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Il segmento testuale G.N. è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 13Entità Multimediali , di cui in selezione 2 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 704

Brano: Stradella

damente organizzato cui fare riferimento.

Per la città, tuttavia, i mesi dell’inverno 1944 furono durissimi. Mentre i rastrellamenti mettevano a dura prova i partigiani e le popolazioni delle colline dell'Oltrepò, la reazione fascista conobbe in pianura un nuovo salto di qualità: dopo la “Bicci” (una formazione della G.N. R.) e la Brigata Nera, nei primi mesi del 1945 si insediò a Stradella un reparto della polizia politica tedesca (Sicherheits Abteilung). Strettamente dipendente dalle S.S., questa organizzazione, il cui nome divenne sinonimo di violenza ed efferatezza fra le popolazioni dell 'Oltrepò, era sorta all’inizio del 1944 al comando del colonnello Alfieri (v. Alfieri, Banda). Trasferita per poco tempo a Varzi (dove il comando era stato assunto dal famigerato colonnello Fiorentini), aveva preso successivamente possesso dell'albergo Savoia a Broni e il 22.11.1944 aveva occupato anche il castello di Cig[...]

[...]dipendente dalle S.S., questa organizzazione, il cui nome divenne sinonimo di violenza ed efferatezza fra le popolazioni dell 'Oltrepò, era sorta all’inizio del 1944 al comando del colonnello Alfieri (v. Alfieri, Banda). Trasferita per poco tempo a Varzi (dove il comando era stato assunto dal famigerato colonnello Fiorentini), aveva preso successivamente possesso dell'albergo Savoia a Broni e il 22.11.1944 aveva occupato anche il castello di Cigognola facendone una base operativa, centro di tortura e punto di partenza per azioni di rastrellamento verso l’alta collina. Dovendo ridurre il loro raggio d'azione, nel

1945 gli aguzzini si trasferirono a Stradella che era considerata meglio difendibile.

In questo clima l’organizzazione clandestina venne decimata dagli arresti: fu dapprima il turno di Francesco Gola e, poco tempo dopo, venne la volta di Agnelotti, Nicolini, Zavattarelli e altri. Antifascisti e collaboratori del C.L.N., ormai ricercati, furono costretti a lasciare Stradella. L’azione del fronte clandestino subì così una pesante battuta d'arresto.

Nonostante ciò, in quegli stessi mesi l’episodio di una rudimentale bomba posta all’ingresso dell 'Asilo, dove si era insediato il Comando della Brigata Nera, dimostrò che la Resistenza locale, seppure in difficoltà, era tutt’altro che fiaccata. L’effetto psicologico di questo attentato sulla popolazione e sui fascisti fu formidabile: anche se la bomba non scoppiò e molta era l’improv[...]

[...]to psicologico di questo attentato sulla popolazione e sui fascisti fu formidabile: anche se la bomba non scoppiò e molta era l’improvvisazione, si ebbe la prova che nel bel mezzo della più dura repressione c’era sempre qualcuno che osava portare l’attacco addirittura al quartier generale nazifascista.

I rastrellamenti seminarono ancora lutti, infamie e crudeltà inaudite, ma la controffensiva invernale fu per fascisti e nazisti il canto del cigno. Moralmente temprato dal durissimo inverno trascorso e forte delle esperienze accumulate nell’estate del

1944, fra il febbraio e il marzo del

1945 il movimento partigiano lanciò la sua riscossa. Il 14 febbraio diventò, per le colline dello Stradellino, una data storica: con la “battaglia delle Ceneri” si ebbe il primo grosso scontro in campo aperto vinto dai partigiani, le cui formazioni si rafforzarono e in breve tempo moltiplicarono gli effettivi.

Il 18.2.1945, quattro giorni dopo la “battaglia delle Ceneri”, Fusco e i suoi uomini furono protagonisti di una temeraria incursione a [...]

