavano l'unità e la coesione interna del fronte di liberazione greco portarono rapidamente l’E.L.A.S. alla disfatta.

Le ostilità cessarono il 15.1.1945; il 12 febbraio fu stipulato l'accordo di Varkiza che, sancendo il disarmo dell’E.L.A.S., decretò la sconfitta politica e militare del movimento greco di liberazione. Questo accordo di capitolazione incondizionata fu gravido di conseguenze per il movimento partigiano e non fece altro che preparare la guerra civile. Infatti, all’accordo, seguirono feroci repressioni a opera della destra imbaldanzita, nonché paurosi sbandamenti nella sinistra. Aris Veiuchiotis, famoso comandante del

l’E.L.A.S., venne assassinato. Molti altri dirigenti partigiani perirono in circostanze drammatiche.

La guerra civile

Le persecuzioni, l’amarezza di una lotta tradita e il desiderio di rivincita portarono la sinistra greca a cercare nuovamente la soluzione nella forza delle armi. Nikos Zachariadis, rientrato in patria dopo essere sopravvissuto al lager di Dachau e nuovo segretario generale del Partito comunista greco, assecondò questo sbocco.

Le sinistre boicottarono le elezioni del marzo 1946 che, condotte senza alcuna garanzia democratica, sancirono così il .successo della destra. Il plebisci[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 650

Brano: [...]e migliore del paese: il 31.5.1941, due giovani studenti, Manolis Glezos (v.) e Apostolos Santes, strapparono dall'alto dell’Acropoli la bandiera uncinata nazista. L'audace atto fu il simbolo della riscossa e della rivolta che già serpeggiava nel popolo greco.

Il 27.9.1941 venne costituito per iniziativa dei partiti di sinistra il primo nucleo dell’E.A.M. (v.), il Fronte di liberazione nazionale greco, e subito dopo nacquero le formazioni óeW’E.L.A.S. (v.), l’Esercito popolare di liberazione nazionale. I partiti di centro e di destra, nonostante i ripetuti inviti dei promotori, rifiutarono la loro adesione all’E.A.M.. L'E.A.M. e l'E.L.A.S. furono le principali forze della Resistenza greca, espresse dal popolo e presto diffuse, grazie all'appoggio delle masse, su tutto il territorio. A esse si affiancò YE.P.O.N. (v.), organizzazione giovanile unitaria.

Di ispirazione diversa fu YE.D.E.S. (Esercito greco democratico popolare) che raccoglieva principalmente vecchi venizelisti e repubblicani ed era stato costituito con l'appoggio politico ed economico degli inglesi. Concentrato massimamente nelle zone occidentali della Grecia, aveva a capo il colonnello Napoleone Zervas. Scarsa consistenza aveva VE.K.K.A. (Lega sociale di libera[...]

[...]stato costituito con l'appoggio politico ed economico degli inglesi. Concentrato massimamente nelle zone occidentali della Grecia, aveva a capo il colonnello Napoleone Zervas. Scarsa consistenza aveva VE.K.K.A. (Lega sociale di liberazione) , scomparsa rapidamente nella lotta, e come questa tante altre piccole formazioni, sorte spontaneamente o con l'appoggio dei servizi segreti inglesi che intendevano usarle in contrapposizione all’E.A.M. e all'E.L.A.S..

Sebbene l'E.A.M. e l'E.L.A.S. fossero organizzazioni unitarie, la Resistenza greca non ebbe, nell'insieme, quel carattere unitario caratte

ristico, ad esempio, di quella italiana: in realtà, i partiti conservatori greci contarono fin dall'inizio solo sulla vittoria degli Alleati e pertanto si preoccuparono esclusivamente di assicurarsi un posto nel governo provvisorio greco formato dagli inglesi al Cairo, unica garanzia per ritornare al potere dopo la liberazione. Così come gli inglesi intesero sempre la Resistenza greca come fatto esclusivamente militare che non doveva intaccare la situazione politica preesistente all[...]

[...]politica preesistente alla guerra.

