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Il segmento testuale valsesiani è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 8Entità Multimediali , di cui in selezione 7 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 289

Brano: [...], dove sfogò la sua rabbia su 10 civili, tra cui erano anziani antifascisti e giovanissimi collaboratori che vennero barbaramente torturati e infine trucidati sulla piazza della città. Contemporaneamente locali pubblici appartenenti ad amici della Resistenza vennero distrutti o devastati.

Il 31 dicembre si ebbe la prima puntata offensiva dello stesso Battaglione “Tagliamento” a Camasco (v.)f sede di un distaccamento partigiano di 20 ex alpini valsesiani. L’attacco venne respinto e il nemico subì perdite in uomini e materiali.

Ma mentre i bandi tedeschi e fascisti minacciavano la morte e la distruzione dei beni di quanti avessero aiutato « anche con un bicchiere d’acqua i partigiani », da poche decine questi divennero in febbraio alcune centinaia e poterono vivere, organizzarsi, creare centri di reclutamento e addestramento, attaccare di sorpresa il nemico, malgrado il rigido inverno, proprio grazie alla solidarietà eroica della popolazione.

Le battaglie di Camasco e di Roccapietra, il primo rastrellamento sul monte Briasco (v.) il 19 g[...]

[...]esco di grado elevatissimo. Il giorno successivo 300 soldati nazisti piombarono su Serravalle (v.), dove aveva avuto luogo la cattura, minacciando la distruzione completa del paese e la fucilazione di gran numero di ostaggi se i prigionieri non fossero stati restituiti. Il Comando partigiano, interessato da una delegazione di autorità di Serravalle, respinse il ricatto e dettò le proprie condizioni per uno scambio dei tre prigionieri con tutti i valsesiani detenuti nelle carceri fasciste per motivi politici e attività partigiane. Il Quartier generale tedesco di stanza a Verona si mise in contatto telefonico con Rimella (sede del Comando partigiano) e accettò le condizioni. Lo scambio avvenne in forma pubblica, a Varallo, tra l’entusiasmo della popolazione.

Questa positiva esperienza fu messa a frutto dal giugno 1944 alla Liberazione, quando, spostato il centro dell’attività dei partigiani dalla Valsesia alla pianura novarese e vercellese, preoccupazione costante del Comando fu sempre quella di avere disponibili numerosi militari tedeschi di [...]

[...]ozzano;

— un distaccamento era stato trasferito in valle Anzasca, dove diventò il nucleo intorno a cui crebbe una nuova brigata in Valdossola; un secondo distaccamento, dislocato in valle Strona, diede vita a una seconda brigata che occupò le posizioni lasciate scoperte nel Cusio dalla disciolta formazione del capitano Filippo Beltrami (v.).

Questi risultati furono possibili per le straordinarie doti di combattenti rivelate dagli ex alpini valsesiani che si conquistarono i più importanti posti di comando nelle formazioni e che riuscirono a fare, di sbandati e di giovani provenienti da ogni parte del Piemonte, della Lombardia e anche dalle regioni meridionali d’Italia, ottimi partigiani.

Ma a nulla sarebbero valsi il valore dei combattenti e la buona organizzazione del Comando, se le formazioni garibaldine della Valsesia non avessero avuto fin dall’inizio, e mantenuto poi, il carattere largamente unitario tracciato dal « Centro Valsesiano di Resistenza » e se la popolazione, raccogliendo l'appello del « Centro », non avesse manifestato [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 288

Brano: Valsesia

Cenni storici

Verso il 1300 le popolazioni della Valsesia, stanche delle continue occupazioni e angherie, costituirono la Comunità generale dei liberi comuni valsesiani. Attratto da quel clima di libertà, l'eretico fra' Dolcino, capo della setta apostolica e valsesiano di origine, che si batteva per un programma di giustizia sociale e contro la corruzione dilagante fra l’alto clero, si trasferì in Valsesia, asserragliandosi con 4.000 seguaci sul monte San Bernardo di Trivero presso Biella. Dopo un anno e mezzo di assedio il frate ribelle dovette arrendersi per fame alle truppe dei vescovi di Novara e Vercelli. Catturato, fu bruciato sul rogo a Vercelli. Nonostante quella sconfitta, le lotte dei valsesiani contro la tirannia durarono ancora per secoli, pratic[...]

[...]ca e valsesiano di origine, che si batteva per un programma di giustizia sociale e contro la corruzione dilagante fra l’alto clero, si trasferì in Valsesia, asserragliandosi con 4.000 seguaci sul monte San Bernardo di Trivero presso Biella. Dopo un anno e mezzo di assedio il frate ribelle dovette arrendersi per fame alle truppe dei vescovi di Novara e Vercelli. Catturato, fu bruciato sul rogo a Vercelli. Nonostante quella sconfitta, le lotte dei valsesiani contro la tirannia durarono ancora per secoli, praticamente fino all’epoca della rivoluzione francese.

