Brano: [...] Morgan, capo di stato maggiore di Alexander, e di altri ufficiali alleati.
Dal 1927" al 1943 numerosi furono i cittadini di Caserta confinati per ragioni politiche. Nello stesso periodo, il Tribunale speciale condannò 6 antifascisti originari di questa provincia (tra parentesi, gli anni di reclusione inflitti): Gaetano Fiore (6) , Pancrazio Porelli (8), Gennaro Santorelli (7), Roberto Sparaco (6), Salvatore Marata (1), Ernesto Rossi (20).
Casetta di Tiara, Gli otto di
Nella primavera del 1944, sulle alture della valle del Santerno, nel Ravennate, erano attestate formazioni partigiane della IV Brigata Garibaldi « Romagna ». La sera del
6.5.1944 il Comando di una di queste decise l’attacco al centro di Firenzuola, a metà strada tra Imola e Firenze. 17 uomini guidati da Luigi Tinti (Bob), senza particolare preparazione partirono per la missione prendendo il viottolo di Casetta di Tiara fino alle Tre Croci. Recisi i fili del telefono e imboccata la strada principale, i partigiani entrarono in paese e fecero irruzione in un cinematografo. Fattene uscire le donne, chiesero i documenti agli uomini presenti in sala e trattennero come ostaggi 4 fascisti e 2 carabinieri. Appostati i suoi partigiani dietro le case della piazza antistante la caserma, il Tinti intimò ai militi che erano all’interno di consegnare entro cinque minuti tutte le armi. Contemporaneamente fece avanzare al centro della piazza i 4 fascisti presi prigionieri che, terrorizzati, implorarono i loro compagni di de[...]
[...]berarono i 2 carabinieri e ripresero la strada del ritorno, facendo sosta a Campo Ripaldi.
La reazione fascista
Era facile prevedere che i fascisti non sarebbero rimasti inerti e Bob, lasciata la sua compagnia rafforzata da altri partigiani a Campo Ri
paldi, si portò in vai Cavaliera. Il
10.5.1944 una staffetta proveniente da Campo Ripaldi lo raggiunse per avvertirlo che una colonna di 150 tra militi, carabinieri e tedeschi saliva da Casetta di Tiara con l’obiettivo di rastrellare i] Cimone della Bastia.
Data la disparità numerica delie forze, i partigiani decisero di concentrare tutta la brigata sull’Altello. Il comandante Lorenzini si recò personalmente a rilevare il gruppo delle Spiagge, mentre Bob provvide a fare lo stesso per i partigiani attestati a/Campo Ripaldi. Ma porché costoro, avendo già avvistato il nemico, avevano per loro conto deciso di spostarsi verso l'Altello e già si erano messi in marcia, Bob non li trovò e per poco non cadde nelle mani dei fascisti.
Quasi contemporaneamente una squadra guidata da Giovanni Nardi[...]
[...]estati a/Campo Ripaldi. Ma porché costoro, avendo già avvistato il nemico, avevano per loro conto deciso di spostarsi verso l'Altello e già si erano messi in marcia, Bob non li trovò e per poco non cadde nelle mani dei fascisti.
Quasi contemporaneamente una squadra guidata da Giovanni Nardi {Caio), seguendo il crinale dal Monte Faggiola al Cimone della bastia incappò nel.nemico: secondo la testimonianza resa da don Rodolfo Cinelli, parroco di Casetta di Tiara, i nazifascisti piombarono sui partigiani così all’improvviso che questi non ebbero neppure il tempo di difendersi. Alcuni tentarono di gettarsi nella màcchia vicina, ma due furono immediatamente uccisi. Un terzo, grondante sangue dal petto, fu'finito da un ufficiale tedesco con un colpo alla nuca, tra le braccia del prete che pietosamente si accingeva ad assisterlo. Allo stesso modo i nazifascisti freddarono un quarto partigiano, già ferito. Quindi, schierati contro il muro di una casa altri quattro Componenti della squadra, li fucilarono.
il coraggioso prete riuscì a sottrarre alla furia[...]
[...]sterlo. Allo stesso modo i nazifascisti freddarono un quarto partigiano, già ferito. Quindi, schierati contro il muro di una casa altri quattro Componenti della squadra, li fucilarono.
il coraggioso prete riuscì a sottrarre alla furia nemica uno di questi, agonizzante, e a portarlo a casa. Ma le cure furono vane: due giorni dopo anche Giuseppe Maccarelli spirava. Gli altri sette partigiani, col lorQ^ comandante, furono sepolti nel cimitero di Casetta di Tiara fino alla Liberazione. Oltre a Giovanni Nardi e al Maccarelli, caddero Sebastiano Bertozzi, Dino Casalini, Anseimo Collina, Angelo Merlini, AnseimojMorini, Celeste Samiré.
N.Ga.
Casi; Vandino
N. a Reggio Emilia i| 2.6.1^10; muratore. Comunista, nel 1939 fu condannato dal Tribunale speciale a 10 anni di reclusione per attività contro il regime, essendo stato sorpreso dalla polizia in un convegno antifascista con altre 48 persone.