Tale atteggiamento, che si traduceva in pratica nella politica del divide et impera, naturalmente dava spazio alle forze conservatrici e rifiutava la Resistenza popolare. Al ruolo svolto dall'Inghilterra, in particolare attraverso il lavoro delle missioni militari, bisogna far risalire anche l'atteggiamento assunto dall'E.D.E.S. la quale, pur essendo di composizione repubblicana, fu spesso in contrasto con l'E.L.A.S..

Lotta popolare e partigiana

Malgrado le suddette difficoltà, le forze della Resistenza condussero una lotta eroica e determinante per la sconfitta dei nazifascisti. Dal marzo 1942, nelle principali città della Grecia (Atene, Salonicco, Patrasso) si verificarono grandi scioperi, sfociati poi ad Atene nello sciopero generale di settembre che si concluse con pieno successo. Il

governo « quisling » di Tsolakoglou fu costretto ad accogliere tutte le rivendicazioni che i lavoratori avevano avanzato, sia nelle agitazioni di primavera che nello sciopero generale.

Nel novembre 1942 i part[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 653

Brano: [...]appresentanti della sinistra furono imposte le prime umiliazioni. Il governo in esilio mostrava di temere che al momento della liberazione gli si potesse negare il diritto di rientrare in Grecia; cercava perciò di minacciare il prestigio della Resistenza, in particolare dell’E.A.M., addebitandogli non solo la liquidazione dell’E.K.K.A., ma anche l’ammutinamento dei soldati greci nel Medio Oriente.

Il 20.5.1944 i delegati dell’E.A.M. e

dell’E.L.A.S. sottoscrissero il cosiddetto accordo del Libano in un clima di capitolazione. Dalla Grecia i delegati furono sconfessati, ma gli accordi cominciarono ad essere ugualmente applicati. Allo E.A.M., che aveva chiesto la metà dei posti di governo, vennero assegnati soltanto 5 ministeri e tra i meno importanti. Non vi fu una sconfessione pubblica dei Battaglioni di sicurezza, come l’E.A.M. aveva chiesto, né si ottenne qualcosa in merito all’amnistia dei soldati ammutinati.

Si accese una durissima polemica. Il governo greco del Cairo puntava chiaramente allo scioglimento dell’E.L.A.S. e su un dra[...]

[...]accordi cominciarono ad essere ugualmente applicati. Allo E.A.M., che aveva chiesto la metà dei posti di governo, vennero assegnati soltanto 5 ministeri e tra i meno importanti. Non vi fu una sconfessione pubblica dei Battaglioni di sicurezza, come l’E.A.M. aveva chiesto, né si ottenne qualcosa in merito all’amnistia dei soldati ammutinati.

Si accese una durissima polemica. Il governo greco del Cairo puntava chiaramente allo scioglimento dell’E.L.A.S. e su un drastico ridimensionamento politico dell’E.A.M.. Di fronte al profilarsi di una grave rottura in seno all’E.L.A.S., l’E.A.M. e il P.E.E.A. mitigarono man mano le loro richieste (7 ministeri, tra cui quello degli Interni), ma queste furono sempre sdegnosamente respinte dal Cairo, fino ad annullarle completamente. Fu la prima sconfitta politica. La capitolazione fu ribadita dagli accordi di Caserta, con i quali tutte le forze armate greche, comprese quelle della Resistenza, vennero poste sotto il comando militare inglese.

Quando i tedeschi iniziarono il ripiegamento, inasprendo le rappresaglie e i massacri della popolazione inerme, solo l’E.L.A.S. continuò a combatterli. Insieme ai tedeschi furono durame[...]

[...] quello degli Interni), ma queste furono sempre sdegnosamente respinte dal Cairo, fino ad annullarle completamente. Fu la prima sconfitta politica. La capitolazione fu ribadita dagli accordi di Caserta, con i quali tutte le forze armate greche, comprese quelle della Resistenza, vennero poste sotto il comando militare inglese.