Lotte dei movimento operaio

Il rapido sviluppo di attività industriali nella bassa valle e il concentramento di centinaia di lavoratori in grandi stabilimenti favorirono, nella seconda metà del secolo XIX, il formarsi di un movimento di lotta operaia, inizialmente espresso attraverso la creazione di società di mutuo soccorso e di cooperative. Una delle prime forme di organizzazione fu l’Associazione femminile operaia, sorta a Borgosesia nel 1877.

Nel 1898 si ebbero anche in Valsesia[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 170

Brano: [...] meglio organizzate d’Italia.

II 22 settembre, a Meina (v.), le S.S. catturarono e trucidarono 16 ebrei delle famiglie Mosseri e Fernandez.

A Novara i fascisti sostituirono il prefetto Ballerò con il repubblichino Dante Maria Tuminetti che, l’8.11.1943, represse ferocemente l’insurrezione armata degli operai di Villadossola.

Il 30 novembre si ebbe l’occupazione dimostrativa di Omegna da parte dei partigiani di Beltrami e dei Garibaldini valsesiani di Moscatelli. In dicembre i nazifascisti sferrarono un contrattacco in Valsesia e in Cusio, costringendo il Beltrami

(23 dicembre) a ritirarsi coi suoi nell’Alta Valstrona, a Campello Monti. Accerchiato a Megolo il 13 febbraio, Beltrami vi troverà la morte con altri 11 dei suoi compagni (v. Megolo, Battaglia di ). Questa disfatta segnerà la fine di una fase del primo duro inverno partigiano nel Cusio.

Dal gennaio 1944 l’avvocato Borgna di Borgomanero sostituì Torelli nel C.L.N. provinciale, cui collaborò, come coordinatore militare, anche il capitano Giulio Bigi!eri. Quest’ultimo, arre[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 484

Brano: [...]tati subito rilasciati, ma i garibaldini non si fecero intimidire e, in cambio della liberazione dei tre, chiesero che venissero rilasciati alcuni partigiani e patrioti catturati dai fascisti. L’ultimatum nazista era già scaduto e la popolazione in preda al panico aveva già evacuato il paese, quando il Comando generale tedesco decise di trattare con i partigiani: il 10 febbraio furono così liberati, in cambio dei tre funzionari, quattro patrioti valsesiani. Fu quel

lo il primo scambio di prigionieri che i nazifascisti furono costretti ad accettare in provincia di Vercelli.

P.Am,

Servadei, Edmondo

N. a Ferrara il 10.7.1911; venditore ambulante.

Appartenente al M.A.S.I. (Movimento antifascista socialisti italiani), costituitosi clandestinamente nel 1941 a Milano e attivo con una massiccia diffusione di volantini contro la guerra e il fascismo, nel 1942 fu arrestato. Deferito al Tribunale speciale, il 25.8.1942 venne condannato a

10 anni di reclusione.

Servizio informazioni militari

S.I.M.. Servizio segreto dipendente dall’[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 9

Brano: [...]celli) il 18.12. 1916; fotografo.

In servizio militare neH’Aeronautlca, dopo T8.9.1943 venne catturato dai tedeschi, ma riuscì a fuggire e a raggiungere le formazioni garibaldine che si stavano costituendo in Valsesia intorno a Cino Moscatelli. Organizzò e comandò il Distaccamento “Renato Topini”, inizialmente autonomo e in seguito inquadrato nella 82a Brigata Garibaldi “Osella”.

Taglioretti fu tra i più coraggiosi e spericolati partigiani valsesiani: famosa divenne l'azione da lui condotta il 17.8.1944 quando, dopo essersi impossessato di una locomotiva e due vagoni merci alla stazione di Romagnano Sesia, a mezzanotte partì con il piccolo convoglio e una squadra partigiana alla volta di Novara. A ogni stazione fece scendere due dei suoi uomini per bloccare il personale e neutralizzare il telegrafo e il telefono. All’una, con una ventina di garibaldini, piombò alla stazione di Novara, dove disarmò tedeschi e fascisti, catturandone dieci. Compiuta l'azione, stava tornando alla base con la sua squadra quando si imbattè in un posto di blocco[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 392

Brano: [...]mbre 1926) continuò incessantemente a svolgere attività politica contro il regime fascista, militando nei gruppi comunisti clandestini che operavano in Valsesia, particolarmente nei centri industriali di Borgosesia e Ouarona. Arrestato nell’agosto 1938 sotto l’accusa di appartenenza al gruppo socialista milanese “Erba” e di associazione e propaganda sovversiva, processato nel maggio 1939 dal Tribunale speciale con altri 6 compagni (tra i quali i valsesiani Luigi Bertona, Vincenzo Francione di Cellio, il socialista borgosesiano Giuseppino Bussa), fu condannato a 11 anni di reclusione.

Liberato nell’agosto 1943 con la caduta del regime fascista, partecipò alla lotta partigiana in Valsesia assolvendo a importanti funzioni in campo politico. Dopo la Liberazione, nell'aprile 1945, venne designato dal C.L.N. all’incarico di sindaco della città di Borgosesia, incarico che mantenne fino al marzo 1946.

