Il segmento testuale d'Ossola è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti. Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 12Entità Multimediali , di cui in selezione 10 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali) |
da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 182
Brano: [...]ttacchi alla periferia di Torino e uno alla polveriera di Sangano, ove cadde Sergio De Vitis (v.), uno dei più audaci comandanti di gruppo. Il 22 settembre, il gruppo comandato da Guido Quazza, con attacco di sorpresa, si impadronì di alcuni camion alla Fiat Mirafiori. In ottobre, la formazione assunse il nome di 43a Divisione Autonoma « Sergio De Vitis », e nell’aprile 1945 partecipò alla liberazione della zona nordoccidentale di Torino.
Val d'Ossola
I primi gruppi sorsero attorno a due figure di particolare rilievo, l’architetto milanese Filippo Beltrami (v.) e l’ex ufficiale dell’esercito Dionigi Superti (v.). La banda Beltrami, costituitasi subito dopo l’8. 9.194Ì3, accolse uomini di tendenze politiche diverse e fu molto attiva nella zona di Megolo e in vai Strona. Dopo la morte di Beltrami a Megolo, i superstiti della sua banda
si divisero, dando vita a due formazioni che sarebbero diventate rispettivamente, la Divisione « Val Toce », al comando di Alfredo Di Dio (v.), e la Divisione Alpina « Beltrami », al comando di Bruno Rutt[...]
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da Contro ogni ritorno : dal fascismo alla Costituzione repubblicana : Provincia di Firenze, 2 giugno 1972 / \a cura di Claudio Galanti, Paolo Tinti, Giovanni Verni!, p. 5Prefazione/premessa/introduzione con numerazione propria (Monografia/libro
Brano: loro “essere cattolici ” un motivo particolare ed un atteggiamento caratteristico, nella grande ribellione. Cattolici di questo tipo dettero vita, per esempio, alle brigate Italia e Autonome, alle Fiamme Verdi, alle formazioni Osoppo, Bisagno, Maiella, Val Toce, Val d'Ossola, etc. Cattolici militanti si trovarono in tutte le formazioni. Dirigenti di Azione Cattolica furono anche al comando di formazioni garibaldine.
Una cifra significativa: tra le medaglie d'oro della secor\da guerra mondiale con i suoi milioni di combattenti, si contano 50 giovani iscritti all'Azione Cattolica, ma la guerra di liberazione tanto più limitata come numero e come tempo, ne elenca ben 43. Vi sono nomi prestigiosi, che appartengono alle glorie più pure della Resistenza europea: Giorgio Catti “partigiano santo ”, Ignazio Vian, i fratelli Di Dio, Teresio Olivelli fondatore del giorna[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 762
Brano: Premoseilo Chiovenda
prensorio alpino tra Ossola e Verbano, oggi dichiarato parco naturale), ebbe origine la formazione « Val d'Ossola » comandata da Dionigi Superti che, I'8.9.1943, si trovava sul luogo quale dirigente di un'impresa che sfruttava i boschi della zona.
La formazione « Val d’Ossola »
Contro la formazione di Superti e due gruppi minori (« Giovane Italia » e « Cesare Battisti ») che in totale organizzavano circa 500 partigiani, nel giugno 1944 venne sferrato un rastrellamento da parte di truppe tedesche e fasciste. I partigiani si liberarono dalla morsa nemica perdendo circa il 60% dei loro effettivi, ma la « Val d’Ossola » si ricostituì con nuovi elementi. Durante Testate, nei mesi che precedettero la lib[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 373
Brano: [...]leria Mimmo Ferrera, palermitano, che insieme ad Adolfo Serafino e quattro suoi compagni, dopo aver raggiunto la vai Chisone, si sacrificò per consentire la ritirata ai suoi compagni di lotta, a tanti altri palermitani e siciliani colti dall’8 settembre nelle regioni del Nord e che qui combatterono la Guerra di liberazione: il partinicese Palazzolo, valoroso protagonista della Resistenza del Veneto; i fratelli Di Dio (v.) che combatterono in vai d'Ossola, il generale Artale, fucilato alle Fosse Ardeatine, e moltissimi altri che si unirono alla Resistenza.
L’occupazione alleata
Ma a parte questi contributi di lotta e di sacrificio, l'antifascismo in Sicilia era venuto maturando e dovette ben presto far fronte alle conseguenze dello sfascio prodotto dal regime nell’economia e sul tessuto produttivo e sociale dell'isola.
In un rapporto del giugno 1943, poche settimane prima dello sbarco degli Alleati, il questore di Palermo fa un quadro drammatico delle condizioni di vita nella provincia: « La situazione alimentare continua a presentare[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 569
Brano: [...]lle scuole di Stato per aver rifiutato il giuramento fascista e il 4.7.1940 venne per la prima volta arrestato con il figlio diciannovenne Paolo a Istonio Marittimo (Abruzzo).
Nella Resistenza
Dopo il 25.7.1943 tornò a Milano e qui, durante l’occupazione tedesca, cercò di costituire un gruppo clandestino antifascista, formato prevalentemente da artisti. Assunto il nome di battaglia di Giusto, collaborò con il movimento partigiano della vai d'Ossola e mantenne contatti con il gruppo di Omegna guidato dall’architetto Filippo Beltrami (v.). Pur non aderendo ad alcun partito, collaborò sistematicamente, tramite Guido Mazzali, con l'« Avanti! » e con altre pubblicazioni clandestine. Nella notte del 14.9.1944 fu arrestato dai militi della Legione « Muti » insieme alla moglie e al figlio quattordicenne Federico e fu sottoposto a sevizie. Nel tentativo di ottenere da lui l’elenco dei compagni, venne anche minacciato dai fascisti di assistere alla torture inflitte alla moglie e al figlio, ma non fece alcun nome.
