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Il segmento testuale I.S. è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 5Entità Multimediali , di cui in selezione 1 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 394

Brano: Savli, Giuseppe

ingiustamente accusato, con altri 12 innocenti, di aver teso nel novembre 1930 un’imboscata conclusasi con l’uccisione di un finanziere a Caprivisce (Gorizia), fu arrestato con i suoi compagni e deferito al Tribunale speciale. Il 23.2.1932 fu condannato a 20 anni di reclusione (e gli altri a pene ancor maggiori). Sette mesi dopo il processo, fu accertato e reso noto che il milite era stato in realtà ucciso per gelosia da un suo commilitone, confesso in punto di morte. Ciò non bastò alle autorità fasciste per autorizzare la revisione del processo.

Savoia, Luigi di

Luigi Amedeo di SavoiaAosta duca degli Abruzzi. N. a Madrid il 29.1. 1873, m. a Mogadiscio (Somalia) il

16.3.1933.

Terzogenito di Amedeo d’Aosta (figlio di Vittorio Emanuele II e della principessa Maria Vittoria Dal Pozzo della Cisterna), venne al mondo pochi giorni prima dell’abdicazione del padre al trono di Spagna. Dedicò tutta la sua vita alla carriera nella Regia Marina, a importanti viaggi di esplorazione e al tentativo di colonizzare una vasta regione in Somalia, imprese che lo renderanno famoso come “principe marinaro”, “principe esploratore”, “principe contadino”.

All’età di sei anni fu ammesso in Marina in qualità di mozzo, a dieci era allievo onorario deH’Accademia Navale di Livorno e nel 1889 compì un lungo viaggio fino al Brasile e al Pacifico. In quegli anni ebbe inizio anche la sua educazione alpinisti[...]

[...], a importanti viaggi di esplorazione e al tentativo di colonizzare una vasta regione in Somalia, imprese che lo renderanno famoso come “principe marinaro”, “principe esploratore”, “principe contadino”.

All’età di sei anni fu ammesso in Marina in qualità di mozzo, a dieci era allievo onorario deH’Accademia Navale di Livorno e nel 1889 compì un lungo viaggio fino al Brasile e al Pacifico. In quegli anni ebbe inizio anche la sua educazione alpinistica con le scalate del Gran Paradiso, del Monte Bianco e del Cervino. Nel 1894 partì per il suo primo periplo del mondo, nel corso del quale incontrò le comunità italiane di entrambe le Americhe.

Il “principe esploratore"

Ma soprattutto due imprese lo fecero conoscere al grande pubblico e negli ambienti scientifici: la scalata del Sant’Elia in Alaska, la cui vetta conquistò il 31.7.1897, e la spedizione polare artica che, il 25.4. 1900, superò il limite precedentemente raggiunto da Nansen. Compiuto tra il 1903 e il 1905 un secondo viaggio di circumnavigazione, nell’aprile del 1906 preparò una spedizione diretta a esplorare il mitico e ancora sconosciuto massiccio vulcanico africano del Ruvenzori (5.125 m s.l.m.); l’impresa avrebbe per

messo di stendere la prima carta topografica dell’intero sistema, documentandone la struttura e le caratteristiche. A questa spedizione si aggiunse, nel 1909, la conquista di quota 7.500 metri del Bride Peak sul Karakorum, nell’Asia centromeridionale.

Il “principe marinaro"

Continuavano nel frattempo i suoi avanzamenti di grado nella Marina: capitano di vascello, contrammiraglio e direttore dell’Arsenale marittimo di Venezia fino allo scoppio della guerra italoturca, nel settembre 1911 fu nominato ispettore delle siluranti e coilaborò all'occupazione delle coste libiche. Nel 1912 ricevette la nomina a viceammiraglio e il comando del Dipartimento marittimo della Spezia. Il 26.8.1914 gli venne affidato il comando supremo delle forze navali, incarico che gli rimase fino al febbraio 1917. Le carenze della flotta emerse nel corso della guerra mondiale e criticate dai Comandi alleati (ma probabilmente anche l'ostilità di Vittorio Emanuele III verso gli Aosta) furono le cause che costarono a Luigi di Savoia la rinuncia al comando.

Ancora poco dopo la sua morte, il re ne sottolineava tutti gli[...]

[...] dopo la sua morte, il re ne sottolineava tutti gli errori commessi In un colloquio col maresciallo Enrico Caviglia che, da parte sua, annotò che il duca degli Abruzzi « era un uomo di carattere forte, ma la sua intelligenza non era pari all'altezza del carattere ».

Lasciò la Marina per sempre e non ebbe un seguito la promozione ad ammiraglio conferitagli il 28.2.1918.

La colonizzazione della Somalia

L’ultimo periodo della sua vita coincise con il progetto di colonizzare un esteso territorio somalo tra l’Uebi Scebeli e il Giuba, con l'intento di fondarvi un'impresa agricola. Dopo una prima visita in Somalia nella primavera del 1919, nel novembre dell'anno successivo costituì la S.A.

