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Premessa del curatore

La Biblioteca Giovanni Frediani, dove mi sono formato sin dall'infanzia, salvo i nuclei dattiloscritti a macchina oppure a stampa relativi a cataloghi storicamente fissati, relativi all'attività dell'Università popolare livornese od Associazione Culturale Ossolana, all'attività di organizzazione e diffusione della stampa democratica, oppure dell'Istituto per le tradizioni popolari della Toscana, alla Casa della Cultura di Scandicci (originata a partire dalla mostra sul Premio Suzzara, Lavoro e lavoratori nell'arte, con prefazione di Cesare Zavattini ed Orazio Barbieri e la curatela di Giovanni Frediani; ma ovviamente ogni mostra, convegno, o corso da lui organizzato, nei mesi di studio, produceva documentazione, che purtroppo è oggi andata dispersa, ma per cui sarebbe utile ricostruire bibliografie articolate; ciò nondimeno andrebbe considerato un ampio margine di interpretazione, dove, ad esempio, sul gramscianesimo, mi resta difficile discernere ciò che veniva affermato nei suoi primordiali studi del ciclo di lezioni del 1947, con altri interventi del periodo, ad esempio, sempre a Domodossola, nel 1949 - https://drive.google.com/file/d/1367artj0l6X5IJ-VpfjcV7tKbZguTQ1P/view?usp=drive_link ), negli anni '80 era basata ancora su forme di catalogo manoscritto (per inventario progressivo, per classificazione a scaffale aperto, nonché per autore; vi erano già forme selettive di descrizione per sommari contenuti - ed in qualche caso indici estesi accoppiati ai medesimi volumi ove mancanti nella stampa originaria -, qualche elenco di parole chiave, e non poche schedature critiche); se con Giovanni, mio nonno, ho avuto il privilegio - l'onore, ma soprattutto l'onere considerando l'incompatibilità con la società esterna ormai egemonica in quegli anni -, di formarmi alle fonti della Repubblica del Secondo Risorgimento, dall'altra parte completavo con l'informatica la mia formazione (un aneddoto per tutti: mio fratello Lucio, incaponitosi nel voler forzare l'uso dell'assembler sul nostro Commodore 64 - non avevamo ancora lo M24 Olivetti, primo vero PC in cui programmavamo in C e ritoccavamo in Assembler -, mi convinse a collaborare alla trascrizione di una serie di dati che, stando a quanto millantava una rivista di informatica, sarebbe dovuto essere il codice di un emulatore; con la supervisione di mia mamma e turni a ritmi forzati, dopo una decina di giorni avevamo quasi concluso la serie di DATA; saltò la luce senza aver salvato alcunché...).
Dal 1993, dalle prime BBS ante internet accessibili tramite modem su linea telefonica di casa attivata in notturna, con le prime sperimentazioni delle estensioni informatiche dell'opera di catalogo della già Biblioteca Giovanni Frediani, abbiamo sviluppato questo OPAC di passo in passo, nonostante ogni difficoltà; seppure nel 1997 erano accessibili soltanto poche decine di migliaia di entità, anche grazie alle ulteriori decine di migliaia di trascrizioni pazientemente operate, già alla fine degli anni '90 avevo costituito un interessante corpus da analizzare in senso storico e linguistico (e comunque avevamo inserito microfilmatura di manifesti, digitalizzazione nastri a bobina aperta, qualche documento cartaceo inedito, od ancora qualche scansione o fotografia digitale di materiale a stampa periodico o non periodico: sin da quel periodo, con Giovanni, cercavamo di coinvolgere quanto più possibile anche mia cugina Giulia Sbraci, ricorsivamente collaboratrice dei nostri progetti, ed in modo accademicamente precedente al mio, specialista archivista, ma comunque già all'epoca caratterizzato da interessi comuni - fra gli altri, studi gramsciani, per cui udimmo insieme gli interventi del convegno all'Archivio di Stato per il sessantesimo, nel 1997 -, che ci portarono, ad esempio, a produrre un primo materiale preparatorio ad una mostra su Cuba poi estesasi in senso comparativo al Brasile, e comunque non esposta). Attorno al 2002-2003 il sistema, nominato provocatoriamente "Il Paraocchi", raggiungeva già qualche centinaio di utenti al giorno; in esso trovarono conservazione anche le campagne di ricerca e spettacolo di Frammenti di storia d'Italia, la memoria in scena - i cui primordi si debbono, attorno al 1998, alla collaborazione con Simone Malavolti -, oppure dell'Associazione culturale Controtempo - con Carlo Savorelli, ad esempio, anche le ricerche per la mostra svolte nei rispettivi archivi in sinergia con un nostro storico antagonista, l'Archivio sessantotto -, o degli altri fondi aggregati donati a mio nonno od a me personalmente.
Va ulteriormente ricordata quella componente della Biblioteca Giovanni Frediani legata all'Istituto delle tradizioni popolari per la Toscana, nel cui nome svolsi una parte di attività di ricerca tanto filologico-folklorica, quanto di tradizioni popolari progressive; ivi va posta anche la collaborazione con Maria Elena Giusti, che constatò l'interesse avutosi da parte di suo cugino, Gastone Venturelli, alle ricerche di mio nonno degli anni '60, probabilmente conosciute tramite Giovanni Nencioni - preside di Magistero nel periodo in cui mio nonno fu Assessore alla Pubblica Istruzione. A novembre 2005, pochi giorni dopo che Leoncarlo Settimelli volle donarci la sua nastroteca, volle conoscerci Maria Poggi, affascinata dal nostro lavoro storico e di catalogo (a latere anche musicale e teatrale), che si presentò al primo incontro con copia di Bella Ciao, uno dei giornali prodotto da Controtempo, che avevo redatto l'anno precedente per l'A.N.P.I. di Scandicci (giornale di cui poi fornii impaginato In-Design ad A.N.P.I. come modello per alcuni numeri successivi che, salvo mia cura della sezione racconti/interviste, loro redassero - fra l'altro credo che i modelli fossero in qualche modo invirussati da organizzazione che si richiamava all'animalismo d'assalto contro la caccia). Curiosamente conosceva anche una serie di dettagli relativi ad alcuni nostri conflitti, siano essi stati quelli più seri, oppure quelle goliardate in cui ci avevano costretti, e che comunque interpretai come coerenti al semi-serio dei laboratori della memoria in scena degli ultimi anni); in quel primo incontro, avutosi alla presenza di mio nonno, le illustrai anche una parte dell'attività di linguistica computazionale che io e mio nonno stavamo compilando, e scoprimmo che era da poco divenuta Archivista dell'Accademia della Crusca. Maria propose di farsi tramite con la Soprintendenza al fine di garantire la sostenibilità della continuazione della mia opera di catalogo; sebbene non nutrissimo fiducia alcuna in uno Stato ormai privo dell'autorità costituente e secondo risorgimentale e dunque in balìa ad una società civile formatasi nel corso di vari decenni di capitalismo che la la Repubblica era sorta per contrastare, e nonostante avessimo sempre contestato l'Accademia come variante neo-medicea della controriforma - coerentemente ai fondamentali comuni alle pur distinte tradizioni primo e secondo risorgimentali -, considerando che qualche anno prima ne era divenuto presidente Nencioni, e considerando che pure Maria, da parte cattolica, aveva legami familiari con la Resistenza, ci parve una proposta non priva di interesse. Di converso non vi erano altre soluzioni sostenibili; le amministrazioni ormai da qualche decennio volevano disfarsi o snaturare quelle tradizioni che la società dominante rese residuali sin dagli anni '60; le varie componenti sociali ci osteggiavano - od anche sabotavano - quotidianamente; non potevamo permetterci di sostenere i costi per una adeguata battaglia culturale che ripristinasse la nostra autorità ciellenistica, quale Università popolare livornese, quale Associazione culturale ossolana, quale Istituto delle tradizioni popolari per la Toscana o Casa della Cultura. Ma al costo del sacrificio personale tenni fede all'impegno decennale assunto con Giovanni. Organizzai rapidamente nuovi incontri, anche con Giulia Sbraci, ma Giovanni scomparve a fine dicembre. Per conto della Soprintendenza, Emilio Capannelli e Giovanni Contini Bonacossi, vennero alla casa museo Biblioteca Giovanni Frediani, un mese dopo. Poi fu formalizzato il riconoscimento delle responsabili dell'Archivio e della Biblioteca dell'Accademia della Crusca sull'opera e la documentazione della Biblioteca Giovanni Frediani.