Durante il secondo interrogato[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 343
Brano: [...]o stampati in litografia, quasi sotto gli occhi dei tedeschi; la pietra litografica usata per la stampa viene tuttora conservata presso l’istituto storico della Resistenza per la provincia di Parma.
Incerti sono invece l’origine e il conseguente interesse storico di etichette emesse da una non meglio precisata « Posta partigiana dell’AIto Varesotto », etichette che dovrebbero essere state utilizzate a partire dalla fine del 1944.
Nella Val d'Ossola, dopo la liberazione di Domodossola (10.9.1944), fu costituita una Giunta provvisoria di governo che provvide a riattivare prontamente i servizi postali, telefonici e telegrafici; fin dal 3 ottobre ripresero così a funzionare regolarmente i servizi con la Svizzera. La corrispondenza diretta aH’esterno della « Zona libera » era verificata da un ufficio di censura e l'esecuzione di tale operazione è attestata dall'uso di un’etichetta bianca con la dicitura: « Verificato per censura Ossola, Zona liberata » stam
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 91
Brano: La motivazione della m. d’o., dopo aver sottolineato l'importante ruolo svolto da Alfredo Di Dio durante le operazioni che attraverso mesi di lotta avevano portato alla liberazione della vai d'Ossola, così conclude: « In questo primo lembo d’Italia valorosamente resistette per quaranta giorni con i suoi uomini stremati, affamati e male armati, contro forze nemiche di schiacciante superiorità, finché con le armi in pugno incontrò eroica morte alla testa dei suoi partigiani ».
Alla memoria del valoroso caduto l'università di Pavia ha conferito nel 1947 la laurea « ad honorem ».
Di Dio, Antonio
Medaglia d’oro al valor militare alla memoria. N. a Palermo nel 1922, caduto a Megolo (Novara) il 13.2. 1944.
Come il fratello Alfredo (v.), fu campione di scherma e allievo ufficiale all’[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 742
Brano: [...]insegnante presso l’istituto superiore di guerra e cultura militare presso l’università di Torino. Colonnello comandante il Reggimento Cavalleggeri di Saluzzo in Croazia e in Dalmazia durante la seconda guerra mondiale, I'8.9.1943 riuscì abilmente a convincere i tedeschi a lasciar rientrare in Italia il suo reparto. Raggiunta Torino, dopo lo scioglimento dell’unità prese contatto con le forze della Resistenza e successivamente si trasferì in vai d'Ossola (v.)s ove fu tra i promotori delle locali formazioni partigiane. Nominàto capo di stato maggiore del Comando uhifìòato delle forze partigiane dell’Ossola (sèttembre ’44) elaborò i piani di difesa della « zona liberà », combattè nei rastrellamenti che precedettero la caduta della repubblica ossolana e infine assunse il comando militare dell’intera zona. Il 31.3.1945 perse il figlio Giacomino (v.), appena sedicenne, volontario delle Brigate Autonome
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 393
Brano: [...]olesine, 1924); Dal Bello Ferruccio (Castelfranco Veneto, 1921); Dall’Acqua Daniele (Faè di Oderzo, 1876); Dallan Bruno (Ferrara, 1924); Dallas Leone (Milano, 1919); Dalpont Ambrogio (Belluno, 1909); D’Andrea Rodrigo (Matelica, 1913); Daniele Alvise (Sant’Ambrogio di Piave, 1920); Danieli Danilo (Trieste, 1914); Danieli. Romano (Trieste, 1913); Danna Elia (Cavazzo Carnico, 1920); Da Prà Carlo (Ronchi dei Legionari, 1925); Darioli Pietro (Crevola d'Ossola, 1912); Darmann Ivo (Rocca Pietore, 1919); Dattilo Vincenzo (Ardore, 1903); Da Dalt Francesco (Vittorio Veneto, 1924); De Bernardo Vittorio (Pavia d’Udine, 1901); De Bortolo Pensiere (Feltre,
1920); De Carli Andrea (Francoforte, 1908); De Checchi Achille (Campodarsego, 1916); De Corrado Giovanni (Caltagirone, 1883); De Faveri Gaetano (Altivole, 1922); Deffar Pietro (Trieste, 1912); De Gregori Marcello (Porto Santo Stefano, 1920); Del Baldo Aldo (Mondaino, 1923); Del Conte Giuseppe (Trieste, 1924); Del Corno Francesco (Trebisacce, 1879); Dell'Agata Davide (Firenze, 1897); Della Giusta Dino [...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 390
Brano: [...]si, il Programma dell'I.C. volle concretamente indicare, nell'epoca dello sviluppo dell'economia mondiale del capitalismo imperialista, i punti vulnerabili di questo sistema, additando chiaramente al proletariato I rapporti di forza, le prospettive e le linee d'azione per la rivoluzione mondiale.
P.Se.
Buche, Le
Quella delle « buche » fu un'esperienza di occultamento adottata dai partigiani deH’Oltrepò Pavese, e in parte anche della vai d'Ossola, durante l’autunno 1944 e il successivo inverno. Dopo le battaglie difensive sostenute dal settembre al novembre, nell’impossibilità di sfuggire ai rastrellamenti e non volendo dissolversi, numerose unità partigiane suddivisero i reparti in piccoli gruppi che trovarono rifugio entro profonde cavità del terreno, scavate in zone controllate dal nemico. Tali buche, sapientemente create nei boschi, nelle immediate vicinanze di un cascinale o di una baita, potevano accogliere fino a 45 uomini ciascuna; ricoperte di tavole e accuratamente mimetizzate con vegetazione, terra e rocce, erano collegate [...]
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| Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine d'Ossola, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili. |
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