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Il segmento testuale interveniste è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 7Entità Multimediali , di cui in selezione 6 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 319

Brano: [...]ua e di servizi igienici;i canoni d’affitto, altissimi, dovevano essere pagati con un anno di anticipo e non esisteva alcuna iniziativa concreta per l’edilizia popolare; le strade erano senza massicciata e piene di fango alle prime piogge; per non parlare infine della miseria e della disoccupazione. I socialisti annunciarono che si sarebbero occupati subito di questi problemi: scuola, igiene, consumi, casa.

Nel 191415 si ebbero manifestazioni interveniste che si valsero anche di componenti democratiche (di origine riformista, repubblicana, anarchica, sindacalista) e, più tardi, dell’appoggio di strati contadini, ingannati dalle promesse del primo ministro Antonio Salandra di ottenere la terra in cambio del sacrificio (i contadini della provincia di Bologna ebbero 10

mila 745 caduti nella guerra 191518). Alla fine del conflitto ci furono delusioni, inasprimento dei contrasti sociali, un rafforzamento delle lotte degli operai e dei contadini. Questi ultimi si organizzarono con un fitto tessuto di cooperative, mutue e circoli. Gli operai si ba[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 89

Brano: [...]ri portò molti di loro a partecipare ai moti rivoluzionari, che sfociarono nella conquisi del potere da parte dei bolscevichi. Pare certo che un gruppo di operai belgi (circa 3C9), con a capo F. Legrand, partecipò alla presa del Palazzo d’inverno, che segnò il momento decisivo della rivoluzione.

Altri consistenti nuclei di internazionalisti provenivano dalle file dei prigionieri di guerra; altri ancora erano soldati già inquadrati nelle unità interveniste dell’Intesa e passati all'Esercito Rosso.

All’inizio del 1918 i prigionieri di guerra catturati dai russi erano oltre 2.000.000, racchiusi in 410 campi disseminati in 80 province del territorio russo. Prima della rivoluzione molti di loro erano stati impiegati nelle industrie belliche e nei lavori agricoli. Al lavoro durissimo si aggiungevano le condizioni inumane della vita nei campi che, tra l’altro, neH’inverno 191617 provocarono la morte di decine di migliaia di uomini per assideramento ed epidemie.

I bolscevichi svolsero nei campi di prigionia un’attiva opera di propaganda e di agi[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 90

Brano: [...]ie a Tzaredorovka, Baladino, Sofievka, Slavgorod.

Altri italiani

La presenza italiana viene segnalata anche in altre unità, ma con notizie assai ridotte e frammentarie. Tra i gruppi minori sono da ricordare quello del I Reggimento Internazionale di Mosca e quello appartenente alle unità di Atkjubinsk che presero parte alla liberazione di Orenburg.

Gli internazionalisti italiani provenivano, oltre che dai campi di prigionia, dalle truppe interveniste mandate in appoggio ai « bianchi » dall’Italia e comprendenti circa

7.000 uomini. Il corpo di spedizione italiano raggiunse l’Estremo Oriente e venne dislocato lungo la ferrovia Transiberiana. Molti di quei soldati disertarono e passarono dalla parte dei bolscevichi: il caso più clamoroso fu quello della guarnigione di Eniseiska, che il 6.2.

1919 disertò quasi interamente (70 uomini su 80).

Tra i combattenti italiani va ricordato Giovanni Stiks, che nel marzo 1917 aveva disertato con altri 5 compagni l’esercito austroungarico ed era passato ai russi. Il 15.4.1918 Stiks fu tra i primi[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 135

Brano: [...]furono i feriti; a Torino, a Milano, nell’Emilia e Romagna lo sciopero fu massiccio; nel Mezzogiorno l'agitazione fu meno intensa, ma intervennero nella lotta le masse operaie delle maggiori città. Si trattò, in complesso, di un movimento fortemente politicizzato, ma che non ebbe una direzione che lo volgesse verso precisi obiettivi politici. Quando, l'anno successivo, furono le forze di destra a scendere nelle piazze per le « radiose giornate » interveniste del maggio 1915, il proletariato non reagì. Tra le ragioni della mancata reazione proletaria, oltre alle incertezze dei dirigenti socialisti, ci fu certamente anche lo scoraggiamento che era seguito alla « settimana rossa ».

Guerra mondiale 191418

Di fronte alla guerra, ed al crollo della Seconda Internazionale (v.),

11 P.S.I. assunse una posizione di neutralità che trovò espressione nella formula « né aderire né sabotare ». Neppure la defezione di Mussolini fece allontanare il parti

135



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 69

Brano: [...] il suo ingegno e la sua inventiva. Una delle caratteristiche della sua personalità è la capacità di manovra; l’altra, il giuoco di formule politiche freddamente escogitate, tempestivamente sentite e spesso mutate, ma anche capaci di sollevare reazioni, dibattito e nuove aggregazioni o spostamenti di schieramento, in cui talvolta è o rimane isolato.

Salvo che nella Federazione giovanile repubblicana d’anteguerra e poi nei comitati delle forze interveniste, a tratti, nel triennio bellico, Nenni non aveva mai avuto, neppure formalmente, alcuna rilevante responsabilità in organismi nazionali. Il giornalismo (fu anche collaboratore del « Secolo » di Milano) rimaneva la sua professione; e, anche in seguito, l’organo di stampa resterà sempre il suo principale strumento di influenza e d’azione; non fu invece uomo da sapersi organicamente inserire, esercitando un potere personale, nei veri e propri apparati di partito, che allora si venivano estendendo.

Tanto più importante è dunque quello che fu detto il suo « colpo

di mano » a.H’« Avanti! », m[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 351

Brano: [...]edeva F. Vecchi.

Il programma

La fondazione dei fasci di combattimento era stata voluta da Mussolini « per essere più attrezzato nelle battaglie che si annunciavano imminenti », ma ai fasci era riservata una funzione relativamente limitata: all’indomani della fine della guerra, essi dovevano impedire la dispersione di quello che era stato il sovversivo interventista (v. Interventisti) e costituire un centro di attenzione per le altre forze interveniste di sinistra e per le masse proletarie. L’ambiguità di tali obiettivi si rifletteva, oltre che nella eterogenea composizione dell’assemblea, nei documenti posti in votazione.

Mussolini sottopose all'approvazione dei convenuti tre « dichiarazioni »:

1. « L’adunata del 23 Marzo rivolge il suo primo saluto e il suo memore e riverente pensiero ai Figli d'Italia che sono caduti per la grandezza della Patria e per la libertà del mondo, ai mutilati e invalidi, a tutti i combattenti, agli ex prigionieri che compirono il loro dovere e si dichiara pronta a sostenere energicamente le rivendicazioni[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine interveniste, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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