L'unica nostra risorsa con cui guadagnare quel poco di tolleranza necessaria alla nostra Conservazione, era l'informatica, che dalla seconda metà degli anni '90 fu da noi spinta all'eccellenza nei più disparati ambiti di sviluppo: dalla grafica tridimensionale, alla fisica acustica, dalla biblioteconomia alla linguistica. Durante il 2006, riformulammo il sistema in ciò che iniziava ad assumere il nome di kosmos e poi kosmosdoc; stendemmo un piano per una maggiore flessibilità nell'adesione, ma integrazione, alle differenti norme che andavano codificandosi nei beni culturali; qui trovò sede anche Gli Archivi si Raccontano (la campagna di raccolta e digitalizzazione documentazione, nonché elaborazione storica prodotta dall'Istituto della Memoria in Scena - e coadiuvata dalla stessa Biblioteca Giovanni Frediani), in collaborazione con 16 istituti culturali a noi consociati nella rete SDIAF (26 altri enti al momento della prima fase, 10 dei quali scelsero di non proseguire le ulteriori fasi della lavorazione, ma comunque secondo raccolte pubblicate per la mostra all'Archivio di Stato di Firenze, aprile-maggio 2007, La vetrina degli Archivi. Gli Istituti SDIAF, e presentate mediante due postazioni telematiche a nostra cura); incluse corpose serie di periodici e non periodici, dal 2009 rangiungemmo migliaia di utenti quotidiani. Ormai da qualche anno abbiamo superato i due milioni di pagine digitalizzate e poste in catalogo dal nostro cartaceo e dalle nostre precedenti registrazioni su altri supporti (oltre alla documentazione archivistica inedita, manoscritta o dattiloscritta, ed ai supporti fotografici o magnetici, relativamente alla documentazione a stampa oltre 4000 unità non periodiche - suddivise in alcune decine di migliaia di spogli analitici per capitoli -, e circa 100 mila fascicoli periodici - suddivisi o da suddividere in alcuni milioni di spogli analitici per articolo; la gran parte delle 4000 unità non periodiche - salvo qualche centinaio, afferenti a nucleo Gianassi/Sbraci/Frediani, od altre varie donazioni fra cui quelle Gerardo Paci, e Andrea Rauch, oppure salvo altre relative ai copiosi cataloghi delle raccolte digitalizzate nella campagna di ricerca degli Archivi si Raccontano... , integralmente digitalizzate, analizzate, e poste in catalogo, sono descritte anche nel catalogo del Sistema Documentario integrato dell'Area Fiorentina, dal cui OPAC si riscontrano circa 6500 nostri records aggiornati al 2006, delle circa 7000 riscontrabili affianco ad altri elenchi del patrimonio documentario periodico e non book material od archivistico, ad allegato della relazione stilata dalle responsabili d'archivio e della biblioteca dell'Accademia della Crusca ad avallo dell'autonomia dell'ente già Biblioteca Giovanni Frediani.

