Brano: Rossiglione
eia di Genova, durante la Guerra di liberazione Rossiglione fu teatro di intensa lotta partigiana.
Lungo la strada che da Ovada (Alessandria) conduce a Genova, ai piedi deil’Appennino Ligurepiemontese e poco distante dalle colline della valle delI’Orba, dopo T8.9.1943 la zona fu teatro di operazioni della Divisione Garibaldi “Mingo" (v.). Fra i numerosi episodi ivi svoltisi, si ricorda il sacrificio di 3 partigiani [Pirata, Maris e Stan) che il 10.
12.1944 caddero lungo la provinciale OvadaGenova uccisi durante il tentativo di tendere un’imboscata ai tedeschi.
Il 2.1.1945 il paese, attraversato dalla ferrovia GenovaAlessandria, fu bersaglio di un pesante bombardamento aereo degli Alleati, che provocò distruzioni nell’abitato e perdite tra la popolazione. Nelle ore successive i tedeschi, arrivati dalla vicina Campoligure per verificare i danni, furono attaccati da una formazione partigiana a sua volta sopraggiunta nel centro del paese. Convinti di essere stati attirati in un’i[...]
[...]no a Rossiglione, così duramente provata, una medaglia d'oro in segno di riconoscenza per l’inestimabile aiuto ricevuto dai suoi abitanti.
Rossini, Aldo
N. a Novara nel 1888, ivi m. nel
1977; avvocato.
Figlio dell'architetto Erminio Rossini, si laureò in Giurisprudenza a Torino nel 1910 ed esercitò poi la professione di avvocato nella sua città natale. Presidente della società sportiva Ginnastica e scherma e Forza e speranza, le fuse creando la Società “ProNovara". Sottotenente volontario nella Prima guerra mondiale, fu decorato con medaglia d’argento, poi ferito e, dichiarato invalido, venne addetto al Comando della I Armata, con rilevanti competenze sui Tribunali militari.
Nel dicembre 1918, smobilitato, come rappresentante del Circolo Popolare Monarchico fu tra i fonda
tori del Fascio d'Azione Popolare Novarese (alleanza di forze borghesi cittadine precorritrice dei fasci mussoliniani) e, nello stesso tempo, tra i promotori del {'Associazione Nazionale Combattenti (v. A.N. C.R.), di cui aveva già fondato la Federazi[...]
[...] d’argento, poi ferito e, dichiarato invalido, venne addetto al Comando della I Armata, con rilevanti competenze sui Tribunali militari.
Nel dicembre 1918, smobilitato, come rappresentante del Circolo Popolare Monarchico fu tra i fonda
tori del Fascio d'Azione Popolare Novarese (alleanza di forze borghesi cittadine precorritrice dei fasci mussoliniani) e, nello stesso tempo, tra i promotori del {'Associazione Nazionale Combattenti (v. A.N. C.R.), di cui aveva già fondato la Federazione di Novara e Vercelli (che raggiungerà nel 1922 ben 24 mila iscritti, costituendo il più grande organismo di massa del Novarese dopo la flessione delle organizzazioni operaie).
In quegli stessi anni collaborò con corrispondenze al “Corriere della sera” e al “Giornale d’Italia”, diede vita al settimanale La Fiamma (191924), organo delle sezioni dell’Associazione Nazionale Combattenti e deH’Unione Smobilitati della Provincia di Novara, e nel settembre 1919 fu infine tra i fondatori della locale Unione Popolare Antibolscevica, nella quale era confluito
il Fascio d’Azione Popolare.
Nel 1919 venne eletto deputato, in rappresentanza dei combattenti, nel[...]
[...]enze al “Corriere della sera” e al “Giornale d’Italia”, diede vita al settimanale La Fiamma (191924), organo delle sezioni dell’Associazione Nazionale Combattenti e deH’Unione Smobilitati della Provincia di Novara, e nel settembre 1919 fu infine tra i fondatori della locale Unione Popolare Antibolscevica, nella quale era confluito
il Fascio d’Azione Popolare.
Nel 1919 venne eletto deputato, in rappresentanza dei combattenti, nel Blocco Democratico Liberale Riformatore; fu poi consigliere comunale a Novara per il Partito Liberale Democratico Riformatore (192022), infine riconfermato nel “listone” giolittiano alle elezioni politiche del maggio 1921. Alla Camera, dapprima membro del Gruppo parlamentare del Rinnovamento Nazionale, passò poi alla Democrazia Sociale diretta da Luigi G aspa rotto.
Dopo essere stato designato sottosegretario per le Pensioni di guerra e l’assistenza militare nel governo Bonomi e nei due ministeri Facta, i! 6.4.1924 venne rieletto deputato, col massimo delle preferenze in provincia di Novara (secondo in Piemonte), nelle liste del Blocco Nazionale. Durante la formazione della lista, Rossini aveva condotto personalmente la trattativa con Benito Mussolini per inserirvi gli ex combattenti.
Gerarca fascista
La parabola del definitivo inserimento di Rossini nella compagine fascista (non aveva rifiutato comport[...]
[...], il più giovane del regno, e in seguito fu fatto conte di Val Grande.
Presidente dell'Ospedale Maggiore di Novara da! 1927 (e Opere Pie Riunite con R.D. del 28.9.1929, concentrandovi il più consistente patrimonio immobiliare del Novarese), nel 1929 divenne consigliere della Banca Popolare di Novara, poi vicepresidente e infine presidente dell’istituto. Nel 1931 fu il principale artefice dell’assorbimento, da parte della Popolare, del Piccolo Credito Novarese, la finanziaria cattolica della piccola borghesia dell’Agro Novarese, banca fondata nel 1903. Nel 1931, fondatore dell 'Ente Nazionale Risi, Rossini divenne presidente anche di questo nuovo istituto. Ricoprì tali cariche fino al 1943, presumibilmente godendo di alti appoggi negli ambienti della Corona e deH’amicizia personale col Duca d’Aosta (tanto da far correre voce di una sua presunta complicità nell’incompiuta congiura di palazzo per sostituire Mussolini con Gabriele D’Annunzio). Rossini rappresentò in ogni caso in seno al fascismo novarese la fazione più potente, contrappo[...]
[...]oguerra
Sottoposto a inchiesta dall’Alta Corte di giustizia e dall’Alto Commissariato per l’epurazione, ne uscì indenne. Proprietario della Gazzetta di Novara (settimanale cessato alla fine degli anni ’60), dopo la Liberazione promosse la ricostruzione óe\V Associazione Nazionale del Fante, divenendone il presidente nazionale e l’animatore dell’organo di stampa II Fante d’Italia. Dopo il 1948 cercò di inserirsi nelle sfere dirigenti della Democrazia Cristiana e di dare la scalata nuovamente ai vertici della Banca Popolare di Novara, ma questa volta senza successo.
F.O.Z.
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