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tipologia: Analitici; Id: 1465509


Area del titolo e responsabilità
Tipologia Periodico
Titolo Orazio Pizzigoni, Alle ore 16 funerale di Di Vittorio. Da Milano a Roma centinaia di migliaia di persone piangendo l'hanno visto passare per l'ultima volta. Da Milano a Roma
Responsabilità
Pizzigoni, Orazio+++
  autore+++    
Area della rappresentazione (voci citate di personaggi,luoghi,fonti,epoche e fatti storici,correnti di pensiero,extra)
Nome da authority file (CPF e personaggi)
Di Vittorio, Giuseppe+++   Titolo:oggetto+++   
Area della trascrizione e della traduzione metatestuale
Trascrizioni
Trascrizione Non markup - automatica:
A
di Di Vittorio
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OGGI ALLE ORE 16 LA CAPITALE DARA' L' ESTRE %IO SALUTO A 1)1 VITTORIO
Du Milano a Roma centinaio di migliniò di persone
piàngendo l'hanno visto passare per I' ultimo volto
Le stazioni gremite ad ogni fermata - Ali di folla per chilometri e chilometri lungo la linea ferroviaria - Il pianto dei dirigenti del Partito e dei sindacati e dei lavoratori - Un corteo sterminato accompagna la salina dalla stazione Termini alla sede della CGIL
1 1 1 1
Da Milano
• a Roma
La salma del compagno Giuseppe Di Vittorio ha lasciato questa mattina Mila-
i no per Roma su un vagone agganciato al direttissimo delle 10,15. L'accompagnavano • i compagni Pajetta, Amendola, D'Onofrio, Romagnoli. i segretari della CGIL.
• Santi. Pessi. Lizzadri, Lama.
1 la compagna Fibbi. dirigente dei tessili. il sen. Rovedu. il segretario della Camera del Lavoro di Milano, on. Ve-
I negoni. Mu con loro, a scartare nel suo ultimo viaggio
► iI grande dirigente sindacale
scomparso, vi era tutta l'Ita-
lia; l'Italia del lavoro, com-- mossa e addolorata. Lungo
tutto il percorso migliaia e - migliaia di uomini, donne - e giovani di ogni condizio-i ne hanno reso omaggio a
• Giuseppe Di Vittorio.
Ma conic dire tutta la commozione che abbiamo letto su cento e cento visi in tutte le stazioni. che ab-
' bianlo colto per un attinia. mentre il treno proseguiva la sua corsa, nello sguardo di una donna che dal bal-
' cone di una casa sventolava un fazzoletto, in quello di un contadino che nel suo
l campo. a lato della strada ferrata, questa mattina ave-
' ra piantato una bandiera abbrunata? Troppo povera.
' scrirera Majakorski. è l'officina deIlé parole: non ba-
' sta per raccontare questa grande commozione popola-
re: proprio cosi. troppo po-
vera, e quasi si ha paura che
una parola sciupi il moto
del cuore._
Milano. ore 10.15 — In fondo al marciapiede numero 5 dove. appena dietro l'elettromotrice. è stato aggane ato il vagone che trasporta
la salma. si è raccolta nu-
- folla: operai. dirige-
- ti sindacali e politici_ Un gruppo di giovani in tuta fegaca al vagone una ban i diera rossa: mazzi di fiori 1 e corone vengono depositati nella carrozza dore hanno preso posto i compagni che seguono il feretro; sono i primi fiori per Di Vittorio.
Poi il convoglio si muove; lentamente scivola fuori dal-
la stazione, seguito dal saluto della folla.