Quando i tedeschi iniziarono il ripiegamento, inasprendo le rappresaglie e i massacri della popolazione inerme, solo l’E.L.A.S. continuò a combatterli. Insieme ai tedeschi furono duramente colpiti i Battaglioni di sicurezza, finalmente sconfessati dagli accordi di Caserta.

653



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 657

Brano: Greco, Attacco di

Ufficiali italiani della Divisione « Cuneo » e comandanti greci dell'E.L.A.S. riuniti nell’isola di Samos (22.11.1943)

XI Armata. In questa fase si registrarono episodi epici come quello della Divisione « Acqui » (v.) che, per volontà unanime di soldati e ufficiali, affrontò una lotta epica e disperata, al termine della quale migliaia di italiani furono massacrati a Cefalonia in uno dei più grandi eccidi che la storia dell'ultimo conflitto abbia registrato.

A questo stesso periodo appartiene anche la resistenza delle isole egee e in particolare quella di Lero (v. Egeo; Coo; Lero), protrattasi fino al

16.11.1943 e che obbligò i tedeschi a un grande impiego di f[...]

[...]sì come vi fa parte il fallito tentativo della Divisione « Pinerolo » di inserirsi nella Resistenza in Tessaglia. Dopo una serie di buone prove, la « Pinerolo » finì logorata e dispersa nel crogiuolo di una situazione che la trovò impreparata e divisa.

In questa prima fase, nella quale si registrarono numerosi episodi di resistenza anche di piccole unità, nel

lo sfacelo di intere divisioni una grande quantità di armi di ogni tipo passò all'E.L.A.S. (v.) ; ed è doveroso ricordare che, quasi sempre, ciò avvenne volontariamente e per una precisa scelta, pur nello sbandamento che le circostanze andavano determinando. Alla fine, si ebbe la deportazione in Germania di tutti i soldati italiani che non erano riusciti a unirsi alle formazioni partigiane greche o che avevano créduto, consegnandosi ai tedeschi, di essere riportati in patria.

italiani nella Resistenza greca

In un secondo periodo, dal novembre 1943 al gennaio 1945, migliaia di italiani, isolatamente o in piccoli

gruppi, entrarono a far parte dell’E.L.A.S. e anche, in minor [...]

[...]nto che le circostanze andavano determinando. Alla fine, si ebbe la deportazione in Germania di tutti i soldati italiani che non erano riusciti a unirsi alle formazioni partigiane greche o che avevano créduto, consegnandosi ai tedeschi, di essere riportati in patria.

italiani nella Resistenza greca

In un secondo periodo, dal novembre 1943 al gennaio 1945, migliaia di italiani, isolatamente o in piccoli

gruppi, entrarono a far parte dell’E.L.A.S. e anche, in minor misura, dell’E.D.E.S..

L’unico raggruppamento di una certa consistenza numerica fu quello costituito dalle Truppe italiane della Macedonia Occidentale (T.I.M.O.), che raggiunse la forza di alcune centinaia di uomini.

Gli italiani diedero all’E.L.A.S. soprattutto specialisti, artiglieri, medici. Un apporto prezioso, di cui i partigiani greci avevano grande necessità e che comunque, al di là del peso militare, rappresentò un lievito generoso per ristabilire, dopo l’avventura fascista, la tradizionale amicizia tra il popolo greco e quello italiano.

A.Ba.

Greco, Attacco di

Antico comune limitrofo a Milano e da tempo compreso nella cerchia cittadina, oltre a essere un importante scalo merci, Greco è sede di grandi officine di riparazioni di locomotive, vagoni e carrozze ferroviarie.

All’inizio della Guerra di liberazione, per sorve[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 206

Brano: E.L.A.S.

dei tedeschi. Dopo un mese di eroici combattimenti l'E.L.A.S. perdette la battaglia di Atene e dovette firmare con il governo gli accordi di Varkiza (12.2.1945), deponendo le armi.

Seguì una spietata caccia al partigiano, così che i militanti di sinistra e democratici ritornarono sulle montagne per riformare l'esercito partigiano e combattere la nuova oppressione fascista. Alla loro testa vi era il comandante Markos.

