Area del titolo e responsabilità| Titolo | Ammaestramenti dell'Antico Egitto - E.S., {Ammaestramenti dell'Antico Egitto [genere] / testi sapienzali, in cui figura sempre il nome dell'autore, reale o fittizio, in quest'ultimo caso scelto tra i personaggi più autorevoli del passato. Si compongono per lo più in una silloge di consigli, raccomandazioni, suggerimenti, sentenze che un personaggio più autorevole impartisce al diretto successore, giovane funzionario, o proprio familiare. [ndrk: le datazioni dei regni e delle dinastie non corrispondono con quelle prevalenti oggi, al momento di stesura di questo catalogo. Inoltre si consideri che in generale, le traduzioni dei geroglifici, assumono più spesso che da origini fonetiche, significazioni divergenti negli immaginari più disparati, ed anche le traduzioni classiche, ad esempio quella della stele di Rosetta, vanno considerate nella distorsione del significato della fase proto fonetica del demotico, e nel loro contesto soggettivo di influenza mediterranea]}{[primo testo dell'Antico Egitto con "Ammaestramenti", su Papiro ieratico Prisse] / attribuito a un visir, tale Kagèmnj, contemporaneo di Ahjînàj (ultimo re della terza dinastia, 2797-2773 a.C) e di Senfore (primo re della quarta dinastia, 2773-2749), giunto integro il solo tratto finale, nel quale vi sono osservazioni intorno al modo di stare a mensa, in compagnia di ingordi e di ebri}{[secondo testo dell'Antico Egitto con "Ammaestramenti", su Papiro ieratico Prisse] / attribuito a tale Ptahhòtpe, probabilmente visir del tempo di Setkerîe Azôze (penultimo re della quinta dinastia, 2614-2586 a.C.), nel cui preambolo l'autore chiede licenza ai superiori per assumere un coadiutore o sostituto («bastone del vecchio») cui trasmettere le parole di chi ha ascoltato gli dei perpetuando la tradizione}{Storia dell'oasiano / testo dal contenuto moraleggiante, considerabile fra gli "Ammaestramenti", attribuibile al Medio Regno (dinastie IX-XIV, 2336-1753 a.C.)}{Dialogo dell'amareggiato dalla vita con l'anima sua / testo dal contenuto filosofico-pessimistico, considerabile fra gli "Ammaestramenti", attribuibile al Medio Regno (dinastie IX-XIV, 2336-1753 a.C.)}{Ammaestramenti / tramandati dai papiri Sallier II e Anastasi VII, e parzialmente da alcuni ostraca, che presentano tale Dauf, figlio di un Agtoj, impartire a suo figlio il giorno in cui lo accompagnò alla scuola degli scribi, tra i figli dei Grandi del paese, tema che ricorrerà in numerose scritture scolastiche del Nuovo Regno (dalla dinastia XVI, 1644 a.C. in poi)}{Ammaestramenti / testo su papiro ieratico della dinastia XVIII, del tempo di Thutmòse (1490-1436 a.C.), attribuito a un re della dinastia eracleopolitana, vissuto contemporaneo dei re tebani della XI dinastia (2223-2082 a.C.), presenta il suo insegnamento al figlio, re Merikerîe, una silloge di acuti suggerimenti politici e di norme riguardanti il governo dell'Egitto del sud e del nord, di esortazioni a perseguitare tutti i capi di partiti, a riconoscere meriti nei suoi sudditi non secondo l'origine ma nell'agire del singolo individuo}{Ammaestramenti / testi desunti da copie superstiti su papiro, e parzialmente su ostraca, risalenti alla dinastia XIX, attribuiti a Amenemḥê'e I (uno dei più grandi re della dinastia XII, 2081-2062 a.C.), dedicati al figlio Zenwòsre I, dal tono altamente scettico come esemplificabile dal preambolo «Diffida dei tuoi dipendenti, non ammetterli nella tua confidenza, diffida del fratello, non riconoscere amici, non crearti confidenti»}{Ammaestramenti / testo scolpito su stele commissionata da un grande funzionario Shetepjbrîe (vissuto ai tempi di Amenemḥê'e III), oggi conservata nel Museo del Cairo, in cui si dichiara la fedeltà al sovrano}{Ammaestramenti / testo databile al Nuovo Regno (dinastie XVI-XXV, 1644-664 a.C.), tramandato da papiro ieratico delle dinastie XXI-XXII, attribuito a tale Enej nell'insegnamento al figlio Henzhòtpe, con norme e consigli di morale spicciola quotidiana, compreso l'evitare la birra e le donne che, durante l'assenza del proprio marito ripetano ogni giorno «io sono bella», affermando che ciò «è un peccato degno di morte»}{Ammaestramenti / testi databili all'incirca alle dinastie XXI-XXII, su papiro ieratico conservato al Museo Britannico e per qualche tratto su una tavoletta lignea del Regio Museo di Antichità di Torino, con insegnamento, «magazzino della vita», che tale Amenemòpe stese per il figlio Haremmahròw, con tematiche nuove, riprovazione per chi deride i deformi, premio divino per chi allieta gli umili. Studi recenti hanno accertato la dipendenza dei cosiddetti "Proverbi" attribuiti a Salomone dagli "Ammaestramenti"}{Ammaestramenti / testo in demotico sul Papiro Insinger} |
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