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Il segmento testuale proudhoniani è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 17Entità Multimediali , di cui in selezione 4 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 68

Brano: Internazionale, Prima

la sezione francese dell’Internazionale, Marx prese posizione in favore dei proudhoniani, pur sollecitandoli ad avere un più stretto contatto con le masse.

In Germania i riformisti lassalliani furono inizialmente favorevoli all’intemazionale, ma presto il loro organo, il SozialDemokrat, diretto da Johann Baptist von Schweitzer, assunse posizioni talmente opposte accondiscendendo alla politica di Bismarck e portando avanti una linea collaborazionista con la borghesia, che Marx ed Engels furono costretti, nella primavera del 1865, a interrompere la collaborazione e a criticarne aspramente la tattica opportunistica (appoggiati in tale scontro politico da Wilhelm Liebknecht e Frie[...]

[...]asse operaia all'interno stesso deH’Internazionale. Questa lotta venne condotta nei congressi, ma ancor più nelle discussioni private del Consiglio generale con le singole sezioni ».

I, II, III Congresso

Tra il 25 e il 29.9.1865 si tenne la prima conferenza dell’lnternazionale. Vi parteciparono 38 delegati, tra i quali Marx, Odger (presidente dell’organizzazione), Cremer (segretario generale), Varlin (futuro eroe della Comune di Parigi), i proudhoniani Tolain e Fribourg. Nella conferenza si decise, su proposta di Marx, di tenere il

I Congresso l’anno successivo a Ginevra. Al congresso, che durò dal 3 all’8.9.1866, presero parte 60 delegati in rappresentanza di 25 sezioni e di 11 società operaie di Inghilterra, Francia, Svizzera e Germania. Marx, per quanto impossibilitato a parteciparvi, preparò i progetti di risoluzione sulle principali questioni all’ordine del giorno.

II I Congresso fissò come obiettivi generali del movimento operaio la limitazione legislativa della giornata lavorativa alle 8 ore e una sostanziale riduzione del lavo[...]

[...]ongresso fissò come obiettivi generali del movimento operaio la limitazione legislativa della giornata lavorativa alle 8 ore e una sostanziale riduzione del lavoro delle donne e dei fanciulli; affrontò inoltre le questioni delle associazioni cooperative e soprattutto dei sindacati, considerati come la prima e più ampia forma di organizzazione della classe operaia. Su questi temi Marx e i suoi sostenitori combattevano le posizioni utopistiche dei proudhoniani, che negavano ai sindacati ogni funzione politica, e quelle riforniste dei lassalliani, che ne tra

scuravano ugualmente l’importanza ai fini della lotta rivoluzionaria.

Il II Congresso dell’Internazionale si tenne a Losanna, tra il 2 e il 3.9.1867, presenti 60 delegati di 6 paesi. I temi principali del dibattito furono l'inseparabilità della emancipazione sociale da quella politica e l’educazione popolare come obbligo dello Stato. Questo congresso non fu all'altezza di quello precedente. Anche il bilancio della forza del movimento operaio nei vari paesi risultò scarsamente confortante: [...]

[...]ionisti inglesi sulla questione della lotta di liberazione nazionale in Irlanda, sostenendo che il riconoscimento dell'indipendenza irlandese era nell’interesse dello sviluppo del movimento operaio britannico stesso.

Il III Congresso si svolse a Bruxelles, tra il 6 e il 13.9.1868. Vi parteciparono 100 delegati. Marx curò la stesura delle risoluzioni finali, ma nel corso dei lavori dovette sostenere ancora una volta un’aspra battaglia contro i proudhoniani capeggiati da Tolain. Il Congresso sancì l’uso dello sciopero come arma fondamentale per l’emancipazione della classe operaia; discusse un rapporto tenuto dal belga César De Paepe (su materiali forniti da Marx) e riguardante la collettivizzazione della terra; affrontò i problemi dell’introduzione delle macchine nell’industria e quelli della guerra (fu adottata la proposta della delegazione belga di lottare contro la guerra mediante gli scioperi).

A'« Alleanza » di Bakunin «Alla fine del 1868 — scrisse Marx — entrò nel l’Internazionale il russo Bakunin (v.), con lo scopo di creare nel suo s[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 67

Brano: [...]se, cercando di elevarne il livel

lo teorico e combattendo le tendenze opportunistiche presenti al suo interno. È da ricordare che fu appunto al Consiglio generale, a Londra, che Marx lesse, nella primavera del 1865, il suo rapporto Salario, prezzo e profitto, dove esponeva in maniera accessibile alcuni principi fondamentali del meccanismo economico capitalistico.

In Francia la sezione parigina dell’Internazionale raccolse sia i socialisti proudhoniani che i radicali borghesi. Quando, agli inizi del 1865, queste due tendenze si scontrarono per avere la direzione del



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 566

Brano: [...]togestite.

La polemica assunse forme aspre subito dopo la sanguinosa repressione della Comune di Parigi (1871). lì ruolo principale nell’insurrezione parigina era stato svolto dalle correnti proudhoniane e dai blanquisti, ma ciò non aveva impedito a Marx di riconoscere il valore storico di quella esperienza che dimostrava, per la prima volta nella storia, la possibilità della conquista del potere politico da parte dei lavoratori. Però, mentre proudhoniani e bakuniniani vedevano nella Comune di Parigi un modello di autogoverno e di egualitarismo su base federativa, Marx (d’accordo in questo con i blanquisti) ne esaltava il significato di dittatura rivoluzionaria del proletariato. Lo scontro fra bakuniniani e marxisti si concluse con l’espulsione di Bakunin dalle fila dell’Internazionale, cui seguì qualche anno dopo (1876) lo scioglimento dell’organizzazione.

Ma l’esistenza e l’opera stimolante di quella prima organizzazione centralizzata aveva molto contribuito alla nascita di partiti politici operai

e socialisti nei vari paesi. La corren[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 69

Brano: [...]osceva la situazione americana ed era stato contrario al trasferimento del Consiglio generale, ma che, dopo aver in un primo tempo rifiutato, aveva accettato l’elezione a segretario generale ».

Il contraccolpo emotivo e politico del trasferimento del Consiglio generale in America in realtà fu molto forte: blandamente ostili furono i tedeschi; avversi furono i blanquisti, che pure erano stati i principali sostenitori di Marx ed Engels contro i proudhoniani; decisamente contrari, fino a proporre l’espulsione di Marx dall'Internazionale, i dirigenti operai inglesi.

Il VI Congresso, convocato a Ginevra per I’8.9.1873 dal Consiglio generale di New York, rappresentò di fatto l’atto di morte della organizzazione. Scarse furono le partecipazioni, in grande maggioranza svizzere. Ormai la Prima Internazionale si avviava allo scioglimento, che fu decretato ufficialmente al Congresso di Filadelfia del 1876.

Dagli Stati Uniti l’Associazione non mancò tuttavia di proclamare la sua prossima resurrezione:

« Noi abbiamo rinunciato all'organizzazione d[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine proudhoniani, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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