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Il segmento testuale miliziano è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 16Entità Multimediali , di cui in selezione 6 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 758

Brano: [...]lli, Porzus Due volti della Resistenza, La Pietra, Milano 1975.

Modesto Guilloto, Juan

N. a Puerto de Santa Maria presso Cadice (Spagna) nel 1906, m. a Praga (Cecoslovacchia) il 14.9.1969; carpentiere.

Di famiglia operaia, fin da giovane entrò nel Partito comunista spagnolo, del cui Comitato centrale venne poi chiamato a far parte.

Allo scoppio della guerra civile spagnola fu uno dei primi combattenti a Madrid. Inizialmente semplice miliziano, divenne organizzatore del famoso Battaglione «■ Thaelmann » e ne assunse il comando. Fu successivamente uno dei comandanti del Quinto Reggimento e comandò poi la IV Divisione, il V Corpo d’armata, infine l'Esercito dell’Ebro. Pur avendo cominciato la guerra come miliziano, la terminò da generale. Come capo militare, Modesto parte

J.G. Modesto (1939)

cipò alle battaglie di Madrid, del Jarama, di Guadalajara, di Brunete, Teruel, Belchite e dell'Ebro (v.). In quest’ultima battaglia, la più grande della guerra di Spagna, Modesto ebbe il comando deU’Agrupación autonoma del Ebro che comprendeva tutte le forze repubblicane impegnate sul campo.

Morì poco dopo aver finito di scrivere le sue memorie che furono pubblicate postume, alcuni mesi dopo, sotto il titolo Soy del Quinto Regimiento, opera che per riconoscimento degli stessi storici franchisti rappresenta[...]

da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 153

Brano: [...]ria, dov’erano previsti i più aspri scontri. Il 15 ebbero inizio i combattimenti che si svilupparono infatti con estrema veemenza; i miliziani, benché inferiori di numero e per armamento, resistettero con tenace determinazione, combattendo stanza per stanza negli edifici raggiunti dalle truppe franchiste. Durruti, che animava la lotta, cadde il 21 novembre, colpito alle spalle (la pallottola, secondo alcune fonti, gli sarebbe stata sparata da un miliziano appartenente a un gruppo di anarchici che rimproverava al capo la ferrea disciplina e i rischi cui esponeva gli uomini).

I suoi funerali si svolsero a Madrid con una partecipazione immensa di popolo. H.E. Kamimski li ha descritti in una pagina del suo libro Quelli di Barcellona.

M.Gi.

Duse, Gastone

N. a Poiana (Vicenza) il 26.6.1913; professore.

Attivo antifascista, nel 1940 fu condannato dal Tribunale speciale a 4 anni di reclusione per aver svolto propaganda contro la guerra.

Dopo I’8.9.1943 ha preso parte alla lotta di liberazione, nelle file della Resistenza veneta.

D[...]

da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 161

Brano: [...]5; ebanista.

Membro di un'organizzazione comunista clandestina attiva a Ceglie fin dal 193738, nel settembre 1942 fu arrestato. Deferito al Tribunale speciale, il 14.11.1942 fu condannato a

15 anni di reclusione.

Ricci, Mario

Armando. Medaglia d'oro al valor militare. N. a Pavullo (Modena) il 20.5.1908; boscaiolo.

La “leggenda” di Armando comprende il decennio fra la guerra di Spagna e la Resistenza, fra la sua partecipazione come miliziano alla XII Brigata Internazionale (2a Compagnia, IV Battaglione) e il momento in cui, acclamato “generale” dai garibaldini modenesi, guidava nel

1944 le battaglie di monte Penna e Sassoguidano, due capolavori tattici.

