Brano: [...]à troppo delicato per complicarlo con transazioni che comportavano lucro. Comunque con questi fondi si arrivò al mese di ottobre ».
Nelle trattative con gli Alleati
Si ebbe inoltre la presenza attiva di Pizzoni in ognuna delle fasi più importanti dei rapporti tra il vertice deH’organizzazione partigiana e gli Alleati: in particolare, nelle vicende degli ultimi mesi del 1944, quando la missione al Sud (composta, oltre che dal presidente del C.L.N.A.I., da Farri, Pajetta, Sogno e Bauer) ottenne, con gli accordi di Roma del dicembre, tanto il riconoscimento ufficiale del Comitato di liberazione come unico centro coordinatore dell'attività resistenziale, quanto l’aumento dell’assegnazione mensile da 100 a 160 milioni di lire (v. Protocolli di Roma). Le delusioni e le perplessità suscitate negli esponenti della sinistra dal « semiinganno » (Parri) di Roma, pagato dal C.L.N.A.I. a prezzo del previsto, futuro indebolimento, a liberazione avvenuta, dei propri poteri di governo, non modificano il giudizio positivo sul l'efficacia del lavoro svolto, soprattutto da Pizzoni, nel condurre le trattative con gli angloamericani.
« Dovetti condurre — egli scrive — una lotta lunghissima per ottenere quanto volevo. Esposi per iscritto le nostre necessità, basando i miei calcoli sulle forze delle formazioni partigiane allora attive, e richiesi centosessanta milioni di lire al mese. Dopo lunghissima discussione la mia richiesta fu bocciata e questo principalmente dalla Commissi[...]
[...] meno evidenti, per portare a termine accordi organizzativi con altri movimenti di liberazione europei: ci riferiamo a quello sloveno (accordi con il professor Urban, Anton Vratusa, a Milano nei mesi da luglio a settembre del 1944) e a quello francese (incontri di Lione e dell 'Alta Savoia con la missione britannica e con l’ufficiale francese Guirche, il 1719 dicembre, nel viaggio di ritorno della missione al Sud). Ogni episodio della storia del C.L.N.A.I. ebbe fra i suoi protagonisti il presidente Pizzoni, figura interessante di apolitico, oltremodo attento al rispetto, da parte di tutti i rappresentanti politici, delle regole di vita interne del centro attivo della Resistenza italiana. La storia istituzionale del C.L.N.A.I., tuttavia, non è sufficiente a fornire con chiarezza ogni aspetto della personalità di Pizzoni, che senza dubbio della « Resistenza taciuta » fu uno dei personaggi di maggiore rilievo, soprattutto per ciò che riguarda le vicende, per alcuni tratti ancor oggi oscure, dei rapporti con gli angloamericani.
Pizzoni fu sostituito alla presidenza del C.L.N.A.I. da Rodolfo Morandi nell'aprile del 1945, alla vigilia dell’insurrezione. Nella seduta del 29 marzo il C.L.N.A.I. l’aveva incaricato di recarsi nel Sud per trattare e concludere con gli Alleati una nuova convenzione finanziaria,
al fine di perfezionare e chiarire alcuni aspetti degli accordi precedenti, riguardo soprattutto alla posizione del Comitato di Milano nella distribuzione degli stanziamenti. I tempi ormai stringevano. Pur in assenza di Pizzoni, ai membri del C.L.N.A.I. parve opportuno procedere per tempo alla nomina di un nuovo presidente, un politico, non tanto per sostituire « Longhi », quanto per giungere a una soluzione che riaffermasse la funzione del C.L.N. nella vita del paese.
O, come disse il rappresentante del P.d’A. nella seduta del 19 aprile, « per significare che il C.L.N.A.I [...] intendeva contribuire alla costituzione di un nuovo Stato italiano, in cui le masse siano chiamate a risolvere i problemi di interesse nazionale ».
Dopo la Liberazione, Pizzoni continuò la sua attività all’interno del C.L.N.A.I. fino al giugno 1945, ricoprendo la carica di presidente della Commissione finanziaria.
Dopo aver partecipato ai lavori della Costituente, ritornò all’attività bancaria, assumendo la presidenza del Credito italiano.
Nel 1946 fu insignito della medaglia della Libertà e, nel 1954, ricevette dal Comune di Milano la medaglia d’oro dei cittadini benemeriti quale presidente del Comitato lombardo della Croce Rossa italiana.
G.Gras.
Pizzorno, Amino
N. a Torino il 2.8.1909, m. a Roma il 23.4.1968; tecnico industriale. Membro del P.C.I. dal 1943, prese parte alla Guerra di liberazione ne[...]