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tipologia: Analitici; Id: 1544041


Area del titolo e responsabilità
Tipologia Periodico
Titolo g. p. t., «Tanti saluti autonomi» da Parigi all'americano Stark [sopratitolo: Con cartoline firmate da Bignami, Bifo e Guattari]
Responsabilità
g. p. t.+++
  • Testa, Gian Pietro
  autore+++    
Area della trascrizione e della traduzione metatestuale
Trascrizioni
Trascrizione Non markup - manuale o riveduta:
Dalla nostra redazione
MILANO - L'inchiesta su autonomia organizzata di Toni Negri a Padova si sta allargando ad altre città italiane: la costatazione corrisponde probabilmente a una necessità investigativa dei magistrati veneti che si impone in base a diversi elementi precisi: i collegamenti organizzati tra Padova, Bologna e Roma, tra Padova e Genova per non parlare dei collegamenti internazionali. A quest'ultimo proposito, un episodio passato un po' sotto silenzio torna di attualità. Si tratta di due cartoline, datate Parigi, che legano direttamente, a doppio filo, l'organizzazione di Autonomia con un ormai noto personaggio che il giudice istruttore bolognese Floridia ha ufficialmente individuato (e per questo scarcerato) come agente della CIA. Il personaggio è l'americano Ronald Stark, fuggito due settimane fa da Firenze.
Le due cartoline sono agli atti dell'inchiesta fiorentina su Stark: la prima porta la data del 6 dicembre 1977 ed è firmata da tre notissimi «autonomi», i bolognesi Maurice Bignami e Francesco Berardi, detto «Bifo», e da Felix Guattari, il «nuovo filosofo» francese, che si batte per una medicina alternativa ma lavora in una clinica dove i malati vengono sottoposti a elettroshoc. La seconda è datata 16 gennaio 1978 ed è firmata ancora da Maurice (Bignami). Il destinatario è sempre lo stesso: Ronald Stark, allora in carcere.
Vale la pena di ricordare chi è Bignami. II giovane autonomo bolognese fu arrestato il 21 marzo 1977 nell'appartamento di Negri, in via Boccaccio a Milano. Addosso aveva un loden verde, che non indossava la sera prima quand'era arrivato e in tasca del quale c'erano alcune carte d'identità rubate a Portici (Napoli), cosi com'erano state rubate a Portici le carte d'identità trovate in possesso dei nappisti Antonio Lo Muscio e Nicola Abatangelo, nel «covo» di via Negroli, sempre a Milano, residenza di Alunni, amico della «guerrigliera» Barbara Azzaroni.
Un ben strano groviglio di personaggi: uno legato all'altro, tutti, come pare provato, legati a Ronald Stark, che, per conto suo, era in contatto con Curcio, ma anche con la mafia siciliana. E, ricordiamolo, con numerosi diplomatici americani, stando a quanto ha scritto l'11 aprile il giudice Floridia nell'ordinanza di scarcerazione: «Molte circostanze consentono di ipotizzare che lo Stark, addetto dal 1960 in avanti ai servizi segreti americani, si sia introdotto...».
Lo Stark, d'altra parte, oltre che agente CIA (anche se ora pare che appartenga, più precisamente, alla DIA: Defense Intelligence Agency, cioè il servizio segreto militare USA) era anche in contatto con i servizi segreti italiani, attraverso il capitano Gustavo Pignero (quello dell'operazione padre Girotto, alias «frate mitra»), uno dei principali collaboratori del generale Dalla Chiesa. E, a questo punto, sarà utile riportare un brano di una lettera dello stesso Stark alla vice console USA di Firenze, Wendy Hansen: «Il solo passo importante che occorre (passaggio a un regime militare, n.d.r.) è ancora lontano».
Andiamo avanti. Pare che, pochi giorni prima di sparire da Firenze, Ronald Stark abbia chiesto al giudice Floridia il permesso di soggiornare a Vicenza (base NATO), permesso che gli viene negato. Poi la scomparsa, alla vigilia dell'operazione dei carabinieri a Genova, con la cattura di Gianfranco Faina, sospettato d'essere organizzatore di «azione rivoluzionaria», alla quale, secondo le accuse del PM Nunziata di Bologna, lo stesso Stark apparterrebbe.
I collegamenti sono inquietanti davvero: Padova, Bologna, Parigi, grande centro raccoglitore di «autonomi» e di fascisti legati ai servizi segreti «deviati» italiani: come Giannettini, a proposito del quale, in una famosa intervista al «Mondo», l'on. Andreotti disse nel '72: «Sono tuttora convinto che una centrale fondamentale che dirige le attività e i sequestri politici per finanziare i piani d'eversione e che coordina lo sviluppo terroristico su scala anche europea, si trova a Parigi».
 


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in: Catalogo KBD Periodici; Id: 12335+++
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Area unica
Testata/Serie/Edizione l'Unità | Nuova Serie(PCI) | Nazionale
Riferimento ISBD l'Unità : quotidiano degli operai e dei contadini. - A. 1, n. 1 (12 feb. 1924)-28 lug. 2000n. s.!, a. 78, n. 1 (28 mar 2001)-. - Milano : s. n., 1924!-. - Ill. ; 59 cm (( Il complemento del titolo varia in: organo del Partito Comunista d'Italia dal 12 agosto 1924. Nel periodo clandestino con periodicità settimanale ed irregolare al precedente complemento si aggiungono altri alternati tra cui: Giornale dei lavoratori italiani, nel 1942 Organo centrale del Partito Comunista d'Italia, dal luglio 1943 Organ... {L'Unità [quotidiano, 1924-]}+++
Data pubblicazione Anno: 1979 Mese: 5 Giorno: 27
Numero 0
Titolo KBD-Periodici: l'Unità - Nuova serie - Edizione nazionale 1979 - - maggio - 27


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