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tipologia: Analitici; Id: 1472859


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Titolo Rassegna della stampa
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Rassegna della stampa [Rinascita - mensile]+++  
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Rassegna della stampa
LA S MAREIOLIESE, HA 142 ANNI. In Combat del 7 maggio iI grande scrittore francese J. R. Bloch, esule a Mosca dove rinse' a rifugiarsi quando i tedeschi invasero la Francia, commemora il 142° anniversario del popolare canto patriottico: c Ciò che fa la gloria della c Marsigliese s cib che fa questa gloria duratura, ciò che fa ancora la sua virtù attuale è .non soltanto la fiamma del canto, la cadenza irresistibile del ritmo, è la precisione del pensiero politico, il vigore dell'analisi, il rigore della parola d'ordine. La grandezza della c Mar-siglieses è che accanto alla sua virtù puramente musicale ed al suo dinamismo poetico essa non è una vuota amplificazione oratoria; essa non è dell'eloquenza banale e declamatoria da comizi agricoli; essa è una consegna formale e precisa. E questa consegna, portata sull' ala del genio, ha volato attraverso il paese intiero, è stata dovunque intesa e ricevuta. La c Marsigliese s del 1792 ha fatto levare tanti battaglioni quanto gli ordini dell'assemblea. La c Marsigliese s del 1944 pub far levare anch'essa tutti quei battaglioni che l' esercito della liberazione ha bisogno di trovare fin dai suoi primi passi sul suolo nazionale s.
I GENERALI SOVIETICI. In un lungo e documentato articolo su e I generali del giovane esercito rosso s, (Soviet Russia Today, aprile 1944), Bruno Frei ci dà alcune interessanti notizie sui più popolari capi militari sovietici. c Questi vittoriosi generali sono giovani. Golikov ha 45 anni, Giukov 47, Vassilievsky 46, Rokossovsky e Vatutin 42, Malinovsky 44, Rodimtsev 36. Ma questi uomini non sono giovani solo in un senso biologico ma anche in un senso sociale. Essi sono anche i figli di una società giovane. Essi diventarono vittoriosi ancora giovani perchè la giovane società alla quale essi appartengono era stata vittoriosa su una vecchia oppressione. Essi sono figli della Rivoluzione d'Ottobre che ventisei anni or sono apri il cammino alla gioventù sovietica permettendo l'illimitato sviluppo dei suoi talenti, delle sue forze, dei suoi ideali. Il maresciallo Vassilievsky è figlio di contadini del Volga. Il maresciallo Timoscenko è anch' egli figlio di contadini. Il generale Galitsky è stato ferroviere. Il generale Petrov è stato tornitore in un'officina di Omsk. Il generale Rodimtsev è stato pastore di pecore. Il luogotenente generale Vassily Ciuikov, uno dei difensori di Stalingrado, all'età di 12 anni era un fanciullo errante e guadagnava un rublo e mezzo al mese. I vittoriosi sono giovani anche sotto un altro rispetto. La Rivoluzione d' Ottobre ha destato nazioni che, oppresse sotto lo zarismo, non avevano avuto nessuna possibilità di svi • luppo. Nel 1914, quando l' esercito zarista entrò in guerra, il ragazzo dodicenne Sabir Rahimov era un pastorello usbeco.
LA RINASCITA 29
Allo scoppio della Rivoluzione il ragazzo quindicenne si tra-sferi in città e divenne tessitore. La rivoluzione gli dette il diritto di frequentare una scuola serale. A vent' anni egli entrò nel[' esercito. Oggi, egli è il primo generale ubbeco, è decorato di molti ordini militari tra i quali quello di Suvarow ed è comandante di quella eroica divisione di operai del bacino del Don che è entrata vittoriosa a Rostov e a Krasnodar. B generale Chanchibadze è georgiano; il generale Bagramian, che comanda la prima Armata del Baltico, è un armeno. Nell' esercito rosso vi sono dieci generali lituani, centodieci generali bielorussi, dieci generali armeni. L'esercito rosso è giovane perche esso ha le forze dei giovani popoli liberati da un secolare servaggio s.