La conservazione e dunque l'opera di catalogo ha avuto un enorme costo, in assenza auspicabilmente temporanea di altre fonti, sostenuto quasi esclusivamente in senso familiare - oltre a quello dei decenni precedenti, svolto da mio nonno, per me una missione para-monastica di vita, in cui ho dedicato quasi 15 ore al giorno di lavoro, 365 giorni all'anno, accumulando un credito di 150 mila ore di lavoro -. Tanto per una biblioteca imperiale, come quella di Alessandria, quanto per una policentrica, esule e utopica costretta ad essere sorretta dalla sola volontà, non più di una Repubblica delle lettere o delle idee, c'è pur sempre la sostenibilità da dover raggiungere per poter Conservare.

Il Conservatore della già Biblioteca Giovanni Frediani, nonché curatore di kosmosdoc.org, Elio Varriale




kosmosdoc è sede naturale di quella sorta di enciclopedia catalografica, che definii enciclopedia di tipo nuovo, i cui canoni normativi pongono al centro le tradizioni risorgimentali e secondo risorgimentali, accorpate nei 5 principali partiti ciellenistici, e nei 3 partiti della democrazia di massa di cui al patto di Roma fondativo della C.G.I.L. Qui un paio di fascicoli del 70° Resistenza e Liberazione: https://drive.google.com/file/d/1au9rXGrHL5iggXTXzIODgtLfLeFqxGW_/view , https://www.kosmosdoc.org/guide/bollettinokosmosdoc_70resistenzaeliberazione_2elow4.pdf Quest'ultimo decennio, fra il 70° Resistenza e Liberazione e l'80°, parzialmente dedicato alla risoluzione di problemi di sedi per il deposito della documentazione e laboratori di digitalizzazione (in particolare sulla sede secondaria, a Signa, al piano superiore dell'abitazione che avrei appositamente acquistato, e che, come da progetto di residenza del dicembre 2014, accordato dal Comune di Signa e sancito a compenso parziale di alcuni crediti d'onore maturati nel corso degli anni nonché di una produzione teatrale per la giornata della memoria del 27 gennaio 2015, divenne sede dal 2017), ha consentito un riordinamento notevole, che avrà anche una sua forma di catalogo cartaceo che pubblicheremo per il 2 giugno 2026.
Qui qualche contenuto che negli anni è stato pubblicato anche al di fuori di kosmosdoc, che può rendere l'idea in diversa forma della vastità del catalogo.

