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Il segmento testuale sull'Ebro è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 10Entità Multimediali , di cui in selezione 8 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 177

Brano: [...]era entusiasta. L’offensiva repubblicana aveva suscitato sgomento in tutta la Spagna nazionalista e profonda emozione all’estero. Dal 22 agosto, qui come in Estremadura, la lotta assunse dimensioni gigantesche.

Il 25 agosto, mentre tutto il mondo guardava alI'Ebro, un comunicato delio Stato maggiore repubblicano annunciò: « Con la nostra controffensiva abbiamo obbligato il nemico a impegnarsi dove noi volevamo. I fascisti hanno dovuto portare sull'Ebro il grosso delle loro truppe. Hanno cercato dapprima di sbarrarci la strada con l’aviazione. La nostra fanteria ha sostenuto un terribile duello, che è stato seguito con estrema attenzione dai tecnici militari di ogni paese, perché dal suo esito si possono dedurre molti insegnamenti per la futura guerra che minaccia l’Europa e il mondo. Hanno vinto

i nostri, dimostrando così che una fanteria valorosa che sappia inchiodarsi al suolo, senza lasciarsi impressionare dai bombardamenti e dai mitragliamenti, continua ad essere l'elemento determinante per la vittoria [...]. Fallito l’attacco aereo,[...]

[...]che il

4 settembre erano 2.700, si ritrovarono in alcune centinaia, compresi i numerosi feriti leggeri.

L’ordine del giorno del XV Corpo d’armata citò la Brigata all’o.d.g.: «La "Garibaldi" ha aggiunto una bella pagina alla sua splendida storia ».

Nel corso della lunga battaglia caddero centinaia di antifascisti italiani, di cui una parte a Caspe e a Gandesa, e la grande maggioranza nell'ultima offensiva dell’Ebro.

Garibaldini caduti sull'Ebro

Giovanni Ambrosi, da Brescia; Luigi Amistadi, da Arco (Trento); Euge



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 602

Brano: [...]anno, chi nelle file della Centuria “Sozzi” e chi nelle file del Battaglione “Garibaldi”, chi infine combattendo nella Resistenza italiana dopo

I '8.9.1943.

Combattenti della Centuria “Gastone Sozzi” caduti nel Battaglione “Garibaldi”: 1. Giovanni Baesi (sulI’Ebro) ; 2. Giordano Bruno Bellini (a Caspe); 3. Giovanni Bocchi (a Villa del Rio Cordoba); 4. Etienne Bonfigli (a Casa de Campo); 5. Gilberto Carboni (sul 1 ’Ebro) ; 6. Michele Gilli (sull'Ebro); 7. Antonio Mambrin (a Campi Ilo); 8. Rocco Montanar (sull’Ebro); 9. Ugo Muccini (sull’Ebro); 10. Amedeo Nerozzi (sull'Ebro); 11. Giovanni Premoli (a Casa de Campo); 12. Giovanni Tollot (a Tortosa).

Combattenti della Centuria “Gastone Sozzi” caduti nella Guerra di Liberazione in Italia:

1. Alighiero Bonciani; 2. Oberdan Chiesa; 3. Vittorio Ghini; 4. Pietro Lari.

Bibliografia: Alvaro Lopez, La Centuria Gastone Sozzi, AICVAS, 1985.

F.Fo.

Sozzo, Severino

N. a La Spezia il 30.4.1904; vetraio. Per la sua attività in seno all’organizzazione comunista clandestina di Savona, nel 1934 venne arrestato. Deferito al Tribunale Speciale, fu prosciolto in istruttoria e assegnato per 3 anni al confino. Trascorso[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 513

Brano: [...]ero di Romagnano Sesia (1947), un altro a Casale Corte Cerro (1956). Nel 1985 ha realizzato in Milano (piazza Leonardo da Vinci) una grande fontana dedicata alla Pace.

Caselli, Luciano

Berto. N. a Mercato Saraceno (Forlì) il 22.7.1911; operaio.

Emigrato in Francia durante gli anni del fascismo, nel 1936 accorse a combattere nelle Brigate Internazionali in Spagna. Dopo aver partecipato ai combattimenti di Guadalajara, Huesca, a Brunete e sull'Ebro, dovette tornare in Francia, dove fu internato a St. Cyprien, Gurs e Vernet, infine consegnato alla polizia italiana.

Confinato a Ventotene, riacquistò la libertà con la caduta del fascismo. Dopo I '8.9.1943 fu tra i primi organizzatori della Resistenza armata a Forlì (v.) e diventò comandante della 29a Brigata G.A.P., carica che mantenne fino alla Liberazione.

I

Monumento ai Caduti per la Libertà nel Comune di Casale Corte Cerro (Andrea Cascella, 1956)

Gasoli, Franco

N. a Reggio Emilia il 9.1.1925, m. a Villaminozzo (Reggio Emilia) il 25.5.

1944.

Partigiano della 26a Bri[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 265

Brano: [...]zione, il 18.8.1944 venne arrestato, ma j fascisti non trovarono prove a suo carico. Fu pertanto ucciso a tradimento e senza processo, all’esterno del cimitero di Camerlata la notte del 5.9.1944, insieme a un giovane partigiano.

Bibliografia: Raimondo Craveri, La Campagna d'Italia e i servizi segreti. La storia dell'O.R.I. (19431945), La Pietra, Milano,

1980.

