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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 539

Brano: Chou Enlai

avvicinandosi alla città), fu piuttosto militareorganizzativa che sindacalepropagandistica.

Al momento della grande repressione scatenata da Chiang Kaishek riuscì a salvarsi solo per fortuna e destrezza. Nell’estate del 1927 si adoperò per staccare dal Kuomintang forze militari quanto più possibile numerose e infatti l’1.8.1927 fu, con Chu Teh, Ho Lung e Lin Piao, tra i fondatori dellV esercito rosso ». Ma questi primi reparti rivoluzionari furono presto travolti dalla disfatta e dalla repressione e Chou Enlai, poco prima della Comune di Canton del dicembre 1927, riuscì a riparare a [...]

[...]iva che sindacalepropagandistica.

Al momento della grande repressione scatenata da Chiang Kaishek riuscì a salvarsi solo per fortuna e destrezza. Nell’estate del 1927 si adoperò per staccare dal Kuomintang forze militari quanto più possibile numerose e infatti l’1.8.1927 fu, con Chu Teh, Ho Lung e Lin Piao, tra i fondatori dellV esercito rosso ». Ma questi primi reparti rivoluzionari furono presto travolti dalla disfatta e dalla repressione e Chou Enlai, poco prima della Comune di Canton del dicembre 1927, riuscì a riparare a Mosca dove, in concomitanza con il VI Congresso deirfnternazionale, fu tenuto un congresso del P.C.C. per fare un primo bilancio della disfatta del 1927 ed elaborare una nuova linea. Tornò ben presto in Cina, impegnandosi nel lavoro clandestino. Nel Comitato centrale, che aveva sede a Shanghai, si succedettero in quegli anni dure lotte interne con frequenti mutamenti di linea politica e di gruppi dirigenti. Chou Enlai, incaricato sempre del lavoro militare e quindi più di altri in contatto con la Repubblica sovietica[...]

[...]del dicembre 1927, riuscì a riparare a Mosca dove, in concomitanza con il VI Congresso deirfnternazionale, fu tenuto un congresso del P.C.C. per fare un primo bilancio della disfatta del 1927 ed elaborare una nuova linea. Tornò ben presto in Cina, impegnandosi nel lavoro clandestino. Nel Comitato centrale, che aveva sede a Shanghai, si succedettero in quegli anni dure lotte interne con frequenti mutamenti di linea politica e di gruppi dirigenti. Chou Enlai, incaricato sempre del lavoro militare e quindi più di altri in contatto con la Repubblica sovietica di Mao e di Chu Teh (v. Cina), fu presente in tutte le compagini che si succedettero alla segreteria del P.C.C., pur procedendo più volte a individuare ed a criticare le carenze e gli errori che ciascuna delle successive « piattaforme » aveva implicato rispetto alla situazione cinese.

È diffìcile dire, per ora, quanta parte in tali errori dovesse, essere attribuita ai militanti comunisti locali e quanta ad erronee valutazioni deH’Internazionale e personalmente di Stalin. Ancor più arduo [...]

[...] alla segreteria del P.C.C., pur procedendo più volte a individuare ed a criticare le carenze e gli errori che ciascuna delle successive « piattaforme » aveva implicato rispetto alla situazione cinese.

È diffìcile dire, per ora, quanta parte in tali errori dovesse, essere attribuita ai militanti comunisti locali e quanta ad erronee valutazioni deH’Internazionale e personalmente di Stalin. Ancor più arduo è definire quale peso possa aver avuto Chou Enlai nel determinare o nel frenare i gravi errori strategici che furono compiuti nella difesa della Repubblica sovietica dopo il 1932, cioè dopo che il Comitato centrale era stato trasferito da Shanghai alle zone di guerriglia, sostituendo (tra l’altro con l’intervento di comunisti tedeschi inviati come consiglieri dall'Internazionale) la precedente direzione militare di Mao e Chu Teh. Certo è che Chou Enlai, durante la «lunga marcia» il cui inizio era stato da lui ordinato, sostenne le posizioni di Mao e fu quindi uno degli uomini di primo piano del nuovo gruppo dirigente, che nel 1935 fu costituito sotto la direzione di Mao Tsetung medesimo.