[...]à, intorno a loro c’era ormai terra bruciata. La riaffermata sicurezza del movimento partigiano fu la dimostrazione che il grande rastrellamento invernale non era riuscito nel suo intento. In marzo i partigiani riconquistarono le zone occupate nell’estate del 1944 e le estesero, dilagando verso la pia nura.

La Liberazione

Con l’elaborazione dei piani insurrezionali e con il coordinamento fra l’azione delle forze di pianura e quelle di montagna la tenace opera di preparazione giunse al termine.

II 10 aprile scattò la Direttiva n. 16: la fase finale della lotta era alle porte.

Nella notte fra il 25 e il 26 aprile

i “matteoftini” e i “giellisti” discesero le valli Versa e Scuropasso, puntando su Stradella e Broni. L’obiettivo comune con i “garibaldini”, che dalla media e alta valle Staffora si dirigevano su Voghera, Casteggio e Santa Giulietta, era quello di liberare velocemente la fascia urbana situata tra il Po e le colline per marciare poi alla volta di Pavia e di Milano. Nel pomeriggio del 25 aprile 120 uomini delle form[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 109

Brano: [...] della guerra su tutti i fronti d’Europa. Per iniziativa del giornale e in attesa della possibilità di riprendere il posto di combattimento in patria, venivano organizzate, nei campi, sottoscrizioni e raccolte di aiuti destinati ai partigiani combattenti in Italia.

Sulla testata figurava il motto: « Bastone tedesco, l’Italia non do

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L'Appello ». n. 14 del 20.10.1944

ma... » e, sulla prima pagina di ogni numero, campeggiava la direttiva: « L’insurrezione che noi vogliamo deve essere non di un partito,

o di una sola parte del fronte antifascista, ma di tutto il popolo, di tutta la nazione ».

Apuania

Denominazione assunta, negli ultimi anni del fascismo, dalla provincia di Massa Carrara (v.) nonché comune costituito con R.d.l. n. 1860 del 16.12.1938, mediante l’unificazione amministrativa dei tre preesistenti comuni di Massal Carrara e Montignoso. NeH’immediato dopoguerra (D.L. n. 48 dell’1.1.1946), il comune di Apuania fu soppresso; sono stati ripristinati i tre vecchi comuni e la pr[...]

[...]mero, campeggiava la direttiva: « L’insurrezione che noi vogliamo deve essere non di un partito,

o di una sola parte del fronte antifascista, ma di tutto il popolo, di tutta la nazione ».

Apuania

Denominazione assunta, negli ultimi anni del fascismo, dalla provincia di Massa Carrara (v.) nonché comune costituito con R.d.l. n. 1860 del 16.12.1938, mediante l’unificazione amministrativa dei tre preesistenti comuni di Massal Carrara e Montignoso. NeH’immediato dopoguerra (D.L. n. 48 dell’1.1.1946), il comune di Apuania fu soppresso; sono stati ripristinati i tre vecchi comuni e la provincia è tornata alla sua precedente denominazione. Durante la Guerra di liberazione nazionale la zona fu teatro di una intensa lotta partigiana e i suoi abitanti furono sottoposti a feroci rappresaglie da parte dei nazifascisti. Con D.L. del 14.6.1947 è stata concessa ad Apuania la medaglia d’oro della Resistenza.

Di antiche tradizioni socialiste e anarchiche, la provincia di Massa e Carrara aveva al suo attivo una tenace lotta antifascista, numer[...]