La lotta durò un anno (dal 1946 al 1947) e si concluse con la resa dei partigiani, data la schiacciante disparità di forze. All’esercito del nuovo governo monarchico si erano infatti unite unità militari degli Stati Uniti, subentrati [...]

[...]ttere la nuova oppressione fascista. Alla loro testa vi era il comandante Markos.

La lotta durò un anno (dal 1946 al 1947) e si concluse con la resa dei partigiani, data la schiacciante disparità di forze. All’esercito del nuovo governo monarchico si erano infatti unite unità militari degli Stati Uniti, subentrati agli inglesi e, come loro, impegnati in una politica imperialistica di asservimento del popolo greco.

Molti dei partigiani dell’E.L.A.S. furono massacrati o rinchiusi per lunghi anni in carcere. Le persecuzioni si sono trascinate per molti anni, attraverso una serie di governi, che hanno sempre rifiutato di riconoscere la funzione storica rinnovatrice della Resistenza greca.

A. Ma.

Elba, Isola d’

Isola del Tirreno, la maggiore dell'arcipelago toscano. Lunga circa 29 km e larga 18, si trova a circa 10 km dalle coste della Toscana, di fronte al promontorio di Piombino (Livorno). Comprende i comuni di Portoferraio (10.272 ab.), Campo nell’Elba (4.064), Capolveri (2.168), Marciana (2.191), Marciana Marina (1.777), Porto A[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 652

Brano: [...], in una certa misura, contrastanti. La lotta di liberazione aveva per gli Alleati soprattutto un’importanza militare immediata, per impegnare e distogliere da altri fronti il maggior numero possibile di divisioni nemiche. Loro obiettivo politico, in prospettiva, era quello di riportare in Grecia la monarchia o, comunque, ricostituire un governo d’ordine, gravitante nella sfera dei tradizionali interessi britannici nel Mediterraneo. L’E.A.M. e l’E.L.A.S. intendevano invece la Resistenza non solo come guerra all'invasore, ma anche contro la vecchia struttura economicosociale che non era riuscita a liberare la Grecia dalla miseria e dal decadimento, frutti di un plurisecolare abbandono. Si trattava quindi di una lotta per il progresso e la emancipazione, per la sovranità popolare; e, in effetti, tale lotta scosse tutte le vecchie strutture feudali della Grecia. Si spiega così anche la frattura tra i greci che combattevano in patria e il governo in esilio, il quale si manteneva su posizioni attendiste, con prospettive moderate.

Mentre le forz[...]

[...]oncordi nell 'affidare la soluzione della questione istituzionale a un libero plebiscito da indirsi subito dopo la fine del conflitto e denunciavano in pari tempo la corresponsabilità della monarchia nella dittatura di Metaxas, il governo greco del Cairo era contrario a un mutamento istituzionale. Era tuttavia chiaro che molto difficilmente avrebbe potuto essere infranta l’opposizione popolare greca al ritorno del vecchio regime, tanto più che l’E.L.A.S. ormai disponeva di una forza di oltre 70.000 combattenti. Giorgio II chiese allora l’aiuto di Winston Churchill e, ancora una volta, il « pericolo comunista » divenne la giustificazione di una complessa manovra che si andò delineando sul piano politico e militare. Gruppi di conservatori facenti capo al governo fantoccio di Atene, preoccupati di salvaguardare, comunque andassero le cose, i loro interessi, costituirono i cosiddetti Battaglioni di sicurezza che, armati dai tedeschi, divennero gli strumenti di repressione più odiati dai greci. Tali battaglioni collaboravano momentaneamente con gl[...]