UNA Batm. PROSPETTIVA. Trattando della dibattuta questione di che cosa fare della Germania dopo la guerra, E. I. Gumbel (The Protestant, febbraio 1944) fa la seguente poco simpatica ma purtroppo probabile previsione: c Dopo la sconfitta dei nazisti, i grandi industriali tedeschi ed i junkers che condussero i nazisti al potere giureranno di essere stati sempre colombe innocenti, vittime del terrore e dell'oppressione. I grandi industriali sono gente molto rispettabile, barbari forniti di un'educazione elevata, quando si faccia il paragone con i loro simili nel resto del mondo. Gli argomeüti di questa gente rispettabile riscuoteranno 1' approvazione di coloro che ora respingono ogni distinzione tra tedeschi e nazisti. I " principii dell'ordine „ esigeranno allora che la vita degli assassini sia rispettata e che il bottino venga garentito ai ladri. L'ultima conseguenza di ciò sarà una pace non dura con l'alta industria tedesca, i junkers ed i generali, e una pace che invece sarà durissima per la classe operaia a.
L' EUROPA NON VUOL MORIRE. Dopo aver descritto l' aspetto del Continente europeo in preda alle distruzioni, alle torture ed alle' esecuzioni alle quali si sono dedicati i tedeschi, Ilya Ehrenburg (Pravda, 2 dicembre 1943) conclude il suo articolo con un appello per l' azione immediata. c L'Europa non vuol morire. Coperti di sangue, i partigiani di Francia e di Iugoslavia continuano a combattere. I globuli rossi lottano contro la leucemia. Un'eredità secolare, lo splendido passato dell'Europa, resistono alla peste bruna. L'Europa può essere salvata. Ma il tempo urge. Saremmo ingenui se pensassimo che i por poli che hanno resistito mille giorni possono resistere altri mille, di fronte ai difensori della vita e della civiltà. Di fronte a tutti quelli che conducono una lotta a morte contro il fascismo fiammeggiano le minacciose parole : è tempo ! Nessuno dubita della vittoria finale. L'Esercito Rosso ed il paese che lo sostiene danno prova di forza d' animo e di risolutezza• Sappiamo che, unitamente agli alleati, noi daremo il colpo di grazia alla macchina di guerra hitleriana. Ma è indispensabile liberare la Bella addormentata nel bosco prima che essa diventi una Bella morta, e parlo dell'Europa prigioniera del fascismo. Non basta vincere, bisogna conservare forze aufù-cientemente vive per permettere ai vignaiuoli di Borgogna di piantare nuovi bronconi, ai pescatori norvegesi di gettare le loro reti, ai muratori europei di ricostruire le città, agli scienziati di trasmettere alle nuove generazioni la fiaccola se-mispenta delle conoscenze umane. Triste sarebbe la vittoria se non restassero all'Europa ne medici, nè vignaiuóli, nè artisti, nè operai !