[...]anni Bernardi e Dante Isoppi per il Partito socialista, Romualdo Del Papa e Ugo Mazzucchelli per la Federazione anarchica. In seguito, alcuni componenti del comitato (Isoppi, Bernardi, Bondielli) furono arrestati e altri (Menconi e Del Papa) chiamati a dirigere il movimento partigiano in altre località. Si ebbe un periodo di relativa crisi, ma nella primavera del 1944 il C. L.N. venne ricostituito con la partecipazione di due rappresentanti per ogni partito: Romeo Landini e Giuseppe Mariani, comunisti; Alberto Bondielli e Fosco Rossi (sostituiti poi da Giuseppe Galleni e Guglielmo Nicosia), democristiani; Romualdo Del Papa e Renato Vitti, anarchici; Rolando Cei e Gino Benicini, socialisti; Gino Procuranti e Arturo Frediani, repubblicani; Lorenzo Maggi e Paolo Vannucci, per il Partito d’Azione. Sorsèro anche i due C.L.N. cittadini di Carrara e di

Massa: il primo composto da Carlo Andrei (comunista), Onofrio Lodovici (anarchico), Gino Pieruccini (repubblicano)* Pietro Lodovici (socialista), Roberto Mariani (azionista); il secondo da Am[...]

[...]Rolando Cei e Gino Benicini, socialisti; Gino Procuranti e Arturo Frediani, repubblicani; Lorenzo Maggi e Paolo Vannucci, per il Partito d’Azione. Sorsèro anche i due C.L.N. cittadini di Carrara e di

Massa: il primo composto da Carlo Andrei (comunista), Onofrio Lodovici (anarchico), Gino Pieruccini (repubblicano)* Pietro Lodovici (socialista), Roberto Mariani (azionista); il secondo da Amilcare Berti (repubblicano), Enzo Palla (socialista), Mignani (comunista), Uzzo (democristiano).

La lotta partigiana

Notevole sviluppo ebbe il movimento partigiano, e per i’ardimento degli abitanti e per il terreno montagnoso, particolarmente adatto alla guerriglia. Nell’estate del 1944 la Divisione « Lunense » (comandante Dante Isoppi; vicecomandante Pietro Bondielli; commissario Almo Bertolini; membri del Comando: Pietro Isoppi e Amerigo Piccini) comprendeva sotto un Comando unico la Brigata « Garfagnana », la 2a Brigata « Carrarese », la 3a Brigata « La Spezia », la 4a Brigata « Apuania », la Brigata « Muccini » di Sarzana; il Distaccamento « Patrioti Apuani » e la formazione « Valanga ».

Aspre battaglie furono combattute e numerose azioni compiute durante i 18 mesi della Guerra di liberazione. Tra le principali si ricordano: il combattimento del 9.9.1943 nei pressi di Carrara, dove la popolazione si unì a un battaglione di alpini nella lotta contro i tedeschi; il 17.3.1944, la cattura del presidio della Guardia nazionale repubblicana al Passo del Cerreto (Fivizzano) ; il colpo di mano[...]

[...]attaglie furono combattute e numerose azioni compiute durante i 18 mesi della Guerra di liberazione. Tra le principali si ricordano: il combattimento del 9.9.1943 nei pressi di Carrara, dove la popolazione si unì a un battaglione di alpini nella lotta contro i tedeschi; il 17.3.1944, la cattura del presidio della Guardia nazionale repubblicana al Passo del Cerreto (Fivizzano) ; il colpo di mano dell’1.6.1944 a Forte Bastione, ove 40 militi della G.N. R. furono tratti prigionieri; la mani? festazione delle donne di Carrara, che il 7 giugno impedirono la distruzione della città ordinata dai tedeschi; l’attacco partigiano del

15 luglio alla caserma delle Brigate nere di Carrara; lo scontro di Canevara e Forno (due frazioni del comune di Massa) nel quale furono inflitte dure perdite ai nazisti e cadde il comandante Marcello Garosi (Tito); l’assalto dell’1 agosto alle carceri di Massa; il combattimento del 17 agosto a Bardine di San Terenzio (v.) ; l’azione del 7 settembre al ponte di Vara; il colpo di mano del 24 settembre al Torrione di Carrara; l’occupazione, il 14 ottobre, della polveriera di Mirteto (Massa); l’azione del 1[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine G.N., nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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