A.To.

Vignali, Rolando

Medaglia d’oro al valor militare alla memoria. N. a Vigatto (Parma) nel 1920, m. a Luneto (Parma) il 14.7.1944; vernic[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 418

Brano: [...]cessivamente ad Asti, nominato segretario di questa Federazione, dal 1946 fu consigliere comunale, poi segretario della Camera del lavoro e infine dirigente della organizzazione dei contadini.

Alo.

Volante Rossa “Silvio Loss”

Formazione partigiana novarese. Già Battaglione “Volante Rossa”, comandato dal borgosesiano Enrico Casazza, durante l'estate del 1944 divenne Brigata (la 81a Garibaldi), assumendo il nome di uno dei primi 10 caduti valsesiani per la libertà, Silvio Loss, fucilato dai fascisti il 22.12.1943 a Borgosesia (v.).

Successivamente comandata da Arrigo Gruppi [Moro), la Brigata operò prevalentemente nella pianura novarese: i suoi reparti compirono audaci azioni sull’autostrada TorinoMilano e numerosi sabotaggi. Il 16.

3.1945 la stessa formazione partecipò all’azione coordinata contro i presìdi nazifascisti di Borgosesia, Romagnano Sesia e Fara Novarese, attaccando quest'ultimo (v. Fara, Battaglia di).

La Brigata partecipò infine alle operazioni militari dell’insurrezione gravitando su Novara.

P.Am.

Volpe, Gi[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine valsesiani, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---fascisti <---fascista <---C.L.N. <---Cino Moscatelli <---nazifascisti <---Partito comunista <---antifascisti <---comunista <---fascismo <---fasciste <---nazisti <---Eraldo Gastone <---P.C. <---borgosesiano <---comunisti <---nazista <---socialista <---socialisti <---squadristi <---valsesiano <---A.A.V.V. <---Alberto Jacometti <---Alberto Nobili <---Alessandro Maragliano <---Andrea Viglongo Editore <---Angelo Araldi <---Antonio Di Dio <---Antonio Gramsci <---Attilio Rota <---Attilio Vigevano <---Bibliografia <---Borgna di Borgomanero <---Bruno Vigorelli <---C.M.R.P. <---C.N.L. <---Campello Monti <---Carlo Torelli <---Carmine Senise <---Centro Valsesiano di Resistenza <---Centro di Resistenza <---Chimica <---Cipriano Facchinetti <---Colloro di Premosello <---Comitato centrale <---Congresso di Lione <---Congresso di Livorno <---Dante Maria Tuminetti <---Dario Cola <---Di Dio <---Divisione Garibaldi Valsesia <---E.R. <---Edoardo Luigi Gher <---Enzo Piazzot <---Ettore Tibaldi <---Federazione di Alessandria <---Filippo Beltrami <---Francesco Albertini di Gravellona <---Gallarotti di Quarona <---Giacinto Menotti <---Giorgio Bai <---Giovane Italia <---Giovanni Preziosi <---Giulio Bigi <---Giuseppe Bolla <---Giuseppe Bussa <---Giuseppe Coppo <---Giuseppe Perozzi <---Giuseppe Pièche <---Giuseppe Ube <---I.C. <---In Genti <---Innocenti Mario Muneghina <---Italia Libera <---La Pietra <---La prima <---Leo Colombo <---Lino Ferrari <---Luigi Grosso <---Luigi Mila <---Luigi Motta <---Luigi Zoppetti <---M.A.S.I. <---Magazzino Aeronautico <---Marcolini di Verbania <---Mario Albertini <---Mario Di Leila <---Mario Vercellino <---Montano Lampugnani <---Moscatelli in Valsesia <---Nazionale di Cina <---O.N.U. <---Officine Meccaniche Sant'Andrea di Novara <---Oira di Nonio <---P.C.I. <---P.S.D.I. <---P.S.I. <---P.S.L.I. <---Paimiro Togliatti <---Paolo An <---Paolo Sala <---Paolo a Roma <---Pasqua a Fo <---Patrioti Valstrona <---Pian Cavallone <---Piero Pajetta <---Poggio Renatico <---Porta San Paolo <---Raggruppamento Divisione Garibaldi <---Regia Accademia <---Renato Cucchi <---S.I.M. <---S.S. <---San Biagio di Domodossola <---San Paolo <---Sant'Andrea <---Santo Emanuele <---Scientifico-Letteraria <---Serravalle Sesia <---Serravate Sesia <---Silvano Gray a Porta <---Silvio Loss <---Sistematica <---Storia <---Storia contemporanea <---Storia medioevale <---Torino-Milano <---U.S.A. <---Vaigrande Martire <---Vincenzo Francione di Cel <---anticomunista <---antifascista <---astigiani <---bordighiana <---bordighiani <---bordighiano <---d'Italia <---dell'Asia <---dell'Europa <---dell'Ufficio <---italiane <---italiani <---massimalisti <---nazionalista <---nazionalisti <---propagandista <---razziste <---settarismo <---siano <---valsesiana