PER IL RICONOSCIMENTO DEL GOVERNO NAZIONALE IUGOSLAVO. Illustrando l'importanza delle decisioni dell'Assemblea. Antifascista di Liberazione Nazionale Iugoslava nello sviluppo ulteriore della lotta per la liberazione e per la formazione di uno stato federativo, il maresciallo Tito denunzia con forza l'attività del governo iugoslavo e chiede il riconoscime'ilo del Comitato Nazionale. (Nuova Iugoslavia, marzo 1944i. c La necessità che si abbia subito de jure il riconoscimento del C. N. quale unico governo legal della Iugoslavia diventa ogni giorno più manifesta. Ciò e richiesto imperiosamente dall'interesse dei nostri popoli clic sono stati già così danneggiati dall'attività traditrice del governo iugoslavo fuoruscito. Il denaro del nostro popolo, che è stato depositato prima della guerra e durante la guerra nei paesi Alleati, viene sperperato senza pietà dal governo iugoslavo fuoruscito per favorire interessi personali e per il finanziamento dei cetniki traditori del nostro paese. Si arriva qui all'assurdo di un governo traditore irresponsabile che sfrutta i precedenti trattati e le obbligazioni internazionali per poter sperperare e rovinare la ricchezza nazionale per fini che non hanno nulla a che fare con gli interessi del paese e del popolo. Questi signori compiono così il più chiaro degli atti criminali verso i popoli della Iugoslavia, ai quali proprio oggi è necessario questo danaro per condurre la dura guerra di liberazione e ancor più lo sarà domani quando, terminata la lotta, occorrerà rinnovare la nostra terra devastata. Il governo fuoruscito, che è assetato di odio contro i popoli della Iugoslavia, i quali hanno cominciato senza e contro la sua volontà questa guerra contro il nemico, cerca di collocare i suoi uomini in diversi comitati internazionali dove, verosimilmente, essi non guarderanno affatto agli interessi del nostro paese. D, fronte ad un tale intollerabile scandalo i popoli della Iugoslavia, i quali sopportano tanti sacrifici nella lotta comune, hanno il diritto di aspettarsi che i paesi Alleati rompano quanto prima le relazioni col governo tra-ditere e rendano possibile la restituzione delle ricchezze nazionali ai nostri popoli. Essi hanno il diritto di chiedere che gli Alleati entrino in relazioni normali col Comitato Nazionale di Liberazione Jugoslavo s.
DANTE E TASSO NELL'UNIONE SOVIETICA. La vita Culturale dell'Unione Sovietica ha raggiunto uno sviluppo mai conosciuto dai popoli degli altri paesi. La scienza, la letteratura, le arti, la ,musica ed il teatro hanno nell'Unione Sovietica una profonda eco nelle grandi masse popolari e queste vi attingono largamente. I popoli dell'Unione Sovietica si interessano non solo della propria culture nazionale ma, nella loro sete inestinguibile di sapere, cercano di conoscere quanto di prezioso ha la culture degli altri popoli al di là delle frontiere sovietiche.
Particolarmente vivo è l' interesse dei popoli sovietici per la cultura italiana. Il prof. Losinskj ha portato a compimento una nuova traduzione in lingua russa della c Divine Commedia s alla quale lavorava da molti anni. La prima parte, l' c Inferno ►, uscita l' anno scorso in elegante veste tipografica, è stata esaurita in meno di una settimana. Il c Purgatorio s ed il e Paradiso s vedranno la luce al più presto. Esistevano già altre traduzioni del poema dantesco in lingua russa ma il prof. Losinsky, appassionato cultore della lingua italiana, è riuscito a dare una traduzione in cui il rispetto del pensiero dantesco non va a scapito della forma poetica : impresa quanto mai ardua e difficile che i competenti dicono egregiamente riuscita.
Un altro avvenimento che dimostra l'interesse dell'Unione Sovietica per la cultura italiana è stata la celebrazione del quarto centenario della nascita di Torquato Tasso. La ricorrenza è stata ricordata dai principali giornali politici e letterari (Licere urnaia Gazieta). Nel più grande teatro di Mosca, in un' apposita serata, sono stati recitati canti della c Gerusalemme Liberata s in lingua icsliana e ressa, nonchè brani dell'opera giovanile, il c Rinaldo s,
L'interesse del popolo sovietico per la culture italiana offre grandi possibilità in un avvenire non lontano di stabilire col popolo italiano relazioni culturali che permetteranno una migliore conoscenza reciproca e Io stabilimento di saldi vinco[. d'amicizia.
 
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in: Catalogo KBD Periodici; Id: 30832+++
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Area unica
Testata/Serie/Edizione Rinascita | mensile ('44/'62) | ed. unica
Riferimento ISBD Rinascita : rassegna di politica e cultura italiana [rivista, 1944-1991]+++
Data pubblicazione Anno: 1944 Mese: 6
Numero 1
Titolo KBD-Periodici: Rinascita - Mensile ('44/'62) 1944 - numero 1 - giugno


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