La sua maggiore notorietà internazionale si deve tuttavia alla parte che egli ebbe nella lotta politica per costringere il Kuomintang a por termine alla repressione anticomunista e ad intraprendere (e poi a continuare) la resistenza ad oltranza contro il Giappone. Chou Enlai fu infatti il più eminente rappresentante che trattò con Chiang Kaishek al mo[...]

[...]ordinato, sostenne le posizioni di Mao e fu quindi uno degli uomini di primo piano del nuovo gruppo dirigente, che nel 1935 fu costituito sotto la direzione di Mao Tsetung medesimo.

La sua maggiore notorietà internazionale si deve tuttavia alla parte che egli ebbe nella lotta politica per costringere il Kuomintang a por termine alla repressione anticomunista e ad intraprendere (e poi a continuare) la resistenza ad oltranza contro il Giappone. Chou Enlai fu infatti il più eminente rappresentante che trattò con Chiang Kaishek al momento del « colpo di Sian » per ottenere un impegno del Kuomintang ad intra

prendere un’efficace resistenza contro l’aggressione giapponese.

In seguito fu capo della missione diplomatica che il Partito comunista tenne nella capitale nazionalista. In questa sua posizione non riuscì ad ottenere che il formale fronte unito tra nazionalisti e comunisti venisse trasformato in un’effettiva lotta comune contro l'invasóre, in quanto le difficoltà che si frapponevano a questa soluzione avevano profondo carattere stru[...]

[...], così come in precedenza si era adoperato per sventare le manovre dei militaristi di Chiang Kaishek che, incapaci di organizzare un'effettiva resistenza contro il Giappone, applicavano la tattica della terra bruciata sul loro stesso paese, abbattendo gli argini dei fiumi e bruciando le città, provocando con ciò scarso danno al nemico, ma rovinose conseguenze per la popolazione.

Lo statista

Subito dopo la fine della seconda guerra mondiale Chou Enlai fu ancora una volta il principale rappresentante del Partito comunista cinese nel corso delle trattative che miravano a stabilire quali fossero le prospettive e le possibilità di trasformare, con una collaborazione tra comunisti e Kuomintang, la Cina

in un paese veramente democratico, dotato di istituzioni moderne e liberato dal peso dell’arretratezza mantenuta nelle campagne dalla permanenza di un capillare apparato di repressione feudale.

Nel corso di queste trattative egli rivelò estrema abilità e duttilità per quanto concerneva le soluzioni da adottare sul piano costituzionale e [...]

[...] politico di fatto costituito dai comunisti nelle campagne, se non nel quadro di un regime nuovo le cui basi sociali fossero totalmente differenti da quelle del Kuomintang.

A lui si dovette l'affermazione per cui « trattare e sparare » sono soltanto due elementi complementari e inscindibili della tattica rivoluzionaria in un paese dove le classi privilegiate tentino di sopravvivere attraverso la repressione di classe armata. L’ipotesi per cui Chou Enlai avrebbe potuto essere staccato dal suo partito e inserito in un regime di « terza forza » in Cina, costituiva quindi soltanto un mito perseguito dai diplomatici americani.

Quando nel 1946 il Kuomintang ruppe le trattative e ritenne di essere forte abbastanza per sterminare i comunisti e i loro guerriglieri contadini, Chou Enlai riprese la via della lotta armata, dalla quale emerse nel 1949 coma uno dei maggiori dirigenti del nuovo regime nato dalla rivoluzione.

Da allora egli ha ricoperto ininterrottamente la carica di primo ministro, influenzando personalmente in modo assai marcato la struttura amministrativa del nuovo Stato e anche la gestione economica: indipendentemente dalle varie modifi

Il primo ministro Chou Enlai con un gruppo di contadini cinesi

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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 538

Brano: [...] vallate alpine. Ciò che i rappresentanti di queste valli hanno affermato vale per tutte le regioni italiane, per tutti i piccoli popoli che formano quel tutto che è il popolo italiano ».