[...]giustificazione di una complessa manovra che si andò delineando sul piano politico e militare. Gruppi di conservatori facenti capo al governo fantoccio di Atene, preoccupati di salvaguardare, comunque andassero le cose, i loro interessi, costituirono i cosiddetti Battaglioni di sicurezza che, armati dai tedeschi, divennero gli strumenti di repressione più odiati dai greci. Tali battaglioni collaboravano momentaneamente con gli occupanti contro l’E.L.A.S., ma erano pronti a passare dalla parte degli ingle

ECCIDI SOTTO L’OCCUPAZIONE ITALOTEDESCOBULGARA

Data Località Vittime maggio 1941 Kandanos (Creta)

maggio Perivolia e dintorni (Creta) 123

30.930.10 Drama 3.000 circa

18.10 Ano e Kato Kerdyllia (Macedonia) 222

24.10 Messovuno (Macedonia) 165 6.2.1943 Kurnovo (Tessaglia) 106 17.2 Domenico e Mylogusta (Tessaglia) 167

25.7 Mussiotitsa (Epiro) 154

16.8 Komeno (Epiro) 317

14.9 Vianno (Creta) 700 circa

26.11 Monodendri (Peloponneso) 118 213.12 Kalavryta (Peloponneso) 1.101

18.12 Drakia (Tessaglia) 115 24.2.1944 Megal[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 298

Brano: [...]da parte della Germania nazista (aprile 1941), le forze patriottiche che già si erano mobilitate con successo contro gli aggressori italiani passarono alla guerriglia organizzata. Il Partito comunista greco, postosi alla testa della lotta partigiana, organizzò immediatamente la fuga di Markos dal confino e, nel maggio 1941, questi si trovava in Macedonia, entrava a far parte della Direzione del partito e assumeva il comando di una formazione delVE.L.A.S. (v.).

Terminata la guerra, restava il conflitto (esploso sin dal rientro nel 1944 del governo greco emigrato al

Il comandante Markos

Cairo) tra le vecchie forze conservatrici e quelle di sinistra.

Nella guerra civile

Dopo la Liberazione l’E.L.A.S. si rifiutò di deporre le armi e, tra le forze raccolte intorno a Geòrgios Papandreu e quelle comuniste e democratiche rappresentate óaW’E.A.M. (v.) esplose un contrasto insanabile. Quando, nel settembre 1946, si giunse allo scontro armato, Markos divenne presidente del Governo democratico provvisorio sorto sulle montagne e ministro della Guerra.

Nel 1948, tra Markos e il segretario generale del Partito comunista greco Ni kos Zachariadis si de lineò un serio dissenso sulla tattica da seguire nella lotta armata. Mentre Markos, legato agli jugoslavi, sosteneva la necessità di condurre la guer[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 129

Brano: Resistenza italiana all'estero

La dislocazione delle forze terrestri italiane e germaniche I'8.9.1943 (da: Ufficio Storico dello Stato Maggiore deM’Esercito, Le operazioni delle unità italiane nel settembreottobre 1943)

ne “Pinerolo” stipula un patto di cooperazione con l’E.L.A.S. (Esercito popolare di liberazione greco) e con l’E.D.E.S. (Esercito greco democraticopopolare). A Spalato (v.) si costituisce il Battaglione “Garibaldi”, inquadrato nella 1a Brigata Proletaria dell'E.P.L.J. (Esercito popolare di liberazione jugoslavo).

12.9: In Corsica la Divisione “Friuli” (v.) si batte contro unità tedesche.

13.9: Nell'isola di Cefalonia (v.) le batterie italiane aprono il fuoco contro mezzi da sbarco tedeschi, distruggendoli. A Corfù (v.) viene respinto un altro tentativo di sbarco dei tedeschi (l’isola cadrà in mano tedesca soltanto il 25 settembre). A Bastia (v.) a[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 396

Brano: [...]o Churchill di mandare le sue truppe in Grecia al momento della liberazione, per impedire all’E.A.M. di mettere sotto il proprio control

lo il paese. In cambio Papandrèu accettò che un referendum decidesse, subito dopo, la sorte della monarchia.

Nella guerra civile

Il 18.10.1944 Papandrèu ritornò ad Atene e si pose a capo del governo di unità nazionale. Una settimana più tardi, ordinò aH’Esercito popolare di liberazione nazionale (v.

