Brano: [...] decise di far pubblicare in Italia un nuovo quotidiano, gestito in comune da entrambe le forze politiche e allo scopo di « controbilanciare l'influenza dell’Avanti! ».

Il 5.9.1923 l’Esecutivo deU’Internazionale Inviò da Mosca al P.C. d’I. e ai dirigenti “terzini” una lettera, nella quale si precisava: « Il giornale, che deve apparire senza un’etichetta di partito, sarà redatto in comune da appartenenti al P.C. d’I. e da membri della frazione fusionista del P.S.I. [...], dovrà dare alle masse italiane le direttive e la parola d’ordine su tutte le questioni politiche e sindacali ».

Il quotidiano doveva quindi essere un organo unitario e non doveva esprimere una particolare linea di partito, sia per non esporsi a immediati attacchi delle autorità fasciste sia per poter influenzare, oltre ai lavoratori comunisti e socialisti, i seguaci dei riformisti, gli elementi democratici in genere e anche i lavoratori cattolici, per esempio i contadini guidati da Guido Miglioli (v.), ai quali tutti si rivolgeva la politica del Fronte Unico (v.) in quel [...]

Brano: [...]i 30 giovani da lui organizzato inizialmente con l’intento di costituire l’embrione di un esercito regolare guidato da un governo rivoluzionario.

Dopo la liberazione di Forlì (novembre 1944), Tolloy e il P.I.L. esercitarono una notevole influenza sul C.L.N. e sull’amministrazione comunale, nonché sugli organismi di massa, fino alla confluenza del P.I.L. nel Partito socialista di unità proletaria (P.S.I.U.P.), che avvenne l’1.5.1945. La scelta fusionista fu anche il risultato dell’evoluzione politica del segretario del P.I.L., « passato ad un certo leninismo dopo la fase liberalsocialista », sottraendosi al fascino del pensiero crociano per accettare il marxismo (Mengozzi).

Dopo la Liberazione

Nel dopoguerra Tolloy fu segretario delle Federazioni socialiste di Forlì e di Bologna, membro della Direzione del P.S.I.U.P. e responsabile regionale del partito per l'Emilia Romagna. I suoi interventi nei congressi lo videro vicino alle posizioni di Pietro Nenni, Luigi Morandi e Oreste Lizzadri nel sostenere una politica unitaria col P.C.I. (anc[...]

Brano: [...]tto di salvare l’unità del partito nel momento in cui imperversava lo squadrismo fascista, alla vigilia del XVII Congresso socialista di Livorno (gennaio 1921) Romita si prodigò per comporre i contrasti interni, richiamando nello stesso tempo i socialisti all'esigenza di organizzare la classe operaia in forme di autodifesa. Sempre sostenendo l’unità del P.S.I. su basi centriste, si oppose sia alla scissione comunista sia al successivo tentativo “fusionista” fra socialisti e comunisti (1922) sia all’altro tentativo, compiuto da Pietro Nenni, di reintegrare nel partito la destra riformista confluita nel P.S.U.. Confermato membro della direzione del P.S.I. nel 1923, tenne sempre un fermo atteggiamento contro il fascismo e il 16.11.1926 venne arrestato. Assegnato a 5 anni di confino e inviato a Ustica (v.), fu qui accusato con altri 56 confinati (tra i quali Amadeo Bordiga, Giuseppe Massarenti e Mario Angeloni) di aver cospirato per la ricostituzione dei partiti, ma venne come tutti gli altri prosciolto in istruttoria. Dopo circa 2 anni trascorsi t[...]

Brano: [...]azionalista (v.) costituitasi al Congresso socialista di Milano (ottobre 1921) e della quale il giornale “La Brianza” divenne l’organo di stampa, fino alla fondazione del settimanale “Più avanti” (1922) che potè contare sull’appoggio della quasi totalità delle sezioni brianzole. All’atto dell’espulsione dei riformisti Riboldi entrò a far parte della Direzione del P.S.I., ma nell'aprile 1923, battuta al Congresso socialista di Milano la frazione “fusionista”, egli venne espulso a sua volta dal partito insieme a Serrati, a Maffi e agli altri capi “terzini” raccoltisi intorno alla rivista Pagine rosse (v.).

Confino e carcere

Di fronte all’insorgere del fascismo,

Riboldi aveva assunto un energico atteggiamento, ma la sua lotta per spingere il P.S.I. ad adottare misure efficaci per contrastare lo squadrismo era caduta nel vuoto. Candidato alle elezioni politiche dell’aprile 1924 nelle liste unitarie di comunisti e “terzini”, rientrò in Parlamento. Al momento della fusione della frazione terzinternazionalista con il P.C. d’I., fu incaricato [...]