Bibliografia: G. Peyronel, La dichiarazione dei rappresentanti delle popolazioni alpine al Convegno di Chivasso il 19.12.1943, in « Movimento di Liberazione in Italia », n. 2, settembre 1949; E. Chanoux, Fédéralisme et autonomie, Aosta, 1960 (riedizione).

Chou Enlai

N. a Hua Hin (Kiangsu) nella Cina centromeridionale, nel 1898, da una famiglia di intellettuali che aveva annoverato nelle generazioni precedenti numerosi alti burocrati dell’amministrazione imperiale e che potè dargli, nonostante condizioni economiche non più floride, un’accurata educazione cinese e occidentale. Studente all’Università Nankai di Tientsin, fondò e diresse nell’ambito della rivoluzione per il rinnovamento culturale (durante la prima guerra mondiale) l’associazione

Chou Enlai

studentesca « Il risveglio » che poi si inserì nel « Movimento del 4.5. 1919» (v. CinaJ. Pe[...]

[...]romeridionale, nel 1898, da una famiglia di intellettuali che aveva annoverato nelle generazioni precedenti numerosi alti burocrati dell’amministrazione imperiale e che potè dargli, nonostante condizioni economiche non più floride, un’accurata educazione cinese e occidentale. Studente all’Università Nankai di Tientsin, fondò e diresse nell’ambito della rivoluzione per il rinnovamento culturale (durante la prima guerra mondiale) l’associazione

Chou Enlai

studentesca « Il risveglio » che poi si inserì nel « Movimento del 4.5. 1919» (v. CinaJ. Per la sua partecipazione all’agitazione politica studentesca fu incarcerato per un anno con altri dirigenti del « Risveglio » (tra questi era Teng Yingchao che sarebbe poi stata sua moglie e oggi una delle maggiori dirigenti femminili in Cina).

Uscito dal carcere, partì per la Francia, nel quadro dei programmi di « studio e lavoro » allora promossi dal movimento studentesco. Come altri studenti rivoluzionari, che poi costituirono uno dei nuclei principali del gruppo dirigente del Partito comunis[...]

[...]al carcere, partì per la Francia, nel quadro dei programmi di « studio e lavoro » allora promossi dal movimento studentesco. Come altri studenti rivoluzionari, che poi costituirono uno dei nuclei principali del gruppo dirigente del Partito comunista cinese, in Europa passò dal radicalismo culturale alla milizia comunista, tra l’altro sotto l’influenza dell’appassionato agitatore anticoloniale Nguyen Ai Quoc, noto ora come Ho Chi Minh. Ben presto Chou Enlai divenne il principale agente di collegamento tra i vari gruppi comunisti cinesi in Europa, ormai in contatto con la Terza Internazionale.

Il rivoluzionario

Tornato in Cina nel 1924 occupò, nell’ambito dell’alleanza tra comunisti e nazionalisti, una posizione chiave per diffondere il marxismo nei ranghi rivoluzionari, in quanto fu commissario e istruttore politico dell’Accademia militare di Wampu, che, presieduta da Chiang Kaishek (v.), avrebbe dovuto formare i quadri politicomilitari del regime nazionaledemocratico. Già allora egli doveva essere considerato, entro il gruppo dirigente[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 10Appendice con numerazione propria (Monografia/libro

Brano: [...]on; Papen, Franz von; Paulus, Friedrich; Potsdam; Quisling, Vidkun; Raeder, Erich; Rathenau, Walther; Rauschning, Hermann; Renner, Karl; Ribbentrop, Joachim von; Ritter, Gerhard; Roehm, Ernst; Rosa bianca; Rosenberg, Alfred; Scheidemann, Philipp; Schleicher, Kurt von; Schmitt, Cari; Schuschnigg, Kurt; Spartachismo; Speer, Albert; Stresemann, Gustav; Sudeti; Todt, Organizzazione; Toller, Ernst.