E.L.A.S.), la formazione militare dell’E.A.M., di deporre le armi. I ministri dell’E.A.M. rassegnarono le dimissioni.

Ai primi di dicembre del 1944, la prova di forza tra governo e sinistre sfociò in una sanguinosa guerra civile, che si concluse nel novembre 1949 con la sconfitta militare dei comunisti e l’instaurarsi del predominio delle destre.

II 3.1.1945, Papandrèu si dimise da presidente del Consiglio. Dopo la vittoria elettorale del Partito Populista (monarchico) nelle prime elezioni del dopoguerra (31.3.1946) e il ripristino della monarchia (settembre 1946), egli parteciperà come ministro[...]


successivi
Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine E.L.A.S., nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---E.A.M. <---italiani <---fascista <---comunista <---comunisti <---fascisti <---italiane <---nazisti <---italiana <---italiano <---nazifascisti <---nazista <---Partito comunista <---S.S. <---nazifascista <---Scienze <---Storia <---antifascista <---socialisti <---Ai Stratis <---Bibliografia <---C.L.N. <---Diritto <---E.D.E.S. <---Filosofia <---La lotta <---antifascisti <---collaborazionisti <---fascismo <---fasciste <---socialista <---A Santi Quaranta <---A.K.E. <---Alla sera <---Allo E <---Allo E A M <---Aris Veloukhiotis <---Bad Ischi <---Battaglioni di Sicurezza <---Capo di Poro <---Capo di Stella <---Carta del Libano <---Cattolica del Sacro <---Ceka del Viminale <---Chris Woodhouse <---Comando di Divisione <---Comando di Massa Marittima <---Combattè nel Lazio <---Cuore di Milano <---D.C. <---Diritto finanziario <---Distaccamento di Panicale <---E.E.S. <---E.K.K.A. <---E.L.A.N. <---E.L.D. <---E.P. <---E.P.O.N. <---Ellinikòs Laikòs Apelefthericon Stra <---Etica <---Etnikòn Apeleftherikon Mètopon <---F.G.C.I. <---Fisica <---Fornaci di Sopra <---G.A.P. <---Giorgio II <---Giovanni Pesce <---Giunta democratica <---Giuseppe Elia Abenaim <---Giuseppe Massimo <---Hermann Goering <---Il Partito comunista <---In Corsica <---Isola di Palanzano <---Italia libera <---John Kennedy <---Joseph Dietrich <---Julius Anton Ganz <---K.K.E. <---King Kong <---La Résistance Tché <---La cultura <---La guerra <---La lettera <---La sera <---Macedonia Occidentale <---Manolis Glezos <---Marciana Marina <---Marina di Campo <---Mario Caprilli <---Mario Giuliano Alberto <---Mentre E <---Mentre E A M <---Napoleone Zervas <---Officine di Greco <---Otto Reimer <---P.A.O. <---P.C. <---P.E.E.A. <---Passo di Tresnie <---Pavlos Melas a Salonicco <---Piano Vanoni <---Pognana a Frizzano <---Pratica <---Questa Missione Militare Alleata <---Radio Londra <---Reed di Washington <---Renato Abati <---Resistenza in Tessaglia <---Rio Marina <---S.A. <---S.K.E. <---Santa Lucia <---Scienze politiche <---Sistematica <---Sofia Minejcko <---Sofoclis Venizèlos <---Spalato I <---Stato Maggiore Esercito <---Storia della Resistenza <---T.I.M.O. <---Ufficio Storico <---V Armata dal La <---Villafranca-Filattiera <---Winston Churchill <---Zona Operativa <---anticomunista <---anticomuniste <---antifasciste <---attendiste <---autista <---centriste <---centristi <---collaborazionista <---comuniste <---d'Armata <---degasperiani <---dell'Elba <---dell'Epiro <---ebanista <---gappisti <---ideologia <---iniziano <---liberista <---marxista <---nazifascismo <---nell'Elba <---nell'Epiro <---pretoriani <---reggiana <---riservisti <---socialismo <---tagonisti <---vanoniana <---venizelisti



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