Lodi, ore 10.55 — Sul marciapiedi. in rttez:C, ad alcune centinaia di persone spic-cono le tute azzurre ,degli operai delegati dai loro compagni a portare l'ultimo saluto a Di Vittorio. Prima che il treno si inetta in moto ri stringono attarn• al segretario della Camera del Lavoro che pronuncia un breve discorso d'addio_ : C1 batteremo per l'unità di tutti i lavoratori. come tu ci insegnavi a, esclama. Poco lontano. appoggiato all'asta di u n a bandiera arrotolata. piange un lavoratore. E Come tu ci hai insegnato ,. ri-r1!>c e le ultime parole si perdono dietro il convoglio
ORAZIO PIZZIGONI
L' ULTIMO VIAGGIO DELLA' SALMA DI " GIUSEPPE DI VITTORIO
Era una parte di ciáscuno di.floi•
che se ne andava col treno carico di. fiori
Attraverso la terra emiliana - Il saluto dei contadini - L'addio degli operai di Modena - La sosta a Bologna e a Firenze - In ogni città, i dirigenti sindacali hanno pronunciato brevi e commossi discorsi di saluto
(Continuazione dalla 1. pa&Ina)
cite riprende la stat marcia.
Piacenza, ore 11,25 — La folla occupa tutto il marciapiede della stazione con bandiere, corone e fiori, tanti, tanti, fiori. Alcune donne scoppiano in lacrime. Una di esse, con i capelli gin bianchi, accarezza ntaterna-me►tte le assi del vagone che porta ht salma eli c Peppi-no s. Su un altro marciapiedi. siletsziosi, le braccia incrociate, sono schierati una decina di ferrovieri. -Non piangono, ama i loro visi tre-disco►to ¡c1 tempesta dei sentimenti.
Fiorenzuola. ore 11,45 —ll treno sosta solo per alcuni istanti. Ancora fiori.
Fidenza, ore 11.50 — Fra lu folla che attende il passaggio del treno vi r un jol-M gruppo di operai. Sulla tutu, ricamato in rosso. il
►tonte di tosa fabbrica: Mas-senza. Un rerehio contadino, avroltn nrl tabarro. (lee0 r.-pcutna per 1555 fratto. Ittnno il marciapiede il treno. Da lontano lo si vede ancora ;;rt-listare con la etano: c Addis), Di Vittorio n. lin carabiniere, sull'attenti, saluta.
Sulla campagna emiliano. di tanto in tanto si fa largo, fra le nubi il sole. Da ogni parte si stendono i c•cnn-pi di grano appena seminati. i (lari delle viti eli un rosso cupo. dove l'autunno sta rosicchiando le ultime macchie di verde. Quanto amava I)i Vittorio questa terra. ricca. ordinata. pettinata fist nei suuoi lembi pi!t lontani. dal lavoro; questa terra d'Emilia che i braccianti e i mezzadri hanno riscattato con le loro lotte dalla palude e cite. con altre battaglie, essi intendono riscattare dallo sfruttamento dei padroni. L'amava questa terra. come le sue Pu-glie a etti andava sempre, con tenerezza. nei discorsi. nelle conversazioni. E l'Emilia lo ha ricambiato eli pari affetto. Oggi gli ha dimostrato fin dove esso arrivasse. quanto fosse sincero.
Parma, ore 12.10 — Delegazioni di lavoratori di numerose fabbriche affollane la stazione: si stringono in silenzio attorno al carro funebre. Quando il treno si muove i pugni si levano a salutare.
Reggio Emilia — Alcune migliaia di persone sotto accorse alla stazione. Ci sono i rappresentanti delle. fabbriche Block. Lombardi. OTM, Ferrovie Reggiane, delle cooperative di produzione. Sono presenti anche i rappresentanti della CISL. Sitta, e della UIL, Montanari, oltre al direttore dell'Ufficio d e i lavoro, dolt. Zorzi.
Decine e decine di bandiere rosse abbrunate s'inchinano davanti al carro funebre. In mezzo alla folla, confuso con tutti gli altri. c'e papa Cervi. E' venuto anela' lui a salutare il grande dirigente sindacale, il compagno. l'amico che, tutte le volte che si recava a Reggio. lo andaca a trovare nella sua casa di Campegine. L'ultima volta c'era stato due anni fa, in occasione dell'inan-gurazione della nuova Carnera del Lavoro. Avrebbe dovuto ritornare fra gual-che settimana: il 24 o il 25. e papa Cervi si preparata a riceverlo. A casa. ai sani. aver' detto: II 24 viene r'eppinn }. e In gioia era nella sua voce. Adesso stava lì in silenzio, gii occhi tristi e sembrava che dicesse: e Oh Peppino, sono venuto io,. E sembrava attendesse una risposta. Vicino a liti. una donna anziana. sui 50 anni. vestita poveramente. singhioz-zar•a mormorando: c Che compagno, che compagno per tutti! ..
