Brano: [...] In questa fase di espansione e di prima organizzazione su vasta scala del movimento partigiano, gravitavano su B. oltre 3.500 patrioti dipendenti dal « Comando unico piacentino » (poi XIII Zona) retto da Emilio Canzi e dalla VI Zona ligure, comandata da Antonio Ukmar. Il primo comprendeva le 6 brigate G.L. della « Piacenza » (1.5002.000 uomini) al comando di Fausto Cossu, e le Brigate Garibaldi 60a e 61a con circa 400 uomini; la seconda, la III Divisione Garibaldi « Cichero », su 4 Brigate con circa 800 uomini al comando di Aldo Gastaldi, 300400 uomini delle Brigate 59a Garibald G.L. e Matteotti, e infine le due Brigate Garibaldi della Divisione « Lombardia » al comando di Domenico Mezzadra (400500 uomini). A B. i partigiani fruirono di un attrezzato ospedale e di due tipografie, dove vennero stampati II grido del Popolo della G.L. piacentina e II Partigiano dei garibaldini liguri. I primi esperimenti di autogoverno democratico furono confortati da una fase militarmente favorevole, durante la quale i partigiani portarono la loro continua offesa[...]
[...]i e militi repubblichini, attaccando su più colonne dall’Alessandrino (vai Borbera), dalla Liguria (valli Trebbia e Aveto) e dall’Oltrepò Pavese, attraverso i passi del Penice e del Brallo conversero poi sulla media vai Trebbia fra Bobbio e Gorreto. Nel quadro di questa wasta operazione, che im
pegnò circa 2,000 partigiani, B. fu occupata il 27 agosto, dopo due giorni di combattimenti sostenuti al Penice e al Brallo da 300350 partigiani della Divisione G.L. (Brigate 4a e 6a) e della 111 Divisione « Lombardia » (Brigate Garibaldi 51a « Capettini » e 87a « Crespi »). I partigiani ebbero in questi scontri
4 morti e vari feriti; il nemico perdite imprecisabili. Assai più ingenti le perdite da ambo le parti nel quadro complessivo del rastrellamento (circa 30 i caduti partigiani). L’occupazione nemica dei fondovalle non impedì nel settembreottobre
1944 una ripresa partigiana, con azioni di disturbo (cattura, invito alla diserzione) dei presidi lasciati dalla « Monterosa ». Nella sola zona di
B., oltre 400 alpini dei battaglioni « Saluzzo »[...]
[...]dicembre, con manovra avvolgente verso l’alto discrimine delle valli Staffora e Curone, dove conversero altre forze dalla Liguria e dal Tortonese. Non lungi da Bobbio (perduta il 28 novembre) si svolse il combattimento di Peli (29 novembre), notevole tentativo di 4 brigate G.L. di arrestare frontalmente un battaglione nemico e di avvolgerlo per le ali. Il tentativo, pur con gravi perdite per l’avversario, fallì e terminò con la dispersione della divisione G.L.. Anche un attacco a B., sferrato il 6 di
cembre dalla 59a Brigata « Caio », fallì con perdite per i patrioti. Più a lungo si protrassero gli sforzi dei garibaldini della VI Zona, ma anche essi finirono dispersi a metà dicembre. Fino a tutto gennaio il rastrellamento continuò con una caccia all’uomo in condizioni durissime per i patrioti, che subirono centinaia di caduti, e per le popolazioni sottoposte a violenze e spoliazioni. Tuttavia molti partigiani poterono salvarsi grazie aH’occultamento e alla « pianurizzazione ». Alcune formazioni rimasero in armi con effettivi ridottissimi: fra[...]
[...]ne formazioni rimasero in armi con effettivi ridottissimi: fra esse, la 7a Brigata G.L.. Nel febbraio quest’ultima, dopo che a B. tedeschi e bersaglieri furono sostituiti dal Battaglione « Nettuno » delle S.S. italiane, riprese e intensificò l’attività militare, concludendola il 4.3.1945 con la terza e definitiva liberazione della cittadina.
Nel marzo perdurò la minaccia su
B., ma le puntate fasciste vennero sistematicamente respinte dalla Divisione G.L. (ora I Divisione « Piacenza ») ormai in fase di completa riorganizzazione su 10 brigate. Dopo la battaglia di Varzi (1112 marzo 1945) e altri successi partigiani, si ricostituì la « zona libera ». Tutte le formazioni si riorganizzarono (costituzione della Divisione « PinanCichero »; creazione del Settore operativo Oltrepò, su 4 divisioni) aiutate da copiosi aviolanci alleati e prepararono la discesa in città. Il 16.4.1945, a Monticello, patrioti della Divisione « Piacenza » sbaragliarono definitivamente il battaglione di S.S. italiane rimasto nella bassa vai Trebbia. A B. liberata tornaron[...]