G.Per.

Vacchieri, Ettore

N. a Perosa Argentina (Torino) l’11. 5.1902, m. sull'Ebro (Spagna) il 7.9. 1938; meccanico.

Giovane comunista dal 1921, attivo nel comune di Collegno (Torino), dopo l’avvento del fascismo prese la via dell’emigrazione e venne inviato dal P.C. d’I. in Unione Sovietica, dove frequentò una scuola politica.

Rientrato successivamente in Italia

265



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 57

Brano: [...]ell’Egeo, dopo I'8.9.1943 operò come ufficiale di collegamento nelle azioni contro i tedeschi. Divenuto internato militare in seguito alla resa, cercò di organizzare insieme ad altri un'evasione, ma questa fallì. Tentò altre volte la fuga, ma sempre senza successo. Al momento di partire per il campo di deportazione, preferì darsi la morte piuttosto che restare prigioniero dei tedeschi.

Tessaro, Antonio

N. a Marano Vicentino il 4.8.1911, m. sull'Ebro (Spagna) nel settembre 1938; impiegato. Intellettualmente assai dotato (a vent’anni conosceva 8 lingue), ebbe un brillante iter scolastico. Avvicinatosi all’ideologia comunista, negli anni della dittatura allacciò rapporti stretti con l’apparato clandestino del P.C.I. a Schio (v.), trovando in Oscar Casetto un compagno e amico. In coerenza con la linea allora seguita dal partito, dai compagni venne convinto a inserirsi nelle strutture politiche del regime, compito che il giovane Tessaro seppe adempiere (nonostante ripetute crisi personali) divenendo segretario del Comune di Isola Vicentina no[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 498

Brano: [...]ustriale di Sesto San Giovanni era di nuovo al lavoro nella riconquistata libertà. L'imponente contributo di Sesto San Giovanni alla causa dell'antifascismo e della Resistenza si commisura nelle seguenti cifre:

— Oltre 200 arrestati negli anni del regime, poi deferiti al Tribunale speciale o confinati con centinaia e centinaia di anni di pene erogate;

— 1 caduto nella guerra di Spagna [Luigi Viganò, operaio della Pirelli caduto il 6.9.1938 sull'Ebro);

— 1.000 circa arrestati durante gli scioperi del 19431944;

— 700 deportati nei lager;

— 250 deportati deceduti nei lager;

— 23 partigiani caduti in combattimento in montagna o in città;

— 29 fucilati per rappresaglia;

— 5 morti in carcere (19341945);

— 15 soldati caduti combattendo al seguito delle truppe alleate;

— decine di internati militari morti per le malattie e gli stenti negli stalag tedeschi, avendo rifiutato di collaborare con i nazifascisti;

— oltre 3.000 partigiani e patrioti in armi nelle fabbriche, in città, in montagna, nella Resistenza francese, gr[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 369

Brano: [...]ante numero di nemici e di armi che vi facevano barriera). Come Della Santa, anche il calabrese Domenico Nocito, passato dalle truppe fasciste ai volontari garibaldini a Guadalajara, cadde colpito da una raffica di mitragliatrice.

Desistere dal tentativo di entrare in Saragozza fu doloroso, ma per arrivare a farlo sarebbero occorsi parecchi altri combattenti, armi pesanti, aeroplani. E tutto questo purtroppo mancava. La seconda controffensiva sull'Ebro, per la presa di Saragozza, su un fronte che andava da Zuera a Belchite, costò migliaia di morti e logorò l’eéercito repubblicano ».

Sarchi, Giuseppe

N. a Montù (Pavia) il 26.4.1904; esercente.

Membro di un’organizzazione clandestina comunista, nell’aprile 1928 fu arrestato sotto l’accusa, rivelatasi poi inconsistente, di concorso nell’attentato della Fiera di Milano (v.). Dopo oltre 3 anni di carcere fu deferito al Tribunale speciale che, nel giugno 1931, lo condannò a 6 anni di reclusione per appartenenza al Partito comunista.

Sardegna

Con un’area di 24.090 kmq e una popolazi[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 120

Brano: [...]o venne inviato a prestare servizio militare a Milano e qui riprese l'attività politica clandestina Nel 1932, terminato il servizio militare, fu nuovamente arrestato e dovette subire altri 3 anni circa tra carcere e confino.

Espatriato clandestinamente in Francia nel 1937, lavorò per la Federazione giovanile comunista a Parigi e successivamente accorse in Spagna, divenendo responsabile politico nella Brigata Garibaldi. Ferito in combattimento sull'Ebro, nel gennaio 1939 rientrò in Francia ed ebbe l’incarico di dirigere la Casa editrice del Partito.

Nella Resistenza francese

All’arrivo dei tedeschi a Parigi si trasferì nel Sud della Francia, dove organizzò gli antifascisti italiani della regione LotetGaronne. Diede vita ai primi nuclei di sabotatori della produzione bellica destinata ai tedeschi e infine passò alla lotta partigiana (giugno 1941). I buoni risultati convinsero il Partito a inviarlo a Marsiglia, dove operò a fianco di Teresa Noce e Ilio Bar ontini nell’organizzazione dei Francstireurset partisans della Francia meridionale[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine sull'Ebro, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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