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Il segmento testuale Ah è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 27Analitici , di cui in selezione 2 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Analitici)


da Saverio Montalto, Memoriale dal carcere in KBD-Periodici: Nuovi Argomenti 1953 - 7 - 1 - numero 3

Brano: [...]maginazione, dato che ancora neanche lo conoscevo, aveva soggiogato anche me!

All’indomani mattina mentre scendevo verso N... mi vedo avvicinare a metà strada da un giovanotto, il quale, tenendo la testa bassa ed un comportamento più da maffioso che da persona perbene, mi disse : « Io sono il fidanzato di vostra sorella! ».

Io intesi che il solito fremito di paura , mi agghiacciò, ma mi dominai con un grande sforzo di volontà e risposi : « Ah sì ? E che cosa volete? ».

« Voglio chiedervi la sua mano! ».

«A me? Prima di me c’è mio padre! Io non conto! ».

«No! So che voi contate tutto!».

«Ma vi sembra regolare chiedermi voi la mano direttamente, così in mezzo alla strada? Anzitutto voi siete figlio di famiglia senza128

SAVERIO MONTALTO

nessuna posizione e quindi non potete sostenere il peso di una nuova famiglia, e, poi, c’è anche che i vostri genitori non acconsentono che voi vi sposiate! Fate venire i vostri genitori e poi si vedrà! ».

« I miei genitori per ora non possono venire! Ma non importa! Voi intanto [...]

[...]arla a buttare in un pozzo vicino. Ma ancora la stessa paura non mi lasciava buttare neanche l’arma nel pozzo. Quando dopo diversi giorni uscii fuori perché non potevo fare più a meno, camminando per la via tenevo la testa bassa, giacché avevo la sensazione che la gente, già a parte dei fatti miei, mi sorridesse sardonicamente in faccia. Anzi, tutte le persone che mi passavano vicino, avevo l’impressione che mormorassero sordamente: «Vile, vile! Ah, ah! Che campi a fare ormai? Sì, sì; non solo vile, ma anche becco! Ah, ah! ». E ci volle molto tempo perché mi persuadessi in qualche modo che poi, in fondo, la gente si preoccupava dei casi miei tanto e non quanto. Mi rammento che in questo periodo un giorno incontrandomi col mio collega Giovanni Mollica, mi disse: «Ho saputo che Giacomello è fidanzato con tua sorella. Stai attento che dopo che le mangia quello che ha, la piglia a bastonate e la caccia via ». Io finsi di non capire e così passò anche questa. Superata la vera crisi decisi, in via d’accomodamento provvisorio, di abbandonare mia sorella al suo destino e pregai anche mio padre e le altre mie sorelle d[...]

[...] altri e dice che sua madre ha sempre ragione! ».MEMORIALE DAL CARCERE

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«Ma è possibile^che non capiscono che se non fosse stato per te e per me a quest’ora andrebbero a chiedere l’elemosina di porta in porta? ». '

«Loro non capiscono niente. Mio marito ha detto che se non mi avesse sposata lui, non mi avrebbe sposata più nessuno e che perciò quello che hai fatto fino ad ora è niente e che devi dargli ancora le cinquemila lire».

«Ah sì? Allora digli che facciamo i conti di tutto quello che ho sborsato fino ad ora, togliamo le cinquemila ed anche il valore della casa di M... che resta per me e la differenza me la restituisca. Fino ad ora credo che ho speso oltre le ventimila a dir poco».

«Queste dice che non contano».

« Io adesso lo voglio chiamare e parlargli ».

« No, no; per carità; sarà peggio! Per ora fai in conto che non sai niente. In seguito si vedrà».

«Lo so quello che vogliono! Ma è possibile che dopo che mi sono sacrificato fino a questo punto, vogliono anche che sposi la loro figlia? E poi, con simi[...]

[...]are tutto. Desidero infine che dopo sposati nessuno deve venire in casa mia a rompermi il capo, perché ora basta; e, certo, non devono pretendere più nulla da me, comprese le trecento lire al mese che vi ho date fino adesso, perché ormai col negozio che è a buon punto e col fratello Lorenzo che sta all’Africa potete vivere, facendo un po’ di economia, s’intende, abbastanza bene».

« Certo, ormai, queste cose le devono capire anche loro ».

« Ah! Dimenticavo di dirti che la cosa essenziale è che sua madre non dovrà comparire mai in casa mia e neanche in chiesa la sera del matrimonio. E su ciò non transigo in modo assoluto! ».

