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tipologia: Analitici; Id: 1465423


Area del titolo e responsabilità
Tipologia Periodico
Titolo Leoncarlo Settimelli, Il dibattito sui giovani
Responsabilità
Settimelli, Leoncarlo+++
  • ente ; ente
  autore+++    
Area della rappresentazione (voci citate di personaggi,luoghi,fonti,epoche e fatti storici,correnti di pensiero,extra)
Nome da authority file (CPF e personaggi)
Lapiccirella, Renzo+++   Corpo del testo:citato+++   
Settimelli, Leoncarlo+++   Corpo del testo:citato+++   
Nuovo Canzoniere italiano+++   Corpo del testo:citato+++   
Bertelli, Gualtiero+++   Corpo del testo:citato+++   
Ronchini, Luisa+++   Corpo del testo:citato+++   
D'Amico, Alberto+++   Corpo del testo:citato+++   
Bertelli, Tiziano+++   Corpo del testo:citato+++   
Straniero, Michele L.+++   Corpo del testo:citato+++   
Boccardo, Paola+++   Corpo del testo:citato+++   
Fontanella, Bruno+++   Corpo del testo:citato+++   
Nomi extra, ossia non da AuthorityFile, Fonti, epoche e fatti storici, correnti di pensiero
Piper Market+++   Corpo del testo:citato+++   
Area della trascrizione e della traduzione metatestuale
Trascrizioni
Trascrizione Non markup - automatica:
IL DIBATTITO SUI GIO
Un potenziale cßí rivolta
sui quale intervenire
Continuano a giungere interventi al dibattito, aperto qualche settimana fa dal compagno Renzo Lapiccirella, sul tema: e Che cosa significa oggi essere giovani? s.
Caro direttore,
vorrei intervenire nel dibattito sui giovani partendo dalle canzoni e da Sanremo. Soprattutto da tina, dalla Rivoluzione, canzone manifesto della e linea verde s: r; La rivoluzione per sempre è finita e mai pit) si farà... E sono bastate poche ore per fare un mondo miglio re... Adesso... chi ha vinto e chi ha perduto vedrai si abbraccerà s. Dunque, i parolieri utilizzano simboli della tradizione operaia. di classe. progressista come uno specchietto per le allodole. snaturando alla fine quei termini e il signifi cato che essi comportano (e quale significato) riducendoli a simboli da innestare in una nuova filosofia che alla lotta di classe, alla costruzione di una società nuova, alla opposizione motivata alla guerra come strumento del capitalismo e dell'imperialismo. sostituisce
rivendicazioni evangeliche co
me c l'importante A volersi be-
ne s. come s fate l'amore e non
i la guerra >t nelle quali veno
no delineate soluzioni che na scondono la realta e fanno in travedere possihili Eden nei quali padrone e operaio. sfruttatore e sfruttato, oppresso e oppressore possono volersi bene e convivere.
La produzione di dischi. di beni di consumo per giovanis cimi, di appositi ritrovi (Piper. Piper market, ecc.) al di Ià del sun aspetto economico (che tuttavia non va trascurato) ed anche ammettendo che proprio questo aspetto sovrintenda a tutta l'operazione, si presenta fondamentalmente come una manovra reazionaria, proprio perch& si sostituisce ai temi reali e distrae da quelli Certo. si inserisce in un disagio, lo sfrutta ma forse a sua volta finirà anche per esserne con dizionata.
Il fatto che t giovani si ri trovino a cantare canzoni, che si lascino crescere i capelli per protestare, che si sentano uniti nella condanna del mon do; tutto questo. dicevo. nono stante i limiti e le contraddi cimo! indicati da Lapiccirella (prima della comune età ven sono i problemi comuni: e quelli di un operaio non pro tranne essere g!i stessi del fi elio dell'industriale), indica comunque un potenziale di ri volta che gli autori di canzoni e tutta l'industria legata al mercato dei giovani hanno per primi sfruttato. E' su questo potenziale che una forza politi ca vivace deve saper intervenire.
giovani. ciré, sorso scontenti. sentono che le cose non vanno. Ma t quali s cose? Possibile che il giovane operaio non voglia anche parlare dello scontro di classe che inevitahil mante deve affrontare? O degli ideali di i ine:tizia cui aspira. anche in una smcieta del e be nessere z? L'importante- credo é proporglielo, chiamarlo a di scutere, invitarlo a parlare della guerra ma insegnandogli o soltanto indicandogli una pro blematica meno supert.ciale. \la^_ari con nu-ovi mezzi. ma ean con te canzoni Ito letto sul Rarhororricre la lettera dr un gruppo di ragazzi di Ba