Qui riportiamo eccezione del primo numero di «Civiltà cattolica», in cui, al posto della rubrica conclusiva di ciascun numero, vi è Preambolo alla Cronaca contemporanea. Napoli, 30 marzo 1850, cui seguirebbe un ultimo articolo Teorie sociali. Sull'insegnamento: https://drive.google.com/file/d/1TlTVFmjOoCrqtpoShJAvMVIOs4gc4Yv4/view?usp=sharing
Ed il primo fascicolo della Storia d'Italia, a puntate, del Calendario del Popolo: https://drive.google.com/file/d/1RN5P-522chl3x9nSD7n0eII41Ertiexa/view?usp=sharing


Gli Archivi si Raccontano...
progetto ideato e diretto da Elio Varriale
A cura di Elio Varriale e Maria Poggi
prodotto da IdMiS - Istituto della Memoria in Scena, © 2007-2012

(qui i trailer di oltre 15 minuti ciascuno). distribuzione concessa a SDIAF, che ebbe promozione in collaborazione con Luca Brogioni e Giuseppe Caroli (sviluppi di quella versione che su loro organizzazione ebbe trasmissione pubblicitaria in TVR Teleitalia), e con il potenziale contributo di Sistema documentario integrato dell'Area Fiorentina (SDIAF)

Fanno parte della serie:
Comunità dell'Isolotto: relatore Enzo Mazzi;
Sceneggiatura: Paola Ricciardi e Sergio Gomiti;
Regia: Elio Varriale e [Maria Poggi - relativamente a parte incompiuta che doveva essere operata presso l'Arcivescovato fiorentino].
https://www.youtube.com/watch?v=pT02_yc9diA

Accademia della Crusca: relatore Prof. Francesco Sabatini (Presidente);
Sceneggiatura: Elisabetta Benucci e Maria Poggi;
Regia: Elio Varriale.
https://www.youtube.com/watch?v=c3-YJDCgLsU

Archivio del Club Alpino italiano (CAI): relatore prof. Annibale Salsa (Presidente nazionale);
Sceneggiatura: Cristiana Casini e Eriberto Gallorini;
Regia: Maria Poggi e Elio Varriale.
https://www.youtube.com/watch?v=iwMl6ehCyxM

Istituto degli Innocenti: relatori prof. Giuliano Pinto e Alessandra Maggi (Presidente)
Sceneggiatura: Lucia Sandri;
Regia: Elio Varriale.
https://www.youtube.com/watch?v=UO-NY1yEFc4

Centro Documentazione per la Storia dell'Assistenza e della Sanità fiorentina: relatore Prof. Enrico Ghidetti (Presidente comitato scientifico):
Sceneggiatura Esther Diana;
Regia Elio Varriale.
https://www.youtube.com/watch?v=VpMCiOaDgwg

Fondazione Ernesto Balducci: relatrice prof. Bruna Bocchini Camaiani;
Sceneggiatura Michela Giuranna;
Regia Maria Poggi.
https://www.youtube.com/watch?v=wG44WTh1QbA

Fondazione Giovanni Michelucci: relatore Corrado Marcetti (Direttore);
Sceneggiatura Andrea Aleardi;
Regia Maria Poggi ed Elio Varriale.
https://www.youtube.com/watch?v=mDdxpgrZ8sU

Archivio del British Institute of Florence: relatrice Vanessa Hall Smith (Direttrice);
Sceneggiatura: Alyson Price;
Regia: Elio Varriale.
https://www.youtube.com/watch?v=uo7vVCADfvE

Fondazione Primo Conti: relatrice Gloria Manghetti (Presidente)
Sceneggiatura: Manuela La Cauza;
Regia Maria Poggi ed Elio Varriale.
https://www.youtube.com/watch?v=FGwmi9lC1k0

Archivio Storico del Gabinetto Scientifico-Letterario G.P. Vieusseux: relatrice Gloria Manghetti (direttrice);
Sceneggiatura: Caterina del Vivo;
Regia: Elio Varriale.
https://www.youtube.com/watch?v=marV9x00Rc0

Archivio Contemporaneo "Alessandro Bonsanti". Gabinetto Scientifico-Letterario G.P. Vieusseux: relatrice Gloria Manghetti (direttrice);
Sceneggiatura Fabio Desideri;
Regia Elio Varriale.
https://www.youtube.com/watch?v=J7lLBvnKPQg

e le opere incomplete:

Accademia Toscana di Scienze e Lettere "La Colombaria": con il contributo straordinario del prof. Francesco Adorno;
Sceneggiatura Vaima Gelli;
Regia Elio Varriale e Maria Poggi.

