Brano: [...]ietà contadina e patriarcale era destinata a subire la propria sconfitta, insieme alle prerogative della minoranza etnica, .non diversamente da ciò che sarebbe accaduto per tutti i gruppi analoghi dell’arco alpino e altrove. Nasce così il concetto di minoranza etnica, negli anni in cui l’imperialistico svilupparsi degli Stati produce la politica di accentramento, di soffocamento di ogni istanza autonoma, non solo di natura culturale. L’interesse regionalista, fin dal sorgere del movimento, è il concretarsi politico di quell’« esprit montagnard », di quella libertàattaccamento alla terra, propria del valdostano; e l’idea regionalista, prodotto — nella sua prima versione ■— di un clero locale direttamente interessato alla salvaguardia di certi valori e di certe realtà valligiane, nonché di giovani di profonda fede cattolica tradizionalista, si lega quasi naturalmente alla ideologia federalista di Chanoux, di Federico Chabod, di Passerin d’Entrèves. L’apporto della « Jeune Vallèe d’Aoste » alla lotta antifascista è strettamente legato alla prospettiva politica, sempre più precisa, di dare alla valle un ordinamento autonomo, cantonale, tipico della realtà svizzera alla quale i valdostani deH'800 e dei primi decenni del 900 h[...]
[...]partiti italiani, aveva espresso già nel 1944 il risentimento valdostano per
10 scarso interesse del governo di Roma e degli Alleati per le rivendicazioni avanzate, affermando si dovesse condurre « azione autonomista palese, azione separatista nascosta ». E il rrtotto: « MaTtres chez nous » (Padroni in casa nostra) salutò il ritorno dalla montagna partigiana e dalla Svizzera degli antifascisti valdostani, e poi la costituzione di un movimento regionalista con la denominazione di « Union valdótaine ».
11 15.5.1945 una delegazione composta da Federico Chabod, Alessandro Passerin d’Entrèves, Ida Viglino e Carlo Bovard sottopose al C.L.N. regionale piemontese la traccia delle richieste di autonomia del movimento partigiano e della popolazione valdostana. Il 7 settembre di quello stesso anno, il decreto luogotenenziale sancì il diritto della valle aH’autonomia, consacrando il diritto linguistico alla comunità, il diritto alle denominazioni originali per le località e le persone. La concessione giuridica dell’autonomia regionale avvenne con lo « [...]