Modena. ore 12.55 — Già ai passaggi a livello, pr;ma di giungere alla stazione. c'e gente coi ie bandiere. Ila portato anche i fiori. il treno passa reloce. Davanti alla fabbrica Maserati per direr-si metri gli operai schierati salutano con il pugno alzato.
Alla stazione migliaia di persone sono in attesa di p o t ere rendere l'estremo omaggio al compagno Di Vittorio. Dalla folla rentono gettati centinaia di garofani sul carro funebre.
Bologna, ore 13,30 — Allo scalo ferroviario gli operai del deposito locomotive, a capo scoperto. sono in attesa del passaggio del treno. Dalle strade che corrono parallele alla ferroria ¡agente solista.
Alla stazione di Bologna la gente non si conta: occupa tutto il marciapiede e un vasto spiazzo: il sindaco Doz-za e venuto a portare il saluto della città. Forni, segretario della C'antcra del La-roro. pronuncia un brerc discorso. ¿ Compagni lavoratori — dice — a nome dei cittadini della nostra città... ?. Poi la roce gli si rompe per la commozione. ' Coraggio'. io conforta ii compagno Santi che si trova ricino a lui. c A nome della nostra città — proscmmte Forni — e delia nostra provincia porgiamo il nostro omaggio al nostro indimenticabile compagno, amico. f ra-tcllo Di Vittorio:. ¿ Ricordiamo i suoi insegnamenti. proseguiva quindi con fora, rafforziamo l'unità dei In-
voratori s. Poi Forni, vinto dalla commozione, scoppia in pianto. E con lui piange tutta Bologna, quella Bologna che il Primo Maggio oli quest'anno aveva accolto Di Vittorio con tutto l'entusiasmo proletario di cut è capace, ohe lo aveva salutato con le sue cento e cento bandiere. Sembrava ieri, diceva un giovane bracciante di [mola che era sceso a 13o-logna in bicicletta, sperando di vederlo un'altra volta. il compagno Fabiani, i socialisti, i segretari della CISL. Un uomo, forse un impiegato, si fa largo portando tura grande corona di fiori..Avrà ulta cinquantina d'anni, ma singhiozza come un bambino.
Sembrava ieri che, agitando le mani come se volesse abbracciare tutti. ci salutava, con il suo sorriso f ra►ico x. E' difficile vincere la propria commozione. Di Vittorio era di tutti, e tutti lo piangono. Nessuno si è sottratto a questa commozione. Trapelava anche sui visi degli agenti di polizia, dei carabinieri di servizio lungo il percorso. Ieri a Milano alcuni di loro avevano inviato alla Camera del lavoro un cestino di fiori. c Non chiedeteci i nomi s, avevano detto. t E' di un gruppo di' ufficiali e di agenti (ti polizia s. Di Vittorio alla Cantora s'era battuto anche per loro. Nei comizi, quando i questori mandavano decine e decine di camionette. per paura (ti chissà cosa. egli ripeteva cOlitinuninente che anche gli agenti, i poliziotti erano figli del popolo. Ed essi non se ne sono di►ttcil-tienti.
!'rato, ore 14,29 — Il cordoglio della Toscana non è inferiore a quello dell'Enti-liu. Gli operai addetti u!la linea. nel tratto Bolognct-Firenze, al passaggio del treno sospendono un attimo il lavoro e lentamente si tr►1-gono il berretto. Prato viene incontro a Di Vittorio con le sue bandiere rosse e tricolori e tanti garofani rossi che vengono depositati nel catione che segue il feretro. Un compagno (il se(rctario della C.d.L.) prima che il treno riprenda la corsa pronuncia un breve discorso. Anche a Firenze, come a Bologna. dalle case a balcone sulla ferrovia, la gente saluta. alcune donne si segnato. Poi, gente e ancora gente lungo il percorso. Anche dove it treno non sosta, nelle piccole sta ioni. un gruppo di lavoratori con Lina bandiera sosta iii attesa, saluta eon il pugno alzato.