Fondazione di Studi Storici "Filippo Turati": relatore prof. Maurizio degli Innocenti (Presidente);
Sceneggiatura Giuseppe Muzzi;
Regia Maria Poggi ed Elio Varriale.

Istituto Gramsci Toscano: relatrice Marta Rapallini (Presidente);
Sceneggiatura Delia Dugini, Simona Ferrari, Matteo Mazzoni;
Regia: Elio Varriale.

Archivio del Movimento di Quartiere: relatori Franco Quercioli, Isanna Generali, Moreno Biagioni;
Sceneggiatura: Raffaella Marconi, Mauro Biagioni e Franco Quercioli
Regia: Maria Poggi e Elio Varriale.


Presentazione da parte dell'A.N.A.I. Toscana: Francesca Klein e Caterina del Vivo.


Presentazione generale sul progetto (impegno morale pluriennale del Comune di Firenze verso l'Istituto della Memoria in Scena ed il suo progetto Gli Archivi si raccontano...).
Comune di Firenze, Assessore alla cultura - prof. Giovanni Gozzini (già direttore del Gabinetto G. P. Vieusseux)
https://www.youtube.com/watch?v=3agzcJFQUKg
Comune di Firenze Assessore alla Cultura, Eugenio Giani
https://www.youtube.com/watch?v=L3BK768b6Ts



Sulle origini dell'Istituto riportiamo link alle seguenti 3 schede:
https://www.kosmosdoc.org/Inventari/51501/d2.html
https://www.kosmosdoc.org/Inventari/60742/d1.html
https://www.kosmosdoc.org/Inventari/60743/d1.html



Benvenuti in KosmosDOC

KosmosDOC è un sistema per la notazione, descrizione e relazione delle fonti documentarie, prodotto da IdMiS-Istituto della Memoria in Scena(ONLUS) © 2006/2011, ideato e curato da Elio Varriale in collaborazione con Maria Poggi; se utilizzato si prega di citarlo come strumento di ricerca in bibliografia delle vostre opere.

La consultazione dei documenti è regolata su diversi livelli di autenticazione. L'Utente non autenticato può consultare soltanto i documenti "pubblici". Per richiedere l'account contattare via email uno degli Enti che partecipano al progetto (in queste prime fasi di test è disponibile soltanto IdMiS: ) specificando gli argomenti di interesse.

Per l'uso generale di KosmosDOC si rimanda alla Videoguida: Esplorazione e posizionamento - Uso della bottoniera (Libro degli ospiti, Pannello preferenze Utente e autenticazione, riduzione Corpus inventariale, Guida generale) - Ricerca Libera - Esplorazione e Ricerca Avanzata - Gestione Esportazione - Paginatore PDF.


Per una Guida generale alla navigazione cliccare qui; per una Introduzione epistemologica qui; per Il progetto di coordinamento espandere la comunicazione successiva.

Inserito da Maria Poggi il 10/04/2011 17.14.24, modificato il 22/08/2011 11.57.36


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Il progetto di coordinamento

IdMiS propone una gestione collettiva del sistema KosmosDOC mediante la formazione di un coordinamento aperto ad istituti e circoli culturali, biblioteche ed archivi comunali, dipartimenti e facoltà universitarie, reti territoriali, musei e quanti altri desiderino avvalersi per il proprio patrimonio documentario di uno strumento digitale fruibile come Archivio (fruizione dell'utente sottoposta ad autorizzazione specifica, al rispetto della privacy ed altra riservatezza dei documenti), Biblioteca (fruizione che necessita forme di abbonamento al prestito interbibliotecario digitale, per il rispetto del diritto d'autore e connessi) e Piattaforma editoriale (annunci, ed altri oggetti extra catalografici in fruizione libera), indicizzabile ove previsto dai motori di ricerca in forma integrale o parziale. Il sistema è cross-domain in quanto strutturato in un server database, un Web Server di interconnessione, e distinti nodi di rete dei partecipanti. La gestione economica sarà condotta dal coordinamento.