Emigrato in Francia nell’ottobre 1931 alla ricerca di un lavoro, per cinque anni fece il cameriere al Gran Hotel de la Place a Le Lavandou. Nel settembre 1939 fu arrestato e carcerato a Tolone, poi (dal 28.5. 1940) internato nel campo di Vernet. Liberato daH'internamento nel settembre 1941, venne arrestato a Mentone aM'atto del rimpatrio. Il 6 novembre fu assegnato a 5 anni [...]

da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 560

Brano: [...]maggio viene liberato insieme agli altri patrioti di Morrea, fra cui Oreste Testa, fratello di Peppino, e di altri paesi. Verrà invece condannato a morte e fucilato, solo perché trovato in possesso di una rivoltella, Peppino Testa: griderà di fronte al plotone di esecuzione: « Muoia tutto purché l’Italia viva »: aveva 19 anni. Per il suo eroismo gli è stata data la medaglia d’oro alla memoria. A prendere il posto di Amiconi, il Centro invia l’ex miliziano di Spagna Carlo Rolla e il ten. Adriano Salvatori, che prende il comando dei gruppi della zona (vicecomandanti il sott. Armando Maviglia, Bruno Corbi, Dario Spallone e Igino D’Aroma).

Nello stesso tempo Dario Spallone manteneva il contatto con il gruppo di Popoli, s’incontrava a Carrito con i fratelli Moscatelli e altri patrioti, impegnati a compiere azioni di sabotaggio ai treni e ai convogli tedeschi in transito. In seguito venne inviato a Popoli Giulio Spallone che, insieme a Natale Camarra, dirigerà la Resistenza locale.

A Tagliacozzo, dove i G.A.P. avevano attuato azioni di sabotag[...]

da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 219

Brano: [...]za e contribuì attivamente alla liberazione di migliaia di prigionieri di guerra alleati dai campi di concentramento. Scoperto, fu condannato a morte, ma poi graziato.

Appena tornato in libertà, riprese l’attività clandestina finché alcuni fascisti di Vichy decisero di eliminarlo, ma egli sopravvisse prodigiosamente all’aggressione e alle gravi ferite.

I fascisti si presentarono a casa sua, suonarono e — quando Kir apparve sulla porta — un miliziano gli sparò in pieno petto. il canonico rimase ritto in piedi. Gli spararono una seconda volta e ancora egli riuscì a restare ritto. Sorpresi e sgomentati, i fascisti fuggirono.

«Ho tenuto sino all’ultimo — raccontò poi Kir — perché non volevo cadere dinanzi a loro. Sono stati loro alla fine ad aver paura ».

Dopo la Liberazione fu eletto sindaco di Digione e deputato al Parlamento. Conservò la prima carica sino alla morte, mentre il seggio parlamentare gli venne tolto nel 1967 da Robert Poujade, segretario del partito gollista.

All’Assemblea Nazionale faceva parte del gruppo degli indi[...]

da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 667

Brano: [...]gio di ComoSondrioVarese, è stato riconfermato nelle tre legislature successive.

Oltre a numerosi saggi sul movimento operaio, ha scritto Due generazioni (Roma, 1953) e Grande capitale e destra cattolica (Firenze, 1959).

Grimau, Garcia Julian

N. a Madrid nel 1911, ivi fucilato il 20.4.1963; tipografo.

Militante sin dal 1936 della Gioventù socialista spagnola, poi nel Partito comunista. Durante la guerra civile in Spagna combattè come miliziano. In seguito operò nella Brigata di investigazione criminale a Madrid, Valencia, Barcellona.

Caduta la Repubblica, passò in Francia e fu internato nel campo di Argelès. Riuscì a raggiungere il Messico, dove svolse missioni rivoluzionarie che lo portarono anche nella Repubblica Dominicana e a Cuba.

Nel 1954 fu eletto al Comitato centrale del Partito comunista spagno

lo. Nel 1957 rientrò in Spagna, lavorando clandestinamente con altri

Julian Garcia Grimau

dirigenti del Centro interno alla preparazione di uno sciopero generale contro il regime franchista. Dopo un successivo periodo[...]
Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine miliziano, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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