Brano: [...] Jules Guesde, comunardo e fondatore del primo giornale socialista, VEgalité. L’anno successivo fu costituito il Partito dei lavoratori socialisti di Francia, con un programma redatto da Marx, Engels, Lafargue e Guesde, di chiara impronta classista. II movimento socialista francese comprendeva tuttavia un ventaglio di tendenze diverse, in forte contrasto tra loro, che andavano dalla linea intransigente di Guesde al gradualismo riformistico dei « possibilisti » di Paul Brosse, ai rivoluzionari blanquisti guidati da M. Edouard Vaillant, al gruppo di Aristide Briand, fino all’ambiguo socialismo di Alexandre Miller and.
In Italia, accanto al movimento anarchico si andavano formando i primi embrioni socialisti, a opera di Andrea Costa che aveva abbandonato l’anarchismo per fondare nel 1881 il Partito socialista rivoluzionario di Romagna, e di Costantino Lazzari, fondatore a sua volta del Partito operaio a Milano (1882). In Inghilterra, era nata nel 1883 la Federazione socialdemocratica fondata da Henry Mayers Hyndman, che tuttavia non aveva molta i[...]
[...]acale, promossa dal riformista Samuel Gompers.
La molteplicità delle organizzazioni socialiste dei diversi paesi poneva esigenze di coordinamento e di unificazione politica sul piano internazionale. Allo scopo di affrontare tali problemi Guesde e Lafargue, come dirigenti del Partito operaio
francese, il 14.7.1889, nel centenario della presa della Bastiglia, convocarono a Parigi il congresso che avrebbe dato vita alla 11 Internazionale. I « possibilisti » di Brosse non aderirono all’iniziativa e promossero contemporaneamente un loro congresso, che però raccolse pochissime adesioni sul piano internazionale (dei 606 delegati, 524 erano francesi).
Primo Congresso (14.7.1889)
Il I Congresso della Seconda Internazionale vide presenti 393 delegati che rappresentavano quasi tutte le organizzazioni socialiste allora esistenti nei paesi dell’Europa Occidentale e Orientale, e di alcuni paesi americani (Stati Uniti, Argentina). Tra i più importanti delegati vi erano A. F. Bebel, W. Liebknecht, Clara Zetkin e Eduard Bernstein (Germania); Plechanov[...]
[...]movimento operaio su scala mondiale. Nella prima seduta congressuale fu affrontato il problema di una eventuale unificazione con il Congresso « possibilista ». Dopo un vivace dibattito fu approvata la risoluzione proposta da Liebknecht, la quale poneva come condizione dell’unificazione che i
delegati del Congresso « possibilista » adottassero una risoluzione accettabile per tutti i membri del Congresso deH'Internazionale; ma l’assemblea dei « possibilisti » respinse l’offerta, restando ferma sulle proprie posizioni.
Nel Congresso fu quindi esaminato il problema del rapporto tra lotta economica e lotta politica. Superando l’opposizione degli anarcosindacalisti, che negavano la necessità di partiti proletari organizzati, l’assemblea adottò una risoluzione secondo la quale, per la conquista del potere, non erano sufficienti i sindacati, ma occorreva creare, laddove non esistessero, i partiti socialisti.
Fu inoltre deliberato di sostenere in tutti i partiti un programma di legislazione del lavoro, di lottare per la giornata lavorativa di 8 o[...]