Patrimonio e utenza
Il patrimonio documentario sarà gestito esclusivamente dall'ente che lo detiene. La registrazione di un utente dovrà essere di competenza esclusiva di un ente, viceversa l'attribuzione delle autorizzazioni alla fruizione dei distinti record inventariali e/o catalografici dovrà riguardare ciascun ente per quelle relative al proprio patrimonio: ciascun ente potrà fornire ad un utente autorizzazioni in lettura e scrittura sui materiali di propria competenza eventualmente previo rimborso - necessariamente senza scopo di lucro -, monetario od altra forma (ad es: IdMiS consentirà a studenti e ricercatori di avvalersi di forme alternative secondo sistema cosiddetto Banca del Tempo).

Ambiti disciplinari
Proponendo soluzioni alternative a quelle dell'archivistica o della biblioteconomia tradizionali, il sistema si presta ad essere luogo di relazione di ambiti disciplinari differenti, o concorrenti - esempio le biblioteche d'autore -, consentendo descrizioni, trascrizioni e traduzioni digitali afferenti a molteplici tipologie compreso quelle audiovisive - estremamente problematiche. Le relazioni possono avvalersi della disponibilità di più insiemi riconducibili alle categorie di inventario - descrivibile con differenti standard -, di catalogo, di thesaurus, e di raccolta multi tipologica di documentazione (tra cui le nostre "Bibliografie" ad es. Saverio Tutino all'Avana. Antologia de «l'Unità» (1962-1968)); l'inventario ed i cataloghi consentono la struttura di Entità Multimediali audio-video-fotografiche ed oggetti a 3 dimensioni (es. singole pagine di un periodico o di una monografia, tracce audio di un nastro magnetico ¼ di pollice o di un vinile, pizze cinematografiche di un film, recto e verso e cornice di un quadro, frammenti di un reperto tridemensionale, componenti di un oggetto monumentale, oggetti di un'area monumentale, etc.) che "traducono" l'oggetto in digitale ed ove necessario ne trascrivono il layout ed i refusi mediante alcune tipologie di notazione - sincroniche nel caso degli audiovisivi -, tramite formati xml tra i quali meritano menzione ulteriormente all'HTML i TEI:P5, Timed Text e MusicXML; l'inventario ed i cataloghi consentono inoltre una descrizione e trascrizione mediante "Analitici", Analitici che possono circoscrivere ad esempio un articolo di un periodico o l'intervento videoregistrato di un relatore di un convegno, che alle Aree del titolo e della Responsabilità autoriale (es. drammaturgo, compositore, etc.) o parallela (es. attore, interprete, etc.), affiancano quella della Rappresentazione che rimanda ad alcuni insiemi in KosmosDOC detti Cataloghi dei Citati. Ulteriormente in KosmosDOC possono essere registrate relazioni gerarchiche tra gli oggetti (ad uso genealogico, codicologico, etc.), e di appartenenza od inclusione insiemistica. Grazie all'elaborazione automatica di elenchi su interrogazione per campi o full-text, agli strumenti per la mappa e l'indice delle corrispondenze su distinti corpora di descrizioni, trascrizioni e relazioni, ad un complesso sistema di analisi linguistica (vocabolari di frequenza, particolare di occorrenza, ed altri relazionali), KosmosDOC costituisce solida base di molteplici ricerche contestuali, testuali e metatestuali.