nnli eee scrivevano alla ru brica Giornnr, dicendo che nes• sono affronta i loro problemi e che quando In si fa citi avvie rie perché i giovani Costituisco no un mercato. Sempre il Ru-diocorriere ospita la storia di una ragazza che lavora ai Su permercati di giorno e studia di notte. Omaple. i giovani ca piscine) t giovarvi si scontrarli, con i prohlerni veri- Ahhiarno noi la capacita di stabilire cori loro un dialogo. anziché gioire perché le canzoni sonn meglio di una volta? E quali prospettive diamo loro che la protesta contro la guerra, ad esemuiu. diventi un obiettivo raggiungibile?
1 ginvare sono un problema. si dice. Lo sono sempre seats. L'idea di ori nnnovarnente, di una 5.0Cle a men a. e sempre legata all idea dei giovani 0g-ei non è pill la parrocchia :r contenderli alle' sezioni. beasi il Piper. La loro adesione alla : linea verde z e alle altre linee rre n• sono tante, ormait noci nasce dal loro confuso desiderio efi uri rinnovamento? di-n«na saper raccng!ie•rc' ee.c',to sfruttare la forza da cui nasce. offrire a! giovani uria chiara alternativa politica. sociale, morale
LEONCARLO SETTIMELL1
r i « Tera e acqua » pre- sentato con successo alla Libreria Rinascita
I Dopo la Linea Rossa, la Libreria Discoteca Rinascita ha ospitato venerdì sera il secondo degli incontri con il Nuovo Canzoniere Italiano. Se la Linea Rossa ha destato quei clamori che già il suo lancio aveva cominciato a provocare (a La Linea rossa divide la protesta dai pretesti... a) e che non mancherà di suscitare nel proseguire il suo cammino in circoli culturali e teatri. questo Tera e acqua, presentato dal Canzoniere popolare di Venezia costituisce senza dubbio uno dei momenti püi interessanti dell'intera rassegna.
E' infatti uno dei primi risultati del lavoro di un gruppo. quello veneziano, che da anni ricerca materiale espressivo popolare e ne è a sua volt a creatore, offrendo con (-Sso tin prezioso contributo al folk italiano. alla protest a vera (si pensi a 'Sta bruta onera che non .i-e finja), agli spettacoli del Nuovo Canzoniere (Gorizia, Ci ragiono e canto, ecc.). In Tera e acqua. Gualtiero Bertelli., Luisa Ronchini. Alberto D'Amico e Tiziano Ber-telli hanno voluto dare tin panorama dell'espressività urbana di Venezia, di una città che si presenta con caratteristiche abbastanza originali. poichè in essa convivono l'artigiano, il pescatore. l'operaio: e l'osteria è ancora un luogo di vivace dibattito. di incontro e scontro di idee, di comunicazione a livello popolare.
E'. appunto, uno dei primi spettacoli che puntano sul repertorio urbano, cittadino contadino. E da qui nasce il suo profondo interesse.
Nell'ambito del Nuovo Canzoniere, ci pare, il gruppo di Venezia si pone in tina posizione avanzata, di autentica a rabbia a e in cui la voce della classe operaia diventa grintosa, sostanziata da motivi reali e non elaborati in un salotto. Tra le cose più genuine dello spettacolo ricorderemo la parte appunto dedicata all'osteria (la festosa ricostruzione di tin clima) e quella dedicata alla fabbrica. E il finale, con la canzone Tera e acqua: c Bello un finale co-si, vero? Piacerebbe a tutti a. E qui Bertelli ha attaccato la sua Bruta guera: c Ma 'sti signori che dicono che la guerra è finita, vengano a vedere. Forse è finita con gli altri, ma non con il padrone... a.
Bravissimi gli interpreti, sia nel c ricalco a (l'esecuzione dei brani secondo i modi popolari). sia nelle armonizzazioni. Caldo successo e applausi prolungati.
Questa sera. al Belli, prima di Gorizia, una tra le cose più violente del Nuovo Canzoniere. E anche qui sarà di scena il Canzoniere popolare di Venezia con Palma F acchet-ti. Michele Straniero, Bruno Fontanella e Paola Boccardo.
I. S.

 
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in: Catalogo KBD Periodici; Id: 8026+++
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Testata/Serie/Edizione l'Unità | Nuova Serie(PCI) | Nazionale
Riferimento ISBD l'Unità : quotidiano degli operai e dei contadini. - A. 1, n. 1 (12 feb. 1924)-28 lug. 2000n. s.!, a. 78, n. 1 (28 mar 2001)-. - Milano : s. n., 1924!-. - Ill. ; 59 cm (( Il complemento del titolo varia in: organo del Partito Comunista d'Italia dal 12 agosto 1924. Nel periodo clandestino con periodicità settimanale ed irregolare al precedente complemento si aggiungono altri alternati tra cui: Giornale dei lavoratori italiani, nel 1942 Organo centrale del Partito Comunista d'Italia, dal luglio 1943 Organ... {L'Unità [quotidiano, 1924-]}+++
Data pubblicazione Anno: 1967 Mese: 2 Giorno: 12
Numero 0
Titolo KBD-Periodici: l'Unità - Nuova serie - Edizione nazionale 1967 - - febbraio - 12


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