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tipologia: Analitici; Id: 1472872


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Tipologia da controllare
Titolo Condizioni di armistizio
Rubrica od altra struttura ricorsiva
Politica italiana [Rinascita - mensile]+++  
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Trascrizione Non markup - automatica:
Politica italiana
Condizioni di armistizio
Si è parlato sulla stampa della eventualità d' una pubblicazione delle clausole di armistizio che defz, niscono, nel momento presente, lo statuto del nostro paese nei rapporti con le Nazioni alleate. Si è detto che il governo italiano, par senza averla solleci, tata, si è. dichiarato non contrario a questa pub, blicazione; e la cosa ha vivamente commosso la opinione pubblica, tanto più che alcuni fatti veri. ficatisi dopo la formazione del governo presieduto dall' onorevole Bonomi erano venuti poco prima, in modo molto brusco, a metter fine a molte eu. forie, richiamando tutti a un'esatta nozione della realtà. La realtà è che l'Italia e un paese sconfitto ;
e duramente sconfitto. Essa è stata sconfitta in una guerra ehe le sue classi dirigenti avevano scatenato a scopo di ,brigantaggio internazionale, associandosi nel modo più stretto ai barbari nazionalsocialisti e assumendosi, quindi, la corresponsabilità di tutti i loro delitti. Essa è stata sconfitta dopo che i suoi governanti si erano, inoltre, assunta la respoizsa-bilità diretta di alcune delle forme più atroci di guerra contro le popolazioni civili inermi, e ave. vana compiuto degli atti di vilissima aggressione contro popoli pacifici, liberi e civili, — come quelli della Francia, della Grecia, della Jugoslavia, della Unione sovietica.
Noi ci sentiamo stringere il cuore, come italiani
e come uomini, al vedere le nostre città e i poveri nostri villaggi distrutti. A'la chi potrà impedire al cittadino di altri paesi di ricordarci i telegrammi pubblici coi quali il capo del governo fascista ri, vendicava all'aviazione italiana l'c onore , di par, tecipare alla impresa r eroica s della distruzione di Londra ; o di additarci i quartieri di Madrid
e di Barcellona e di Valenza rasi al suolo dalle squadre aeree fasciste; o di rileggerci i diari delle canaglie mussoliniane (libri di testo nelle nostre scuole fino all'arrivo degli eserciti anglosassoni) in cui ci si compiaceva della distruzione con le mi. tragliatrici e con l'iprite delle popolazioni inermi abissine come di un sollazzevole esercizio sportivo ?
Non vi è ancora stato, nella vita dell'umanità, un periodo nel quale la storia abbia esercitato in
moda così rapido e anche così sicuro il proprio
ufficio di- suprema giustiziera. E la giustizia della storia si esercita sempre in modo mollo rude. Non
si paga soltanto per quello che si è fatto. Si paga anche per quello che si è tollerato, contro cui non si è levata la voce, contro cui non si è combattuto, di -cui si era forse disposti, alla fine, se tutto sgraziatamente fosse andato secondo i piani crimi' nali dei barbari e dei tiranni, a trovare una giu, stifcazione e storica .► qualunque.
Nella collettività nazionale, si permette di scie, dere le responsabilità soltanto a chi abbia realmente
dato la prova, nel passato, e non con parole — ma con l'azione, di non voler essere corresponsabile,
e a chi dimostri, nel presente e per il' futuro, di volere ed essere capace di distruggere le radici del. l'onta nazionale.
Per questo il problema dello statuto internazio• aale del nostro paese non si risolve nè con super, frciali dichiarazioni, nè con manovre di vecchio
stile. Esso coinvolge una trasformazione profonda della nostra vita nazionale, che veramente annulli le responsabilità, distruggendo tutto quello che a questo scopo deve essere distrutto, rinnovando tutto quello che deve essere rinnovato. Per ora, noi non siamo nemmeno ancora riusciti ad applicare iute' ramente quel preliminare programma di rinnova, mento che venne formulato dai ministri degli esteri delle tra grandi Nazioni alleate quando si occupa, rono, lo scorso novembre, del problema italiano. E dobbiamo, prima di ogni cosa, batterci, senza porre condizione alcuna, per la nostra liberazione.
Pensi ogni buon italiano, quando riflette alle sorti del suo paese, che soltanto un "Itaká liberata per sempre e per davvero d.a ogni residuo del fai seismo e immune da ogni pericolò di un suo ri' torno, potrà pretendere di essere considerata come qualcosa di diverso e di nuovo da quella del pas' sato.
 
Trascrizione secondaria non visualizzabile dall'utente 


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in: Catalogo KBD Periodici; Id: 30892+++
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Area unica
Testata/Serie/Edizione Rinascita | mensile ('44/'62) | ed. unica
Riferimento ISBD Rinascita : rassegna di politica e cultura italiana [rivista, 1944-1991]+++
Data pubblicazione Anno: 1944 Mese: 7
Numero 2
Titolo KBD-Periodici: Rinascita - Mensile ('44/'62) 1944 - numero 2 - luglio


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