Interazione con la rete e Riferimento Univoco
Sebbene la natura del WEB sia dinamica e dunque non consenta citazioni valevoli nel lungo periodo, il sistema KosmosDOC determina l'identificativo di ciascun oggetto in maniera statica e univoca. E' possibile essere citati come fonte mediante link ad URL (es. Voce d'autorità attinente a Leoncarlo Settimelli [KDOC AF 235] URL per visualizzazione del contesto https://www.kosmosdoc.org/ISAAR/235/d1.html, e per visualizzazione ridotta https://www.kosmosdoc.org/ISAAR/235/d2.html; ulteriore esempio può riguardare un Analitico audiovisivo relativo a Paolo Spriano in Le Barricate di Scandicci, a cura di Leoncarlo Settimelli e Roberto Ivan Orano, LP edito dal Comune di Scandicci nel 1975 inventariato nella discoteca del Fondo Giovanni Frediani [KDOC A 1464488] URL in modalità contestuale https://www.kosmosdoc.org/Analitici-Testuali/1464488/d1.html, ed in modalità player https://www.kosmosdoc.org/Analitici-Testuali/1464488/p1.html ).
Analogamente nella descrizone degli oggetti inventariali e catalografici di KosmosDOC è possibile non soltanto annotare i collegamenti tramite URL (ad es. L'eredità di Hegel, interviste a Hans-Georg Gadamer indirizzo https://www.emsf.rai.it/gadamer/interviste/22_eredit/eredit.htm), ma soprattutto collegare mediante identificativo alfanumerico un oggetto di KosmosDOC a oggetti di altre Banche Dati afferenti a diverse nazioni (es. di relazione multipla nella descrizione di una nostra scheda parzialmente completata sugli atti del convegno di studi del gennaio 1958 Studi gramsciani a schede SBN https://www.kosmosdoc.org/ISBD/1/d1.html), relazionandosi a molteplici fonti descrittive (es. Voce d'autorità attinente a György Lukács <1885-1971> in [KDOC AF 354] codice BnF - Bibliothèque nationale de France -, 11913616 o LC - Library of Congress -, 79018637 già relazionati in VIAF - Virtual International Authority File -, con identificativo 46764285, oppure non VIAF come la giapponese NDL - National Diet Library -, 448187 o NLC - National Library of China [nome traslitterato e in inglese] -, 334638 o BnBR - Biblioteca Nacional do Brasil -, 100092114261061E18, NLB - National Library of Belarus [НАЦИОНАЛЬНАЯ БИБЛИОТЕКА БЕЛАРУСИ] -, ar106649, etc. come da link https://www.kosmosdoc.org/ISAAR/354/d1.html).

Import/export dei dati
Il sistema permette l'import/export tramite alcuni formati (tra cui EAD e MARCXML) od una semplice struttura di file e directory; nel corso dell'importazione potrà essere applicata ai file multimediali una elaborazione OCR - Optical Character Recognition -, ASR - Automatic Speech Recognition -, e del riconoscimento del layout.
In fase d'importazione le Entità Multimediali sono automaticamente marchiate mediante un apposizione grafica e/o sonora che riporta le coordinate inventariali dell'oggetto, al fine di preservare il riconoscimento del lavoro di ciascun Ente sul patrimonio detenuto; le entità in alta risoluzione non marchiate sono compresenti ma ad uso esclusivo dell'Amministratore dell'Ente detentore.
Le raccolte IdMiS relative alla serie documentaria Gli Archivi si Raccontano (IdMiS © 2007/2013) potranno - non appena strutturate -, essere copiate in favore degli Enti che vorranno aderire al sistema.

Inserito da Elio Varriale x IdMiS il 07/12/2010 19.12.00, modificato il 18/03/2013 00.17.43


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Esemplificazione indici pre-elaborati

Gli Analitici di KosmosDOC
«Nuovi Argomenti», prima serie 1953-1965, estratto dei numeri dispari (secondo numerazione interna KosmosDOC). a cura di Elio Varriale. Schede dei fascicoli contenenti le schede di ciascun articolo: Schede estese, indici della descrizione, indici automatici della trascrizione; dai nomi negli indici della trascrizione è possibile accedere agli "snippet" dei brani da cui sono estratti, senza necessitare autorizzazione all'accesso integrale all'articolo.
«Paragone. Arte e Letteratura», annata 1950. a cura di Elio Varriale. Schede dei 12 fascicoli del mensile (mesi dispari serie «Arte» - copertina arancione -, mesi pari «Letteratura» - copertina verde) contenenti le schede di ciascun articolo: Schede estese, indici della descrizione (suddiviso per funzioni).
«Paragone. Arte e Letteratura», annata 1950. a cura di Elio Varriale. Schede dei 12 fascicoli del mensile (mesi dispari serie «Arte» - copertina arancione -, mesi pari «Letteratura» - copertina verde) contenenti le schede di ciascun articolo: Schede estese, indici della descrizione.
«Belfagor», annata 1980. a cura di Elio Varriale. Schede dei 6 fascicoli del bimestrale contenenti le schede di ciascun articolo: Schede estese, indici della descrizione, indici automatici della trascrizione; dai nomi negli indici della trascrizione è possibile accedere agli "snippet" dei brani da cui sono estratti, senza necessitare autorizzazione all'accesso integrale all'articolo.
«Rinascita», estratto dal giugno 1944 al maggio 1948. a cura di Elio Varriale. Schede dei fascicoli del mensile contenenti le schede di ciascun articolo: Schede estese, indici della descrizione.