I.S. (Società Agricola ItaloSomala) con capitale sottoscritto da banche e da privati. All’inizio del 1923 i lavori di bonifica erano a buon punto e fu edificato il Villaggio Duca degli Abruzzi.

I metodi certamente ispirati a liberalità del “principe contadino” in tema di riconoscimento della proprietà della terra ai contadini somali, anche se con molti limiti,

lo misero in contrasto con il governatore della Somalia (il quadrumviro Cesare Maria De Vecchi), con

trasto che comunque non impedì al duca degli Abruzzi di ricorrere alla manodopera coloniale coatta né di ricevere gli elogi del regime che ingigantiva il mito del “principe contadino”.

La mancanza di uno studio idrografico deH’Uebi Scebeli, che condizionava negativamente lo sviluppo della S.A.I.S., lo indusse a un viaggio di esplorazione dell’intero bacino fluviale, che portò a termine

il 6.2.1929 dopo una marcia di 1.400 chilometri e la raccolta di preziose informazioni scientifiche che gli varranno la nomina ad accademico d'Italia.

Alla fine del 1932 le sue condizioni di salute si aggravarono e la scelta di ritornare in Somalia, per morirvi pochi mesi dopo, alimentò la sua leggenda — non estranea al sentimento popolare — dilatata e manipolata dallo stesso Mussolini che lo commemorò al Senato.

In realtà, il filofascismo di Luigi di Savoia fu molto tiepido rispetto a quello de[...]

[...]e

il 6.2.1929 dopo una marcia di 1.400 chilometri e la raccolta di preziose informazioni scientifiche che gli varranno la nomina ad accademico d'Italia.

Alla fine del 1932 le sue condizioni di salute si aggravarono e la scelta di ritornare in Somalia, per morirvi pochi mesi dopo, alimentò la sua leggenda — non estranea al sentimento popolare — dilatata e manipolata dallo stesso Mussolini che lo commemorò al Senato.

In realtà, il filofascismo di Luigi di Savoia fu molto tiepido rispetto a quello degli altri Aosta e del l'ambiente di corte: non intrattenne mai rapporti molto stretti col mondo politico, al quale, per quanto è dato di sapere, guardava piuttosto con aristocratico distacco. Nella colonia, indubbiamente la sua opera lasciò un segno positivo: il solo, ha scritto Angelo Del Boca, « che uscirà indenne dalla guerra, dall'occupazione inglese, dal collasso del regime coloniale, [...] perché al di là del mito gonfiato e gestito dal regime, il ricordo di Luigi di Savoia resta legato alla sola azienda moderna e vitale che il colonialismo italiano sia riuscito a creare in Somalia ».

Bibliografia: T. Si Mani, Luigi di Savoia, Roma, 1929; Luigi di Savoia, L'esplorazione dell’UebiUebi Scebeli dalle sue sorgenti nell'Etiopia Meridionale alla Somalia Italiana (19281929), Milano, 1932; AA.VV., Il Duca degli Abruzzi, in “Nuova Antologia”, a. 68°, 1° aprile 1933, pp. 32146; Luigi di Savoia duca degli Abruzzi, a cura dell 'Ufficio Storico della Marina, Roma, 1934; E. Curi, Il principe esploratore, Rovereto, 1935; E. Fabietti, Vita eroica del Duca degli Abruzzi, Torino, 1950; C. Maino, La Somalia e l'opera del Duca degli Abruzzi, R[...]

[...]. 68°, 1° aprile 1933, pp. 32146; Luigi di Savoia duca degli Abruzzi, a cura dell 'Ufficio Storico della Marina, Roma, 1934; E. Curi, Il principe esploratore, Rovereto, 1935; E. Fabietti, Vita eroica del Duca degli Abruzzi, Torino, 1950; C. Maino, La Somalia e l'opera del Duca degli Abruzzi, Roma, 1959; A. Del Boca, Gli italiani in Africa Orientale, Voi. I, Dall'Unità alla marcia su Roma, RomaBari, 1976, pp. 84750, 8737; Ibidem, Voi. Il, La conquista dell’impero, RomaBari, 1979, pp. 826, 1334, 2146.

E.Tor.

Savoia, Mafalda di

N. a Roma il 19.11.1902, m. a Buchenwald (Germania) il 28.8.1944; principessa.

Secondogenita di Vittorio Emanuele

III (v.) e di Elena di Montenegro, è conosciuta come la “principessa martire” per la tragica fine cui andò incontro in Germania (v. Abeba).

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Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine I.S., nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---Amedeo di Savoia <---Angelo Del Boca <---Bibliografia <---Bride Peak sul Karakorum <---Elena di Montenegro <---Emanuele II <---Emanuele III <---Il Duca degli Abruzzi <---Italo-Somala <---Luigi di Savoia <---Maria Vittoria Dal Pozzo <---Monte Bianco <---Navale di Livorno <---Nuova Antologia <---Roma-Bari <---S.A. <---S.A.I.S. <---Savoia-Aosta <---Somalia Italiana <---Villaggio Duca degli Abruzzi <---Vittorio Emanuele <---Vittorio Emanuele II <---colonialismo <---fasciste <---filofascismo <---italiane <---italiani <---italiano <---nell'Etiopia



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