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Il segmento testuale Amsterdam-Pleyel è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 10Entità Multimediali , di cui in selezione 5 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 446

Brano: [...]to Storico Resistenza, Cuneo; M. Michel, Les relations francoitaliennes

Juin 1940 septembre 1943, Relazione al Convegno internazionale di storia della seconda guerra mondiale, Parigi, 811 aprile 1969.

P.Bu.M.Ca.

Fronte popolare

Coalizione di tutte le forze democratiche di sinistra, realizzata per la prima volta in Francia (v.) nel

1934, allo scopo di impedire l'avanzata e la presa del potere da parte del fascismo.

Il movimento AmsterdamPleyel

Le forze della sinistra francese cominciarono con l’incontrarsi per condurre un'azione comune contro la minaccia di guerra. Il 27.5.1932 Henri Bar busse (v.) e Roma in Rolland lanciarono l’idea di un Congresso mondiale contro la guerra e, alla fine di agosto dello stesso anno, questo infatti si riunì ad Amsterdam con 2.200 delegati rappresentanti 29 nazioni.

La delegazione francese era composta da comunisti, da socialisti della S.F.I.O., da rappresentanti della Lega dei diritti dell'uomo (L.I.D.U.) e della Confederazione generale del lavoro [C.G.T.). I socialisti intervenuti ebbero poi [...]

[...]linari del loro partito che considerava tale congresso « più una manovra contro la socialdemocrazia che non un’iniziativa seria in favore della pace ».

Il secondo Congresso del movimento si riunì all’inizio del 1933, nella famosa sala da concerti Pleyel a

Parigi. I socialisti si ritrovarono, più numerosi che nella riunione precedente, a fianco dei comunisti, e ancora una volta furono biasimati dalla direzione del loro partito. Il movimento AmsterdamPleyel andò comunque sviluppandosi, costituendo un primo importante raggruppamento della sinistra.

Il Fronte comune

Il 5.4.1933 (pochi mesi dopo l’ascesa di Hitler al potere in Germania) il radicale Gaston Bergery, servendosi del suo giornale Nantes Républicain, lanciò l’idea di costituire un fronte comune contro la minaccia fascista in Francia. L’iniziativa ebbe pratica applicazione con la convocazione di un'assemblea costitutiva per il 26.5.1933 alla Mutualità di Parigi.

La riunione parigina del 26 maggio elesse un primo comitato unitario che risultò composto dal noto scienziato Paul Lan[...]

[...]utilizzazione della religione da parte del fascismo, contro l'avvelenamento della gioventù con l'educazione a tendenza fascista da parte delle scuole libere e dei patronati »).

3. Studio delle cause del fascismo, del suo sviluppo e dei suoi sistemi di conquista del potere (« Da questo studio trarremo gli insegnamenti pratici concernenti i metodi di lotta e i temi di propaganda »).

Poiché poteva sorgere una certa confusione tra il movimento AmsterdamPleyel (promosso dai comunisti) e il Fronte comune (nato dall’iniziativa radicale), Gaston Bergery precisò che tra i due movimenti non vi era identità, ma neppure divergenze di principio: vi era anzi una convergenza teorica, ma nello stesso tempo diversità di valutazione sulla tattica più opportuna da adottare per raggiungere lo scopo. «Noi pensiamo che l’iniziativa del Fronte comune, se effettivamente si vogliano raggruppare

nella lotta larghe frazioni di socialisti e di comunisti (e non solo campionari dei due partiti), e se si vogliano effettivamente influenzare le masse della piccola borghesi[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 220

Brano: [...]n dal 1914. Negli anni del primo dopoguerra aderì al Partito comunista francese e, fra le due guerre, fu tra gli intellettuali europei più attivi nella lotta per la pace. Promosse, con Henri Barbusse e altri, la Lega dei diritti dell'uomo (v., per la corrispondente associazione italiana, la voce L.I.D.U.) e lanciò l'idea di un Congresso mondiale contro la guerra, che si svolse ad Amsterdam

nell’agosto 1932. Da questo nacque il movimento detto AmsterdamPleyel che vanamente si batté, negli anni Trenta, per denunciare le aggressioni internazionali del fascismo e la preparazione bellica che sarebbe sfociata nella Seconda guerra mondiale.