Firenze, ore 14.45 — Tanta e tanta folla alla stazione. La gente. operai delle fob-briche della città che sotto giunti in delegazioni e che si distinguono per le tute azzurre, donne, giovani affollavano per u►► lungo tratto il nturciapiedi. Il segretario della Camera del lavoro fiorentina, Bitossi, esprime parole di cordoglio a 7101ite :11 tutti i lavoratori. E' pallido, affranto dal dolore, forse tin poco anche smarrito. Attorno a lui molti piangono. Ci sono tutti i dirigenti del partito e dei sindacati, Arezzo. ore 16,05 — Alen-ne centinaia di persone si muoiono, COnte in nn corteo, per raggiungere il carro mortuario che, dopo Firenze. è passato in coda. Portano fiori, grandit mazzi di garofani e corone.
Terontola. ore 16,32 —
Bandiere rosse, tricolori e fiori anche a Terontola dove sono affluiti alcune centinaia di persone. Un lavoratore, quando il convoglio si mette di nuovo in moto, rimane sal treno. c Voglio vedere Dì Vittorio. Fatemelo. vedere per l'ultima volta s, pregava credendo la cosa possibile. Scende a Chiusi, la stazione dopo, deluso e con nel cuore l'amarezza.
Chiusi, ore 16,53 — Alla stazione di Chiusi sono giunte delegazioni anche da Sic-na. r La Camera ciel lavoro (li Siena ) dice un nastro ehe lega un cuscinetto di fiori. Dieci, cento mani si alzano per salutare i compagni della delegazione ciel PCI e i segretari della CGIL che si trovano sul treno. E in queste strette di mano c'è l'impegno a proseguire stalla via indicata da Liti, dal compagno Di Vittorio, fino al riscatto definitivo dei lavoratori italiani.
Orvieto. ore 17,24 - Nella penombra della sera corrono incontro al treno le bandiere rosse, i fiori e le lacrime di chi era venuto per portargli l'ultimo saluto.
Orte. ore 17.54 — Ancora folla che il buio ingoia presto, con tutte le sue bandiere e le sue lacrime e che è pur sempre presente, che ci si porta dietro, che rinnova in not la commozione.
Homo. ore 19,07 — Le luci dei rioni della periferia, fo-r(ldo l'oscurità. ci vengono incontro per prime e ci ac-('O.'►tpagtlallO per un ltt►1aw tratto. Poi alla stazione Termini la folla di Roma gli porta il suo saluto, stringendolo come in un abbraccio prima di accompagnarlo domani nel suo ultimo viaggio.
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in: Catalogo KBD Periodici; Id: 4878+++
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Area unica
Testata/Serie/Edizione l'Unità | Nuova Serie(PCI) | Nazionale
Riferimento ISBD l'Unità : quotidiano degli operai e dei contadini. - A. 1, n. 1 (12 feb. 1924)-28 lug. 2000n. s.!, a. 78, n. 1 (28 mar 2001)-. - Milano : s. n., 1924!-. - Ill. ; 59 cm (( Il complemento del titolo varia in: organo del Partito Comunista d'Italia dal 12 agosto 1924. Nel periodo clandestino con periodicità settimanale ed irregolare al precedente complemento si aggiungono altri alternati tra cui: Giornale dei lavoratori italiani, nel 1942 Organo centrale del Partito Comunista d'Italia, dal luglio 1943 Organ... {L'Unità [quotidiano, 1924-]}+++
Data pubblicazione Anno: 1957 Mese: 11 Giorno: 6
Numero 0
Titolo KBD-Periodici: l'Unità - Nuova serie - Edizione nazionale 1957 - - novembre - 6


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