Brano: [...]ibaldi « Mario Gordini », che dal 24 era tornata alle dipendenze del « Cremona » e si era comportata in modo estremamente brillante durante tutta l’avanzata, occupò insieme a elementi di « commandos » inglesi la città di Chioggia, accettando la resa di quel presidio tedesco forte di un migliaio di uomini. Nella stessa giornata del 29 il comandante del 22°, dopo aver costituito una piccola avanguardia motorizzata (un plotone di cingolette, uno di motociclisti, un plotone mortai e una sezione di artiglieria), puntò deciso su Mestre. Aggirate resistenze nemiche a Dolo e a Mira, rafforzata da una colonna cingolata del 21°, l’avanguardia del 22° entrò a Mestre alle 16,15 e, per ordine del generale Primieri, alle 17 puntò su Venezia, ivi incontrandosi con unità inglesi arrivate poco prima dal mare. Si chiudeva così, con il tricolore issato in Piazza San Marco, la breve ma intensa epopea che in 7 giorni aveva portato il « Cremona » da Migliarino (Ferrara) a Venezia, con un balzo di 140 km e l’attraversamento, senza mezzi adeguati, di 6 corsi d’acqua (Po[...]

Brano: [...]delle formazioni, partigiane. Non avendo ottenuto”alcun risultato, presero la via del ritorno, ma nei pressi diJUampagnola furono attaccati dai partigiani che erano stati informati della loro presenza. I fascisti balzaronodal camioncino, immobilizzatoai primi colpi, e si rifugiarono in un casolare al quale i partigiani diedero subito l’assalto a colpi di bombe a mano. Quattro militi e un capitano della Brigata nera rimasero uccisi, come pure due motociclisti tedeschi improvvisamente sopraggiunti sul luogo dello scontro.

Il Comando del III Settore S.A.P. di Reggio Emilia, prevedendo che la rappresaglia nemica non si sa, rebbe fatta attendere, decise immediate misure per proteggere gli abitanti di Fabbrico. All'indomani mattina infatti un centinaio di militi fascisti piombò nel centro del comune. Donne, vecchi e bambini furono rastrellati, incolonnati e costretti a sfilare davanti ai cadaveri dei militi caduti nel precedente scontro; infine una parte della popolazione venne rilasciata, ma con l’ingiunzione di ripresentarsi alle 14,30: se nel fra[...]

Brano: [...]20 cannoni di medio calibro divisi in 10 gruppi, di 48 cannoni di piccolo calibro, divisi in 4 gruppi autotrainati, di 2 battaglioni di semoventi da 47 mm e di un raggruppamento di 24 semoventi di cannoni da 90/53. Quest’ultimo era l’unico reparto italiano in grado di affrontare su un piano di parità le formazioni corazzate angloamericane.

Vi erano infine nell’isola 3 legioni di camicie nere. Con queste e con altri reparti di truppe speciali (motociclisti, bersaglieri, arditi, ecc.) il Comando di armata costituì alcuni « gruppi mobili » e « gruppi tattici » per essere in grado di portare rapidi contrattacchi contro eventuali infiltrazioni avversarie, incursioni di paracadutisti e tentativi di impadronirsi degli aeroporti.

Per nutrire tutte queste forze l’intendenza italiana doveva provvedere ogni giorno 230.000 razioni, ma in realtà i reparti effettivamente impiegabili in combattimento non superavano i 170.000 uomini. Tenendo poi conto di quelli stanziati in zone molto lontane dal punto di sbarco, i soldati italiani realmente in grado di af[...]

Brano: [...]o d'Italia; Codice penale della Repubblica italiana.

A.D.P.

Liberti, Egidio

Valle, Collini. N. a Torino il 2.1.1915; avvocato.

Ancora studente liceale, ebbe a Torino, attraverso Vittorio Foa e Alberto Levi, i primi contatti con

il movimento di « Giustizia e Libertà ». Laureatosi in legge, nel 1938 fu chiamato alle armi e inviato in Africa settentrionale, dove fu trattenuto sino all'ottobre 1942. Nel

la XXI Compagnia Bersaglieri motociclisti di Corpo d’armata, partecipò alle operazioni belliche sul fronte egiziano. Passato in seguito nei ruoli della Giustizia militare e rimpatriato, l’1.9.1943 raggiunse il grado di maggiore.

Dopo I ’8.9.1943 prese parte alla Guerra di liberazione, nelle file della Resistenza, tra gli organizzatori delle formazioni partigiane della vaile di Susa, di cui divenne il primo comandante. Il 6.1.1944, mentre compiva una missione per conto del Comitato militare del C.L.N. regionale piemontese, fu arrestato a Germagnano, in vai di Lanzo. Condotto dai tedeschi a Torino e rinchiuso nelle Carceri Nuove, po[...]

Brano: Milizia volontaria per la sicurezza nazionale

ritoriale (D.I.C.A.T.) composti da riformati o anziani o giovanissimi in età non militare, i reparti di mutilati di guerra iscritti al partito fascista e costituenti una Legione a parte, i reparti di motociclisti (aderenti al Moto Club d’Italia e forniti di motocicletta propria). Tutte queste forze, unitamente ai reparti speciali (Milizia stradale, ferroviaria, universitaria ecc.) ammontavano nel 1937 a circa 300.000 uomini.

I Battaglioni di camicie nere (composti da 3 compagnie ciascuno) erano reparti di fanteria leggera da mettere a disposizione dei comandanti delle grandi unità dell’esercito per essere usati « come le circostanze saranno per richiedere ». Nelle intenzioni del fascismo, questi reparti dovevano costituire forze d’urto con particolare capacità di azione per « la lotta ravvicinata e[...]

Brano: [...]tegica come azione di massa tendente a danneggiare o rallentare la vita economica e sociale nei paesi occupati, fu l’azione svolta nelle fabbriche, nelle strade o negli uffici con modalità diversissime, secondo la fantasia degli autori: rallentamenti del ritmo di produzione (si veda, per esempio: Fiat, Resistenza operaia alla), danneggiamento di macchinari, chiodi tricuspidali per lacerare pneumatici, fili di ferro tesi sulle strade per falciare motociclisti, targhe stradali scomparse o invertite, lettere che non arrivano a destinazione, vagoni che si perdono su binari intasati, fabbriche intere che lavorano ma producono poco o niente, come avvenne per certe industrie aeronautiche dell’Italia del Nord. L’obiettivo complessivo era di rendere l’occupazione un peso crescente per l’invasore, impedendo in ogni maniera lo sfruttamento bellico delle industrie catturate.

L’Unione Sovietica adottò in modo integrale questa strategia con la politica della “terra bruciata”, accoppiata al trasferimento di migliaia di fabbriche verso Est: in questo modo l’i[...]