Le pagine di KosmosDOC
«Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza», diretta da Pietro Secchia sino al 1973 e poi da Enzo Nizza, indici di KosmosDOC. Schede dei 6 volumi: Schede estese, indici automatici della trascrizione con riferimento, per ogni segmento isolato come nome proprio, alla pagina ove si trova l'occorrenza ed il numero del volume; dai nomi è possibile accedere agli "snippet" dei brani ove sono estratti: l'elaborazione delle ca 5000 pagine sono state offerte dall'Istituto della Memoria in Scena e sono liberamente consultabili tramite prestito interbibliotecario/bibliotecario digitale.
Collezione di Atti, risoluzioni e documenti dei Congressi PCI (dal V congresso 1945 al XVII congresso 1986) e PCd'I (XVII congresso PSI e I fondativo comunista di Livorno, gennaio 1921). indici di KosmosDOC. Schede dei volumi: Schede estese, indici automatici della trascrizione con riferimento, per ogni segmento isolato come nome proprio, al numero del volume; dai nomi è possibile accedere agli "snippet" dei brani da cui sono estratti: l'elaborazione delle oltre 10000 pagine necessita contributo per consentirne la fruibilità gratuita: chiediamo partecipiate con entusiasmo al progetto "Adotta una pagina delle Biblioteche KosmosDOC", consentendo di rendere liberamente e gratuitamente fruibile a tutti e per sempre (od almeno finché esisterà KosmosDOC) la documentazione tramite prestito interbibliotecario/bibliotecario digitale.

I Nomi di KosmosDOC
«Paragone. Arte e Letteratura», 1950-1971, estratto numeri divisibili per 3 (numerazione KosmosDOC). indici di KosmosDOC. epub pdf Elenco dei fascicoli, elenchi dei nomi propri astratti automaticamente dalla trascrizione senza riferimento al fascicolo; clickando su un nome è possibile accedere agli "snippet" dei brani da cui sono estratti: l'elaborazione delle oltre 20000 pagine potrà essere sviluppata grazie al progetto "Adotta una pagina delle Biblioteche KosmosDOC".
«Rinascita», periodo settimanale 1963-1977, estratto numeri divisibili per 7 (numerazione KosmosDOC). indici di KosmosDOC. epub pdf Elenco dei fascicoli, elenchi dei nomi propri astratti automaticamente dalla trascrizione senza riferimento al fascicolo; clickando su un nome è possibile accedere agli "snippet" dei brani da cui sono estratti: l'elaborazione delle oltre 50000 pagine potrà essere sviluppata grazie al progetto "Adotta una pagina delle Biblioteche KosmosDOC".
«Dizionario Letterario Bompiani», 9 voll., 1947-1951, estratto volumi dispari. indici di KosmosDOC. epub Elenco dei volumi, elenchi dei nomi propri astratti automaticamente dalla trascrizione senza riferimento al fascicolo; clickando su un nome è possibile accedere agli "snippet" dei brani da cui sono estratti: l'elaborazione delle ca 10000 pagine potrà essere sviluppata grazie al progetto "Adotta una pagina delle Biblioteche KosmosDOC".

Inserito da Elio Varriale x IdMiS il 10/10/2014

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Biblioteca Digitale


Perché è necessario essere utente di una biblioteca abilitata al sistema KosmosDOC per visualizzare la descrizione catalografica, le istanze materiali nei singoli inventari, la trascrizione completa e l'oggetto digitalizzato?
Il progetto è senza scopo di lucro, ma purtroppo le spese sono ingenti. Da alcuni anni IdMiS - Istituto della Memoria in Scena (ONLUS) -, anche grazie al Comitato promotore Fondazione Giovanni Frediani ed all'Associazione Culturale Controtempo, ha investito molte risorse sia monetarie che umane nella progettazione del sistema, nella traduzione digitale del proprio patrimonio archivistico, bibliografico - specialmente dell'emeroteca -, biblioteconomico, e museale; in assenza di un contributo pubblico minimamente adeguato ci vediamo costretti a chiedere alle biblioteche che vorranno aderirvi ed indirettamente agli utenti la condivisione dei costi e/o la partecipazione attiva all'elaborazione delle unità bibliografiche che ciascun ente vorrà inserire per il prestito digitale interbibliotecario.
Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

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Città & Regione [1975-1976*]

(217)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(169)


(225)

Interstampa [1981-1984*]

(225)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(226)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(209)

L'Orto [1937]

(189)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(219)


(211)


(229)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(112)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(230)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(230)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

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Brescia Libera [1943-1945]

(184)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(215)


(227)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(89)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(217)

Umanità Nova [1919-1945]

(194)



(119)


Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .





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