«E se non accettano?».

« Allora il matrimonio non si fa ».

« E se Giacomo mi domanda perché non sposi la grande? ».

« Gli dirai che non sposo la grande perché non mi va il suo carattere e che non sposo Elena per la stessa ragione. Del resto potrei sposare tutto al più una donna con trenta o quaranta mila lire di dote. Sarebbero tante e tali, le pretese che sto certo che non basterebbero neanche per m[...]

[...] a questo stato e che può andare anche senza di me, non vogliono che ci vada più compreso il mio marito. Hanno invidia perché la gente quando viene cerca sempre di me e vuole comprare con me. L’altra volta la madre si mise a ballare ed a fare le mosse che fanno quelle che tu sai, senza spiegare, dicendo: «Vuole fare la bambolina di negozio! Vuole fare la donna bella! Vuole fare la donna elegante! Vuole fare la donna aristocratica ed ammanierata! Ah bagasciona vecchia! Mettetevi a fare il bucato ed a lavare piatti. Ti riesce, che hai trovato a noi, per farti il servo?! ». Son cose, ti assicuro, che tagliano il core dei santi! Ma io voglio fare tutto. Ma come posso fare se con loro non si può stare e solo posso trovare un momento di pace quando sono nel negozio? Ma io ormai li lascio liberi tutti, compreso mio marito! ».

«Va bene! Adesso manderò a chiamare tuo marito!». Mi alzai ed uscii.

Mentre ritornavo a casa mi sentivo avvilito e pensavo : « Ma perché, perché tanta malvagità sulla terra? Che cosa ha fatto per essere trattata cos[...]

[...] suocera nutrì la speranza che il Papalia avesse sposata qualcuna delle sue figlie ed allora lo accolse sempre a braccia aperte; ma quando poi seppe che il Papalia si era fidanzato già gli fece capire chiaramente che lei non aveva più alcun piacere che lui andasse a trovarla. Il Papalia capì subito e non ci andò più. Anche il Papalia, se volesse, potrebbe dire tante cose sulla disgraziata vita di mia sorella oltre a coloro che ho indicato di già aH’Ill.mo Signor Giudice Istruttore.

Vengo ora ai casi che più da vicino interessano me e mia moglie. Sento che mentre mi avvicino a quest’ultima epoca mi assalgono iMEMORIALE DAL CARCERE

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brividi fin dentro al midollo delle ossa; ma spero di farmi forza e coraggio e di poter raccontare.

La vigilia di Natale mia moglie pretendeva insieme al fratello Lorenzo, sceso a bella posta, che io fossi andato insième a loro a C... per passare il Natale colla madre. Io dissi allora a mia moglie che ero pronto ad andarci ma che però doveva venire con noi anche mia sorella Anna. Mia moglie e s[...]

[...]risposi:

« Io non so di lettera, ma ammesso che sapessi, son cose che riguardano esclusivamente la mia onorabilità e non voi! ».

«No, son cose che riguardano me! E vi dico, ancora una volta che me la dovete dare immediatamente! » e fece Tatto di alzarsi per aggredirmi. Io rimasi calmo e continuai: «Non credo che mi costringerete a buttarmi dal balcone oppure scapparmene di casa come mi trovo ed andare gridando per le vie del paese? ».

« Ah, ah! Non credevo mai che foste arrivato ad uno stato tale di vigliaccheria! Si vede allora che non solo siete vigliacco, ma anche mascalzone, perché debbo credere ora che la lettera l’avete inventata voi! Ma io so ben donde proviene la lettera, e perché non la volete consegnare, perché stamattina appena arrivato, non volendo, la piccola Giuseppa mi ha dichiarato che tempo fa, durante la mia assenza, una sera venne dalla mamma mia sorella Aurora col bambino e con Antonio e mangiarono insieme tante cose belle ».

L’Aurora era sgravata dopo mia sorella, però mia sorella non conosceva il suo bambin[...]

[...]». Poi entrò da mia moglie dicendo: «Alzati e cammina!». Mia moglie si mise a piangere, fece per vestirsi, ma poi si coricò di nuovo, continuando a piangere. Mio cognato per consolarla le disse che lui era sicuro che lei non aveva fatto niente e che seppure l’avesse fatto di non avere paura che c’erano quattro fratelli a suo lato per difenderla e così uscì.

