Brano: [...]icole e minerarie, anche se gran parte del suo territorio è inospitale a causa del clima durante i lunghi mesi invernali, è attualmente abitata da circa 25.000.000 di abitanti (densità media 2 per kmq), in maggioranza russi con piccole minoranze autoctone (jacuti, mongoli, buriati, eschimesi ecc.). Le principali città sono Sverdlovsk, Celjabinsk, Omsk, Novosibirsk, Krasnojarsk,
UlanUde, Cita e Ussuyjsk, situate lungo i 9.990 km della ferrovia transiberiana che collega la Russia europea con Vladivostok, sul mar del Giappone.
Cenni storici
Colonizzata dai russi a partire dal secolo XVI, all'emigrazione civile seguì l’organizzazione militare e amministrativa e sotto Pietro il Grande (16721725) fu iniziata la conquista di tutto il territorio e la sua esplorazione sistematica. L’espansionismo russo scontrandosi con quel
lo cinese, col trattato di Nercinsk (1689) furono fissati i confini tra i due paesi. Successivamente la regolazione fra le frontiere fu oggetto dei trattati di Kjachta (1727), Aigun (1858) e Pechino (1860). Nell’Ottocento il[...]
[...]ue paesi. Successivamente la regolazione fra le frontiere fu oggetto dei trattati di Kjachta (1727), Aigun (1858) e Pechino (1860). Nell’Ottocento il governo zarista tentò, con scarso esito, di organizzare e popolare le terre, che già a partire dal secolo XVII avevano cominciato a ospitare colonie penali (nell’Ottocento i deportati furono circa 1 milione) .
Un grande impulso allo sviluppo della Siberia fu dato dalla costruzione della ferrovia transiberiana (18911906). Alla fine del XIX seco
lo la popolazione ammontava a 6 milioni di abitanti (di cui 870.000 gli autoctoni) e l’influsso della ferrovia portò la popolazione, all'inizio della Prima guerra mondiale, a 10 milioni di abitanti. Intanto erano sorte le prime città.
Dopo il 1917
All'indomani della rivoluzione bolscevica dell'ottobre 1917, la Siberia divenne uno dei maggiori centri delle forze controrivoluzionarie. Vi si formarono movimenti autonomisti ostili al potere bolscevico, furono creati un parlamento regionale siberiano (con sede a Tomsk), un consiglio regionale della Jacuz[...]
[...] ostili al potere bolscevico, furono creati un parlamento regionale siberiano (con sede a Tomsk), un consiglio regionale della Jacuzia, una giunta dell’Altaj, ecc.. I cosacchi degli Urali e di Orenburg combatterono il nuovo potere comunista.
Le cose si complicarono ulteriormente per il nuovo regime quando il corpo cecoslovacco (circa 34.000 uomini, ex prigionieri di guerra o ex sudditi dello zar) si ribellò (maggio 1918) bloccando la ferrovia transiberiana. I controrivoluzionari ricevettero aiuti, attraverso il porto di Vladivostok, dalle nazioni capitalistiche europee, dal Giappone e dagli U.S.A.. Nel giugno del 1918 si costituirono così in Siberia due governi anticomunisti separati (ad Omsk e a Samara). L'assemblea di Ufa, che
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