Collotti Pischel Enrica E.C.P.

Chiang Kaishek; Chou Enlai; Cina; Lin Piao; Liu Shaoch’i; Mao Tsetung.

Colombi Arturo A.Col.

Contadini e lotta di massa.

Comerlati Doriana D.Com.

Pei per, Joachim; Pellizzar i, Achille; Pesce, Giovanni; Prevedello, Mario; Tutu, Desmond.

Consoli Massimo M.Co.

Omosessuali, Repressione nazista degli.

Conte Luigi L.Co.

Foggia.

Conti Augusto A.Co.

in Matteotti Brigate: Le "Matteotti" piemontesi.

Corni Gustavo G.Cor.

Sicherheitsdienst; SS; Wehrmacht.

Cortesi Luigi L.Co.

Berneri, Camillo; Bissolati, Leonida; "Critica Sociale"; Secchia, Pietro.

Corvo Max M.Co.

O.S.S..

Costa[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 557

Brano: [...]ccata e in gran parte sterminata da forze del Kuomintang, mentre sui contadini si abbatteva con estrema violenza la repressione dei notabili e delle loro milizie, sostenute congiuntamente dal Kuomintang e dai giapponesi.

Da allora, l’« unità d’azione » tra comunisti e Kuomintang, già ridotta ad una pura formalità, si era ulteriormente svuotata di significato ed il persistente richiamo ad essa da parte dei comunisti (in particolare da parte di Chou Enlai che dirigeva a Chungking la « missione di collegamento » del Partito comunista nella capitale del Kuomintang) aveva avuto soprattutto lo scopo di dimostrare, agli ambienti intellettuali e borghesi della Cina ed all'opinione pubblica internazionale, che la resistenza armata popolare contro il Giappone, condotta dai comunisti, si inseriva nel quadro della lotta internazionale contro il fascismo, mentre la politica del Kuomintang costituiva un'obiettiva e voluta frattura di quell’unità di lotta, in nome di esigenze di repressione sociale di tipo «feudale», nettamente antidemocratiche.

La l[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 554

Brano: Cina

Chou Enlai (a destra), ChuTeh (a sinistra, seduto) e altri dirigenti della rivoluzione cinese ispezionano le truppe

spesso intuivano — di poter giungere anche con i giapponesi a quejle soluzioni collaborazionistiche che avrebbero mantenuto loro la funzione di intermediari indigeni dello sfruttamento imposto ai contadini dal dominatore straniero. La resistenza armata totale avrebbe invece finito col porre termine — a scadenza più o meno lunga — sia a quella funzione sia all’antico ordine rurale. Era quindi una scelta di classe decisiva per le sorti della Cina, quella tra là lotta armata a fondo con[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 532

Brano: [...]ettentrionale e altri sbarchi giapponesi. Chiang Kaishek non si muove e continua a incitare alla lotta contro i comunisti, suscitando reazioni sempre più vaste nel paese e nello stesso Kuomintang.

Il 12 dicembre si reca a Sian per coordinare la lotta dei reparti colà dislocati contro i comunisti e viene catturato dai suoi generali che vogliono invece combattere contro gli invasori. La situazione si fa tesa, minaccia nuove lacerazioni interne. Chou Enlai (v.) interviene a nome del P.C.C. e ottiene il rilascio di Chiang Kaishek dietro il suo impegno di sospendere la guerra civile e creare un fronte unico antigiapponese. Il 25 dicembre Chiang Kaishek può rientrare a Chunking e fa subito arrestare il generale che l’aveva catturato. I fatti di Sian impongono tuttavia una sospensione delle ostilità contro i comunisti e, nel febbraiomarzo 1937, si svolgono trattative dirette tra il P.C.C. e il Kuomintang. Nell’impossibilità di contenere più oltre la volontà di lotta contro gli invasori, Chiang Kaishek accoglie il suggerimento astuto di un suo co[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Chou En, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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