Rimasto solo lo strano individuo incominciò a ridere sarcasticamente nella mia testa: «Ah, ah! Ti dissi di star zitto? Adesso te laMEMORIALE DAL CARCERE

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sbrighi tu! Cornuto e bastonato! E non solo bastonato ma per quanto vogliono addossare la colpa a te ed a tua sorella! ». Mi fece ricordare anche che qualche giorno prima la suocera era andata in casa di mia sorella per bastonarla e che con mio cognato Giacomo c’era poco da scherzare, giacché, pur essendo ancora ragazzo, una volta l’onorevole Barca aveva dovuto, per non farsi strappare un documento dalle mani, metterlo alla porta colla pistola in pugno. A questo punto lo strano individuo mi lasciò ed al suo posto si sostitu[...]



da Alberto Moravia, La ciociara in KBD-Periodici: Nuovi Argomenti 1955 - 11 - 1 - numero 17

Brano: LA CIOCIARA (*)
Ah, i bei tempi di quando andai sposa e lasciai Vallecorsa per venire a Roma. La sapete la canzone:
Quando la ciociara si marita
a chi tocca lo spago e a chi la ciocia.
Ma io diedi tutto a mio marito, spago e ciocia, perché era mio marito e anche perché mi portava a Roma ed ero contenta di andarci e non sapevo che proprio a Roma mi aspettava la disgrazia. Avevo la faccia tonda, gli occhi neri, grandi e fissi, i capelli neri che mi crescevano fin quasi sugli occhi, stretti in due trecce1tte fitte simili a corde. Avevo la bocca rossa come il corallo e qua do ridevo mostravo due file di denti bi[...]

[...]utta e fiori nel fondo. Mio marito scendeva la mattina presto al negozio e io facevo le pulizie. Strofinavo, spazzolavo, lucidavo, spolveravo, pulivo ogni angolo, ogni oggetto : dopo le pulizie la casa era proprio uno specchio e dalle finestre che ci avevano le tendine bianche veniva una luce tranquilla e dolce e io guardavo le stanze e vedendole così ordinate pulite e lucide, con tutta la roba al suo posto, mi veniva non so che gioia nel cuore. Ah, com'è bello avere la casa propria, che nessuno c'entra e nessuno la conosce, e si passerebbe la vita a pulirla e ordinarla. Finite le pulizie, mi vestivo, mi pettinavo con cura, prendevo la sporta e andavo al mercato per fare la spesa. Il mercato era li a pochi passi da casa, e io giravo tra le bancarelle, per piú di un'ora, non tanto per comprare, perché gran parte della roba ce l'avevamo al negozio, ma per guardare. Giravo tra le bancarelle e guardavo tutto, la frutta, le verdure, la carne, il pesce, le uova : me ne intendevo e mi piaceva calcolare i prezzi e i guadagni, valutare la qualit[...]

[...] mise a ridere e molti mi gridarono: « burina », proprio come mio marito e uno mi disse: « A Sgurgola, i giornali non li leggete? ». Risposi, invi perita: «Sono di Vallecorsa e non di Sgurgola... e poi a te non ti conosco e non ti parlo ». Ma quelli continuavano a ridere e anche il tedesco quasi quasi sorrideva. E intanto le uova le tiravano giù nelle cassette aperte, tutte bianche e belle, e le portavano dentro il magazzino. Io allora gridai: « Ah frocio, le uova vogliamo, hai capito... vogliamo le uova ». Dalla folla usci un vigile e mi ingiunse: « su, vattene che sarà meglio ». Io gli risposi: « Hai mangiato tu?... io no ». Lui allora mi diede uno schiaffo e con uno spintone mi ricacciò in mezzo alla folla. Io l'avrei ammazzato, parola, e mi dibattevo dicendogli tutto quello che pensavo; ma intorno mi spingevano affinché mi allontanassi e alla fine dovetti andarmene e nel parapiglia ci persi anche il fazzoletto.
Io andai a casa e dissi a Rosetta : « Qui se non ce ne andiamo in tempo, finiremo per morire di fame ». Allora lei scoppiò[...]