Fra le opere letterarie di Rolland spicca il ciclo Jean Christophe (190412) in dieci volumi, nei quali l’autore sottopone a critica tutti gli aspetti più negativi della società borghese. Tra il 1914 e il 1918 tenne un Diario degli anni di guerra, atto di accusa contro le stragi in corso. Grande sostenitore della rivoluzione bolscevica e del regime sovietico, fece numerosi viaggi in Russia (era stato in corrisponde[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 432

Brano: [...]i, rimosso daH'incarico per le sue idee), il pastore canadese James Endicott, il decano di Canterbury Ewlett Johnson (v.) (nel quadro di un’ampia partecipazione ufficiale delle chiese cristiane non cattoliche), la socialista belga Isabelle Blu me, Pablo Picasso. Quest’ultimo disegnò, in due versioni, nel 1949 e nel 1952, la « colomba » assurta a simbolo dei partigiani della pace.

Propaganda e organizzazione

Rispetto al precedente Movimento AmsterdamPleyel contro il fascismo e la guerra (v. Fronte Popolare), che negli anni Trenta aveva avuto come animatori Henry Barbusse e Roma in R oli and, il Movimento per la pace de! secondo dopoguerra fu, per l’ampiezza e la continuità delle iniziative, un fenomeno del tutto nuovo nella storia. Le sue origini e caratteristiche vanno considerate sia nel ricordo ancor fresco delle sofferenze e delle devastazioni prodotte dall'ultima guerra, sia nella incombente minaccia rappresentata dalle armi atomiche, « sperimentate » dagli Stati Uniti con effetti sconvolgenti su Hiroshima (v.) e Nagasaki.

I partigiani [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 447

Brano: [...]democratiche conquistate dal popolo di Francia, di dare pane ai lavoratori, lavoro alla gioventù, e al mondo la grande pace umana ».

Risposero numerose organizzazioni, tra le quali il Partito comunista, il Partito socialista (S.F.I.O.), il Partito radicalsocialista, il Partito radicale « Camille Pelletan », la Giovane Repubblica, il Fronte sociale, la C.G.T., la C.G.T.U., il Comitato di vigilanza degli intellettuali antifascisti, il movimento AmsterdamPleyel, l’Associazione degli scrittori e degli artisti rivoluzionari, l’Associazione repubblicana degli ex combattenti. Il 14 luglio gli esponenti delle varie organizzazioni si riunirono al velòdromo Buffalo a MontRouge e vi tennero le «Assisi della pace e della libertà ». Nel pomeriggio ebbe luogo un'imponente sfilata popolare, dalla Bastiglia fino al bosco di Vincennes.

Dopo varie trattative e il superamento di non poche difficoltà, il programma del Rassemblement populaire fu messo a punto e pubbli

cato il 10.1.1936, come piattaforma unitaria in vista delle elezioni politiche indette per il [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 615

Brano: [...]
Il primo congresso del movimento fu tenuto ad Amsterdam, alla vigilia dell’aggressione fascista all’Etiopia (1935); numerose delegazioni italiane vi parteciparono, provenienti da ogni centro dell’emigrazione, e una giunse direttamente dall’Italia. Tra coloro che diedero il maggior contributo al successo di questa iniziativa va ricordato Giuseppe Di Vittorio. Col congresso di Amsterdam il Comitato mondiale assunse la denominazione di « Movimento AmsterdamPleyel contro la guerra e il fascismo », per collegare il momento della sua più grande espansione a quello della nascita.

I delegati italiani nella segreteria del Comitato mondiale furono, oltre a Di Vittorio e Guido Miglioli, a turno Giulio Cerreti, Vasco Jacoponi e Felice Platone.

G.Ce.

Comitato nazionale d’azione antifascista

Durante i primi anni della seconda guerra mondiale, nelle principali città italiane, ma soprattutto a Milano, si fecero più intensi i rapporti tra i due movimenti tradizionali della classe operaia: il socialista e il comunista, il primo espresso dal M.U.P. (Movim[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Amsterdam-Pleyel, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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