Brano: [...] secondo zone e regioni, da 600 a 5.000 uomini. Al Comando di divisione facevano capo le brigate dislocate in un determinato territorio (zona, valle, ecc.), ma nella maggior partedei casi il Comando di divisione non aveva ai suoi ordini una vera e propria unità organicamente strutturata, raggruppante formazioni minori integrate da servizi e reparti specializzati.

Un ordine del giorno del 23.10.1944 della

III Divisione Garibaldi « Aliotta » dell'Oltrepò Pavese offre un’idea abbastanza precisa del Comando, della struttura e dell’organico di una vera divisione partigiana. L’unità comprendeva tre brigate con una forza complessiva di 1.100 uomini e con un Comando centrale così strutturato:

Comandante: Americano

(Domenico Mezzadra) Commissario politico: Piero

( Orfeo Land ini) Ispettore di divisione: Edoardo

(italo Pietra)

Capo di Stato maggiore.Toni Cappellano di divisione:don Rino Propaganda: Remo

Vicecommissario: Lucio

Dirigente sanitario: dott. Franco Ufficio

servizi divisionali: Rolli Ufficio

matricola e segreteria[...]

Brano: [...]ista).

A.Pa.

Bibliografia: G. Giulietti, Pax Mundi, Napoli, 1946; G. Giulietti, Come e perché si è costituita la * Garibaldi », Genova, 1919; A. Borghi, Mezzo secolo di anarchia, Napoli, 1964; A. C. S. Segreteria particolare del Duce, ris. (19221947) fascicolo 156/R.

Giunte di governo

Così furono chiamate le amministrazioni delle « zone libere » (v.) di Montefiorino* deH'Ossola, del Friuli, della Carnia, delle Langhe, dei Monferrato, dell'Oltrepò Pavese e di altre località (si vedano le rispettive voci), dove — durante la Guerra di liberazione — i partigiani diedero vita a minuscole « repubbliche », embrioni di un nuovo Stato. Le Giunte di governo assolvevano al compito di organizzare la vita

Per esempio, nella Giunta di governo della Repubblica deH'Ossola (v.) si ebbero le seguenti attribuzioni:

dottor Ettore Ti baldi (socialista): presidenza, rapporti con il C.L.N.A.I., con la Confederazione Elvetica, giustizia e igiene; ingegner Giorgio Ballarmi (antifascista indipendente): servizi pubblici, trasporti, lavoro;

dottor Mario[...]

Brano: Stradella

damente organizzato cui fare riferimento.

Per la città, tuttavia, i mesi dell’inverno 1944 furono durissimi. Mentre i rastrellamenti mettevano a dura prova i partigiani e le popolazioni delle colline dell'Oltrepò, la reazione fascista conobbe in pianura un nuovo salto di qualità: dopo la “Bicci” (una formazione della G.N. R.) e la Brigata Nera, nei primi mesi del 1945 si insediò a Stradella un reparto della polizia politica tedesca (Sicherheits Abteilung). Strettamente dipendente dalle S.S., questa organizzazione, il cui nome divenne sinonimo di violenza ed efferatezza fra le popolazioni dell 'Oltrepò, era sorta all’inizio del 1944 al comando del colonnello Alfieri (v. Alfieri, Banda). Trasferita per poco tempo a Varzi (dove il comando era stato assunto dal famigerato colonnello Fiorentini), aveva pre[...]

Brano: [...]nel febbraio 1939, riuscì a sottrarsi ai campi di internamento francesi, svolgendo attività di partito nella clandestinità. Arrestato dai tedeschi nel 1942, fu deportato a Dachau.

Nel dopoguerra tornò al suo paese natale, ora in territorio jugoslavo, dove ebbe incarichi politici a Gorizia e poi a Capodistria.

G.Sco.

Voghera

Comune di 41.000 abitanti (37.000 nel capoluogo) in provincia di Pavia (v.), Voghera è il maggior centro urbano dell'Oltrepò Pavese. Il territorio comunale, a forma di triangolo che si incunea tra la provincia di Piacenza e quella di Alessandria, nella fascia di pianura tra il Po e l’Appennino, è a economia fondamentalmente agricola. Nel capoluogo, importante nodo ferroviario sulla linea MilanoGenova, si registra una consistente presenza operaia, formatasi fin dal secolo scorso intorno a insediamenti industriali dei settori tessile, conserviero e dei laterizi. Da qui, grandi tradizioni di lotta operaia e antifascista che, durante la Guerra di liberazione, daranno vita a un combattivo movimento partigiano.

Origin[...]