[...]a quel fatto di Giovanni e a come lui mi aveva dato quella manata sul sedere, mi sentivo anch'io sgangherata come; la vita, e ormai capace di fare qualsiasi cosa, anche rubare, anche ammazzare, perché avevo perduto il rispetto di me stessa e non ero più quella di prima.
58 ALBERTO MORAVIA
Mi consolavo pensando a Rosetta che era un fiore e che almeno lei ci aveva sua madre a proteggerla. Lei almeno sarebbe stata quello che ormai io non ero più. Ah davvero la vita è fatta di abitudini e anche l'onestà è un'abitudine; e una volta che si cambiano le abitudini, la vita diventa un inferno e noialtri tanti diavoli scatenati senza più il rispetto di noi stessi e degli altri.
Rosetta, poi, era anche preoccupata per il suo gatto, un bel soriano che lei aveva trovato per strada, ancora piccolino e se l'era tirato su a mollichelle e la notte dormiva con lei e di giorno la seguiva da una stanza all'altra come un cagnolino. Le dissi di affidarlo alla portiera dello stabile accanto e lei disse che l'avrebbe fatto. Adesso sedeva in camera sua, ai p[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Ah, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---Così <---Del resto <---Dico <---Dio <---Diritto <---La sera <---Passò <---Però <---Va bene <---Voglio <---siano <---Adesso <---Alberto Carocci Iscrizione <---Allontanatosi <---Alpi <---Andiamo <---Angela Chiaravalle <---Angelo Chiarenza <---Angelo Saba <---Angelo Spurio <---Anguria <---Antonio Spataro <---Appena <---Arciprete <---Armando Romeo <---Armoni <---Arturo Calabrese <---Audino <---Audino Pasquale <---Avete <---Basta <---Bice <---Bologna <---Bruno Zito <---Calmati <---Capirai <---Capodanno <---Castagna <---Catuzzella <---Certo <---Comando di Zona Territoriale <---Come <---De Vincenzo <---Di Mussolini <---Divina Sapienza <---Don Cesare <---Don Cesare Armoni <---Donna Maria <---Entrò <---Era Giovanni <---Fedone <---Feudo <---Figlia <---Filippo Giusti <---Fiori <---Francesco Polichemi <---Francia <---Fuori <---Gennaro Grandi <---Giacomello <---Giacomo Armoni <---Giacomo Tavella <---Giorgio Cordopatre <---Giovanni Mollica <---Giudice Istruttore <---Giulio Armoni <---Giulio Castagna <---Giulio Sacerdote <---Giuoca <---Giurami <---Giuseppe Larussa <---Giuseppe Levantino <---Giuseppe Panetta <---Giustizia <---Già <---Gli <---Gli Armoni <---Grazia Marina <---Grazietta Mo <---Guarda <---Hai <---Iginio Milano <---Ijanno <---Innamoratosi <---Itri <---Iugoslavia <---La Giustizia <---La Iva <---La notte <---Lascio <--- <---Ma a Rosetta <---Ma mi <---Macché <---Marano <---Marano Luigi <---Marcia Reale <---Me Phan <---Mettetela <---Miche Pannunzio <---Michele Pannunzio <---Mico Spezzano <---Ministero <---Molta <---Muratore <---Mussolini <---Noi <---Non voglio <--- <---Oltre <---Pacqtia <---Panetta <---Panr <---Pantaleone Nicodemo <---Paolo Canale <---Papalia <---Papalia Francesco <---Parco <---Partito Giovanni <---Patrizio Antonio <---Peggio <---Pelemosina <---Perchè <---Perché <---Però Giacomo <---Petacci <---Piazza <---Piazza Colonna <---Piazza Venezia <---Pierino Lombardia <---Pietro Sorrentino <---Più <---Podestà <---Portogallo <---Prega Iddio <---Pregar <---Quale <---Queste dice che non contano <---Qui <---Ritornato <---Saverio Attila <---Saverio Montalto <---Senti <---Sermoneta <---Sgurgola <---Signor Giudice <---Signore <---Sorrento <---Spataro <---Spezzano <---Sposatela <---Sti <---Storia <---Sulla <---Sutri <---Tevere <---Tevere a Ponte Garibaldi <---Tho <---Tiberio Spada <---Tornano <---Torre di Nerone <---Trappoco <---Tua <---Vallecorsa <---Vesuvio <---Via Nazionale <---Vincenzino Sofia <---Zona Territoriale di Palermo <---affarista <---autista <---cambiano <---camionista <---cinismo <---dell'Intendenza <---eroismo <---esisti <---facciano <---fascisti <---grossista <---imbrogliano <---incominciano <---italiani <---lasciano <---lista <---mangiano <---motociclisti <---nervosismo <---oculista <---odiano <---paracadutisti <---parmigiano <---pigliano <---professionista <---sappiano <---soriano <---stiano <---tagliano <---viaggiano <---vogliano <---È Tunica



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