Brano: [...]lo britannico (v. Eqitto), il generale inglese Charles George Gordon (Gordon Pascià) si insediò a Khartum. La rivolta dei capi locali (Soliman Ziber nel Bahr el Ghazal, il sultano Harun nel Darfur), protrattasi dal 1877 al 1879, fu stroncata da un esercito egiziano comandato dall’ufficiale italiano Romolo Gessi che, tra l’altro, fece uccidere a tradimento Soliman e i suoi generali dopo aver loro promesso la vita in cambio della resa.
Lo Stato mahdista
Di famiglia povera araba, il predicatore musulmano Mohammed Ahmed Ibn Abdallah chiamato Mahdi (Messia), in nome della “vera fede islamica” nel 1880 sollevò le popolazioni del Sudan contro gli invasori bianchi e i loro complici egiziani, compreso l’alto clero. Estromesso dalla chiesa musulmana ufficiale, il Mahdi strinse intorno a sé una setta (dervisci) e chiamò il popolo alla lotta. Con una massa armata di bastoni ma spinta da fanatismo religioso, alla testa dei suoi seguaci il Mahdi colse una vittoria dopo l’altra: il 9.12.1881 affrontò un presidio di 1.400 uomini comandato dal governato[...]
[...]ziano di
Fashoda (oggi Kodok) distruggendolo completamente; il 18.1.1883 attaccò a El Obeid un'armata di 4.000 soldati egiziani, sbaragliandola; nell’autunno dello stesso anno fu la volta del generale inglese Hicks che, giunto alla testa di 10.000 soldati egiziani, si trovò di fronte a 40.000 dervisci inferociti e subì una catastrofica sconfitta (solo 500 dei suoi uomini si salvarono ed egli stesso cadde in combattimento). Nel 1884 la rivolta mahdista investiva ormai l’intero Sudan e, dopo 10 mesi di assedio, cadde infine la capitale Khartum, i cui difensori (compreso il viceré inglese Gordon) furono letteralmente sterminati.
Sorse così, per la prima volta sul continente africano dopo l’intrusione degli imperialisti europei, uno Stato indipendente. Il Mahdi fece costruire nei pressi di Khartum la nuova capitale Omdurman e fondò una grande federazione militare di tribù e principati feudali, retta secondo princìpi integralisti islamici e tenuta insieme da una rigorosa disciplina, ma con criteri sociali comunitari alquanto avanzati, anche [...]
[...] inglesi e anche italiani nel Sudan orientale (189699), ma poiché la loro unità si fondava in gran parte sulla figura del Mahdi, alla morte del “messia” (1885) cominciarono a sorgere le divisioni interne. Il suo successore, il califfo Abdullah, si dimostrò incapace di proseguirne l’opera e si ebbe un graduale sgretolamento del nuovo Stato. Dopo aver vinto una guerra contro il negus d’Etiopia Giovanni che, istigato dagli inglesi, attaccò lo Stato mahdista con 150.000 uomini, i dervisci si trovarono a fare i conti direttamente con la Gran Bretagna che nel 1896, per chiudere la questione, inviò in Sudan un esercito regolare di 25.000 uomini, potentemente armati con artiglierie e micidiali mitraglie. Occorsero tuttavia due an
726