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Il segmento testuale transiberiana è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 7Entità Multimediali , di cui in selezione 3 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 512

Brano: [...]icole e minerarie, anche se gran parte del suo territorio è inospitale a causa del clima durante i lunghi mesi invernali, è attualmente abitata da circa 25.000.000 di abitanti (densità media 2 per kmq), in maggioranza russi con piccole minoranze autoctone (jacuti, mongoli, buriati, eschimesi ecc.). Le principali città sono Sverdlovsk, Celjabinsk, Omsk, Novosibirsk, Krasnojarsk,

UlanUde, Cita e Ussuyjsk, situate lungo i 9.990 km della ferrovia transiberiana che collega la Russia europea con Vladivostok, sul mar del Giappone.

Cenni storici

Colonizzata dai russi a partire dal secolo XVI, all'emigrazione civile seguì l’organizzazione militare e amministrativa e sotto Pietro il Grande (16721725) fu iniziata la conquista di tutto il territorio e la sua esplorazione sistematica. L’espansionismo russo scontrandosi con quel

lo cinese, col trattato di Nercinsk (1689) furono fissati i confini tra i due paesi. Successivamente la regolazione fra le frontiere fu oggetto dei trattati di Kjachta (1727), Aigun (1858) e Pechino (1860). Nell’Ottocento il[...]

[...]ue paesi. Successivamente la regolazione fra le frontiere fu oggetto dei trattati di Kjachta (1727), Aigun (1858) e Pechino (1860). Nell’Ottocento il governo zarista tentò, con scarso esito, di organizzare e popolare le terre, che già a partire dal secolo XVII avevano cominciato a ospitare colonie penali (nell’Ottocento i deportati furono circa 1 milione) .

Un grande impulso allo sviluppo della Siberia fu dato dalla costruzione della ferrovia transiberiana (18911906). Alla fine del XIX seco

lo la popolazione ammontava a 6 milioni di abitanti (di cui 870.000 gli autoctoni) e l’influsso della ferrovia portò la popolazione, all'inizio della Prima guerra mondiale, a 10 milioni di abitanti. Intanto erano sorte le prime città.

Dopo il 1917

All'indomani della rivoluzione bolscevica dell'ottobre 1917, la Siberia divenne uno dei maggiori centri delle forze controrivoluzionarie. Vi si formarono movimenti autonomisti ostili al potere bolscevico, furono creati un parlamento regionale siberiano (con sede a Tomsk), un consiglio regionale della Jacuz[...]

[...] ostili al potere bolscevico, furono creati un parlamento regionale siberiano (con sede a Tomsk), un consiglio regionale della Jacuzia, una giunta dell’Altaj, ecc.. I cosacchi degli Urali e di Orenburg combatterono il nuovo potere comunista.

Le cose si complicarono ulteriormente per il nuovo regime quando il corpo cecoslovacco (circa 34.000 uomini, ex prigionieri di guerra o ex sudditi dello zar) si ribellò (maggio 1918) bloccando la ferrovia transiberiana. I controrivoluzionari ricevettero aiuti, attraverso il porto di Vladivostok, dalle nazioni capitalistiche europee, dal Giappone e dagli U.S.A.. Nel giugno del 1918 si costituirono così in Siberia due governi anticomunisti separati (ad Omsk e a Samara). L'assemblea di Ufa, che

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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 501

Brano: [...]ukuò ».

Il Manciukuò non mancò naturalmente di aderire al Patto Anticomintern (v.) in corso tra Germania, Italia e Giappone.

L’aggressione giapponese

Dal gennaio 1939 i giapponesi cominciarono a violare ripetutamente la frontiera sovietica e quella mongola; nel maggio, muovendo dalla Manciuria, essi irruppero nel territorio della Mongolia (alleata dell’U.R.S.S.), con l’intento di saggiare la reazione sovietica e interrompere la ferrovia transiberiana. Nonostante che i giapponesi avessero impiegato forze ingentissime (sembra circa 250.000 uomini e 450 aerei), furono fermati, circondati e (in agosto) liquidati dalle unità mongole e sovietiche al comando del generale Zukov. Nella battaglia di Khalka Gol e in altri durissimi scontri i giapponesi persero 54.000 uomini.

Durante la Seconda guerra mondiale, che impegnò l’U.R.S.S. in Europa e il Giappone nel Pacifico, la frontiera sovietica lungo il confine con la Manciuria rimase tranquilla, mentre lo Stato fantoccio

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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 225

Brano: [...]e angloamericane e francesi avevano occupato Murmansk (v.) e in aprile i giapponesi erano sbarcati a Vladivostok, seguiti da corpi di spedizione americani, inglesi e francesi, mentre i romeni approfittavano dell’occasione per occuparsi la Bessarabia, da loro considerata parte integrante del territorio nazionale.

Il 25 maggio cominciò la sollevazione del Corpo di volontari cecoslovacco e la rivolta si estese rapidamente lungo tutta la ferrovia transiberiana, raggiungendo Vladivostok (all’estremo limite orientale della Siberia) alla fine di agosto. In questo stesso mese gli angloamericani e i francesi occuparono Arcangelo. Infine esplosero sollevazioni di contadini lungo il Volga, nella regione degli Urali e in Siberia.

Verso la fine dell’estate del 1918 un territorio immenso, comprendente zone nevralgiche del paese sotto l’aspetto economico, industriale e agricolo era caduto nelle mani degli insorti e degli eserciti stranieri. Nelle zone in cui la controrivoluzione aveva vinto erano stati ristabiliti i vecchi ordinamenti e cancellate le conqu[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine transiberiana, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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